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Thomas Krueger
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Postato - 25/03/2006 : 07:50:49
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Settimana prossima devo installare una stampante HP Designjet 90r. Qualcuno usa una stampante di questo tipo (Designjet 30/90/130) ed ha magari anche qualche prezzo per la carta e le cartucce? Attualmente ho chiesto il listino prezzi della www.mediatronics.com
Sono curioso di vedere le prime stampa fatto con la mia nuova 5D...
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Enrico
Moderatore
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2010 Posts |
Postato -  25/03/2006 : 09:56:14
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Ho sentito parlare bene della 130, anche se è poco utilizzabile per il B/N, ma non ho esperienze dirette. Molto interessante il link postato (ce lo traduci?) dove si trova materiale molto interessante, anche per la laminazione.
Della 5D voglio sapere tutto , in particolare le tue "impressioni di guida". Che ottiche utilizzi al momento?
Ciao Enrico |
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bert
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AlbertoM
Moderatore
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Postato -  25/03/2006 : 13:28:01
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Gran bella recensione, complimenti!
Anch'io avevo sentito parlare un gran bene delle HP, ma non ne avevo mai provate, e ora mi sono tolto ogni dubbio con questa tua recensione.
Volevo chiederti solo una cosa: quando dici "Aggiungendo un 20% di colorante si perde qualcosa in durata, ma si guadagna molto in luminosità e purezza delle tinte"
cioè quando misceli gli inks a pigmenti con i dye-based, cosa intendi per "luminosità e purezza", che le tinte sono più sature, che la resa è più lucida (su carta glossy), o entrambe le cose?
Grazie
AlbertoM |
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Enrico
Moderatore
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2010 Posts |
Postato -  25/03/2006 : 13:50:34
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Voglio aggiungere anche i miei complimenti, Umberto, un lavoro davvero ottimo. Mi piacerebbe un confronto visivo diretto tra i vari B/N, nonchè qualche misura su una strisciata di patches B/N della HP130. Mi incuriosisce molto la tua esperienza circa il basso metamerismo del B/N, laddove io ritengo fondamentale l'apporto di uno o più grigi chiari per risovere il problema, mantendendo l'invisibilità del punto di stampa ed un'ottima gradazione tonale. Un anno fa chiesi ad HP se avrebbero agiornato la 130 con il grigio chiaro delle "piccole" HP, ma la risposta fu più vaga del vago, purtroppo. Ed infatti, mentre Epson e Canon avanzano con nuovi modelli (vedi gli inkset K3 e "Lucia"), HP sonnecchia alquanto. Vabbè.....
Ciao Enrico |
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bert
Senior Member
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254 Posts |
Postato -  25/03/2006 : 22:37:23
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Faccio un po' fatica a rispondere su questo punto, perché voi avete consuetudine con gli strumenti di misura ed io no, assolutamente. Quando dico "brillantezza e luminosità" (noto adesso che questo binomio è una ridondanza semantica, significando i due termini praticamente la stessa cosa) mi riferisco all'impressione soggettiva ricevuta da stampe prodotte con inchiostri “dye” che, oltre a dare colori più saturi e puri rispetto a quelli a pigmenti, lasciano maggiormente trasparire il bianco della carta e appaiono per questo più luminosi. E' un po' la differenza che esiste tra acquerello e tempera o, per fare un altro esempio, tra una parete dipinta con un colore sintetico, opaco, oppure con una vecchia formula a base di calce: nel primo caso l'intonaco viene visivamente annullato, nel secondo il quarzo presente nella sabbia della malta riflette la luce attraverso la tinta a dà quella sensazione di luminosità che caratterizza gli edifici storici (non recentemente restaurati!). La strada seguita da HP (inchiostri a coloranti di alta resistenza alla luce) mi sembrava molto interessante, ma mi pare che ora sia oggetto di ripensamento perché l'ultima stampante A 3+ presentata al PMA utilizza una pletora di