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 cosa si intende per colori clippati?
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MarcStallo
Junior Member

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34 Posts

Postato - 21/06/2011 :  22:03:18  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Molto spesso si parla di colori clippati in riferimento ai vari colori che non rientrano nel gamut del profilo carta-stampante .
Ma non riesco bene a capire cosa si intenda veramente.

Molti sembrano intendere che i colori clippati non vengano stampati ma questo è un'assurdità perché qualsiasi colore viene mappato (con vari intenti) in qualche modo e quindi stampato.

Cosa sono quindi i colori clippati?


Saluti

andre_
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Postato -  21/06/2011 :  22:49:12  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di andre_  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Sono quei colori che ricadono fuori dal gamut del profilo di destinazione.

Non possono quindi essere stampati per come sono, ma vengono modificati e stampati come il colore piú "vicino" che ricade all'interno del gamut di destinazione (con intento Relativo), oppure modificati per farli rientrare nello stesso gamut (con intento Percettivo).

In ogni caso, non appartengono al profilo di destinazione, per cui non possono essere riprodotti tali e quali.
"Non vengono stampati correttamente". Viene stampato qualcosa di diverso.
a_


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MarcStallo
Junior Member

Switzerland
34 Posts

Postato -  22/06/2011 :  00:28:09  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Scusa ma quando correggi un'immagine tu non parti dal profilo di destinazione ma normalmente da uno spazio colore (spazio sorgente?) (AdobeRGB1998,sRGB,...) e poi applichi una trasformazione che mappa una tripletta RGB in un'altra che ricade per forza nel gamut di destinazione.
Non ci sono buchi nell'operazione di mapping quindi non vi sono come tu affermi "colori che ricadono fuori dal gamut del profilo di destinazione".

Tutte le triplette di partenza subiscono una trasformazione vengono mappate anche quelle con intento relativo visto che molto spesso c'è l'adattamento al bianco della carta che non corrisponde al bianco dello spazio colore sorgente.

Nel senso che intendi tu il termine clippato significa che ogni colore viene clippato perchè ogni colore (RGB) viene trasformato chi più chi meno nel processo di mappatura al gamut di destinazione.

C'è qualcosa che non mi quadra.

M.
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andre_
Advanced Member

Denmark
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Postato -  22/06/2011 :  13:30:33  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di andre_  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da MarcStallo
Non ci sono buchi nell'operazione di mapping quindi non vi sono come tu affermi "colori che ricadono fuori dal gamut del profilo di destinazione".


Attenzione perché dimentichi un passaggio.
"Mappare" significa in pratica assegnare ad una tripletta RGB un valore in altre coordinate (ad esempio YXZ).
É a quelle coordinate che viene assegnato (se possibile) una tripletta RGB dello spazio di destinazione (o CMYK, o quel che é).
Non puó essere un passaggio diretto, proprio perché potrebbe non esistere un colore uguale nello spazio di destinazione.

Puó non essere possibile, perché quel colore non é compreso nello spazio di destinazione, appunto.
Se non é possibile, ovviamente quel colore viene viene in qualche modo stampato (o visualizzato), ma non sará lo stesso colore, ma una sua approssimazione.
A seconda dell'intento, sará differente. Ed in ogni caso non sará lo stesso colore.

Tutti gli spazi RGB possono assumere valori da 0 a 255 per ogni componente, ma nessuno spazio RGB (di quelli comunemente usati) comprende tutti i colori visibili.
Ne restano sempre fuori. Pochi, nel caso di ProPhoto, oppure moltissimi, nel caso di sRGB. Eccetera.
a_



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MarcStallo
Junior Member

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34 Posts

Postato -  22/06/2011 :  16:39:18  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe

Citazione:
Postato da Andre
Attenzione perché dimentichi un passaggio.
"Mappare" significa in pratica assegnare ad una tripletta RGB un valore in altre coordinate (ad esempio YXZ).



Sono al corrente che la mappatura avviene tra una tripletta RGB (spazio sorgente) ad una altra nello spazio di destinazione tramite una trasformazione intermedia nello spazio Lab.

Infatti quando tu parli dello stesso colore (Lab sorgente=Labcdestinazione) penso che ti riferisca alle coordinate Lab che sono quelle che si usano per calcolare i vari Delta E.

