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VitOne
Advanced Member
405 Posts |
Postato - 29/05/2011 : 17:41:44
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Buonasera a tutti. Ho una serie di stampe 50x70cm su Hahneumuhle Bamboo da esporre. Vorrei lasciare la carta in vista (niente vetri sopra) e mi servirebbe una base su cui appoggiare le stampe. Ho dei pannelli in perspex con delle foto rovinate che potrei "riciclare" incollando sopra le nuove stampe. Vorrei dei suggerimeti su: 1) Tipo di supporto che mi consigliate (ho sentito che anche il compensato può andare bene). 2) Tipo di colla per incollare le stampe sul supporto. 3) Negozio a Roma possibilmente in zona centrale che tratta questi articoli e che può darmi una mano. Grazie. Vittorio |
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rosario_ge
Advanced Member
Switzerland
882 Posts |
Postato -  30/05/2011 : 08:01:47
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L' adesivo adatto è il 3M PhotoMount (spray) che trovi nelle varianti Permanent o Riposizionabile ; per il supporto il perspex va bene se sufficientemente spesso da non imbarcarsi. Recenti esperienze mi hanno però confermato che per le misure grandi (60x90) ci vuole calandra e mestiere ... Per lavori saltuari un laboratorio affidabile è la consigliabile alternativa. ciao |
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runtu
Advanced Member
Italy
1645 Posts |
Postato -  30/05/2011 : 10:03:20
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Avendo per lavoro una discreta esperienza nei materiali di supporto fine-art e conservazione, ti sconsiglio vivamente di usare perspex o altre materie plastiche in quanto non sono materiali inerti ma si alterano progressivamente rilasciando vapori acidi che danneggiano le stampe applicate sopra, tanto più dal momento che hai utilizzato una carta da stampa di qualità da archivio. L'errore che molti fanno è quello di prestare la massima attenzione a come e su cosa stampano, partendo dalla gestione del colore per poi tralasciare l'ultimo anello che è quello della corretta conservazione, manipolazione ed esposizione della stampa. Nessun museo o galleria seria usa esporre stampe fotografiche di proprietà nel modo che hai descritto. Di norma, la via è quella classica del passe-partout a ph neutro, adesivo in carta a ph neutro, cornice e vetro.
Poi ognuno è libero di buttare i propri sforzi e soldi come meglio crede.
carlo rondinelli http://flickr.com/photos/carlorondinelli ....seconda grande passione:http://www.x-plane.it/index.php ....terzo grande vizio: http://www.maledettotoscano.it/ |
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andrea_photo
Average Member
Italy
81 Posts |
Postato -  30/05/2011 : 10:36:34
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concordo pienamente con Carlo, l'uso di materiali non idonei può alterare le stampe anche in breve tempo, senza contare che la mancanza di una protezione "anteriore" crea il rischio di danni all' immagine (polvere, righe, etc) compromettendone la conservazione successiva al periodo della mostra; ok che si "perde" forse la sensazione tattile della carta, ma nessuno vieta di indicare, in didascalia ad esempio, la tecnica usata quindi il tipo di supporto.
andrea
www.andrearepetto.it |
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VitOne
Advanced Member
405 Posts |
Postato -  30/05/2011 : 11:33:32
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Vi ringrazio molto per i preziosi consigli.
Personalmente sono nuovo a questo tipo di esigenza, infatti fin ora ho sempre utilizzato il metodo descritto, curando in modo particolare non solo adesivo e carta (classificati come "acid free") ma anche il vetro (scelto tra vari tipi di vetri "anti UV" e "antiriflesso").
Vi chiederei di consigliarmi un metodo per l'esposizione al vivo su supporto, la richiesta è questa. Mi è stato suggerito di provare con il compensato, ma non saprei se è una soluzione valida.
Non posso purtroppo non esporre la carta al vivo, questa è la richiesta fondamentale. Sulle esigenze del datore di chi paga si discute poco, ho già fatto presente la soluzione migliore e mostrato alcuni tipi di cornici e vetri che avevo in casa... |
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VitOne
Advanced Member
405 Posts |
Postato -  30/05/2011 : 11:48:50
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La soluzione che ho scoperto essere più "in voga" è quella che prevede l'uso di nastro biadesivo su supporto in "alupanel", ovvero forex nero tra due lastre di alluminio, per uno spessore totale di 3mm circa... |
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marsss
Junior Member
Italy
48 Posts |
Postato -  30/05/2011 : 13:30:26
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salve mi potete consigliare un negozio a roma dove è possibile comprare passepartout e cornici? |
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runtu
Advanced Member
Italy
1645 Posts |
Postato -  30/05/2011 : 13:35:53
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Mode a parte, i materiali che vengono utilizzati sono quelli citati. Come alternativa si può utilizzare un pannello rigido in Kapamount®, certificato sempre a ph neutro. Per cercare di proteggere le stampe dagli immancabili idioti che per indicare un particolare appoggeranno il loro ditino indice sulla stampa hai due alternative, una scimitarra o la vernice spray della Hahnemule. Se fai una ricerca nel web c'é anche un'azienda che la vende in barattolo e, data a pennello, hai una certa matericità aggiuntiva sulla stampa che a me personalmente su carte cotone non dispiace.
per marss: chiedere informazioni differenti anche se in un certo senso attinenti all'argomento di cui si parla, contribuisce a disperdere notizie utili per tutti. Apri un altro topic specifico.
