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 Porfilare Epson 4880 con Argyll e ColorMunki
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Michele Volpicella
Advanced Member

1451 Posts

Postato -  14/11/2010 :  11:59:16  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Michele Volpicella  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Da quello che vedo Argyll ti dà un'ottima analisi del profilo e quindi in principio CT (Colorthink) potrebbe non esserti necessario.
E' necessario per me perchè le linee di comando DOS vanno aldilà della mia disposizione di accettabilità del Fato su questa terra e forse del mio IQ .
Comunque i file ref non sono una terminazione, ma sono del tipo .txt e contengono una lista coi valori RGB delle patch, ci sono dei campi iniziali descrittivi e di chiusura. Vanno bene anche i CGATS che ho visto sul link che hai postato. Per aprirli su CT come ho scritto sopra, basta aprire CT, aprire un nuovo worksheet e trascinarci sopra il file.

Rio de Janeiro-Venezia
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VitOne
Advanced Member

405 Posts

Postato -  14/11/2010 :  14:08:23  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:

Scusa, ma il file di misura che hai dato in pasto ad Argyll per creare il profilo lo hai guardato?
Cosa dice per la patch nera?



Il file TIFF che ho creato per la stampa contenente la patch nera misurata in Photoshop dopo aver assegnato AdobeRGB1998 come profilo ha coordinate L*a*b* 0, 0, 0. La lettura di quella patch tramite ColorMunki mi da dei valori tra 4,4 e 4,6 e coordinata a netura mentre b è tendende ad 1 (0.7) che dovrebbe rispecchiare il fatto che la carta ha una leggera domninate calda.

Il file che ho fatto elaborare per creare il profilo è il .ti3 e aprendolo con l'ediotr di testi mi da una serie di numeri attaccati per me di difficile interpretazione. Sostanzialmente vengono numerate le patch (e qui ci sono arrivato) ma ad ogni numero corrispondo più dati che non riesco ad interpretare.

Ho letto che il formato usato è CGATS.5 e sto cercando di informarmi per vedere come interpretarlo, per il momento non ci sono riuscito.
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  14/11/2010 :  16:07:45  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Basta che lo apri con il wordpad anzichè col blocco note

Oppure guarda il file log che hai generato con profcheck
Lì dovresti trovare per ogni patch, il valore misurato e il valore previsto dal profilo

Se non riesci metti il link dei due file, così li possiamo guardare anche noi


AlbertoM
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  15/11/2010 :  19:25:10  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ho ricevuto il file, e nella quinta riga (la patch nera) si legge questo:

[0.219403] 5: 0.000000 0.000000 0.000000 -> 4.715842 1.202572 1.658739 should be 4.812903 1.350490 1.624429

Quindi il nero letto e quello previsto dal profilo sono molto vicini (DeltaE2000=0.219) e hanno un valore più credibile (L=4.8)

Non so perchè nella videata di Argyll veniva indicato un punto del nero così alto....



AlbertoM
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VitOne
Advanced Member

405 Posts

Postato -  15/11/2010 :  20:15:54  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da AlbertoM

Ho ricevuto il file, e nella quinta riga (la patch nera) si legge questo:

[0.219403] 5: 0.000000 0.000000 0.000000 -> 4.715842 1.202572 1.658739 should be 4.812903 1.350490 1.624429

Quindi il nero letto e quello previsto dal profilo sono molto vicini (DeltaE2000=0.219) e hanno un valore più credibile (L=4.8)

Non so perchè nella videata di Argyll veniva indicato un punto del nero così alto....

AlbertoM



Grazie Alberto.
Le patch che ho su carta sono messe in ordine o no? C'è un modo di sapere dove è stata stampata quella patch nera?
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  15/11/2010 :  21:53:11  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Sono nell'ordine in cui sono state stampate e probabilmente lette

Dovrebbe quindi essere la quinta patch, puoi controllare nel tiff

AlbertoM
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VitOne
Advanced Member

405 Posts

Postato -  15/11/2010 :  22:41:59  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Non mi pare che siano nell'ordine in cui sono state stampate. Il file tiff è questo.

http://www.pctunerup.com/up/results/_201011/20101115223358_FileTiff.JPG

Il punto nella colonna Q al terzo rigo ha coordinata Lab nero (L=0, a=0, b=0) e, dato che ogni colonna ha 25 righe, dovrebbe essere la patch numero 17*25+3 quindi 428.