Quindi ogni colore iniziale viene trasformato da RGB a Lab e poi lo si confronta con la tabella dei valori Lab del profilo e si cerca la corrispondente tripletta RGB.
In quasi tutti i casi il profilo farà una interpolazione perché la sua tabella è limitata e quindi quasi ogni colore si discosterà da quello di partenza: ci sarà quasi sempre un delta E.

Quindi partendo da questo assunto come fai a definire i colori clippati?
Definisci un Delta E limite ,superiore al quale il colore iniziale viene detto clippato?
Se si che valore numerico ha questo Delta E limite ?
Per esempio in Photoshop quando ti avvisa di colori fuori gamut qual è il valore di questo limite?
Varia al variare degli intenti scelti (assoluto,relativo,percettivo)?

M.
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andre_
Advanced Member

Denmark
2054 Posts

Postato -  22/06/2011 :  16:50:38  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di andre_  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da MarcStallo
In quasi tutti i casi il profilo farà una interpolazione perché la sua tabella è limitata e quindi quasi ogni colore si discosterà da quello di partenza: ci sarà quasi sempre un delta E.


Dipende solo dalla precisione della mappatura.
Se lavoro con 16bit in RGB e coordinate Lab con un adeguato numero di decimali, ho dE infimi (che matematicamente si definisce "inferiore alla precisione del sistema di misura").

Citazione:
Postato da MarcStallo
Quindi partendo da questo assunto come fai a definire i colori clippati?


Precisione della mappatura/conversione e concetto di dentro/fuori dal gamut sono due cose differenti.
La seconda é semplicemente riferita a quei colori che non hanno coordinate RGB che corrispondano alle coordinate Lab assegnate dalla mappatura del profilo di partenza.

Oppure, che la stessa cosa, una tripletta Lab che ha una corrispettiva trippletta RGB nello spazio di partenza ma non in quello di destinazione.

Al di lá della precisione, che é altra cosa.
a_


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AlbertoM
Moderatore

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Postato -  22/06/2011 :  18:46:46  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Per tornare alla domanda iniziale di Marcstallo

Clipping è una parola tipica della terminologia elettronica

Un amplificatore di segnale, riceve in ingresso un segnale elettrico e in uscita restituisce lo stesso segnale amplificato, ovvero moltiplicato per una costante (se non c'è distorsione)



Nella figura sopra, che rappresenta l'uscita di un amplificatore in due casi differenti, si vede come un segnale sinusoidale piccolo (a sinistra) venga amplificato senza distorsione (la forma rimane sinusoidale) e come un segnale sinusoidale più grande (a destra) venga distorto perchè l'amplificatore non può dare in uscita valori assoluti più grandi di quelli indicati da +Vc e -Vc

Quella "tosatura" delle sinusoidi viene chiamata "clipping"

Se consideriamo per esempio un amplificatore audio, è ben noto quale sia l'effetto del clipping: quando aumentiamo troppo il volume di ascolto il suono risulta distorto e molto fastidioso

Possiamo mettere in analogia questo fenomeno del clipping audio, con il clipping di una conversione in colorimetrico assoluto o relativo
Se la sinusoide rappresenta un gradiente di colore, e a valori più alti corrisponde una maggiore saturazione, allora abbiamo già graficato l'effetto del clipping della conversione
Ovvero, quando il colore che vogliamo stampare, arriva alla saturazione limite della stampante (cioè a bordo gamut), non siamo più in grado di aumentare la saturazione in stampa, e così tutte le sfumature più sature del gradiente verranno rese con lo stesso colore costante di bordo gamut
Quindi non è che ci sia "un buco" come dici, qualcosa viene comunque stampato, ma qualcosa di distorto, clippato, cioè sempre lo stesso colore invece di tante sfumature

Per continuare l'analogia con l'audio: un metodo per amplificare tutto senza distorsione è quello di abbassare il volume in modo che il valore massimo in ingresso non sia clippato
In grafica questo potrebbe corrispondere a desaturare tutta l'immagine in modo da portare i colori più saturi dentro al gamut di stampa

Se pensiamo ad un concerto di musica classica con grande gamma dinamica, abbassare il volume significa sminuire i suoni più deboli, per es portando al limite di udibilità quelli del solista di flauto, in modo da non clippare il suono pieno dell'intera orchestra
E così in grafica abbassare la saturazione generale, significa anche sminuire i toni più deboli, come quelli dell'incarnato, portandoli per es ad essere quasi neutri