inchiostri pigmentati. Io non uso quasi mai carta lucida. Preferisco carte opache non trattate ("uncoated”) d'uso calcografico o tipografico, che passo più volte nella stampante, progressivamente aprendo le curve di Photoshop, sino ad ottenere i risultati che voglio. Queste carte sono limitatamente reattive e armonizzano bene gli inchiostri; correggono le aree di posterizzazione, riducono la grana/rumore e contengono anche il metamerismo. Naturalmente sono carenti sotto il profilo della nitidezza lenticolare, per cui trovano impiego conveniente nei formati dal 30 x 40 in avanti. Ho constatato che, su carta lucida, una percentuale anche modesta di inchiostro pigmentato in una miscela prevalentemente “dye” è sufficiente a causare dei fenomeni di “bronzing” assai fastidiosi. Veniamo al bianco e nero. Devo confessare che, dopo aver fatto esperimenti con la quadricromia e con i Quadtone di Mis, preferisco stampare, sulle Epson 1270 e 1290, con il solo inchiostro nero. Ottengo una scala tonale completa, sfumature delicate e neri articolati. Alla risoluzione di stampa di 1440 dpi, su questa carta un po' ruvida e sempre su formati medio grandi, che non vanno esaminati a 10 centimetri dal naso, la retinatura è praticamente inavvertibile. La stampa con il solo inchiostro nero costituisce per me una pietra di paragone, cui confrontare i risultati ottenuti usando più inchiostri. Purtroppo l'HP 130 non stampa le immagini con il solo nero (a meno di non montare qualche oneroso RIP); limita però l'intervento degli inchiostri colorati alle tonalità più chiare, raggiungendo un livello di neutralità molto buono. Sarei lieto di poter mettere a disposizione qualche prova di stampa, ma una scansione inserita qui non servirebbe a niente perché, per esprimere un giudizio, è necessario avere la carta in mano, da esaminare sotto diverse fonti di luce. Se Alberto o Enrico mi volessero dare un recapito postale (utilizzando l’indirizzo di e-mail che ho comunicato per la registrazione) sarei ben contento di inviare per posta qualche prova, da valutare per poi eventualmente riferire il giudizio in questa sede. Grazie dell'attenzione e cordialità. Umberto
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Thomas Krueger
Average Member
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Enrico
Moderatore
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2010 Posts |
Postato -  26/03/2006 : 14:01:43
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Umberto, grazie per il tuo intervento dal quale è emerso un approccio alla stampa digitale fatto di grande amore e tanta tanta pazienza. Mi metterò presto in contatto con te per via privata, in modo di "inquinare" questo tuo meraviglioso workflow con qualche freddissimo numero ! Riporterò poi i risultati in questo topic.
Ciao Enrico |
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Benedetto
Advanced Member
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433 Posts |
Postato -  27/03/2006 : 14:46:06
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Vorrei fare una domanda ad Umberto. Se ho ben capito una parte importante della sua procedura consiste nel ristampare, con una curva particolare ricavata con PS, nuovamente la stessa immagine sullo stesso foglio di carta. Ora è la medesima tecnica che si usava in CO, con la carta a contrasto variabile, quando, esposta una prima volta la immagine con un certo filtro (p.e. 3), si faceva una rapida esposizione col filtro 5 per rinforzare adeguatamente i neri. Ciò consentiva di emulare la doppia passata di inchiostro propria delle stampe tipografiche. Ora, mentre in CO bastava non spostare il foglio, vorrei sapere come procede per reinserire la stampa originale nella macchina. La perfetta messa a registro è fondamentale per quella tecnica e basta un minimo spostamento per avere risultati grandemente imprecisi. Grazie Benedetto
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bert
Senior Member
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254 Posts |
Postato -  27/03/2006 : 22:36:45
