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rosario_ge
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Postato - 27/12/2014 : 15:16:17
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Ho preso la Sony A7r ad inizio gennaio, quindi un lotto di prima produzione, essendo stata commercializzata in Usa nel novembre '13. L'ho acquistata dal sony store .ch , che poi è il medesimo che serve anche il mercato UE , con garanzia estesa di tre anni. Per fortuna, perché nuovamente la dovrò rispedire al centro assistenza , dato che senza motivo apparente non si 'accende' più ... Al lordo di alcune sue caratteristiche, che immagino verranno riviste e corrette ma che non sono qui oggetto di critica, continuo ad essere molto a favore della macchina e sono anche convinto che le panne che ha subito possono capitare; diciamo pure che la mia sia nata con qualche problema ma vi propongo qualche riflessione sull' argomento. Ho cercato in rete segnalazioni di problemi simili al mio e ne ho trovati , anche se tutto sommato non così numerosi e comunque tutti avvenuti su macchine acquistate su pre-ordine o immediatamente al lancio, il che non è poi così strano o improbabile; evidentemente c'è qualche lotto che può presentare il difetto. E comunque meno male che la macchina gode di garanzia paese, perchè l' avessi comprata altrove, sarebbe tutto mooolto più rognoso (esperienza recente : Fowa it assiste solo le macchine da lei importate, alla faccia della garanzia internazionale, perfino a garanzia scaduta e quindi a pagamento...); ciò che ovviamente fa ripensare ad acquisti da fare su mercati 'lontani' . Ma l' episodio mi ha anche costretto a tirar fuori l' assai più ingombrante 5 D III e francamente, al di là delle caratteristiche di prodotto che qui non interessano, devo dire che in quasi 50 anni di esperienza Canon attraverso decine di macchine, non ho mai , dico mai, avuto alcun problema nè in garanzia nè dopo... Sarò stato certamente fortunato e sarò complementare a chi invece ne ha avuto di tutti i colori ma questa esperienza positiva mi ha fatto sottovalutare il banale concetto di prudenza che consiste nell' attendere almeno 6 mesi prima di acquistare un prodotto totalmente nuovo (e si che per pregresse esperienze professionali il concetto mi dovrbbe essere alquanto chiaro). Sony ha certamente scombinato il sonnolento mercato delle top ma lo ha fatto con una logica da 'pc market' piû che da photo market: raffica di novità, nuovi prodotti lanciati a pochi trimestri uno dall' altro. Mi domando con che genere di debugging e se la commercializzazione avvenga sempre al netto delle pre-serie... In altre parole, mi pare che Sony giochi in un altro campionato rispetto ai marchi 'storici' e lo faccia con prodotti e logiche nuove, bisognerà vedere se tutti si adegueranno o se dovrà ripensare al suo mix di prodotto e mercato, affidabilità inclusa. Ma anche: tutti gli adepti delle A7 , ora che uscirà la versione stabilizzata, a distanza di 1 anno (scarso) dall' acquisto , che valore dell' usato si ritroveranno volendo permutare per la nuova..? Cari Auguri a tutti voi !
PS Ai possessori delle A7 : leggo dai resoconti che non pochi avevano dimenticato la macchina su ON e che l' hanno ritrovata 'morta' . Esattamente quel che è successo a me e siccome costa poco spegnerla...
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Benedetto
Advanced Member
Italy
433 Posts |
Postato -  27/12/2014 : 19:38:23
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Ciao Rosario, anch'io ho preso la Sony A7r circa un anno fa. Toccando ferro (anzi, terque, quaterque testiculis tactis....)fino ad ora non mi ha mai creato alcun problema. Anche a me è capitato di lasciarla accesa e, ovviamente, si è ciucciata tutta la batteria, dopo averla sostituita, però, è ripartita alla grande. L'ho portata in montagna, in Giordania, sulle spiagge della Sicilia con mareggiate, salsedine, vento e sabbia da paura e, tranne il sensore un poco zozzo, non mi è capitato mai nulla. Che dire, sarà questione di o forse perchè io non mi preoccupo mai molto della integrità delle macchine che uso, le uso e basta, qualunque sia la situazione.... Un saluto a tutti Benedetto
Ps Adesso, però, corro a riaccenderela....
http://benedettomacca.zenfolio.com/f540325604 |
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rosario_ge
Advanced Member
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882 Posts |
Postato -  27/12/2014 : 22:01:51
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Ciao Benedetto, concordo con te e come ho detto, il mio è un tipico caso di non ... Qualche mese fa avevano già sostituito sensore e schermo, sembrava che fosse a posto, anzi mi pareva più 'veloce' nell' accensione o nel rientro dallo stand-by e ora invece è stesa.... Posto che ormai preferirei che me la sostituissero e che non ho comunque dubbi che la sistemeranno, resta il pensiero che con prodotti per così dire ad alta rotazione, ci sia una certa qual probabilità di fare il beta tester...
