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 Per Alberto:sistemi di stampa a confronto..
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gipsi
Average Member

Italy
113 Posts

Postato - 29/01/2006 :  13:13:52  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ciao Alberto,complimentoni per lo stupendo articolo
Se prima ero indeciso se sostituire la mia pur ottima ma metamerica a "bestia" Stylus Photo 950,con la R2400 adesso non ho dubbi;cmq volevo farti un paio di domandine a proposito, appunto, della sezione "metamerismo"nella quale si parla di "spettro"
Mi sono intortato su una cosa:tu hai stampato e letto la chart BW;con quale illuminante impostato sullo strumento?perchè la risposta spettrale varia in relazione all'illuminante, vero?
E se cosi' è,Measure Tool che hai utilizzato per verificare la dominante magenta della tua stampa,apre il file di misurazione che hai creato con i dati spettrali relativi all'illuminante da te utilizzato;e per visualizzare la risposta con diversi illuminanti usa dei calcoli suoi di simulazione?
Beh, non sono proprio un paio le domande cmq spero di chiarirmi

AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  29/01/2006 :  14:46:48  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
La domanda è chiara.

Bisogna fare una distinzione fra colorimetro e spettrofotometro.

Un colorimetro ha tre filtrini RGB, una "lampadina" che illumina la stampa, e un sistema ottico di lettura.

Per essere un colorimetro perfetto, deve avere filtrini RGB che si comportano esattamente come quelli dell'occhio medio, la lampadina deve fare una luce identica a quella di un illuminante standard (per esempio D65) e il sistema ottico deve leggere il colore con un angolo di campo fissato (per esempio 2°). In questo modo lo strumento può generare misure precise solo per quella particolare situazione. Per avere valori Lab relativo ad un' altra situazione (per esempio relativi all'illuminante A e con 10° di angolo di osservazione), il SW deve fare dei calcoli, che risulteranno molto approssimativi.


Uno spettrofotometro, invece, misura la distribuzione spettrale della luce, ovvero è come se avesse tanti filtrini (non solo tre) a banda stretta (per esempio 10 nm, che nella banda 380-730 danno luogo a 36 intervallini, cioè 36 filtrini), e una lampadina con distribuzione spettrale piatta (sorgente equienergetica). In questo modo, misurando la distribuzione spettrale della luce incidente (o avendo i dati spettrali di un illuminante standard) e misurando i dati spettrali della stampa, il SW può calcolare in modo molto preciso i valori Lab per ogni illuminante o sorgente luminosa.
In questo modo è possibile fare confronti di metamerismo per i vari illuminanti, i cui dati spettrali sono già memorizzati nella cartella di ProfileMaker.

Lo puoi trovare scritto meglio qui.

Ciao




AlbertoM
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gipsi
Average Member

Italy
113 Posts

Postato -  29/01/2006 :  16:37:30  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Molto chiaro,grazie..
Per cui quando devo misurare lo spettro poco importa che illuminante uso?Perchè quando uso XRite dtp20 ad esempio l'illuminante standard è il D50 ed è possibile cambiarlo solo con un suo sw particolare....
Ma i colorimetri non sono quelli da monitor ad esempio??
Forse stai parlando dei densitometri?
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  29/01/2006 :  16:58:50  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Allora, i densitometri sono un'altra cosa, misurano la densità.

In genere gli strumenti economici per calibrare i monitor sono colorimetri, ma forse ne esistono anche per misurare in riflessione o in trasparenza.

Il tuo è uno spettrofotometro: quando lo configuri con measure tool, assicurati che sia spuntato "Spettro", altrimenti il file di misurazione avrà solo dati Lab già convertiti con il D50 e non i dati spettrali con i quali puoi scegliere l'illuminante

AlbertoM
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gipsi
Average Member

Italy
113 Posts

Postato -  29/01/2006 :  17:36:21  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  29/01/2006 :  23:10:40  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Se ti piacciono le stampe lucide, prima di dare via la 950, dai un occhiata a quello che può fare la 2400 sulla carta glossy.

Potresti rimanerci molto male come ho fatto io quando ho comprato al buio la 2100.

Alla fine ho comprato anche una Canon Pixma A4 da affiancare alla 2100...

La 2400 va molto meglio della 2100 su glossy, ma è ancora molto lontana dalla resa dei dye-based

AlbertoM
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gipsi
Average Member

Italy
113 Posts

Postato -  30/01/2006 :  12:46:42  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Che mi dici Alberto
In ufficio ho la 4800 che ha gli stessi ink della 2400 (K3)e la resa dovrebbe essere la stessa giusto??Posso fare un test su questa...
Anche se una bella foto in semiglossy la preferisco alla lucida,quello che mi dici mi lascia perplesso
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  30/01/2006 :  13:37:48  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Visto che hai la possibilità, prova, fai una stampa con la 4800 sulla Epson Premium Glossy, i risultati saranno gli stessi della 2400.