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E' cosi. Il problema del registro è meno grave di quello che si può pensare. Le stampanti sono degli strumenti precisi e, di norma, stampano sempre sulla stessa parte del foglio. Occorre qualche accortezza, come controllare che i fogli, al bordo del lato di inserimento, non presentino arricciatute da taglio rivolte verso la parte non stampabile; è bene poi, una volta inserito il foglio con il comando presente sulla stampante e prima di lanciare la stampa dal computer, tracciare un piccolo segno di riferimento a matita e, prima del secondo passaggio, controllare che si posizioni allo stesso posto. E' bene anche far fare, preventivamente, qualche giro a vuoto alla carta, controllando dove va la tacca di riferimento. Occorre un po' di mano, un po' di fortuna e la capacità di stare calmi quando si deve buttare qualche foglio (preferire quindi carte che non costano un patrimonio; io uso di preferenza la Tintoretto di Fedrigoni, le Fabriano Artistico, Tipo 5 e 220 e, quando ho voglia di strafare, la Fabriano Rosaspina, che dà risultati molto buoni ma che è difficile da tenere a registro e lascia pulviscolo nel percorso di stampa). Sempre a disposizione per chiarimenti. |
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Enrico
Moderatore
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2010 Posts |
Postato -  27/03/2006 : 22:59:15
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Veramente interessante! Però una domanda te la devo fare: cos'è che ti spinge ad utilizzare questa tecnica? Non trovi soddisfacente la scelta delle carte matte trattate per ink-jet che attualmente si trovano sul mercato? Sono curiosissimo....
Ciao Enrico |
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bert
Senior Member
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254 Posts |
Postato -  28/03/2006 : 23:36:28
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Vedo due campi d’applicazione diversi per le carte trattate e non trattate. Le prime sono indispensabili nelle immagini che esigono precisione di dettaglio, colori saturi e neri profondi. Le seconde sono infinitamente più gradevoli al tatto, si adattano meglio alle immagini di impronta più spiccatamente grafica e quando si vuole togliere perentorietà alla fotografia, rendendola un po’ più sfumata, pur rimanendo lontani (per fortuna o purtroppo?) dal pittorialismo tipo Camera Work. Le carte non trattate vanno benissimo con i colori chiari, ma si prestano bene anche al low key, dove la limitata densità dei neri deve essere enfatizzata alzando il tono dei “mezzi neri”. Del resto – si parva licet …- chi ha mai pensato che le incisioni di Rembrandt o di Goya abbiano dei neri poco profondi ? Eppure sono inchiostri su carta opaca. Come sappiamo, un nero è nero fin quando non si trova accanto un nero più nero di lui. Quando è necessario vivacizzare la scala tonale e cromatica, dopo la stampa applico una leggerissimo strato di spray finale, di quelli comunissimi che si trovano nei negozi di belle arti. In certi casi applico anche un velo di cera d’api. Aggiungo che anche con le carte trattate stampo talvolta in più passaggi per ottenere dei neri più profondi ed articolati: faccio un primo passaggio tenendo il nero al 70 - 80% ed un secondo passaggio per le sole parti più scure. Dal 28 aprile al 14 maggio terrò una mostra a Verona, dal titolo “Afrodite e il sasso”, dove esporrò una ventina di fotografie 45 x 60 e 60 x 90 cm. stampate con HP 130 su carte Tintoretto (non trattata) e Schoeller (trattata). Se qualcuno è incuriosito, e pensa di poter passare di lì in quel periodo, può dare un’occhiata alla galleria Spazioarte Pisanello, attigua alla chiesa di S. Fermo, nel pieno centro della città, aperta tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 16 alle 19.30 Sarebbe bello incontrare qualcuno di voi e discorrere un po’.
Per il moderatore: Non so se quest’ultima nota possa essere ritenuta di carattere promozionale (le foto esposte non sono in vendita); se si, lo prego di eliminarla. Grazie. Umberto
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AlbertoM
Moderatore
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4742 Posts |
Postato -  28/03/2006 : 23:48:14
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Citazione: Per il moderatore: Non so se quest’ultima nota possa essere ritenuta di carattere promozionale (le foto esposte non sono in vendita); se si, lo prego di eliminarla. Grazie. Umberto
Figurati! anzi, in quel periodo sarò spesso nel Veneto, e spero di riuscire a fare un salto nel veronese perchè mi hai davvero incuriosito.