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mxa
Advanced Member
Germany
533 Posts |
Postato -  28/12/2014 : 03:02:15
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Io sto ritornando alla pellicola, non per uso saltuario ma come supporto centrale della mia produzione. I motivi sono svariati ma quello fondamentale e’ di business, ovviamente il MIO business: non e’ una scelta “per fare il diverso” o nostalgica, ma fortemente influenzata dall’a$petto $oldi :-)
All’interno del mercato fotografico digitale Sony interpreta la versione più spinta / aggressiva. Concordo al 101% con Rosario quando dice che Sony ha impostato (almeno fino adesso) il suo business fotografico con lo spirito di quello dei PC. E da (ex) informatico ne conosco bene i lati oscuri. Non esprimo un giudizio negativo sull’approccio Sony o tantomeno ne predico un fallimento: mi limito a dire che, se anche continuassi ad usare il digitale (e come detto sopra non e' vero), personalmente me ne starei lontano. Ripeto, tutto molto soggettivo, sia ben chiaro: per la quasi totalità dei fotografi il digitale e’ scelta non solo imposta dai vincoli del mercato ma sopratutto indiscutibile in una logica di business.
Marco www.12tonephotography.com
Two possibilities exist: either we are alone in the Universe or we are not. Both are equally terrifying" - Arthur C. Clarke |
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rosario_ge
Advanced Member
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882 Posts |
Postato -  28/12/2014 : 08:06:13
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Non ho alcuna nostalgia della pellicola ma è ovviamente una scelta personale... E come ho detto, mi piace il concept delle A7 e non ho dubbi che il mio sia un caso che puô capitare a prescindere dalla marca (i numeri li sa solo Sony...) . Sto però riconsiderando il ritardo con il quale le altre marche stanno rispondendo a Sony , che se in parte può essere tecnico e tecnologico (Sony ha in casa sensori e quant'altro già sviluppati) , mi domando se non dipenda anche da time to market sostanzialmente diversi e nel quale giocano molti fattori, test inclusi. E sono sempre curioso di vedere la A7 II stabilizzata ma aspetterei comunque qualche mese prima di prenderla...
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Benedetto
Advanced Member
Italy
433 Posts |
Postato -  28/12/2014 : 12:16:18
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Dopo avere passato quasi 30 anni in Camera Oscura, fabbricandomi da solo i chimici per lo sviluppo di pellicole e stampe, io, invece, non tornerei più alla pellicola. Come ho detto nel primo post, con la Sony a me è andata bene, così come mi era andata bene con le due Canon 1DS mark II e 1DsMark III e come mi sta andando bene con la Hassy digitale che possiedo e uso ormai da quasi 3 anni. Rispetto molto coloro che usano ancora la pellicola o, quelli, come Marco, che hanno deciso di tornare a usarla. Sono scelte espressive che coinvolgono il processo di subcreazione e creazione (scatto e postproduzione/trattamento della immagine) che non intendo discutere e, anzi, apprezzo perchè signficano sapersi mettere in discussione e solo i cretini non cambiano mai idea. Sento piuttosto la necessità di recuperare i miei circa 30 faldoni di negativi al 99% in bianco e nero, senza passare da uno scanner, ma usando la macchina fotografica digitale per riprodurli, impresa non semplice e non facile, ma che, forse, grazie al generoso sensore della A7r e alla ampia gamma dinamica della macchina, riuscirò a portare a termine. Questo argomento sarà però oggetto di un altro post, quando inizierò (spero tra poco) le prime prove. Un Saluto a tutti Benedetto
http://benedettomacca.zenfolio.com/f540325604; https://www.facebook.com/benedetto.macca/photos_albums
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vic.thor
Junior Member
28 Posts |
Postato -  28/12/2014 : 14:46:40
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Io alterno ancora pellicola e digitale e mi piace fotografare in entrambi i modi. Recentemente ho anche provato a stampare dei file digitali su carta baritata e procedimento chimico utilizzando il supporto trasparente Pictorico con Epson 1400. Divertente e risultati molto interessanti.
Tornando a Sony, la mia A7 non ha avuto problemi cosi seri da mandarla in assistenza. Però un pensiero glielo fatto perché ho sempre avuto una certa discrepanza tra quello che si vede nel mirino e la fotografia ottenuta. Il concetto WYSIWYG, che considero uno dei vantaggi delle mirrorless, nel caso della mia A7 non è sempre vero ed all'inizio mi trovavo spesso con foto sottoesposte (soprattutto con ottiche adattate). Tutto sommato continuo ad apprezzare l'idea della A7, ma penso che Sony più che aggiungere lo stabilizzatore (che va benissimo, per carità..) dovrebbe progettare ottiche native meno ingombranti.
Concordo con Rosario che il continuo lancio di nuove macchine deprime il valore dell'usato, ma temo che questo sia ormai un male comune alla gran parte dei marchi. Non seguo Canon, ma ho visto cosa ha combinato Nikon con il susseguirsi di macchine FF...
Ciao e Buone feste. == Vittorio.