Negli anni 80 era molto in voga un apparecchio chiamato "compressore della gamma dinamica", che serviva proprio a migliorare l'ascolto di sorgenti sonore ad ampia gamma dinamica, come la musica classica
In soldoni questo compressore, non faceva altro che aumentare il volume dei suoni deboli e diminuire il volume di quelli alti, portando l'amplificatore a lavorare sempre in modo lineare (senza clipping) e a non sminuire i suoni più deboli
La compressione della gamma dinamica non è un'operazione lineare, e quindi per definizione di linearità, genera un uscita distorta
La distorsione di un compressore della gamma dinamica è però molto più accettabile della distorsione da clipping, anzi a volte è una distorsione "gradita"

L'intento percettivo fa una cosa analoga, perchè crea una distorsione del segnale di ingresso (l'imagine da stampare) ma la distorsione è volta proprio ad eliminare la distorsione da clipping

Non so se questo mio discorso può aiutarti a capire meglio l'origine del termine "clipping" in grafica



AlbertoM
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MarcStallo
Junior Member

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Postato -  22/06/2011 :  18:56:15  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Scusa ma qual è secondo te il sistema di misura che definisce il limite del Delta E?
Secondo la mia opinione dovrebbe essere l'occhio umano ed il Delta E limite scelto per definire i colori clippati dovrebbe in qualche modo basarsi su questo (almeno nel campo della stampa di fotografia fine art: non sto parlando in astratto).
Definire un Delta infininitesimale non avrebbe senso in questo campo visti i limiti di discernimento cromatico che ha l'occhio umano.

È vero che il color gamut di una periferica e il concetto di gamut mapping sono diversi ma quando vuoi calcolare il Delta E tra due colori (sorgente-destinazione) l'operazione di gamut mapping è preponderante e la sua eventuale definizione (percettivo,saturazione....) e/o imprecisione può alterare il DElta E e quindi il criterio di clippaggio di un colore.
Per sapere se un colore sorgente risulterà in o out gamut tu devi fare il gamut mapping prima.Del color gamut in astratto non te ne fai nulla.

Io voglio sapere in definitiva come definire anche in termini matematici-operativi quando un colore è clippato e sottolineo matematici-operativi.(Il color gamut viene definito operativamente e non in teoria:è un insieme finito di punti su cui si costruisce in modo approsimativo un poligono 3D convesso e la cui superficie può essere approssimata).

Esempio. se tra i due colori Delta E>1 allora il colore sorgente viene considerato clippato.
Ho scelto a caso il valore di 1 e vorrei sapere invece qual è il valore scelto per esempio da Photoshop visto che la maggioranza delle persone parla di valori clippati in riferimento a questo programma considerato che il 99% delle persone fa fotoritocco su PS.

Saluti
M.
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MarcStallo
Junior Member

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Postato -  22/06/2011 :  19:06:28  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da AlbertoM

Non so se questo mio discorso può aiutarti a capire meglio l'origine del termine "clipping" in grafica

AlbertoM


Non avevo ancora letto il tuo post quando ho scritto il mio intervento precedente in risposta a quello di Andre.
Capisco benissimo il concetto di clipping in teoria ma io voglio capire come lo definisci operativamente.
A seconda dei criteri di scelta iniziali il clipping applicato varia.

Visto che noi ci occupiamo di stampa vorrei sapere come è definito precisamente il clipping da un punto di vista operativo (es: nell'ambito di Photoshop).

Non basta dirmi che avviene il clipping quando il colore sorgente non appartiene al color gamut della stampante con una data carta.
Perchè per sapere se un colore appartiene o no al color gamut devi procedere al mapping e non puoi deciderlo prima in astratto o in teoria.
Voglio sapere i criteri di scelta adottati.Es if Delta>x then clipping


Saluti
M.
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AlbertoM
Moderatore

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Postato -  22/06/2011 :  19:22:53  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Il clipping lo definisci valutando l'ingresso e l'uscita quando stampi in assoluto

Hai un colore fuori gamut e lo stampi in colorimetrico assoluto? il deltaE tra il colore di ingresso e quello di uscita ti dà l'entità del clipping, che può arrivare a valori anche molto alti, anche a 80