Da quello che ho capito le tue immagini varcano il confine della semplice fotografia, per cui è più che lecito tentare nuove strade anche oltre Photoshop...
Mi segnerò quelle date, anzi, se non ti scoccia, potresti mettere un altro post fra un mesetto per ricordarcelo
AlbertoM |
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Benedetto
Advanced Member
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433 Posts |
Postato -  29/03/2006 : 00:22:19
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Citazione: Postato da bert Dal 28 aprile al 14 maggio terrò una mostra a Verona, dal titolo “Afrodite e il sasso”, dove esporrò una ventina di fotografie 45 x 60 e 60 x 90 cm. stampate con HP 130 su carte Tintoretto (non trattata) e Schoeller (trattata). Se qualcuno è incuriosito, e pensa di poter passare di lì in quel periodo, può dare un’occhiata alla galleria Spazioarte Pisanello, attigua alla chiesa di S. Fermo, nel pieno centro della città, aperta tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 16 alle 19.30 Sarebbe bello incontrare qualcuno di voi e discorrere un po’.
Perfetto, verrò senz'altro alla inaugurazione, Brescia è vicina. Se poi vorrai farmi l'onore, il 13 maggio inauguro io, in una galleria di Brescia (Via Milano 68), una mostra di stampe (circa 20/22 formato 40X60)con gli inchiostri piezography. Un saluto. Benedetto |
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Enrico
Moderatore
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2010 Posts |
Postato -  29/03/2006 : 08:38:32
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Complimenti ragazzi, sarebbe per me cosa graditissima poter visitare entrambe le esposizioni, ma Firenze non è esattamente dietro l'angolo!
Ciao Enrico |
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Thomas Krueger
Average Member
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160 Posts |
Postato -  30/03/2006 : 07:47:22
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Grazie Umberto, sono curioso anch'io!
Un'altra cosa: sto cercando indirizzi di fornitori per carta + inchiostro in Italia per la HP Designjet per confrontare dei prezzi. Avete mica qualche fornitore di fiducia nel Norditalia?
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bert
Senior Member
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254 Posts |
Postato -  30/03/2006 : 11:20:32
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Le cartucce per Designjet 30 - 90 e 130 sono costose e di non facile reperibilità. Si può chiedere all'assistenza HP e loro ti dicono i nomi dei venditori della tua zona (che normalmente trattano la linea da ufficio, non hanno il prodotto in casa e lo devono ordinare). Si può provare su Internet. HP ha un sito di vendita on line dal quale non sono mai riuscito a comprare niente. HP ammette che c'è qualche problema. E Price un tempo le vendeva, ora dice di non averne più. Puoi vedere su "soscartucce.it". Su Ebay ho trovato un negozio AUSTRALIANO che le offriva, in set da tre, a prezzi molto convenienti ma, per tanti motivi, ho lasciato perdere. Ora vedo che MIS vende cartucce vuote "spongeless" con chip autoresettante ed inchiostri per ricaricarle. La cosa sarebbe conveniente, ma non so come vadano queste cartucce (quelle che ho preso per la 1290 non funzionavano), nè quale durata abbiano gli inchiostri. Per ora non restano quiundi che i fornitori consigliati da HP (prezzi alti e tempi di attesa lunghi). Va ricordato che le cartucce tipo 84 e 85 costano, ma durano tanto e non danno problemi. Per le carte, invece, sia in foglio che in rotolo, mi trovo molte con "www.jetflashpaper.com" di Cormano, che vende le ottime cartre Scheoller a prezzi veramente covenienti (ma hanno anche le Hahnemuele). Credo tu gli possa chiedere qualche campione. Buon divertimento. Umberto |
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Thomas Krueger
Average Member
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160 Posts |
Postato -  30/03/2006 : 21:37:15
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Umberto - Oggi ho ricevuto l'offerta della mediatronics.com per le cartucce/teste 84/85. Se la cosa ti interessa mandami il tuo indirizzo email su th.krueger at gmail dot com
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Thomas Krueger
Average Member
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160 Posts |
Postato -  03/04/2006 : 14:53:47
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Ho trovato www.italsystem.com per le cartucce.
