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terepo
Junior Member
Italy
39 Posts |
Postato - 18/04/2007 : 14:58:25
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Ciao,
Iscritto da 5 minuti e già inizio a rompere le scatolotte, credo sia un record Volevo sapere come mi devo comportare per avere una corretta gestione del colore in questo caso particolare:
Prima di tutto ho calibrato il mio monitor e mi sono accorto che stavo lavorando con dei colori davvero freddi, cosa confermata dalle stampe tutte con una dominante rossastra stampate presso un laboratorio esterno. Il mio lab esterno mi ha fornito il profilo colore del suo frontier fuji abbinato alla carta satinata usata per le stampe, il dubbio che ho però è come utilizzarlo in photoshop CS2.
La mia procedura di lavoro è questa.
Apro i RAW con cameraRAW e dopo il bilanciamento del bianco li esporto in photoshop con le seguenti impostazioni: - Adobe RGB - 16bit canale di risoluzione colore
Imposto la gestione colore di photoshop in modo da usare come spazio di lavoro Adobe RGB
Imposto le opzioni di soft proof di CS2 in modo da utilizzare il profilo carta fornito dal mio lab e le attivo in modo da avere un preview a video di quanto avrò in stampa. I primi dubbi sono in questa finestra del softproof dove vedo parametri come "preserve RGB numbers", simulazione carta, simulazione inchiostro, punto del nero (vado a memoria scusate l'inesattezza) e non so come impostarli per avere una resa colore adeguata e ragionevolmente corrispondente alla stampa finale.
Eseguo le lavoazioni sul mio file, tipo livelli, curve, sharpening, saturazione con il softproof attivato
Infine salvo il jpeg da mandare al lab e qui nasce l'ultimo problema... cosa devo fare con il profilo colore?
- Salvare il jpeg con il suo profilo AdobeRGB di partenza (quindi il profilo del lab serve solo per il soft proof a video mentre si elabora l'immagine) - Salvare il jpeg convertendo il profilo AdobeRGB a quello fornito dal lab - Salvare il jpeg assegnando il profilo fornito dal lab scartando quindi AdobeRGB
Come vedete, poche idee e molto confuse... qualcuno mi da una mano?!
http://www.erikartaz.net
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terepo
Junior Member
Italy
39 Posts |
Postato -  18/04/2007 : 16:31:33
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Grazie al consiglio di Alberto, stavo leggendo l'articolo di Enrico sulla gestione colore. Guardando il diagramma iniziale sembra chiaro che se il lab fornisce un profilo dalla sua macchina di stampa e carta bisogna convertire il jpeg finale da per esempio adobeRGB in quel profilo prima di spedirlo.
Poi leggo sempre nell'articolo verso il fondo
"La condizione ideale è dunque quella in cui il Laboratorio effettua la gestione colore tramite profili ICC e dunque possiamo consegnare la nostra immagine col profilo colore originale (es. Prophoto)."
Ma non è una contradizione rispetto a quanto affermato nel disegno iniziale? Se il lab fornisce un profilo ICC bisogna consegnare l'immagine con il profilo indicato dal lab e non "con il profilo originale (es. Prophoto)"
Sarò duro di testa, ma quale è la versione giusta?!
Salutoni
http://www.erikartaz.net
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AlbertoM
Moderatore
Italy
4742 Posts |
Postato -  18/04/2007 : 17:03:12
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Quello che si dice nell'articolo è che la conversione deve essere comunque fatta, o da te o da loro.
La cosa migliore sarebbe lasciare questo compito al service di stampa, perchè i profili vanno rifatti in modo periodico, e quello che hai scaricato tu potrebbe essere diverso da quello che effettivamente viene utilizzato.
Se invece la conversione la fai tu, al service non resta che mandare in stampa il file già convertito (probabilmente male) oppure riconvertire al profilo corretto (è una doppia conversione inutile, che fa un po' di danni, ma che alla fine funziona)
Ci sono anche sistemi di stampa per i quali non è possibile gestire il colore tramite profili ICC Per esempio molti minilab fanno una "conversione" fissa da sRGB al profilo di stampa (o qualcosa di analogo), quindi in questo caso occorre fornire i files in sRGB
Non credo sia il tuo caso perchè ti hanno dato un profilo... speriamo che sappiano cosa farci....
La cosa migliore, comunque, è chiedere a loro come devi comportarti, sapendo che le alternative sono quelle che ti ho elencato
Ciao
AlbertoM |
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terepo
Junior Member
Italy
39 Posts |
Postato -  18/04/2007 : 17:33:19
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Perfetto Alberto, questa volta è tutto chiaro... Finalmente dirai tu!!