Se usi un gamut mapping non hai più clipping, hai una distorsione diversa, simile a quella del compressore della gamma dinamica audio, ma non hai più un clipping, infatti le sfumature del gradiente te le ritrovi anche in uscita, ma diverse da quelle in ingresso
Se il gamut mapping è fatto bene non hai clipping e quindi non lo puoi misurare
Il gamut mapping è fatto apposta per evitare il clipping, come la compressione della gamma dinamica audio

Il colorimetrico relativo è come il colorimetrico assoluto, però nel DelataE devi considerare l'adattamento cromatico

AlbertoM
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andre_
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Postato -  22/06/2011 :  19:55:08  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di andre_  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da AlbertoM

Il clipping lo definisci valutando l'ingresso e l'uscita quando stampi in assoluto

Hai un colore fuori gamut e lo stampi in colorimetrico assoluto? il deltaE tra il colore di ingresso e quello di uscita ti dà l'entità del clipping, che può arrivare a valori anche molto alti, anche a 80



Citazione:
Postato da AlbertoM
Quindi non è che ci sia "un buco" come dici, qualcosa viene comunque stampato, ma qualcosa di distorto, clippato, cioè sempre lo stesso colore invece di tante sfumature



Quindi, operativamente, se hai un area contenente colori fuori gamut (clippati), il risultato sará una stampa che contiene un solo colore in quell'area.
Se le sfumature stavano "poco" fuori dal gamut di destinazione, il colore sará piú o meno corretto, ma in ogni caso non ci saranno sfumature.
Se sta "molto" fuori, il colore continuerá ad essere uno solo, ed in piú si allontanerá (anche di molto) da quello dell'immagine originale.

Ovviamente mi sto riferendo a conversioni fatte con intento relativo o assoluto.

Con intento percettivo, invece, ci saranno piú o meno lo stesso numero di sfumature dell'immagine di partenza, ma saranno di un colore "piú differente" che con gli altri intenti.
Con la differenza che in questo caso anche gli altri colo ri dell'immagine possono essere differenti da immagine di partenza e di "arrivo".
a_


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MarcStallo
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Postato -  22/06/2011 :  21:40:56  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da AlbertoM

Il clipping lo definisci valutando l'ingresso e l'uscita quando stampi in assoluto.
Hai un colore fuori gamut e lo stampi in colorimetrico assoluto? il deltaE tra il colore di ingresso e quello di uscita ti dà l'entità del clipping, che può arrivare a valori anche molto alti, anche a 80



Quindi secondo te operativamente io ogni volta devo stampare l'immagine in assoluto e prendere un i1 e misurare il Delta E per vedere se si tratta di un colore clippato?
Non ti sembra un metodo alquanto dispendioso e poco praticabile anche se esatto in teoria?


Citazione:
Se usi un gamut mapping non hai più clipping,.. infatti le sfumature del gradiente te le ritrovi anche in uscita, ma diverse da quelle in ingresso


Immagina 10 colori tutti fuori gamut con questa particolarità:

a)sono distanziati tra loro dallo stesso Delta E=2
b)tutti i colori giacciono sulla stessa retta e più precisamente sulla normale di un punto su una faccia del poliedro irregolare che definisce il color gamut.
c)i colori così allineati formano un gradiente

Cosa succede se applichi il gamut mapping colorimetro relativo a questi colori?

Pensi ancora di riottenere un gradiente e non avrai clipping?

Tutti e 10 colori saranno proiettati in un solo ed unico punto della superfice del poliedro-color-gamut con clipping e perdita di qualsiasi gradiente.


M.
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MarcStallo
Junior Member

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34 Posts

Postato -  22/06/2011 :  21:49:10  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da andre_
Quindi, operativamente, se hai un area contenente colori fuori gamut (clippati), il risultato sará una stampa che contiene un solo colore in quell'area.


Non necessariamente un solo colore potrebbero anche essere molti colori.
Ottiene un solo colore se quelli fuori gamut giacciono sulla retta di proiezione utilizzata durante il mapping.

M
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AlbertoM
Moderatore

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4742 Posts

Postato -  22/06/2011 :  22:36:33  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da MarcStallo
Non ti sembra un metodo alquanto dispendioso e poco praticabile anche se esatto in teoria?


Senti, il clipping è quello.... non l'ho definito io.....

