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 Foto di architettura e MF digitale
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warburg
Senior Member

238 Posts

Postato - 19/03/2010 :  09:42:19  Mostra il Profilo  Visita la Homepage di warburg  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ieri per passare un'oretta in allegria sono andato a vedere una presentazione della nuova Hasselblad H4D. Molto bella la modella tutta nuda e aerografata, fantastiche le immagini spedite subito in wireless (però con diversi crash di Phocus installato su iMac eh eh eh), con un bilanciamento dei colori ed una naturalezza strepitosa etc etc etc, però poi alla mia domanduccia piccola piccola "ma per i fotografi di architettura che possibilità ci sono...", i vari responsabili hanno avuto solo un attimo di difficoltà, poi uno prontamente ha detto "si abbiamo l'adattatore HTS 1.5 per decentramento e basculaggio!". Si, va bene, dico io, ma con il vostro massimo grandangolo 28mm diventa circa un 45mm o sbaglio? "Si, più o meno...".
I soldi sono l'ultima cosa, non preoccuparti (mi dice il concessionario) :-) però effettivamente non credo sia il corredo giusto per chi fotografa edifici o spazi interni... Forse meglio un sistema Silvestri con gli Schneider o Rodenstock grandangolari.
Certo che la resa dell'immagine Hassy è meravigliosa, non saprei trovare un difetto.
Vabbè, tanto l'acquisto non è urgente :-)

ciao
Cristiano

digeiset
Senior Member

Italy
244 Posts

Postato -  19/03/2010 :  12:40:57  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Decentramento orizzonatale e verticale ha ancora senso col digitale?
Il basculaggio per trovare il fuoco ha ancora senso nel digitale?
Spendere decine di migliaia di euro ha ancora senso quando c'è gente che per un servizio ti vuole pagare al massimo 150 euro?
Lo sai che le immarsive dentro le gallerie d'arte a Roma c'è chi le fa 70 euro?
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andre_
Advanced Member

Denmark
2054 Posts

Postato -  19/03/2010 :  13:01:48  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di andre_  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da digeiset

Decentramento orizzonatale e verticale ha ancora senso col digitale?
Il basculaggio per trovare il fuoco ha ancora senso nel digitale?

Si.
Si.
Senza ombra di dubbio.
Non vedo come "il digitale" possa interferire con le leggi dell'ottica....


Citazione:
Postato da digeiset
Spendere decine di migliaia di euro ha ancora senso quando c'è gente che per un servizio ti vuole pagare al massimo 150 euro?
Lo sai che le immarsive dentro le gallerie d'arte a Roma c'è chi le fa 70 euro?

Questo ha poco a che vedere con la fotografia, ma con il mercato del lavoro italiano (e sottolineo italiano).
Ci sono paesi messi peggio, certamente, ma anche posti dove la dignitá delle persone e dei lavoratori esiste.
a_

www.andre-photo.org
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tonesh
Advanced Member

Italy
511 Posts

Postato -  19/03/2010 :  13:24:12  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di tonesh  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da andre_

Citazione:
Postato da digeiset

Decentramento orizzonatale e verticale ha ancora senso col digitale?
Il basculaggio per trovare il fuoco ha ancora senso nel digitale?

Si.
Si.
Senza ombra di dubbio.
Non vedo come "il digitale" possa interferire con le leggi dell'ottica....



Le linee cadenti si raddrizzano benissimo con il software, vedi PTgui o altri.
Anzi, meglio, visto che la caduta di luminosità ai bordi, classico intoppo
degli obiettivi decentrati, in pratica non esiste più.
Per i basculaggi usati a selezionare o definire un' "area di fuoco" invece col software è più macchinoso.
In realtà non sono leggi dell'ottica ad essere in gioco, ma le regole della prospettiva,
del posizionamento del punto di fuga ecc.ecc. almeno nella fotografia di architettura.