Loro danno i profili sul loro sito con la data di creazione quindi dovrebbe essere una cosa piuttosto affidabile, anche perchè altrimenti anche tutto il discorso sul soft proofing andrebbe a farsi benedire se i profili non avessero un minimo di credibilità. Ora tutto sta nella bontà dei loro profili che a quanto ho capito sono uno strumento utilissimo se ben impostati e ben fatti, altrimenti davvero tanto vale stampare nella modalità che loro chiamano "standard" ossia prendono il file srgb e lo danno in pasto al frontier fuji... Fatto stà che con un monitor ben calibrato il risultato non dovrebbe essere in nessun caso troppo malvagio...
Grazie mille...
PS: Se qualcuno ha ancora qualche informazione sui parametri che si possono modificare nella finestra "Custom" del soft proofing di CS2 è il benvenuto.
http://www.erikartaz.net
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nikarlo
Advanced Member
Italy
826 Posts |
Postato -  18/04/2007 : 18:57:41
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Erik, io ti consiglio di mandare i file in sRGB perché saranno anche aggiornati i profili, ma due tarature fatte lo stesso giorno danno due profili anche molto differenti tra loro.
Ciao, Carlo
www.carlonicolucci.com |
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Enrico
Moderatore
Italy
2010 Posts |
Postato -  18/04/2007 : 19:31:16
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Citazione: Postato da terepo PS: Se qualcuno ha ancora qualche informazione sui parametri che si possono modificare nella finestra "Custom" del soft proofing di CS2 è il benvenuto.
Prova a leggere con (molta) calma l'articolo di Alberto alla sezione "Soft Proof", che spiega l'azione dei vari flag e della loro azione combinata.
Ciao Enrico |
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Gianluke
Advanced Member
Italy
2805 Posts |
Postato -  18/04/2007 : 20:24:02
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Ciao Erik. Si è parlato diverse volte della soft-proof. Quello che è emerso, come leggerai nell'articolo di Alberto, è che non risulta una simulazione particolarmente affidabile, sia per il gamut dei monitor inferiore a quello delle stampanti, sia per il fatto che non può essere confrontata fedelmente un'immagine vista su un monitor con la stessa immagine stampata su un foglio di carta. Inoltre la procedura che usi tu di attivare la soft-proof e poi elaborare il file è concettualmente sbagliata, in quanto tu in questo modo fai un photoediting in funzione del profilo di stampa (che cambia nel tempo, a seconda della carta, della stampante, del laboratorio). Questo significa che se stampi successivamente con un profilo diverso, devi buttare quel file eleborato e rifarlo. Invece l'attivazione della soft-proof (con tutti i suoi limiti) va fatta alla fine solo per controllare magari quale intento di rendering usare nella stampa o magari se preferire un tipo di carta ad un'altra, in quanto l'elaborazione e l'ottimizzazione del file devono essere delle operazioni che una volta fatte rimangono sempre valide in senso assoluto e non relativamente al profilo di stampa che usi. Spero che sia lineare il ragionamento.
Gianluca
Mamiya 7 II - 43mm - 80mm - 150mm Nikon Coolscan LS-9000 ED HP Photosmart B9180 Pro http://www.pbase.com/gianlucapirro/travel_photographs |
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terepo
Junior Member
Italy
39 Posts |
Postato -  18/04/2007 : 20:51:40
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Ciao Ragazzi e grazie per essere intervenuti numerosi...
@Nikarlo: Quello che dici è particolarmente sconfortante e se così fosse non capisco il senso di tutto questo sistema di gestione del colore se poi alla prova dei fatti in giornata possono uscire prodotti con rese palesemente diverse. In fondo parliamo di stampanti chimiche di tipo professionale
@Enrico: Grazie prima di tutto per tutti i tuoi articoli su PTGUI che mio hanno avvicinato alla fotografia panoramica. Grazie a te stò anche pensando di costruirmi una testa panoramica... Leggerò con interesse l'articolo che mi consigli.
@GianLuke: Per la miseria, il tuo ragionamento non fa una grinza! Se lavoro con il softproof come guida, alla fine elaboro un'immagine ottimizzata per un particolare lab ed una particolare carta, direi che non va!!!
Che posso dire se non GRAZIE ?! Mi siete stati di grande aiuto ed avete chiarito molte cose... Primo giorno di presenza nel forum e voto 10+++++++
Salutoni dalla Valle d' Aosta
Erik
http://www.erikartaz.net
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nikarlo
Advanced Member
Italy
826 Posts |
Postato -  18/04/2007 : 21:12:21
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Erik, il processo di stampa digitale-chimico è soggetto a tantissime variabili e spesso la macchina ha dei sistemi di taratura automatici che fanno avvicinare il più possibile l'immagine al risultato visibile con il profilo che ti forniscono, ma la conversione a quel profilo può essere molto diversa da quella che puoi fare tu in photoshop. Pertanto il discorso di uniformità della resa può rimanere tale se il sistema di stampa è ben tarato e si fanno tutti i cicli di pulizia, taratura e manutenzione richiesti dalle macchine di stampa, ma la conversione da sRGB al profilo del momentoX è meglio farla fare dal software di stampa. Spero di essere stato comprensibile
Ciao, Carlo
www.carlonicolucci.com |
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Enrico
Moderatore
Italy
2010 Posts |
Postato -  18/04/2007 : 21:31:53
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Citazione: Postato da terepo @Enrico: Grazie prima di tutto per tutti i tuoi articoli su PTGUI che mio hanno avvicinato alla fotografia panoramica. Grazie a te stò anche pensando di costruirmi una testa panoramica... Leggerò con interesse l'articolo che mi consigli.