Ciao. == Vittorio. |
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Gianluke
Advanced Member
Italy
2805 Posts |
Postato -  30/12/2014 : 02:24:03
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Vittorio con ottiche adattate non viene garantito nulla, ed è comune che l'esposizione non sia precisa, ma basta guardare l'istogramma. Quanto alla mia A7R nessun problema nei 6 mesi di vita o malfunzionamento. Stessa esperienza con Sony A900, Sony A58, Sony A99, Sony RX100 che ho avuto e circa 10-15 ottiche Sony/Zeiss che ho avuto e possiedo. Hanno fatto qualche giretto solo per tarature Af o pulizia sensori ma nessun guasto. Il discorso di non prendere le nuove uscite subito è giusto...in molti casi dei difetti si assestano con i primi mesi di produzione |
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Benedetto
Advanced Member
Italy
433 Posts |
Postato -  30/12/2014 : 17:53:05
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Ricollegandomi all'uso della pellicola, segnalo che un gigante, almeno per me, della fotografia a pellicola, Steve McCurry, è recentemente passato al digitale usando una Nikon D810. Questo il link con le splendide fotografie http://stevemccurry.com/blog/colors-cuba Ciò conferma che, se una persona è intelligente e flessibile ( l'una o l'altra da sole non bastano)e, in più, è un grande fotografo, il mezzo conta fino a un certo punto. Un saluto a tutti e, ovviamente, Buon Anno! Benedetto
Ps Si possono scaricare i file dal link e vedere che ottiche ha usato tramite i dati exif
http://benedettomacca.zenfolio.com/f540325604; https://www.facebook.com/benedetto.macca/photos_albums
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fabio maione
Advanced Member
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982 Posts |
Postato -  30/12/2014 : 23:19:44
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Condivido in pieno le osservazioni di Benedetto che ringrazio anche per il prezioso link. Auguri a tutti di un buon anno nuovo Fabio |
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Maestrale
Advanced Member
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947 Posts |
Postato -  31/12/2014 : 14:55:42
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Citazione: Postato da Benedetto
Ricollegandomi all'uso della pellicola, segnalo che un gigante, almeno per me, della fotografia a pellicola, Steve McCurry, è recentemente passato al digitale usando una Nikon D810.
In realtà mi risulta che Steve McCurry sia passato al digitale già da alcuni anni.
Visto il titolo molto "ampio" del topic, non quindi specificamente mirato alla sola Sony A7, mi permetto un'ulteriore digressione approfittando dello spunto di Benedetto, spero non me ne vogliate, sono comunque considerazioni fotografiche...
Nell'estate 2013 ho partecipato al campus fotografico di Steve McCurry a Platamona (SS) e ho visto che utilizzava sempre e solo una D800 (non ricordo se in versione E, forse proprio quella) con un 24-120 F/4, che non è nemmeno un obiettivo particolarmente pregiato. Ci ha ripetuto come un mantra "one lens, one lens", niente zaini né marsupi, soltanto una fotocamera con uno zoom e una bottiglietta d'acqua da mezzo litro nella tasca di dietro dei pantaloni. Guardava divertito il mio zaino ingombrante e mi tornava a ripetere "one lens!". E ci ha aiutati a capire dove cercare la luce nei contesti apparentemente più sfavorevoli, prediligendo la luce diffusa proveniente da una finestra o sotto i margini di una tettoia.
Usa quasi esclusivamente luce ambiente e saltuariamente l'illuminazione a Led (per il calendario Pirelli), quindi niente flash: lui vuole vedere con gli occhi cosa sta fotografando, un tipo decisamente pratico. "Practice" è un altro dei suoi mantra.
Ho provato a chiedergli, aiutato dall'interprete a nostra disposizione, se sentisse la mancanza delle aperture ampie (F/1.4) a cui era abituato, ma non gradiva domande tecniche, ad ogni modo ha risposto che alzando gli uso si trovava alla grande, e per i ritratti a lui bastava sapere di avere a fuoco, in un ritratto frontale, dagli occhi fino alle tempie. Poche procedure collaudate, approccio classico.
Per concludere, mi ha dato l'idea di una persona affabile e disponibile, molto rispettoso nei confronti delle modelle nel campus e degli stessi corsisti.
Scusate la prolissità, ho pensato che potesse interessare a qualche photoattivo curioso.
Ancora buon 2015!
Claudio |
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Maestrale
Advanced Member
Italy
947 Posts |
Postato -  31/12/2014 : 15:13:12
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Già che ci sono, mi sbilancio in un'altra considerazione fotografica di fine anno. Io lavoro ancora con una vetusta 5D mk1 con alcune lenti fisse Nikkor adattate e recentemente ho iniziato a curiosare un po' sul web per vedere quanto, dopo tanti anni, fosse migliorata la fascia semi-pro di Canon.
Con mio grande stupore ho scoperto che la 5D classic ha ancora tantissimi estimatori (quasi un oggetto di culto, mai lo avrei immaginato) e che in molti ne apprezzano così tanto la qualità (filtro AA sottile per immagini "croccanti") da giustificarne un upgrade alla recente 6D soltanto se si hanno reali necessità di utilizzare gli alti iso con frequenza o se si desidera sfruttarne la definizione superiore (ma non di tanto). Dal punto di vista della gamma dinamica poi non sembra che Canon abbia fatto progressi particolari e dopo tanti anni sinceramente mi aspettavo qualcosa di più. Ovviamente prendo le considerazioni lette con le pinze e rapportandole alle mie esigenze di paesaggista, poi è chiaro che il fotografo sportivo o di matrimonio ha bisogno di più versatilità (e a quel punto anche la 6D mostra i suoi limiti).
