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jacopastorius
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Postato - 07/12/2014 : 20:21:33
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Ciao a tutti. Ho scritto qualche post di aiuto nelle settimane precendenti in seguito alle mie prime stampe. Ho un macbook air, una epson r2880 e monitor e stampante calibrati con Colormunki photo. Uso degli inchiostri compatibili acquistati su Amazon e stampo con Lightroom.
Dopo aver fatto un bel pò di stampe (un centinaio) mi sono reso contro che il primo problema è quello delle stampe scure. Ho risolto infine seguendo i vostri consigli aprendo (notevolmente, in alcuni casi devo anche settarle a 100 in Lightroom).
Stasera ho stampato su una Epson premium photo paper (sempre con profilo home made) e mi sono accorto che le immagini stampate sono un pò più spente e con una leggera dominante gialla che viene fuori soprattutto dove c'è del bianco, che bianco non è su carta, ma tende leggermente al giallo.
Evidentemente c'è qualcosa che non va, ma non so proprio dove sbattere la testa
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glacort
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Postato -  08/12/2014 : 11:42:04
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Dovresti innanzitutto verificare ancora che il tuo workflow sia corretto.
Ti ho consigliato di settare il monitor a 80 cd (se ce la fai, Munki e Macbook Air danno problemi a molti nella calibrazione). Se con 80-90 e una lieve (lieve !) apertura delle ombre ancora non va, c'è qualcos'altro. Anche io uso una curvetta di stampa che cambia assai poco il risultato e già fa inorridire i puristi, forse è un problema del mio Munki, ma 100 è un'enormità e il giallino é proprio segno di errore.
Rileggi intanto quanto è scritto sull'argomento su PA. Suppongo che dal module di stampa di LR sotto "gestione del colore" hai selezionato il tuo profilo e poi la stampante, e che nel driver di stampa che compare hai cliccato "proprietà", scelto il tipo di carta e selezionato "OFF (nessuna gestione del colore)".
Se hai fatto tutto giusto estrai le cartucce, agitale e fa un ciclo di pulizia.
Se ancora non va sono gli inchiostri il problema. I pigmenti "compatibili" buoni non sono molti, io uso quelli di INKJetFly che mi vanno anche meglio degli originali, altri si trovano bene con quelli di Cone.
GLC www.glcphoto.com |
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jacopastorius
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Postato -  08/12/2014 : 22:12:21
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Ciao galcort. Si ho seguito i tuoi consigli calibrando il monitor ad 80 cd e le impostazioni in lightroom e nel driver di stampa sono corrette. L'apertura delle ombre però in alcune foto rimane sempre alta da fare. Io credo siano gli inchiostri a questo punto. Non so, sono le aree in ombra che la stampante non sembra proprio leggere
Ho visto i sistemi di refillable cartdriges ma è un sistema che inizialmente comporta un grosso investimento: mi è parso di vedere solo bottigliette di colore da 700ml.. |
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AlbertoM
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Postato -  09/12/2014 : 00:46:31
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Quale intento di rendering usi? da quello che dici sembra che tu usi il colorimetrico assoluto
AlbertoM |
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jacopastorius
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Postato -  09/12/2014 : 09:37:08
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ho sempre usato il percettivo e ieri ho provato anche con il relativo ma senza risultati. |
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AlbertoM
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Postato -  09/12/2014 : 10:00:21
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Per me il problema è nel profilo, gli ink non c'entrano Prova a postare il profilo, così vediamo se è plausibile o meno
AlbertoM |
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jacopastorius
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AlbertoM
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Postato -  09/12/2014 : 14:12:24
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Qualcosa non mi torna La carta è una Epson premium photo paper? cioè una semilucida che usa il nero photo? allora il punto del nero è troppo alto L=15, è un punto del nero da carta matte
Anche il punto del bianco mi sembra troppo giallo b=6 , pur essendo una carta senza sbiancanti
Per me c'è qualcosa che non torna nella misura del target Hai provato a rifare il profilo?