Certo l'Hasselblad col dorso da 60 Megapixel fa girare la testa più che una bella modella svestita...

toni

studioargento.com
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danipen
Advanced Member

Italy
1318 Posts

Postato -  19/03/2010 :  14:26:51  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di danipen  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
leggete questo:
http://www.silvestricamera.it/ita/tecnica/tecnica1.htm
decentrare vince sempre... viva i corpi mobili :-))

ciao
daniele

www.danielepennati.com
www.miciap.com
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tonesh
Advanced Member

Italy
511 Posts

Postato -  19/03/2010 :  16:43:11  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di tonesh  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da danipen
decentrare vince sempre... viva i corpi mobili :-))



Anche se effettivamente il discorso della riduzione della quantità di informazione dell'immagine è vera, rimango della mia idea.
E' chiaro anche che l'articolo (sul sito Silvestri) è di parte, e prende in considerazione solo Photoshop, non software adatti a questo tipo di intervento.
E non parla del degrado della qualità di tutti gli obiettivi (a grande copertura) ai bordi, che si puo' benissimo paragonare alla perdita di qualità data dall' interpolazione.


toni

studioargento.com
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andre_
Advanced Member

Denmark
2054 Posts

Postato -  19/03/2010 :  17:31:42  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di andre_  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da tonesh
Anche se effettivamente il discorso della riduzione della quantità di informazione dell'immagine è vera, rimango della mia idea.
E' chiaro anche che l'articolo (sul sito Silvestri) è di parte, e prende in considerazione solo Photoshop, non software adatti a questo tipo di intervento.
E non parla del degrado della qualità di tutti gli obiettivi (a grande copertura) ai bordi, che si puo' benissimo paragonare alla perdita di qualità data dall' interpolazione.


Non credo sia comunque paragonable, la perdita di qualitá.
Poi, sono il primo ad apprezzare le possibilitá del software ed a farne uso quando mi serve.
Ma, senza assolutamente voler cercare di convincere nessuno, resto anch'io della mia idea.
Credo che partendo col piede giusto, cioé da una foto scattata col decentrabile etc., il vantaggio sia ben visibile, alla fine.
Ma purtroppo la mia esperienza si limita al piccolo formato.
a_

www.andre-photo.org
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warburg
Senior Member

238 Posts

Postato -  19/03/2010 :  18:31:29  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di warburg  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Eppure lo stitching non m'attrae... Sarò antico, ma al momento mi immagino idealmente poverissimo e senza commesse ma con una Silvestri Bicam con cementato su uno Schneider e dietro un dorso Hasselblad :-)
A parte gli scherzi, si so anch'io e l'ho sperimentato pure di recente che non è semplice farsi pagare in maniera adeguata, neppure da grosse aziende che fatturano milioni di euro. Anxi queste ultime forse sono le più taccagne. Il mio post aveva più che altro un campo di esistenza "tecnico"; sull'opportunità economica in effetti c'è parecchio da discutere, tanto è vero che il concessionario incontrato ieri non aveva mai venduto un corredo a un fotografo di architettura, e ne vende praticamente a tutto il sud Italia...
Argh!

ciao
Cristiano
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digeiset
Senior Member

Italy
244 Posts

Postato -  19/03/2010 :  19:05:32  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Lavoro in grande formato tutte le settimane.
Ma le possibilità che mi ha dato il digitale per questo tipo di riprese sono eccezionali.
Produco di più, spendo di meno, lavoro di meno, torno a casa dai miei cari prima, trasporto meno pesi.

Per non parlare del costo delle attrezzature.
Quando lavoravo col 20x25 bisognava avere diaframmi almeno f22 o 32. Se no era un disastro.

La erdita di qualità del campionamento non me l'ha fatta mai pesare nessuno e lavoro con le case editrici più importanti.

NESSUNO MI HA MAI DETTO HAI INTERPOLATO FA SCHIFO O ALTRE COSE.
quindi per me il discorso si chiude qui.

E' appena uscito un libro di mie foto dentro il Museo di Capodimonte, Scattato in 6x6 dia e digitale 12Mp Nikon, ed è spettacolare la stampa, ho usato l'analogico per i ritratti e il digitale per gli ambienti, erano alti 7/8 metri e ho dovuto correggerli quasi tutti. Il risultato è splendido, nonostante l'articolo di Silvestri, che rispetto, avrà anche ragione.
Ma bisogna tenere i piedi a terra.

http://www.chartaartbooks.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=charta_flypage&product_id=882&category_id=27&manufacturer_id=0&option=com_virtuemart&Itemid=42
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  19/03/2010 :  22:44:46  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Boh?

Leggendo il primo post di questo topic mi sono chiesto, ma chi fa foto di architettura oggi non usa la tecnica dello stitch?