Grazie.
carlo rondinelli http://flickr.com/photos/carlorondinelli ....seconda grande passione:http://www.x-plane.it/index.php ....terzo grande vizio: http://www.maledettotoscano.it/ |
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marsss
Junior Member
Italy
48 Posts |
Postato -  30/05/2011 : 14:39:33
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hai ragione scusate!!! |
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runtu
Advanced Member
Italy
1645 Posts |
Postato -  30/05/2011 : 22:09:43
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Se proprio devi utilizzare l'Alubond®, cioè l'alluminio doppio strato con Forex®, assicurati che venga utilizzato come biadesivo il Filmplast®. Se le stampe sono state realizzate con inchiostri a pigmenti puoi recuperarle semplicemente immergendo in acqua il pannello per permettere il distacco del biadesivo.....prove realmente effettuate dal sottoscritto. Tieni presente che il Filmoplast® è progettato con questa caratteristica.
carlo rondinelli http://flickr.com/photos/carlorondinelli ....seconda grande passione:http://www.x-plane.it/index.php ....terzo grande vizio: http://www.maledettotoscano.it/ |
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Cesco81
Average Member
117 Posts |
Postato -  30/05/2011 : 22:18:08
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il crilex al posto del vetro com'è? Riflette allo stesso modo? Da colorazioni particolari?
Personalmente, dopo la mia prima mostra, in cui ho montato su pannelli di forex con colla spray, ho deciso che non potevo continuare così :D.
Innanzitutto, praticando tutto il procedimento da me, mi procurato uno sbattimento enorme. Purtroppo non ho avuto alternative (a Lamezia Terme non sanno cosa sia la fotografia). La cosa grave è però che le stampe si rovinano in men che non si dica. Prima di esporle sono già rovinate, non c'è niente da fare.
Sono passato a passepartout e cornici senza vetro per il momento. Certo rimane il problema delle dita, ma non si perde il gusto di vedere la carta. |
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runtu
Advanced Member
Italy
1645 Posts |
Postato -  30/05/2011 : 22:45:40
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Cesco, la fotografia in molte parti d'Italia non sanno cosa sia, non solo a Lamezia Terme. Scusate ma non riesco a capire perchè complicarsi la vita con crilex, pirlex, morlex e così via. Esiste il vetro, V,E,T,R,O, non si vuole comprare quello ultra costoso antiriflesso U.V. anti suocera??? Va benissimo quello normale. per evitare i riflessi o circoscriverli, basta passare un filo dalla base per sollevare la parte inferiore della cornice e inclinarla verso chi guarda. La via per una mostra a regola d'arte è molto più semplice di quella che sembra.
carlo rondinelli http://flickr.com/photos/carlorondinelli ....seconda grande passione:http://www.x-plane.it/index.php ....terzo grande vizio: http://www.maledettotoscano.it/ |
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Cesco81
Average Member
117 Posts |
Postato -  30/05/2011 : 23:11:00
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Non hai tutti i torti. |
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VitOne
Advanced Member
405 Posts |
Postato -  31/05/2011 : 11:07:12
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Nuovamente grazie a tutti per le risposte.
Le soluzioni che ho trovato "decenti" sono due:
1) Cornice senza vetro. Praticamente viene semplicemente creata una struttura di legno intorno alla stampa che la "tiene dritta". Mi è stato detto dal laboratorio che non usano collanti e che con carte come quella da me portata non ci sono problemi di imbarcamenti. Staremo a vedere. Questa è stata la soluzione scelta.
2) Supporto di compensato leggero e biadesivo da applicarsi tramite calandra. Il biadesivo Gudy 870 utilizzato è "esente da acidi" ed è in formato 0,51x50 metri al costo di crica 200 euro ivato. Soluzione che dovrebbe essere del tutto esente da acidi, dovrerbbe durare nel tempo e non dare particolari problemi.
Il cliente in questione voleva che la carta fosse assolutamente in vista. Ho cercato di proporgli (anche con il vostro aiuto) delle soluzioni che potessero preservare le qualità "da archivio" della carta lasciandola al vivo.
Personalmente trovo la Bamboo una carta abbastanza resistente, certo anche lei si rovina (non mi pare restano ditate, ma se si passa con l'unghia o oggetti di simile "durezza" il segno si vede).
Ora sono curioso di provare anche io queste soluzioni e di valutare il risultato. |
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