Sony è un brand promettente, ma finché dura la mia vecchia amica penso che rimarrò a guardare come si evolve il mercato...
Claudio |
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Michele Volpicella
Advanced Member
1451 Posts |
Postato -  31/12/2014 : 15:29:41
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Claudio: io uso Nikon, ma 3 anni fa mi sono preso anche la Canon 5DMk1 proprio per i motivi che hai citato tu. Purtroppo ho trovato il sensore veramente superato, con risultati accettabili (e molto buoni!) solo fino a 200ISO e senza nessun recupero delle ombre. Il problema principale è il banding che viene fuori amplificando il segnale e naturalmente il rumore (grana) molto presente. Dopo due anni di tentativi l'ho venduta. Se ti trovi bene va avanti con la Mk1, ma ti consiglierei almeno di provare una Mk2 o Mk3 o, secondo me ancora meglio, una Nikon tra la D610, 750 o 810: la qualità e purezza dei file è impressionante ! e io non sono un fanboy Nikon tanto che adesso uso una Sony A7 per praticità (ma i suoi 11 bit (+qualcosa) pesano sulla qualità vs i 14 delle Nikon)
Stampatore Fine Art www.slowprint.it |
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Maestrale
Advanced Member
Italy
947 Posts |
Postato -  31/12/2014 : 15:43:44
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Ciao Michele,
in effetti la 5D classic impone maggiori attenzioni in fase di scatto... Io espongo al limite del blocco delle alteluci e questo mi è sufficiente per ottenere sviluppi di buona/ottima qualità con LR nelle situazioni ordinarie. Dove la latitudine non basta faccio bracketing... Ho notato che anche i 1600iso, se bene esposti, rimangono pienamente utilizzabili, basta non trovarsi nella condizione di dover recuperare le ombre. Chiaramente con una Nikon D800 o una Sony A7s è un'altra vita! riscontro anch'io nella limitata gamma dinamica e nel recupero delle ombre il vero tallone di Achille di mamma Canon, solo parzialmente affrontato con le ultime arrivate...
In ogni caso non ho fretta, il mio flusso di lavoro è ormai collaudato e finché posso andrò avanti così..
Claudio |
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rosario_ge
Advanced Member
Switzerland
882 Posts |
Postato -  31/12/2014 : 15:47:28
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Ciao Claudio, a prescindere dalla digressione, ho trovato utile ed interessante il tuo post; per la verità - e che il Signore mi perdoni per l' accostamento - da qualche tempo sto applicando la stessa 'filosofia' , ovvero 'one-lens' , anche se per me significa scegliere una lente e farsela bastare per tutta l' uscita. E' stata la facilità della A7 a sporcare il sensore a consigliarmi il cambio lenti in ambiente protetto , ma ho poi trovato la cosa oltre che pratica, anche una buona 'ginnastica' creativa e di metodo... Ritornando in argomento, mi ha molto rassicurato il post di Gianluca, heavy user Sony , sulla affidabilità . Tra l'altro usando ora la 5D, se risaltano non poco la straordinaria compattezza ed il peso della A7 , nonchè la 'croccantezza' (per dirla con Claudio) della gamma dinamica, apprezzo non poco la maggior velocità 'operativa' della Canon e una sua certa qual praticità complessiva, che deriva ovviamente da anni di abitudine all' uso ma anche dal continuo affinamento del progetto... Certo che sia alla Canon (o Nikon, o Fuji... ) sia alla Sony , ormai dovrebbe essere piuttosto chiaro di cosa ci sarebbe bisogno, tanto più che gli elementi ci sono tutti... Vediamo cosa arriverà con il nuovo anno. Buon 2015 a tutti voi !
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Maestrale
Advanced Member
Italy
947 Posts |
Postato -  31/12/2014 : 15:57:04
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Citazione: Postato da rosario_ge
Ciao Claudio, a prescindere dalla digressione, ho trovato utile ed interessante il tuo post; per la verità - e che il Signore mi perdoni per l' accostamento - da qualche tempo sto applicando la stessa 'filosofia' , ovvero 'one-lens' , anche se per me significa scegliere una lente e farsela bastare per tutta l' uscita. E' stata la facilità della A7 a sporcare il sensore a consigliarmi il cambio lenti in ambiente protetto , ma ho poi trovato la cosa oltre che pratica, anche una buona 'ginnastica' creativa e di metodo...
