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giacomocrop
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3 Posts |
Postato - 31/10/2007 : 19:05:40
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Salve a tutti ..avrei bisogno di un'informazione...io vorrei fare delle fotografaie nel range dell'infrarosso e dell'ultravioletto. Purtroppo sul web ho trovato solo filtri che me li schermano mentre io vorrei fotografare in quei due campi senza escluderli.... Io possiedo una panasonic Lumix fz 20 e una nikon d50...sapete se esistono filtri che mi consentono di fare ciò? grazie! |
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Enrico
Moderatore
Italy
2010 Posts |
Postato -  31/10/2007 : 20:48:50
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Ciao Giacomo, ti consiglio di leggere l'articolo sulla foto digitale IR pubblicato su Photoactivity. Trovi anche indicazioni sui filtri da utilizzare. Per l'UV la cosa è più complessa, servono ottiche specifiche (es: UV-Nikkor) o comunque senza trattamento superficiale delle lenti.
Ciao Enrico |
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archeofoto
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Italy
465 Posts |
Postato -  01/11/2007 : 19:41:19
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Giacomo, per gli IR, leggi - come giustamente scrive Enrico - gli articoli, sono molto esaustivi. Per gli UV, in realtà, è più semplice di quel che sembra: si fotografa il soggetto illuminandolo con una lampada di Wood. (Robert W. Wood, nel 1921, realizzò un filtro all’ossido di nichel che consentiva, applicato a lampade a vapori di mercurio, di tagliare la luce ad una lunghezza d’onda compresa fra i 330 ed i 380 nanometri e di eccitare così la fluorescenza dei materiali con la trasmissione di raggi ultravioletti.) Ora, tieni presente che si fotografa o in "ultravioletto riflesso" o tramite la fluorescenza degli UV. Quest'ultima tecnica è quella impiegata per la fotografia diagnostica e, paradossalmente, per meglio riuscire, necessita di lenti normali con su montato... un buon filtro UV !!!(sul serio... è per tagliare del tutto l'UV riflesso). Le lampade di wood sono disponibili a 320 o 400 nm, a seconda di quel che si vuol ottenere. Detto questo... tu cosa intendi fare fotografando in UV? A seconda di ciò posso (forse) consigliarti in maniera più precisa. Tieni inoltre presente che quanto ti ho detto è valido sia per l'analogico che per il digitale ma che quest'ultimo sta comunque modificando anche la metodologia di analisi tramite la fluorescenza UV. L’immagine ora viene registrata su particolari sensori, di fotocamere o telecamere digitali, e letta “in diretta” sul monitor del PC ad esse collegato ed elaborata per ottenere un risultato cromaticamente corretto (molta attenzione viene fatta affinché i tre canali RGB siano il più possibile conformi agli standard delle curve di tristimolo) pur partendo dalla constatazione che la fluorescenza è visibile per emissione, e non per riflessione, di luce. Ciao,
Alfredo |
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nikarlo
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826 Posts |
Postato -  01/11/2007 : 22:58:38
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Alfredo quello che dici tu si riferisce alla fotografia di fluerescenza UV, ma non sappiamo se è quella che interessa al nostro Giacomo. L'altra fotografia UV è quella che fotografa _solo_ nello spettro uv e quindi necessita di macchine modificate ed ottiche specifiche e costose (o economiche, con poche lenti, senza antiriflesso e senza lenti in "gruppi"). Comunque la procedura descritta da te è per me interessantissima
Ciao, Carlo
www.carlonicolucci.com |
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archeofoto
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465 Posts |
Postato -  02/11/2007 : 09:03:32
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carlo, hai ragione. Infatti ho fatto un distinguo tra UV riflesso e fluorescenza chiedendo all'amico Giacomo cosa vuole ottenere con l'UV. Io, poi, tendo a propendere per la fluorescenza (e mi lacio prendere la ...penna) perchè, per lavoro ed esperienze, trovo sia quella che abbia un'effettiva utilità. Certo, se poi si va a parlare solo di creatività... cambia tutto, costi delle ottiche compresi! ciao,
Alfredo |
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nikarlo
Advanced Member
Italy
826 Posts |
Postato -  02/11/2007 : 12:45:17
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Alfredo, ma con la fotografia all'infrarosso nel vostro campo cosa vedete? E come si fanno?
