Ciao a tutti, qualcuno ha esperienza di questo target di profilazione Datacolor? Sembra che in Italia tutti usino quello di xrite (che conosco bene, avendolo utilizzato spesso) e mi sono chiesto se esiste una ragione. Forse quello di Datacolor è meno preciso o forse è più macchinoso usarlo?
Ciao Alberto, in passato ho usato il Color ChecherPassport della Xrite col software proprietario. Adesso sono passato al Datacolor da 24 patches e ho installato il software proprietario scaricato da internet. Ho visto però che è un po più complicato da usare di quello della Xrite e lo sto sperimentando. L'ho comprato perché costa la metà di quello Xrite e poi perché secondo me 24 patches sono più che sufficienti, in quanto il problema dei colori corretti è legato a come si misura la luce. Una lettura a luce riflessa fatta con la macchina fotografica darà sempre problemi. Mi sono accorto che fotografando i targets, affidando la lettura dell'esposizione a luce incidente ad un esposimetro manuale si ottengono profili migliori. Mi sono accorto che usando moderni sensori "medio formato" a 16 bit con lettura a luce incidente tutti i problemi spariscono (quasi) a tal punto che (esagero un po) le fotografie in RAW escono perfette dal sensore e non necessitano quasi di post produzione. L'esposizione a lettura della luce riflessa produce immagini sottoesposte anche quando l'istogramma dice il contrario e poi postproducendole si fa peggio e si perdono ore al computer. Penso (spero) che in futuro potrebbero arrivare sensori che producono immagini perfette. Queste considerazioni sono del tutto intuitive e da verificare, nessuna valenza scientifica. Ma tutto questo mi deriva dal fatto che non voglio passare la mia vita a fare la post produzione a tal punto che spenderei una cifra assurda se esistesse la possibilità di bypassarla. Detto questo, c'è poi il lato estetico ma su questo piano anything goes. Che ne pensi?