Anche io mi sto focalizzando sulla conoscenza intuitiva delle focali da utilizzare, quindi spesso mi affido il compito di scattare con una sola focale fissa nelle varie uscite ricognitive. A volte stabilisco a priori anche il diaframma da utilizzare, così da studiare come la distanza primo piano-sfondo influenza lo sfocato. Trovo questi limiti auto-imposti molto stimolanti... (fine OT)
A presto,
Claudio |
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Michele Volpicella
Advanced Member
1451 Posts |
Postato -  31/12/2014 : 16:20:17
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Claudio, i risultati che ottieni parlano da soli. Io farei bene a star zitto davanti a te, e i miei consigli erano solo pour-parler
Michele
Stampatore Fine Art www.slowprint.it |
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Maestrale
Advanced Member
Italy
947 Posts |
Postato -  01/01/2015 : 18:15:19
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Citazione: Postato da Michele Volpicella
Claudio, i risultati che ottieni parlano da soli. Io farei bene a star zitto davanti a te, e i miei consigli erano solo pour-parler
Scherzi Michele? ti ringrazio per le belle parole, però francamente io mi limito ad applicare nelle panoramiche una formula ormai collaudata nel tempo, mentre per il resto mi sento addosso il peso di una marea di lacune da colmare... Ma devo anche dire che è proprio l'idea che non si finisce mai d'imparare a tenermi ancora accesa la passione. Di una cosa mi sto però convincendo, cioè che le limitazioni operative in alcuni casi aiutano e spesso servono proprio per capire cosa ci manca davvero. Il marketing, volenti o nolenti, tende a condizionare le nostre scelte in modo anche abbastanza subdolo...
Edit:
Quanto ai tuoi consigli sulle Nikon, ho alcuni obiettivi con attacco Canon a cui non mi sento di rinunciare, ma certamente una fullframe Nikon non mi dispiacerebbe affatto. Peccato per le varie magagne che di tanto in tanto vengono fuori...
Edit2:
La Nikon D750 ha una capacità di recupero della sottoesposizione veramente spaventosa, immagino simile a quella offerta dalla famiglia delle Sony A7... Ma com'è che Canon rimane a guardare la concorrenza che si spartisce il mercato?
Claudio |
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Gianluke
Advanced Member
Italy
2805 Posts |
Postato -  01/01/2015 : 21:53:28
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Concordo con l'uso di poche lenti...anche io tendo a concentrarmi al massimo su un paio di lenti quando sono in giro, raramente zoom (unico che ho è quello grandangolare 16-35), manco lontanamente quello consigliato da Mc Curry Solo con la A7R ho iniziato a potare dietro 4-5 lenti ma perchè vanno veramente tutte in pochissimo spazio. ma sulle lenti reflex mai più di due al seguito. Circa la 5 old di Claudio onestamente lavorandoci secondo me il cambio ti sarebbe di immenso beneficio. Certo dipende da quale cambio. Effettivamente , eccetto che per gli alti iso, tra la 5d mk1 la 2 e la 3 non ci sono stati questi particolari miglioramenti dal punto di vista della gamma dinamica |
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rosario_ge
Advanced Member
Switzerland
882 Posts |
Postato -  01/01/2015 : 22:42:10
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[quote]Postato da Maestrale
La Nikon D750 ha una capacità di recupero della sottoesposizione veramente spaventosa, immagino simile a quella offerta dalla famiglia delle Sony A7... Ma com'è che Canon rimane a guardare la concorrenza che si spartisce il mercato?
Claudio ------------------------------------------------------------- Francamente non riesco a darmi una risposta sensata.... Lato Reflex hanno fatto varie ricicciature senza novità clamorose, lato mirrorless hanno cappellato 2 volte con la Eos M ... O escono nei prossimi mesi con la novità del secolo o hanno semplicemente dormito.
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Maestrale
Advanced Member
Italy
947 Posts |
Postato -  01/01/2015 : 22:50:19
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Rosario, mi sa che dormono della grossa...
Gianluca, come darti torto, il problema è che una nuova fotocamera si porterebbe dietro a catena un upgrade totale di tutto l'hardware e software, ipotesi per me davvero impraticabile al momento. Fondamentalmente, il mio MacPro 1.1 mi confina a Snow Leopard, precludendomi il supporto alla suite Adobe e ad una versione recente di Lightroom. Quindi niente sviluppi dei raw né catalogazione col mio convertitore preferito per, ad esempio, la Nikon D750... il lato oscuro dello sviluppo tecnologico, l'obsolescenza programmata...
Claudio |
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marameo
Average Member
Italy
67 Posts |
Postato -  02/01/2015 : 02:41:36
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Citazione: Postato da mxa
Io sto ritornando alla pellicola, non per uso saltuario ma come supporto centrale della mia produzione. I motivi sono svariati ma quello fondamentale e’ di business, ovviamente il MIO business: non e’ una scelta “per fare il diverso” o nostalgica, ma fortemente influenzata dall’a$petto $oldi :-)
Trovo interessante il tornare alla pellicola come scelta influenzata dal denaro; la pellicola, lo sviluppo, la scansione hanno un costo non indifferente. Mi domando come una produzione basata sulla pellicola possa avvantaggiare il tuo business.