Ti faccio l'ultimo esempio e poi mi ritiro

Prendi un'immagine con colori fuori gamut di stampa e poi:

1) Desatura l'immagine fino a portare tutti i colori in-gamut
oppure
2) Applica la spugnetta di photoshop per desaturare solo i colori fuori gamut per portarli in gamut
oppure
3) crea un profilo con gamut-mapping ad-hoc per quell'immagine per es con Argyll

Tutte e tre queste operazioni sono dei "gamut-mapping", che trasformano l'immagine iniziale in un'immagine diversa che ha tutti i colori compresi nel gamut di stampa
Ora stampa quest'immagine trasformata con uno dei tre metodi usando il colorimetrico relativo

Non avrai nessun problema di clipping perchè l'immagine di partenza (modificata) adesso non ha più colori fuori gamut di stampa


Il tuo esempio non lo capisco, e non capisco dove vuoi arrivare

Intanto il "gamut mapping colorimetro relativo" non esiste, cioè il colorimetrico relativo non ha gamut mapping e per questo tutti i colori fuori gamut saranno clippati, in un solo punto nel tuo esempio, ma questo è quanto sostengo io dall'inizio......



AlbertoM
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tarkowsky
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190 Posts

Postato -  23/06/2011 :  00:48:40  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Scusa Alberto se mi intrometto anch'io ma ho seguito con interesse la discussione che a me sembra in un qualche modo riallacciarsi ad un post precedente sul gamut warning di Photoshop e sul suo significato.

Per quanto riguarda il clipping un'altro metodo meno dispendioso (nel senso che evita la stampa) non potrebbe essere quello suggerito da Mauro Boscarol nel suo Blog http://www.boscarol.com/blog/?p=9602.


Domanda:
come fai a sostenere che con l'intento colorimetro relativo non c'è gamut mapping?

Ti riporto la citazione da Wikipedia (mi sembra alquanto affidabile per gli argomenti in questione) alla voce relativa al Color Management dove a proposito dell'intento colorimetro relativo si dice:

"The goal in relative colorimetry is to be truthful to the specified color, with only a correction for the media. Relative colorimetry is useful in proofing applications, since you are using it to get an idea of how a print on one device will appear on a different device. Media differences are the only thing you really would like to adjust for. Obviously there has to be some gamut mapping going on also. Usually this is done in a way where hue and lightness are maintained at the cost of reduced saturation. Relative colorimetric is the default rendering intent on most systems.

Domanda:
Al tuo punto 2) suggerisci "Applica la spugnetta di photoshop per desaturare solo i colori fuori gamut per portarli in gamut."

Questo significa fidarsi del funzionamento del Gamut Warning di photoshop.

Ma come fai a sapere cosa fa effetivamente photoshop quando ti segnala che certi colori sono out of gamut or in gamut.
Hai mai capito come funziona?

Guarda che anche Mauro Boscarol a proposito di questo problema ha sempre svicolato dicendo che non ha "ha mai fatto uno studio approfondito del comando".
Se fosse così semplice e affidabile il suo funzionamento il grande Boscarol non avrebbe bisogno di uno studio approfondito per capirne la logica sottostante che a me rimane tutt'ora oscura contraddetta da ColorThink come già affermato in un post precedente.

Saluti

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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  23/06/2011 :  01:35:19  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Scusa ma ti sembra chiara quell'affermazione sottolineata?

Prima dice che lo scopo dell'intento colorimetrico relativo è quello di riprodurre nel modo più veritiero possibile un colore, con la sola correzione dovuta al diverso adattamento cromatico dei media

Poi dice che "ovviamente deve esserci anche un gamut mapping di mezzo"

E' talmente ovvio che è sbagliato......

Lo dicono le specifiche ICC a p.8 :

6.2.2 Media-relative colorimetric intents
Transformations for this intent shall re-scale the in-gamut, chromatically adapted tristimulus values such that the white point of the actual medium is mapped to the PCS white point (for either input or output) as defined in clause 6.3.2.


E non si fa cenno al gamut mapping

>Al tuo punto 2) suggerisci "Applica la spugnetta di photoshop per desaturare solo i colori fuori gamut per portarli in gamut."