AlbertoM |
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jacopastorius
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Postato -  09/12/2014 : 14:54:25
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Scusa Alberto ho dimenticato di precisare che il profilo è di una Felix Schoeller matte ivory. Il problema delle stampe scure lo ho con tutte le carte. Con la lucida ho anche un ingiallimento, ma sono partito col postare il profilo della Felix Schoeller matte. Appena torno a casa posto anche il profilo della carta photo |
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AlbertoM
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Postato -  09/12/2014 : 15:09:10
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Allora il punto del nero torna, però il punto del bianco risulta sempre un po' troppo giallo, perchè per la Ivory b dovrebbe essere vicino a 0
Io al tuo posto proverei a fare il profilo con Argyll
AlbertoM |
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jacopastorius
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Postato -  09/12/2014 : 16:46:44
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Ok Alberto. Per argyll esiste una gui per mac o è ancora tutto da riga di comando? Nel secondo caso, è ancora valida la guida che c'è qui su photoactivity? |
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AlbertoM
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Postato -  09/12/2014 : 17:18:48
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Sì, è ancora tutto a linea di comando e il tutorial è certamente valido
Se vuoi fare prima puoi fartelo fare da me col Barbieri, poi se sei soddisfatto puoi intraprendere la strada di Argyll
AlbertoM |
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jacopastorius
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Postato -  09/12/2014 : 20:44:53
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Sicuramente se me lo facessi tu col Barbieri avrei un profilo corretto. Però adesso ho preso anche la Felix Schoeller Baryta e ho dei fogli di bamboo. Sono tante carte e tre profili sono già 150 € dopo l'investimento che ho fatto per il colormunki che mi dispiacerebbe non usare, Penso che proverò ad usare argyll dato che anni fa smanettavo molto con linux e la riga di comando non mi spaventa più di tanto. Se proprio non riesco, ricorrerò al tuo Barbieri :D |
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Michele Volpicella
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Postato -  09/12/2014 : 22:17:50
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Se il munki ti legge il bianco carta della Felix con b=6, penso che tu abbia un altro problema oltre al software di profilazione, qualcosa di serio in qualche punto della tua procedura. La differenza col valore effettivo b della carta è troppo alta. Prima metterei a posto questo aspetto, quindi driver di stampa, driver del munki, esclusione del profilo colore ecc. Se entri in Argyll con quel bianco carta non migliorerai di molto il profilo, lui vedrà quel bianco carta "giallo" e sicuramente le stampe verranno ancora gialle. Prova a fare delle semplici letture spot sulla carta e vedere cosa viene fuori, così intanto escludi che ci siano problemi col munki e col suo driver.
Stampatore Fine Art www.slowprint.it |
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jacopastorius
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Postato -  09/12/2014 : 22:27:48
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Ciao Michele e grazie per il tuo contributo. Volevo chiederti come posso effettuare le letture spot di cui parli. |
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AlbertoM
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Postato -  10/12/2014 : 00:25:45
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Ti suggerivo un profilo col Barbieri solo per avere un termine di paragone, poi avendo tu il colormunki, sicuramente ti incoraggio anch'io a farlo funzionare a dovere :-)
Non avendolo, non mi ricordo se è possibile salvare la misura, ma non credo, visto che lavora per iterazioni successive L'idea che mi sono fatto sul sw del colormunki, è che con la misura di poche patches, tenti di indovinare il comportamento della stampante, adottando un modello matematico che ha memorizzato internamente
E questo spiegherebbe perchè con le stampanti recenti, con ink originali, ben calibrate e quindi ben prevedibili funzioni bene, mentre con inks di terze parti, non essendo più linearizzata la risposta dei singoli inks, si incasini e adotti un modello che male descrive la stampante
Per questo ti suggerivo di usare Argyll, che con un target ricco di patches ti caratterizzerebbe molto meglio la stampante
Poi un mal funzionamento hardware è l'ultima opzione, alla quale non c'è rimedio
AlbertoM |
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andre_
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Postato -  10/12/2014 : 07:56:42
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Citazione: Postato da jacopastorius
Ciao Michele e grazie per il tuo contributo. Volevo chiederti come posso effettuare le letture spot di cui parli.
Dalla finestra principale del software Munki. Di fatto gira tutto intorno alla possibilitá di leggere direttamente dei campioni reali. Se li salvi come un nuovo progetto (ma non é nemmeno necessario) e li esporti, avrai in un file leggibile da qualsiasi spreadsheet i valori Lab e tutte le letture per lunghezza d'onda. a_
www.justnuances.com |
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glacort
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Postato -  10/12/2014 : 12:04:33
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Stavo scrivendo dal telefonino e mi è saltata la linea, ci riprovo, riveduto e corretto (almeno spero ). ----------------------------------------
Premetto che uso compatibili sia sulla P50 che sulla 3880. Tempo fa ho fatto fare da Alberto due profili per le carte che uso di più. Mi sono serviti di riferimento per quelli che ho fatto poi col Munki. Col Munki, il suo software Xrite e un paio di ottimizzazioni ottengo profili che mi soddisfano e che sono molto molto vicini a quelli di Alberto. Ho rifatto da poco i profili col Munki e Argyll: meglio quelli col sofware Xrite per la P50 e la HP Advanced, meglio Argyll per la 3880 e la Glacier.
In tutti i casi differenze minime, niente bianchi giallini e ombre scure che, se serve, si aprono con una minima (minima !) curvetta di stampa.