Grazie
“How long do you think a man’s legs should be?”, “Long enough to reach the ground.” |
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danipen
Advanced Member
Italy
1318 Posts |
Postato -  02/01/2015 : 07:17:07
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Citazione: Postato da Maestrale
Rosario, mi sa che dormono della grossa...
Gianluca, come darti torto, il problema è che una nuova fotocamera si porterebbe dietro a catena un upgrade totale di tutto l'hardware e software, ipotesi per me davvero impraticabile al momento. Fondamentalmente, il mio MacPro 1.1 mi confina a Snow Leopard, precludendomi il supporto alla suite Adobe e ad una versione recente di Lightroom. Quindi niente sviluppi dei raw né catalogazione col mio convertitore preferito per, ad esempio, la Nikon D750... il lato oscuro dello sviluppo tecnologico, l'obsolescenza programmata...
Claudio
micro OT: anche io ho ancora un mac pro 1,1 preso nell'ormai lontano 2006... però ci faccio girare senza problemi Lion (OSX più recente compatibile) e tutta la suite adobe cc Lightroom 5 compreso :-) quindi non è strettamente necessario aggiornare l'hardware per far girare il sw recente, ma nel caso solo per aver una maggior potenza di calcolo.
ciao danielee
www.fineartclub.it www.danielepennati.com www.miciap.com |
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mxa
Advanced Member
Germany
533 Posts |
Postato -  02/01/2015 : 10:04:46
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Citazione: Postato da marameo Trovo interessante il tornare alla pellicola come scelta influenzata dal denaro; la pellicola, lo sviluppo, la scansione hanno un costo non indifferente. Mi domando come una produzione basata sulla pellicola possa avvantaggiare il tuo business.
Grazie
“How long do you think a man’s legs should be?”, “Long enough to reach the ground.”
Il discorso sarebbe lungo e non voglio andare in OT più di quanto ho già fatto. Per sgombrare il campo da ogni equivoco, io sono passato al digitale vendendo nel 2004 tutto il mio (abbondante) completo Hasselblad usato nei 20 anni precedenti e acquistando una Canon 1DsMkII appena uscita a San Francisco dove vivevo. Ho iniziato a smontare il mio completo digitale nel 2014 e completerò questo nel 2015.
Andando per punti:
1. Io faccio esclusivamente foto fine-art più una linea molto specifica di foto commerciali. Scatto, ad essere generosi, 1000 foto all’anno.
2. La linea commerciale consiste in scatti 6x17 fatti a mano libera. Molta foto urbana (ho un 72mm ma scatto prevalentemente con un 180mm). La meta’ sono 6x17, l’altra meta’ 17x6.
3. Il fine art consiste molto in BN 14x17 che stampo a contatto, BN in-camera, e 16x12 Ilfochrome (finche’ dura).
Ho fatto fine-art anche in digitale (35mm), e stampato digitalmente, pero’. Veniamo alle altre motivazioni, forse più interessanti in questo contesto:
4. Io produco esemplari unici, quindi non faccio copie. Nonostante abbia messo in piedi un sistema basato su autoadesivi olografici per dar maggiore credibilità alla garanzia del pezzo unico, oltre a garanzie scritte, i clienti appena sentono ‘digitale’ fanno sorrisino e scappano. Nella loro mente “digitale” corrisponde a “copie infinite”. Gli faccio vedere il negativo in pellicola e non hanno piu’ nessun timore.
5. Nessun cliente ha mai acquistato una foto perche’ era fatta in digitale o in analogico. O perche’ *non* era fatta in digitale o analogico.
6. I clienti anche eruditi dimostrano scarsa sensibilità (di nuovo, ad essere generosi) per tematiche prestazionali. Se davanti ad una foto appesa facessi loro notare la risoluzione, la gamma dinamica etc mi guarderebbero come un alieno.
7. Il digitale mi impone di frequentare un ecosistema fortemente consumistico, e questo fa molto male alla mia creatività. E’ un mio problema, lo so, ma che ci posso fare?
8. Il digitale mi porta via un sacco di tempo per “mantenere” una filiera bizzosa e in continua evoluzione. Troppo tempo, troppe distrazioni, che non pagano alla fine della giornata.
9. Il digitale mi fornisce estrema flessibilità e facilita’ di esecuzione, istigandomi ad essere pressapochista, facilone, e “faccio cinque foto in bracketing cosi’ sono sicuro di non mancare l’esposizione”, “chissenefrega della temperature di colore tanto la sistemo in post”. Questa mancanza di limiti diminuisce il mio rispetto per l’atto fotografico e - di nuovo - influenza negativamente la qualità’ del mio output. E’ un mio problema, lo so, ma che ci posso fare?
10. I maggiori costi del digitale (e sto parlando di tutto, dalla macchina al software, dal backup alle licenze software, dal computer al wifi, e anche dai costi nascosti tipo gestire bugs, update che rompono gli applicativi, e cosi’ via) non sono giustificati da maggiori entrate e non ho una clientela che me lo impone.
Poi ci sono tematiche estetiche, ma qui si passa dal personale al personalissimo e il discorso da lungo diventerebbe lunghissimo. E comunque non danno alcun vantaggio all’analogico, hanno altra valenza. Ve le risparmio.