Ciao, Carlo
www.carlonicolucci.com |
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archeofoto
Advanced Member
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465 Posts |
Postato -  02/11/2007 : 13:47:37
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L'uso principale dell'IR è, sicuramente, in fase di fotografia di indagine: diagnostica, propedeutica al restauro, e di ricerca. In quest'ultimo caso può riguardare un'opera d'arte (tipo un dipinto) e mostrare gli strati sottostanti alla superficie in modo da comprendere l'autenticità e/o la presenza di disegni preparatori o di addirittura altri dipinti. Se applicata, ad esempio, nell'interpretazione di una sezione in uno scavo stratigrafico, invece, l'indagine consente la miglior comprensione cronologica del susseguirsi degli strati essendo in grado di evidenziare le diverse tipologie di terriccio (semplificando il concetto...). Per quel che concerne il restauro - soprattutto nei dipinti - l'uso degli IR, alle diverse lunghezze d'onda, permette di scoprire la presenza di ritocchi e/o restauri precedenti, di comprendere (questo unitamente alla fluorescenza UV) la natura del pigmento, e quindi dare anche una datazione più accurata, di accertare la presenza di agenti patogeni non visibili a occhio nudo, ecc. La differenza, nell'analisi tra IR e UV è che i primi indagano in profondità (e vengono usati in complemento ai raggi X e Gamma), i secondi in superficie. Per quanto concerne il come usarli... Posso risponderti in un'altro modo/momento? Servirebbe un'articolo intero per essere precisi... e non so se l'interesse possa essere tale da accoglierne uno qui sul sito. Ciao e a presto
Alfredo |
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nikarlo
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826 Posts |
Postato -  02/11/2007 : 15:31:40
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Grazie Alfredo... Dove ci possiamo vedere per una birra?
Ciao, Carlo
www.carlonicolucci.com |
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giacomocrop
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3 Posts |
Postato -  02/11/2007 : 15:33:50
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Spiego meglio a cosa mi servirebbe fotografare in Uv: stiamo compiendo una serie di studi su delle modificazioni ambientali, che potrebbero accadere, al di furoi del range del visibile.I nostri esperti hanno detto che molto probabilmente possono essere visibili appunto nel campo ultravioletto. Io però non ho ancora capito se con le modifiche a cui accennavate voi, se io ad esempio faccio una foto, mi comparirà l'oggeto in questione con in aggiunta l'ultravioletto o solo l'ultravioletto escludendo quindi ciò che effettivamnete vedo ad occhio nudo? Grazie |
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archeofoto
Advanced Member
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465 Posts |
Postato -  02/11/2007 : 16:08:07
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Citazione: Grazie Alfredo... Dove ci possiamo vedere per una birra?
Carlo, dove vuoi... purchè oltre alla birra vi sia dell'ottimo rum scuro!!!
Alfredo |
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archeofoto
Advanced Member
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465 Posts |
Postato -  02/11/2007 : 16:09:18
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Citazione: stiamo compiendo una serie di studi su delle modificazioni ambientali, che potrebbero accadere, al di furoi del range del visibile
Giacomo, perdonami, ma continuo a non capire: l'oggetto fotografato si vede ma assume una tonalità di colori diversa (tendente all'azzurro, per intenderci). Solo che, nell'oggetto, vedi anche qualcos'altro che a occhio nudo non vedresti. E poi spiegati meglio... che tipo di modificazionbi ambientali? e tu cosa dovresti fotografare per accertare l'avvenuta modifica? Alberi, animali, pali della luce... ogni tipologia di oggetto ha una risposta agli UV (come per la luce visibile, d'altronde) diversa: in parte l'assorbe, in parte la riflette. Ripeto quanto chiesto prima: vuoi fotografare per riflessione o per fluorescenza?
Alfredo |
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giacomocrop
Starting Member
3 Posts |
Postato -  02/11/2007 : 17:32:33
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Citazione: Postato da archeofoto
Citazione: stiamo compiendo una serie di studi su delle modificazioni ambientali, che potrebbero accadere, al di furoi del range del visibile
l'oggetto fotografato si vede ma assume una tonalità di colori diversa (tendente all'azzurro, per intenderci). Solo che, nell'oggetto, vedi anche qualcos'altro che a occhio nudo non vedresti.
perfetto proprio questo voglio ottenere!! |
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