@GianLuke: Per la miseria, il tuo ragionamento non fa una grinza! Se lavoro con il softproof come guida, alla fine elaboro un'immagine ottimizzata per un particolare lab ed una particolare carta, direi che non va!!!
Se vuoi costruirti una testa pano, magari prendi qualche spunto da chi l'ha già realizzata (daniele - danipen) Dalle tue parti hai tanti bei paesaggi sui quali farti le ossa...
Per il discorso sulla soft-proof, Gianluca dice benissimo.... rifletti un attimo sul significato degli SPAZI DI LAVORO (srgb, adobergb, prophoto ecc...)
Ciao Enrico |
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terepo
Junior Member
Italy
39 Posts |
Postato -  18/04/2007 : 22:07:05
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Messaggio recepito Carlo, grazie mille per le precisazioni... Io quello che spero di ottenere è una immagine perlomeno priva di dominanti eccessive ed indesiderate, non voglio essere troppo pignolo nella resa dei colori, ma avere delle immagini ragionevolmente aderenti a quello che avevo ripreso in fase di fotografia o ideato in fase di ritocco. Un livello da fotoamatore, nulla più
Ringrazio ancora Gianluke per avermi fatto notare l'errore di concetto nel mio uso del softproof...
Enrico, un' idea della testa l'ho già messa su AutoCAD e pensavo di montarla su manfrotto 055proB e testa 488RC4 che dispone di suo del movimento di rotazione sul piano orizzontale di 360 gradi. Un mio amico lavora spesso delle barre di alluminio e pensavo di realizzare il mio prototipo nella sua officina. Naturalmente l'ispirazione arriva al 50% dagli amici di questo forum e 50% dalle varie teste commerciali viste in circolazione, specialmente la nodalninja3...
Erik
http://www.erikartaz.net
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danipen
Advanced Member
Italy
1318 Posts |
Postato -  18/04/2007 : 22:33:02
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cavoli se riesci a farti realizzare una testa del genere tanti tanti complimenti!!! ... e tanta invidia
io sono moltu più famelegname che progettista
solo due domande: 1) ma la staffa verticale resta a squadra e spporta la torsione con una base così piccola? te lo chiedo perchè non conosco proprio come si compirta l'alluminio 2) ma il costo della testa manfrotto su cui vuoi applicare la tua non è superiore a quello della nodal ninja? o la possiedi già per altri motivi? 3) come pensi di risolvere l'attaccatto della fotocamera? ti farai tu una vite col filetto giusto o ha un'altra soluzione?
ops... sono tre domande
ciao e benvenuto anche da me!
daniele |
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terepo
Junior Member
Italy
39 Posts |
Postato -  18/04/2007 : 23:25:05
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Più che farmela fare vedrò di andarmela a fare nell' officina del mio amico che costruisce macchine per la lavorazione degli sci ed usa molto alluminio per le sue realizzazioni. Guarda caso spesso ha degli scarti di barre 30x30mm lunghe un 300mm che sembrano fatte apposta per essere tagliate a misura e fresate per costruire una testa pano...
Domanda 1
La staffa resta verticale dato che dispone di una superficie piana di 30x30mm in grado di scorrere e garantire solidità ad una reflex come la mia eos 30d + uno zoom leggero tipo 70-300. Io conto comunque di utilizzarla con la 30D ed uno zoom grandangolare come il 17-50 f/2.8 tamron, quindi un complesso piuttosto leggero. Al limite vedrò di fissare una piastrina per guidare lo scorrimento dell' asta verticale su quella orizzontale. Non dimentichiamo che è un prototipo per ora...
Domanda 2
La testa a sfera 488RC4 è la testa che utilizzo normalmente con la mia fotocamera quindi ne disponevo già, mi pare che costi nuova sui 95 Euro
Domanda 3
L'attacco della fotocamera lo studierò appena trovo una piastra ad aggancio rapido da studiare e dedicare allo scopo. Se dovesse costare troppo mi farò una piastrina con vite 1/4"
Idem per l'attacco della testa pano sulla testa a sfera. Nella parte inferiore eseguirò un foro filettato 1/4"
Appena inizio a realizzarla apro un post apposito con le foto dell' avanzamento lavori...
Se posso soddisfare qualche altra curiosità sono qui...
Salutoni
http://www.erikartaz.net
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