Inoltre basta vedere le prime patch della fila A per intuire che non possono essere quelle (le prime 4 hanno coordinata L* maggiore di 97).
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  16/11/2010 :  02:41:08  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ok, se guardi il file di misura, la quinta patch si chiama Q3, ed è appunto la terza della riga Q

AlbertoM
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csette
Senior Member

327 Posts

Postato -  16/11/2010 :  09:42:21  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di csette  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ciao,

ho provato a lanciare il comando "profcheck" così come suggerito in questo thread su il file di misurazione e quello di un mio profilo ma quello che ottengo e:

No of test patches = 1320
Profile check complete, errors(CIEDE2000): max. = 2.353081, avg. = 0.934783, RMS = 0.995868

Nessun altra informazione. Quando invece mi sembrava di aver capito che dovevo ottenere per ogni patch il valore misurato e quello che Argyll invece si aspettava....
Qualche dritta in merito??

Grazie
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VitOne
Advanced Member

405 Posts

Postato -  16/11/2010 :  10:33:34  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:

No of test patches = 1320
Profile check complete, errors(CIEDE2000): max. = 2.353081, avg. = 0.934783, RMS = 0.995868

Nessun altra informazione. Quando invece mi sembrava di aver capito che dovevo ottenere per ogni patch il valore misurato e quello che Argyll invece si aspettava....
Qualche dritta in merito??



Devi attivare la modalità verbose "approfondita". Il parametro è -v2 (e non soalmente -v). In questo modo dovresti essere in grado di avere un file .log completo di tutte le patch.
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csette
Senior Member

327 Posts

Postato -  16/11/2010 :  10:49:01  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di csette  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Grazie Vito, ora si vede quello che cercavo.

Carlo
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VitOne
Advanced Member

405 Posts

Postato -  18/11/2010 :  13:04:29  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da csette

Grazie Vito, ora si vede quello che cercavo.
Carlo



Figurati, devi ringraziare Alberto :).

Ho alcune novità frutto della mailing list di Argyll, ed in particolare riporto alune frasi dell'autore di Argyll:

1) Il discorso del punto del nero era frutto del fatto che i valori che comunica il programma non sono in coordinate Lab ma Jab (CICAM02). Questa una possibile soluzione: There is an appearance conversion between D50 L*a*b* values and the CIECAM02 Jab values, hence the difference. If you use xicclu -pj with the appropriate viewing conditions set, you should get matching numbers.

2) Il parametro -H usato con chartread è sostanzialmente inutile, consente di avere una lettura migliore solo per emissione e non riflessione (sintesi additiva e non sottrattiva). Per cui per leggere delle patch stampate non è utile (io lo metto lo stesso dato che non mi fanno pagare nulla se lo uso ).

3) Per quello che rigurada i parametri -no -ni -np usati in fase di creazione del profilo il commeto è stato il seguente:
The actions that -no -ni -np disable are specifically intended to improve smoothness and fit of cLUT profiles. That doesn't mean that they always have that effect, but that is the intention.
Ci sarebbe da fare delle prove per capire se il tutto va bene anche per un profilo stampante. Io ovviamente mi fido dell'esperienza di Alberto e fino a prova contraria li lascio.
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  19/11/2010 :  15:25:13  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
1) Ah, ecco spiegato il motivo

2) non credo che per il colormunki sia disponibile la modalità High resolution; comunque è vero, sulla stampa l'effetto è trascurabile, in quanto in riflessione non ci sono picchi spettrali come si possono trovare in emissione (monitor, lampade ad incandescenza, neon, led...)

3)in effetti io feci il test con una versione molto vecchia di Argyll, magari adesso le cose sono cambiate
Comunque togliere le curve in ingresso e uscita nei profili aiuta a rendere i gradienti più fluidi sia in stampa che nel monitor, per cui l'ho presa come opzione di default
Magari fai anche tu qualche test


AlbertoM
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darkbasic
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70 Posts

Postato -  19/11/2010 :  18:36:47  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
2) non credo che per il colormunki sia disponibile la modalità High resolution;


Sono quasi sicuro del contrario: oltre ad aver sempre letto che il colormunki supporta -H, nella lettura dello spettro di un illuminante che ho fatto c'era una differenza visibile utilizzando -H o meno. Ad ogni modo non avevo intenzione di testare la bontà del parametro -H, quindi le condizioni non erano controllate al 100% e non ci metterei la mano sul fuoco.

Darkbasic
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  20/11/2010 :  01:56:47  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Sì lo supporta

Io non ce l'ho, però guardando la documentazione di Argyll, la dava come funzione particolare dell'i1

Invece qui Graeme Gill conferma che funziona anche per il colormunki

AlbertoM
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VitOne
Advanced Member

405 Posts

Postato -  20/11/2010 :  16:10:26  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Confermo quanto detto da Alberto. La modalità H è supportata per il ColorMunki (non solo in Argyll ma anche in dispcalGUI per chi fosse interessato, e per il display è sicuramente più utile).
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