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bert
Senior Member
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254 Posts |
Postato -  03/04/2006 : 23:53:53
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I prezzi mi sembrano tra normali e buoni. Peccato che le cartucce per HP 130 siano disponibili solo "su ordinazione". Sarebbero particolarmente convenienti i tris, ma con HP bisogna stare attenti a fare scorte perchè, secondo alcuni, la data di scadenza indicata sulla confezione è perentoria e, decorsa, impedisce la stampa. Nemmeno l'assistenza HP dà, su questo punto, risposte chiare. |
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Enrico
Moderatore
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2010 Posts |
Postato -  04/04/2006 : 01:45:16
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Ho appena terminato di fare qualche misura sulle test-chart stampate con HP che mi ha gentilmente inviato Umberto.
B/N HP su Carta Lucida: Profondità del Nero. Dmax relativo = 2,23. Valore non record, ma molto buono. Linearizzazione:
Dall'andamento dei valori di L* si dedue che è molto buona, per essere stata realizzata senza strumentazione. Davvero un buon occhio. In verde è riportata la linearizzazione ottimale, ottenibile solo con l'uso di uno spettrofotometro. Neutralità stampa:
Qui proprio non ci siamo, i grafici sono tutt'altro che lineari, denotando mediamente una tendenza al magenta/violetto un po' su tutta la gamma delle tonalità, specialmente intorno al grigio 70%. Qui la "colpa" non è del nostro Umberto, ma dell'utilizzo di ink colorati per ottenere i grigi. Metamerismo. Ho misurato la risposta spettrale di un grigio circa 50%:
Beh, tutt'altro che lineare, come era lecito aspettarsi. Questo significa che questo B/N è un po' "multicolor", a dipendenza della luce col quale lo si osserva. I valori DeltaE2000 confermano questo dato (D50-A), con un valore medio di 2,76, con punte di 4,30.
Conclusione: Umberto ha fatto un vero lavorone, ma l'uso degli ink colorati (HP non ha i grigi) pregiudica la validità di questo B/N. Umberto non ama questo setup con carta lucida, in effetti i problemi della stampa B/N con ink colorati vengono enfatizzati sulle carte lucide.
B/N HP su Carta Schoeller (trattata ink-jet):
Profondità del Nero. Dmax relativo = 1,59. Valore modesto, specie rispetto a carte tipo Innova ed Hahnemuhle (quest'ultima 1,70). Linearizzazione:
Non ottimale come la precedente, si notano compressioni della scala tonale sia sui toi scuri che su quelli chiari. L'immagine originale dovrà essere modificata ad hoc prima della stampa, pena risultati non accettabili. Neutralità stampa:
Le oscillazioni di a* sono contenute, mentre quelle di b* sono evidenti. La stampa risulta tendenzialmente fredda, ma senza le tonalità magenta riscontrate su carta lucida. Metamerismo. Ho misurato la risposta spettrale di un grigio circa 50%:
Non v'è dubbio, questa risposta incostante può essere solo frutto della presenza di ink colorati. Tuttavia il comportamento della HP è abbastanza buono, visto che i valori DeltaE2000 (D50-A) risultano di valore medio di 1,30, con punte di 2,20. Un grigio simile, stampato però con i grigi MIS, fornisce una curva decisamente piatta, che la rende praticamente esente da metamerismo:
I valori DeltaE2000 (D50-A) con i MIS risultano di valore medio di 0,50, con punte di 0,71. Praticamente inavvertibile.
Conclusione: La linearizzazione è migliorabile, e l'uso degli ink colorati (HP non ha i grigi) non pregiudica la validità di questo B/N (metamerismo comunque avvertibile). La carta ha un bel look, ma non è consigliabile a chi cerca la profondità dei neri.