Perciò concordo con Alberto: c'è qualcosa che non torna nel workflow, il color management è semplice una volte che hai centrato tutto, ma se sbagli un passo va tutto a donne di facili costumi.
GLC www.glcphoto.com |
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jacopastorius
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Postato -  11/12/2014 : 13:12:32
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Grazie a tutti per gli interventi. Glacort, il workflow l'ho ormai fatto così tante volte a forza di provare impostazioni che sono praticamente certo che sia corretto. Adesso voglio provare ad usare argyll. Ho letto la guida e non mi è chiaro il passaggio della doppia assegnazione del profilo Adobe RGB per la stampa con nessuna gestione del colore tramite il software in uso. Mi spiego: in photoshop non appare tra i profili di stampa selezionabili quello di Adobe RGB. Mentre, se lascio gestire il colore alla stampante ed entro nelle impostazioni del driver di stampa, da lì si, posso selezionarlo. Quindi la domanda è: quando stampo il file tiff generato da dargyll tramite photoshop, posso selezionare di gestire il colore dalla stampante in modo da assegnare da lì il profilo Adobe RGB? |
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AlbertoM
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Postato -  11/12/2014 : 13:43:11
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Usa la ACPU, come indicato qui
AlbertoM |
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jacopastorius
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Postato -  11/12/2014 : 16:48:07
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Grazie mille Alberto. Ultima cosa. Pensavo di stampare 1200 patch su 5 fogli A4 dato che ho letto che il numero ottimale di patch per un foglio A4 è 240. Se genero quindi un file con 1200 patch, come faccio a dirgli di stampare 240 patch per ogni foglio A4 fino ad arrivarea a 1200? |
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AlbertoM
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Postato -  11/12/2014 : 17:07:28
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Hai già letto questo topic?
AlbertoM |
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jacopastorius
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Postato -  13/12/2014 : 18:00:37
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Grazie mille Alberto, nei prossimi giorni mi cimento e se ho difficoltà mi faccio sentire |
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jacopastorius
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Postato -  14/12/2014 : 13:47:19
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Ragazzi grazie mille a tutti non sapete che felicità finalmente ho risolto! Il profilo creato con Argyll è perfetto! Non ho neanche necessità di aprire le ombre prima della stampa Un grazie di cuore per la grande disponibilità e complimenti per la competenza. Photoactivity è davvero un gran bello spazio nel web.
Adesso mi appresto a creare il profilo per la carta che ho appena preso: la Felix Schoeller Baryta. Volevo sapere quale inchiostro nero si usa per questa carta, il matte o il nero photo. Volevo anche sapere se devo caricare dal carrello manuale dietro e che tipo di carta devo selezionare dal driver di stampa |
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AlbertoM
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Postato -  14/12/2014 : 15:47:25
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Ciao, bene!
Per la Felix Baryta nero photo, come tipo di carta "Premium luster" e se possibile caricamento da dietro, così è più dolce e non si rischia di rovinare la superficie delicata della carta
AlbertoM |
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jacopastorius
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Postato -  14/12/2014 : 16:29:35
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Accidenti mi sono accorto di aver stampato le patch selezionando la carta Epson Semigloss invece che luster...dici che devo rifare tutto da capo?
Ho fatto una stampa di prova ed è come se fosse venuta slavata.. |
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AlbertoM
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Postato -  14/12/2014 : 16:42:23
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No, va bene anche quella per la Felix Baryta: spara un po' più di ink rispetto all'impostazione "premium luster", ma il coating la tiene benissimo, quindi forse è anche meglio
AlbertoM
P.S. E' venuta slavata proprio perchè con l'impostazione "Premium luster" spara meno ink |
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jacopastorius
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Postato -  14/12/2014 : 18:27:45
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Sei una bibbia Alberto :) Quindi secondo te c'è da rifare il profilo usando altri preziosi fogli? :( |
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AlbertoM
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4742 Posts |
Postato -  14/12/2014 : 18:53:57
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No, secondo me hai usato l'impostazione migliore
Ma cosa ti è venuto slavato?
AlbertoM |
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jacopastorius
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Postato -  14/12/2014 : 19:48:45
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Il problema è che le parti in ombra sono prive di dettaglio. Come se desse delle spennellate invece di disegnare i particolari |
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jacopastorius
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Postato -  15/12/2014 : 20:31:30
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Il fenomeno della sbavatura non si è più presentato. Adesso però ho notato che i grigi nelle foto (ad esempio ho stampato una parte del case di alluminio del macbook) vengono con una dominante giallastra. Come se la temperatura del colore fosse più calda.
Vi posto il profilo della Felix Baryta fatto con Argyll http://dropcanvas.com/twib1 |
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