Così ti puoi rendere conto della differenza e vedere se per te è accettabile

Sulla semigloss invece non avrai problemi: potevi averne con la 2100, ma non con la 2400

Ciao


AlbertoM
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gipsi
Average Member

Italy
113 Posts

Postato -  31/01/2006 :  14:30:48  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe

Alberto hai ragione, effettivamente le stampe lucide su carta Premium epson dei K3 sono + opache..
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  03/02/2006 :  15:14:00  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Gilberto mi ha girato i files di misurazione spettrale della Epson 950.
Vi mostro qui i risultati:

Epson 950 su Epson Premium Glossy


In genere si dice che il problema del metamerismo riguarda solo gli inchiostri a pigmenti, ma io non ne sarei così sicuro guardando questi risultati e quelli relativi agli inchiostri a varie gradazioni di grigio (dye-based) della Lyson

Lyson QuadBlack su carta Lyson 265gsm Pro Photo Gloss


AlbertoM
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Enrico
Moderatore

Italy
2010 Posts

Postato -  03/02/2006 :  21:47:46  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Enrico  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Risultati davvero poco esaltanti, con questi due ink dye-based!
Mi tengo stretto i miei ink a pigmenti di carbone!

Ciao
Enrico
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fabio maione
Advanced Member

Italy
982 Posts

Postato -  04/02/2006 :  12:38:54  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
All’elenco degli inks dye-based che soffrono di metamerismo aggiungi anche gli HP VIVERA, validi solo se usati su carta HP.
L’altro giorno non credevo ai miei occhi: ho voluto fare la prova di utilizzare per stampe in B&W la HP 8750 con la carta fine art Innova (poi ho ripetuto l’esperimento con la Condor e la Hahnemhule Photo rag); i risultati, molto belli alla luce alogena del mio studio, sono rimasti tali, con uno slittamento minimo verso il ciano, alla luce solare del mattino; ma quando li ho mostrati in ufficio a Benedetto, con luce al neon, le stampe erano diventate verdi (come la mia faccia mentre Benedetto, ovviamente, sghignazzava)!!!
Quelle realizzate con gli inks NK7 e la 2100 sono rimaste neutre.
Come dice Enrico: avanti tutta col carbone.
Ciao a tutti, Fabio.
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gipsi
Average Member

Italy
113 Posts

Postato -  04/02/2006 :  13:32:22  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Tirando le somme credo che il problema non stia nel tipo di ink..
Ogni inchiostro è metamerico e cambia a diverse illuminazioni.
Alla luce dei test effettuati da Alberto e i miei sulla Epson 950,che ha un solo nero,il problema metamerismo si risolve usando inchiostri neri di diversa intensità,da usare nei neutri al posto dei colori primari(visto che è in queste zone che il metamerismo si presenta con maggior intensità)come per la Epson 4800 (3 ink neri) che ho provato personalmente; effettivamente è un'altra storia.
BRAVA EPSON..
Infatti sulla mia 950 creando un profilo con una curva del nero più piatta questo fenomeno viene ridotto, anche se è più visibile il punto nero..
Credo proprio che passerò alla 2400

P.S. Alberto mi puoi postare la formula che hai usato in Excel per dividere contemporaneamente i valori di tutte le celle X100 ?
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Enrico
Moderatore

Italy
2010 Posts

Postato -  04/02/2006 :  18:44:24  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Enrico  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Infatti,
io mi riferivo alla stampa digitale B/N, dove l'uso dei pigmenti di carbone fornisce risultati sempre validi, in termini di metamerismo.

Per il colore il discorso è diverso (come è ben spiegato nell'ultimo articolo di Alberto) e -come giustamente hai detto- una soluzione apprezzabile consiste nell'utilizzare il più possibile i pigmenti di carbone nelle zone a bassa saturazione (asse del grigio e dintorni).
E' evidente che nelle aree con colori più saturi il metamerismo è e rimane un problema, non solo della stampa digitale.

Ciao
Enrico
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  04/02/2006 :  23:53:15  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Gilberto, la formula è già nel file Excel che ti ho mandato:
nel foglio senza grafico ci sono i dati in percentuale, in quello con il grafico i dati divisi per 100

Fabio, il test di metamerismo di quegli inchiostri è già nel post sul Fine Art


AlbertoM
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fabio maione
Advanced Member

Italy
982 Posts

Postato -  05/02/2006 :  08:53:35  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Avevvo visto il tuo test, ma il metamerismo era uscito fuori con carta glossy.
Nel mio caso, invece, ho stampato su carte opache di qualità e la resa era stata buona sia con illuminazione alogena che solare. Al neon, invece, dominante verde. non lieve, ma piuttosto intensa.
Ciao
Fabio
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  05/02/2006 :  13:40:03  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Sì, hai ragione, il problema del metamerismo si deve considerare nella combinazione ink-carta, perchè sulla glossy si manifesta sempre di più,

però se il difetto è così accentuato sulla glossy, è difficile che "sparisca del tutto" sulla matte, per questo da quel test si poteva desumere che quel set di tre inchiostri neri (dye-based) non fosse una buona soluzione per il B/N, almeno da questo punto di vista. Inoltre, se c'è una sostanziale differenza di resa tra i due illuminanti che considero, significa che i dati spettrali della stampa non sono piatti, e che utilizzando luce al neon può uscire veramente di tutto, come il verde che è capitato a te.

Comunque volevo sottolineare di nuovo il fatto che si è sempre sentito dire che i pigmenti soffrono di metamerismo e i dye-based no, mentre dai miei test e anche dalle vostre considerazioni, è emerso che gli unici grigi veramente stabili si possono fare solo con pigmenti di carbone (alla luce anche dei risultati relativi alla Lyson, che produce grigi di diverse densità, ma dye-based)

Cioè è esattamente il contrario di quello che si è sempre sentito dire



AlbertoM
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