B/N HP su Carta Fabriano 220 (non trattata): Profondità del Nero, stampa con "ripasso", spray e cera. Dmax relativo = 1,37. Valore decisamente basso, in realtà un "grigio scuro". Linearizzazione:
Migliorabile nella fascia che va dal bianco carta al grigio 50%, la parte dei toni scuri è ok. Neutralità stampa:
Non è molto neutra, anche se a* non si allontana mai troppo dal valore 0, scongiurando importanti dominanti magenta. Metamerismo. Ho misurato la risposta spettrale di un grigio circa 50%:
Il supporto non trattato (che probabilmente propone tinte meno accese) ha determinato una risposta più piatta nella zona centrale, determinando un metamerismo avvertibile in misura minima. I valori DeltaE2000 (D50-A) risultano di valore medio di 0,75, con punte di 1,35.
Conclusione: si tratta di una tecnica di stampa particolare, che il nostro Umberto applica con bravura e dedizione. I risultati sono molto particolari, di un sapore che ricorda quello di alcune tecniche antiche (grazie per la bella stampa che hai allegato, Umberto!). Migliorabile l'effetto finale, utilizzando ink grigi al posto dei colori. L'utilizzo di carta non trattata limita molto la profondità dei neri, dunque è sconsigliabile a chi cerca neri decisi, "drammatici".
In definitiva HP sembra avere un buon approccio al B/N, nonostante l'assenza di ink grigi (tranne che con le carte lucide dove il metamerismo diventa importante). Tuttavia l'impatto minore del metameriso si ha solo con carte non trattate, dove però si deve rinunciare ad un vero e proprio nero. Resta inoltre l'interrogativo della permanenza delle stampe, in quanto gli ink dye-based (specie quelli colorati) non possono assolutamente garantire la longevità dei pigmenti di carbone (MIS, Piezography), specie se le stampe vengono esposte "al vivo".
Fine di questa mini-recensione, un ringraziamento ulteriore ad Umberto che lo ha reso possibile.
Ciao Enrico |
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fabio maione
Advanced Member
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982 Posts |
Postato -  04/04/2006 : 08:41:38
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Bravo Enrico (come al solito). Il test sul B&W con la HP di Umberto è veramente interessante. Mi rimane però una curiosità, non essendo stato specificato né di quale test chart si sia fatto uso, né delle impostazioni del driver scelte dallo stampatore per calibrare la stampante. Del tutto incomprensibile poi mi sembra il commento sulla linearizzazione (in alcuni casi giudicata buona, in altri meno), che tu dici essere stata realizzata “senza strumentazione”. Ed infatti, siccome mi pare di avere capito che non è stato usato per la stampa alcun rip, la linearizzazione (se con questo termine si intende l’armonizzazione della curva dei toni, dal bianco al nero, con passaggi il più possibile graduali) non può che essere stata affidata al driver (dato per scontato che il target dovrebbe rimanere costante). Se è così, significa che la risposta lineare dei toni deve essere ottenuta calibrando la stampante (cioè intervenendo con i cursori della luminosità, contrasto ecc.); oppure nel nostro caso Umberto si è semplicemente affidato ai “preset auto”? Credo che sarebbe molto interessante condurre un simile test anche con la HP Photosmart 8750 che, a differenza della stampante di Umberto, nasce finalizzata per la fotografia in B&W ed utilizza un set di cartucce di 3 grigi (Enrico, se hai tempo e voglia di cimentarti, non hai che da avvisarmi). Poiché in questo momento contingente mi trovo a poter disporre di 3 stampanti (Epson 2100 con Piezography NK7, Epson 2400 con K3, HP Photosmart 8750 con inks Vivera) ed ho condotto delle prove, sia pure basate su valutazioni ad occhio (e, quindi, necessariamente assimilabili a delle impressioni piuttosto che a dei rilievi scientifici), mi pare di poter affermare che per quanto riguarda la neutralità dei toni i risultati migliori siano con gli inks NK7; che la maggiore flessibilità sia assicurata dalla R 2400, in grado di assicurare un buon colore (quasi esente da metamerismo e bronzing sulle semiglossy) ed un ottimo B&W (con possibilità di intonazioni calde o fredde più o meno accentuate); che i più vantaggiosi risultati nel colore, per brillantezza e saturazione, siano appannaggio della HP (molto valida anche nel BW, ma solo se usata con la HP Premium Photo Plus Satin). Ciao a tutti Fabio