Voglio solo sottolineare che in tutto questo non ho mai parlato dell’analogico come superiore al digitale in questa o quest’altra metrica prestazionale. Non l’ho fatto perche’ e’ un tema che mi ha sempre lasciato totalmente indifferente (vedi punti 5 e 6 sopra) e che il genere di foto che faccio può tranquillamente ignorarlo. Del digitale mi mancherà la capacita’ di registrare immagini usabili a bassissimi livelli di EV, questo si. Ok, me ne faro’ una ragione…
Scusate per questo nuovo intervento lungo e pericolosamente OT, ma non prendetevela con me ma con marameo: ho dovuto come atto di cortesia rispondergli, no?
Marco www.12tonephotography.com
Two possibilities exist: either we are alone in the Universe or we are not. Both are equally terrifying" - Arthur C. Clarke
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rosario_ge
Advanced Member
Switzerland
882 Posts |
Postato -  02/01/2015 : 14:58:18
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@Marco : non fa una piega, capisco il ragionamento che in parte condivido (quanto all' esemplare unico i miei lavori di pennello lo sono per definizione ....) Ciò detto e lungi da me contraddire il tuo pensiero ed il tuo approccio, credo che per la gran parte delle 'fotografie' oggi non ci sia nei fatti differenza tra output analogico e digitale, nel senso che quello digitale è talmente flessibile da essere in grado di mutuare un qualunque 'trattamento' analogico dell' immagine. la differenza più visibile sta forse nella stampa, tal che si potrebbe avere una filiera digitale ed una stampa analogica. Ma è vero anche il contario (Benedetto : ripresa o digitalizzazione del negativo e Light room) . Gli esempi anche più che illustri non mancano certo. Di certo il mercato dell' arte è cosa a sè e vive di cicli e tendenze; se hai un tuo 'timbro' ed un tuo approccio creativo è logico alimentarlo. Per quel che mi riguarda, i miei percorsi creativi in ambito 'fotografico' sono tutt' altro che compiuti e definiti (e nemmeno troppo chiari in verità) ma non ho alcuna nostalgia di pellicole e smaltatrici e quel che realizzo dalla camera chiara non saprei nemmeno se e come ottenerlo analogicamente.
(direi un discreto OT, se a qualcuno interessasse l' argomento potremmo continuarlo ad hoc)
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marameo
Average Member
Italy
67 Posts |
Postato -  02/01/2015 : 17:03:20
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Citazione: Postato da mxa
2. La linea commerciale consiste in scatti 6x17 fatti a mano libera. Molta foto urbana (ho un 72mm ma scatto prevalentemente con un 180mm). La meta’ sono 6x17, l’altra meta’ 17x6.
La linea commerciale è a colori?
In tal caso, preferisci diapositiva o negativo colore? Ho sempre ritenuto che la diapositiva (in quanto di per se già immagine finale) sia il modo migliore per riprodurre fedelmente i colori della scena.
Ad esempio, se ti commissionassero di fotografare in interni di antichi palazzi privati solamente con luce naturale dalle finestre (lunghe esposizioni), quale soluzione sceglieresti?
Grazie
“How long do you think a man’s legs should be?”, “Long enough to reach the ground.” |
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mxa
Advanced Member
Germany
533 Posts |
Postato -  02/01/2015 : 17:25:46
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Rosario: ho letto il tuo intervento. Tutto molto giusto, avrei ben poco da aggiungere.
Marameo: non lavoro per commissione. Il negativo e' quello che preferisco - ma la scansione va fatta da chi sa il fatto suo. Se vuoi continuare suggerirei di far partire un thread a parte o andare in PM.
:ciao:
Marco www.12tonephotography.com
Two possibilities exist: either we are alone in the Universe or we are not. Both are equally terrifying" - Arthur C. Clarke
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rosario_ge
Advanced Member
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882 Posts |
Postato -  02/01/2015 : 17:44:56
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Citazione: Postato da marameo Ho sempre ritenuto che la diapositiva (in quanto di per se già immagine finale) sia il modo migliore per riprodurre fedelmente i colori della scena.
--------------------------------------------------------- Non faccio di certo l' esegeta di Marco ma non credo che le sue scelte abbiano come finalità la riproduzione fedele dei colori ... E se la pellicola invertibile è probabilmente il mezzo più fedele tra i supporti analogici a colori, non credo sia in assoluto più fedele rispetto al digitale ma in compenso è assai più complicato sia in ripresa sia poi in sviluppo, richiedendo una misura certosina della temperatura della luce per un bilanciamento del bianco perfetto, e scatti con filtri di conseguenza , nonchè altrettante serie di scatti per garantire l' esposizione corretta. In sviluppo poi altrettanta precisione per decidere, in base agli scatti test, il 'tiraggio' da applicare ai film. Con il digitale, a parità di precisione di approccio, il processo è certamente più immediato e di conseguenza in definitiva più affidabile... 'Ai miei tempi' (!) i grandi professionisti, che lavoravano con banco ottico e pellicole a grande formato 8'x10' , per uno shooting facevano fuori decine e decine di lastre, con costi - e tempi - immaginabili...