Non suggerisco affatto quella tecnica, volevo solo far capire cos'è un gamut mapping: è semplicemente una tecnica per far rientrare i colori di origine nel gamut di destinazione, e questo è sufficiente per evitare il clipping

Il modo più infelice di farlo è quello di desaturare tutta l'immagine

Segue a ruota la tecnica della spugnetta che si usava 20 anni fa

La cosa migliore è creare un gamut-mapping ad hoc con un tool automatico come quello di Argyll

Il gamut warning di Photoshop non funziona, per cui non lo uso

Per capire che non funziona basta un solo esempio
Il punto del nero L=0 non è mai indicato come fuori gamut, e invece lo è per ogni profilo di stampa

Quindi--> il gamut warning non funziona e non va usato



AlbertoM
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jbrembat
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Postato -  23/06/2011 :  15:15:12  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Do il mio contributo per cercare di chiarire.

Quando si passa da un gamut (sorgente) ad un altro (destinazione) è possibile che un colore del gamut sorgente non rientri nel gamut di destinazione.

Per chiarire il concetto:
- supponiamo che i gamut siano rappresentabili in sole 2 dimensioni
- supponiamo che il gamut di tutti i colori visibili sia un cerchio e che i nostri 2 gamut (sorgente e destinazione) siano rappresentabili con altri 2 cerchi

Disegnamo su un foglio di carta un cerchio piuttosto ampio.
Questo è il gamut di tutti i colori visibili.

Disegnamo ora un altro cerchio più piccolo all'interno del cerchio grande.
Questo è il gamut sorgente.

Disegnamo ora un terzo cerchio all'interno del cerchio grande che si sovrappone parzialmente al cerchio precedente, ma non lo ricopre integralmente.
Quest è il gamut destinazione.

Tutti i punti del secondo cerchio (gamut sorgente) che non sono contenuti nel terzo cerchio (gamut destinazione) non sono rappresentabili nel gamut di destinazione.

Il clipping corrisponde a portare tutti questi punti sulla circonferenza del terzo cerchio (confine del gamut destinazione).

In termini ICC questo è quello che fa l'intento relativo.

Una strada possibile per avere i fuori-gamut è:
- trasformare un colore RGB dell'immagine in LabD50 (intento=relativo) RGB_img = >Lab_img
- trasformare le coordinate Lab ottenute in RGB del gamut di destinazione (intento=relativo) Lab_img => RGB_dest

- trasformare le coordinate RGB del gamut di destinazione in LabD50 (intento relativo) RGB_dest => Lab_dest

Se Lab_dest è diverso da Lab_img ==> fuori gamut.

Per quanto riguarda il gamut-mapping, l'intento relativo non ha gamut-mapping che invece è presente nel percettivo.
L'operazione di scalatura del punto di bianco da gamut sorgente a gamut destinazione non è un'operazione che "scala i colori" è un'operazione che garantisce che un colore del gamut sorgente sia rappresentato correttamente nel gamut di destinazione (purchè rappresentabile nel gamut di destinazione).

Jacopo


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boscarol
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Postato -  23/06/2011 :  17:19:55  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da MarcStallo

Quindi partendo da questo assunto come fai a definire i colori clippati?
Definisci un Delta E limite ,superiore al quale il colore iniziale viene detto clippato?
Se si che valore numerico ha questo Delta E limite ?


Nel clipping non c'entra il deltaE.

Le conversioni di colore (da origine a destinazione) sono formule (una formula per ogni intento di rendering).

Prendiamo una origine RGB e una destinazione anche RGB. La formula converte da RGB (or) a RGB (des). Se nel calcolo dell'RGB des un numero (R o G o B) risulta negativo viene "clippato" a 0. Se un numero risulta > 255 viene "clippato" a 255. Altrimenti non viene "clippato".

Tutto qua (a parte le opportune generalizzazioni).

Mauro

http://www.boscarol.com/forum
http://www.boscarol.com/blog
http://www.boscarol.com/wiki
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tarkowsky
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190 Posts

Postato -  23/06/2011 :  17:21:59  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da AlbertoM

Scusa ma ti sembra chiara quell'affermazione sottolineata?



Ma ha me sembra che il gamut mapping di cui si parla nella definizione di Wikipedia è da intendere riferito solamente ai colori out of gamut (OOG).
Nella definizione da te riportata nelle specifiche ICC si parla di scalare solo i colori in gamut e si tralascia il cosa fare con quelli OOG.
E questa omissione è un aspetto ben noto della definizione tratta dalle specifiche ICC.