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bert
Senior Member
Italy
254 Posts |
Postato -  04/04/2006 : 09:35:14
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Rispondo in fretta su un punto. Io imposto sempre i driver di stampa sulla gestione manuale ed intervengo per correggere i risultati sui parametri disponibili, quali saturazione, luminosità, contrasto, colore, eccetera. |
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Enrico
Moderatore
Italy
2010 Posts |
Postato -  04/04/2006 : 11:40:20
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Fabio, ad Umberto ho chiesto stampe della classica "21-patches" di QTR, da realizzare con le tecniche di suo comune utilizzo. Come Umberto stesso asserisce, il suo workflow si basa sull'uso dei driver (d'altronde mi pare che QTR non supporta HP), magari con le correzioni che lui ritiene opportune. C'è da sottolineare che, utilizzando carte molto diverse da quelle previste dal driver, è molto facile trovarsi di fronte a linearizzazioni non perfette, a meno di non utilizzare profili ICC creati ad hoc **. Tieni presente che Umberto utilizza addirittura carte uncoated, che sottopone a passaggi multipli per raggiungere le densità volute!
Nota** comunque sia, la linearizzazione determina la qualità delle transizioni tonali ottenibili, dunque è sempre consigliabile (anche con l'uso di profili ICC) avvicinarsi il più possibile alla condizione ideale.
Ciò che maggiormente mi premeva verificare erano le densità del nero ottenibili e il grado di metamerismo presente, visto che i grigi sono ottenuti con gli ink colorati.
Visto che c'ero, ho voluto informare Umberto circa lo stato delle linearizzazioni e della neutralità dei suoi provini. Per quanto riguarda la linearizzazione, la linea verde è quella ideale, dunque i giudizi sono riferiti al discostamento da questa condizione.
Per quanto riguarda le tue impressioni finali, concordo con te tranne che sul giudizio del gamut dei K3 che, per esperienza personale, andrebbe valutato solo dopo una accurata profilazione. Il profilo canned è risultato nel mio caso abbastaza "cauto", i veri colori sono esplosi solo con l'utilizzo di un bel profilo ICC. La 2400 è davvero un bell'oggettino, anche se continuo a sostenere che il prezzo degli ink è esagerato, oltre al fatto che l'autonomia non è sufficiente in rapporto al formato.
Ciao Enrico |
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Enrico
Moderatore
Italy
2010 Posts |
Postato -  04/04/2006 : 11:53:28
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Dimenticavo, per il test della HP8750 sono disponibile, nessun problema. Stampa nel miglior modo possibile la 21-gray senza alcuna conversione e senza alcun ridimensionamento, poi invia i provini al mio indirizzo (contattami in privato, grazie). Ciò che non mi piace a priori della HP8750 è la forte limitazione delle carte utilizzabili e la marcata differenza di longevità rispetto ai pigmenti (specie per esposizioni al vivo). Per quanto riguarda le cartucce, beh valgono le stesse considerazioni su costi e autonomia fatte per la 2400.
Ciao Enrico |
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fabio maione
Advanced Member
Italy
982 Posts |
Postato -  04/04/2006 : 12:50:54
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Grazie ad Umberto ed Enrico per i puntuali e rapidi chiarimenti forniti ai miei dubbi. Enrico, dopo Pasqua ti contatterò senz'altro, anche perché vorrei che mi aiutassi come hai fatto con Benedetto. Ciao, Fabio |
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Thomas Krueger
Average Member
Italy
160 Posts |
Postato -  04/04/2006 : 14:05:41
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x Enrico: Domani riesco stampare il file per la misura con la 90r.
x Umberto: Ho trovato un altro fornitore x carta/cartucce HP, www.centrocomputer.it - solo con P.IVA, da chiedere il login per il webshop www.e-webclub.it
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Enrico
Moderatore
Italy
2010 Posts |
Postato -  04/04/2006 : 14:35:17
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Ok ragazzi, sono (o meglio, siamo) qui!