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andre_
Advanced Member
Denmark
2054 Posts |
Postato -  02/01/2015 : 18:13:47
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Sono appena tornato da giornidi vacanza (e relative mangiate...), e mi dispiace ma non riesco a seguire questa discussione. Troppo, in tutto.
Ma questo messaggio mi ha colpito:
Citazione: Postato da marameo In tal caso, preferisci diapositiva o negativo colore? Ho sempre ritenuto che la diapositiva (in quanto di per se già immagine finale) sia il modo migliore per riprodurre fedelmente i colori della scena.
Il mio italiano é del tutto arrugginito, ma il significato di "fedele" me lo ricordavo completamente diverso... Non so quali siano ancora in produzione (if any), ma prova a fotografare una scena con una Kodachrome... e poi dimmi se c'é un solo colre fedele alla scena.
O ancora... Fotografa la stessa scena con una Kodachrome (o una E100VS, che magari se ne trovano ancora), con una Astia, una Velvia ed una Provia. Avrai quattro foto del tutto diverse tra loro. Tutte "fedeli"?
Citazione: Postato da marameo Ad esempio, se ti commissionassero di fotografare in interni di antichi palazzi privati solamente con luce naturale dalle finestre (lunghe esposizioni), quale soluzione sceglieresti?
L'ho fatto per anni, per lavoro. Oggi sceglierei una digitale, scattando in RAW. Allora mi complicavo la vita, ma una dia é l'ultima cosa che una persona sana di mente (o che ci tenesse al risultato finale) sceglierebbe.
La situazione che descrivi ha per definizione punti di Bianco differenti, cioé la cosa che nessuna slide é in grado di gestire. Oltre ad avere una latitudine di posa troppo bassa.
No, la slide é proprio la scelta piú sbagliata... a_
www.justnuances.com |
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rosario_ge
Advanced Member
Switzerland
882 Posts |
Postato -  02/01/2015 : 19:32:30
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Azz... andre che eccepisce gli OT è il massimo ...... Il 2015 nasce sotto buoni auspici .
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rosario_ge
Advanced Member
Switzerland
882 Posts |
Postato -  02/01/2015 : 19:46:04
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Comunque, giusto per rientrare in argomento, vi giro qualche maggior dettaglio del mio 2014 , che per quanto riguarda il corredo fotografico è praticamente un bollettino di guerra. Anche perchè una (giusta) riflessione di Benedetto , che mas o meno diceva :" le macchine le uso e non mi faccio problemi fino a che vanno " in realtà risultava nel mio caso poco applicabile... Vi ho detto della A7r (presa a gennaio 2014): - macchie sul sensore della macchina nuova : già dai primi scatti a sfondo chiaro , mostra chiaramente spot a f5,6; inviata all' assistenza torna tale e quale, re-inviata con indicazioni precise , torna pulita.... - al rientro dalle ferie ha il sensore sporco (questa volta 'normalmente' sporco) : inviata all' assistenza torna dopo 3 settimane ma con sensore e schermo sostituiti d' ufficio. - A metà dicembre, dimenticata su on , non si accende più...
Ma ce n'è anche per la Pentax 645Z (presa ad agosto 2014) - a inizio novembre, con circa 1800 scatti, si notano una dozzina di macchie a f>= 8; provo a pulirla e peggioro le cose; la spedisco all' assistenza CH, torna con macchie in parte vecchie e in parte nuove, come dimostrano gli scatti di dust-check che avevo fatto . Contesto il servizio e mi viene detto che prudenzialmente non utilizzano liquidi per pulizia... Convinto di dover pulire il sensore radicalmente, contatto Fowa it che mi risponde che non effettuano , nemmeno a pagamento, qualunque tipo di intervento su macchine non da loro importate . Peraltro dopo una lettera con la quale eccepisco questa discutibile scelta di assistenza, gentilmente mi informano che sono disponibili a 'pulire' la mia macchina (perchè a quel tempo pensavo fosse una banale questione di pulizia) . Ma nel frattempo avevo contattato il HQ europeo di Pentax che interviene sul centro CH ; questo si scusa e mi chiede di inviargli nuovamente la macchina. In realtà la invierà al centro di assistenza europeo (!). La settimana prima di Natale chiedo a che punto sono e mi viene detto che la macchina ha problemi al sensore ed è stata spedita in fabbrica in giappone (!!) e che non ne hanno ancora notizia. Conclusioni che mi sono permesso di estendere agli amici del Forum : Le macchine attuali sono tecnicamente e tecnologicamente iper-complesse e forse over-engineered; ci sta che un esemplare possa nascere con qualche problema (a maggior ragione laddove risultasse essere settimino...) e quindi meglio aspettare che la salita produttiva si assesti... E comunque, è indispensabile avere una garanzia 'robusta' : se le macchine le avessi comprate in USA o in Far east, come in passato mi è successo , sarebbe stato ancora più complicata. E comunque mai avuti problemi di questa consistenza....
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