Non basta dire semplicemente che i colori OOG verranno clippati quando si usa l'intento relativo perchè questa non è un'operazione semplice e non è priva di assunzioni e scelte iniziali.
Questi colori OOG verranno mappati sulla superficie del color gamut di destinazione e questa mappatura può essere fatta in diversi modi.(Gli algoritmi di Gamut clipping sono svariati a dipendenza di cosa si vuole preservare o privilegiare durante il processo di mappatura oppure quali strategie adottare di fronte a mappature su gamut localmente concavi).

Forse si tratta solamente di una questione di definizione di termini anche perchè il termine gamut mapping non è privo di ambiguità e può applicarsi in svariate situazioni.

La definizione della CIE così recita:

Colour gamut mapping: a method for assigning colours from the reproduction medium to colours from the original medium or image (i.e., a mapping in colour space).
CIE (2004) CIE 156:2004: Guidelines for the evaluation of gamut mapping algorithms, CIE Central Bureau, Vienna.

A chi volesse approfondire l'argomento consiglio la lettura di Color Gamut Mapping di J. Morovic forse il massimo esperto nel settore.(il libro è scaricabile in formato pdf sulla rete)


Per quanto riguarda il gamut warning di PS mi fa piacere che tu ti sia esposto così chiaramente sulla sua inaffidabilità.

Saluti
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MarcStallo
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Postato -  23/06/2011 :  17:40:37  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da boscarol

Nel clipping non c'entra il deltaE.


Grazie della spiegazione semplice ma che mi lascia ancora un dubbio dal lato operativo.
Se il delta E non c'entra perchè nel tuo articolo controlli i colori fuori gamut (clippati se stampati con intento relativo) usando il Delta E di Colorthink per rintracciarli?

Non dovresti avere un programma che ti elenca tutte i colori di un immagine che hanno almeno una coordinata RGB uguale a 255 o a 0 indice questo necessario ma non sufficiente per avere il clipping?

Grazie

M.
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jbrembat
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Postato -  23/06/2011 :  17:44:06  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Non basta dire semplicemente che i colori OOG verranno clippati quando si usa l'intento relativo perchè questa non è un'operazione semplice e non è priva di assunzioni e scelte iniziali.

Nessuna assunzione: il clipping è clipping.
Mauro ti ha spiegato cosa avviene dal punto di vista numerico.

Citazione:
Questi colori OOG verranno mappati sulla superficie del color gamut di destinazione e questa mappatura può essere fatta in diversi modi.(Gli algoritmi di Gamut clipping sono svariati a dipendenza di cosa si vuole preservare o privilegiare durante il processo di mappatura oppure quali strategie adottare di fronte a mappature su gamut localmente concavi).

Non gli algoritmi di gamut clippig, ma gli algoritmi di gamut mapping.
Quello che dici viene realizzato nell'intento percettivo non nel relativo.

Jacopo
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boscarol
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Postato -  23/06/2011 :  17:51:19  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da MarcStallo

Grazie della spiegazione semplice ma che mi lascia ancora un dubbio dal lato operativo.
Se il delta E non c'entra perchè nel tuo articolo controlli i colori fuori gamut (clippati se stampati con intento relativo) usando il Delta E di Colorthink per rintracciarli?

Non dovresti avere un programma che ti elenca tutte i colori di un immagine che hanno almeno una coordinata RGB uguale a 255 o a 0 indice questo necessario ma non sufficente per avere il clipping?


L'articolo ha un altro scopo, cioè dato un elenco di colori (per esempio tutti i colori di una fotografia, che sono migliaia) vedere in un colpo solo quelli che stanno dentro e quelli che stanno fuori un certo gamut. E' più dal lato statistico, e poi non c'è conversione perché si parte già da Lab.

Se però dobbiamo parlare di conversione vera e propria di un singolo pixel da RGB a RGB, è più o meno come dici tu: tutti i pixel di una immagine che hanno (dopo la conversione) almeno un canale RGB uguale a 0 o uguale a 255 quasi sicuramente sono clippati (cioè il risultato magari era 258 ed è stato clippato a 255, oppure era -3 ed è stato clippato a 0).

Ciao.

Mauro
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