Ciao Enrico |
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bert
Senior Member
Italy
254 Posts |
Postato -  04/04/2006 : 15:03:02
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Enrico: mammamiacheimpressione! Non avrei mai sperato di poter contare su una analisi del mio strumentario di così alta qualità. Non so come ringraziare. Posso fare due domande? 1 - Nero non molto denso su carta Schoeller: va attribuito alla carta od all'inchiostro? Ti ho accluso anche un test su carta Epson Matte Heavy Weight. Hai poturo vedere come si comporta quanto a DMAX? Io ho l'impressione che sia l'inchiostro HP a dare dei neri meno profondi degli Epson Dye, dei MIS (Dye e Perpetual) od anche delle cartucce cinesi da 2 euro. 2 - La stampina che ti ho mandato, vista in normale luce ambiente, naturale od artificiale, ti dà VISIVAMENTE l'impressione di un Bn sufficientemente corretto, o no? Esaminata a riscontro di altra stampa, effettuata con Epson 1290 e solo inchiostro nero, a me sembra accettabile. Dimmi veramente quello che pensi. Mi interessa di più un giudizio competente che una risposta compiacente. Ho dei campioni di carta Hahnemuehle, ma sono piccoli e temo che, infilati nel bestione, facciano malanni. Appena trovo il coraggio, provo a fare una stampa di prova e, se viene, te la mando.
Thomas: grazie degli indirizzi. Ahimè, non sono tenutario di partita Iva. Grazie ancora a tutti. Umberto |
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Enrico
Moderatore
Italy
2010 Posts |
Postato -  04/04/2006 : 22:39:20
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Umberto, non ho fatto niente di particolare, smplicemente qualche misuratina qua e la !
- il nero della Enhanced Matte non l'avevo comunicato perchè molto basso (1,55). La bassa profondità dei neri è dovuta in buona misura alle caratteristiche della carta, ma in alcuni casi si può trattare di una limitazione errata dell'ink nero (in fase di calibrazione, nel tuo caso determinata dal driver) oppure ad una formulazione del nero "poco compatibile" con la carta. Il nero Ebony della MIS opportunamente limitato, fornisce un Dmax di circa 1,60 sulla Enh.Matte.
- sarò molto sincero, stanne certo! La tua stampa su Fabriano, al di la delle misure strumentali, si rivela molto stabile, metamerismo appena avvertibile. Quello che non mi convince è invece la neutralità, si ha l'impressione che i grigi medi e medio/bassi siano un po' verdi se osservati a 5000-6000K (daylight). Questo secondo me è dovuto al fatto che proprio in quella zona a* è basso (leggera tendenza al verde) e b* invece ha un picco (tendenza alla neutralità giallo/blu), perdendo quel tono freddo che contraddistingue tutte le altre tonalità (vedi grafico). L'effetto descritto non è evidentissimo, ma ponendo a fianco una mia stampa perfettamente neutra si nota subito.
La non neutralità della stampa è più evidente sulle carte coated, dove il gamut è più ampio che sulla Fabriano e dunque la componente cromatica è più presente. Si giunge infine alla carta lucida, dove i due setting sono entrambi non accettabili (uno verdastro, l'altro magenta) e presentano un metamerismo avvertibile.
Credo che tu abbia ottenuto il massimo dalla tua macchina, per andare oltre servirebbe un RIP, al fine di provare a neutralizzare meglio le stampe.
Ciao Enrico |
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Enrico
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Postato -  04/04/2006 : 22:42:41
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Rilancio con una domanda: qual'è il fine ultimo dell'uso combinato dello spray e della cera sulle tue stampe su carta uncoated (come la Fabriano) ? Ha solamente uno scopo protettivo?
Grazie
Ciao Enrico |
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