Evidentemente mi sbagliavo....

Davo quasi per scontato che fosse la soluzione più a basso costo e di qualità più elevata

Come dire, per me era un po' come fare il confronto fra il digitale e la pellcola.... un tema ormai desueto....

E non pensavo che qualcuno la mettesse proprio sul piano della qualità....

Cioè, fissata la qualità che può restituire un qualunque approccio one-shot, non basta eseguire un numero sufficientemente alto di scatti per superare questa qualità?

Stiamo parlando di architettura... il soggetto più immobile che ci sia...

Comunque ho appena ordinato una Epic Pro
Vi farò sapere...


AlbertoM

P.S.
Il medio formato digitale per me è insuperabile nelle foto in studio o nelle foto costruite (con scenografia, regista ecc)
Cioè nelle situazioni in cui il one-shot è l'unica soluzione
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warburg
Senior Member

238 Posts

Postato -  19/03/2010 :  22:59:06  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di warburg  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da AlbertoM

Boh?

Leggendo il primo post di questo topic mi sono chiesto, ma chi fa foto di architettura oggi non usa la tecnica dello stitch?

Evidentemente mi sbagliavo....





Per carità, magari non ti sbagli, non credo di poter essere considerato un buon campione statistico di chi fotografa architettura :-)
Della Hassy non mi interessano i muscoli ma la resa del colore e della materia fotografata, una cosa che non credo si raggiunga con lo stitching di tante immagini; posso però sbagliarmi, è un territorio che non conosco.

ciao
Cristiano
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digeiset
Senior Member

Italy
244 Posts

Postato -  19/03/2010 :  23:20:07  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
il pregio principale che trovo nelle ottiche Zeiss, che una volta montavano le Hasselblad, perc hé ora le digitali montano ottiche giapponesi, era la loro resa alle basse luci, che non chiudevano mai e ti restituivano i dettagli ed i particolari nelle ombre, ottiche delicate ed avvolgenti, più da vedere che da spiegare.
un po' di queste problematiche le ho risolte con le tecniche HDR, a volte esco senza flash, senza luci e porto a cas aun buon lavoro.
Impensabile una volta.

Anche se devo ammettere sto soffrendo di pigrizia, quando tutto diventa così facile ci si abitua ed i risultati diventano scontati.

però penso che taluni scatti che facevo prima con estrema difficoltà e dispendiosità di tutto, tempo energie e denaro, non so se mi ricapiteròà di farne ancora.
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andre_
Advanced Member

Denmark
2054 Posts

Postato -  20/03/2010 :  01:04:37  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di andre_  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da digeiset
...
La erdita di qualità del campionamento non me l'ha fatta mai pesare nessuno e lavoro con le case editrici più importanti.

NESSUNO MI HA MAI DETTO HAI INTERPOLATO FA SCHIFO O ALTRE COSE.
quindi per me il discorso si chiude qui.
...



Aspetta, non volevo assolutamente dire che dalla correzione digitale non si possano tirare fuori risultati ottimi, ne tantomeno che non sia (piú che ) sufficiente per un buon lavoro.

Resto convinto che una foto fatta in un altro modo possa arrivare a vette ancora maggiori, senza che il risultato sia compromesso piú di tanto dai limiti dei decentrabili ricordati da toni.

Ovviamente, con un dispendio di tempo e mezzi (e denaro) decisamente maggiore.
Da qui, la scelta di imparare a gestire un perconrso piú "di software" piuttosto che di ripresa é certamente una scelta valida.
Se poi le differenze sono praticamente invisibili in molte stampe, ancora meglio.
a_

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g.colosio
Average Member

Italy
52 Posts

Postato -  20/03/2010 :  12:12:00  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
vorrei aggiungere le mie perplessità,
trovo meraviglioso tutto quanto si riesce a fare con le nuove tecnologie,
il risparmio di tempo, di materiale sensibile ecc ecc...
però una cosa non mi riesce quando eseguo riprese di architettura,
non riesco a immaginare la foto che poi riuscirò a ottenere,
prima col mio banco ottico controllavo perfettamente tutte le lineee,
mi riferisco a foto con grandangolari spinti,
dove si enfatizzava l'architettura,
adesso ho un blocco,
non sò cosa otterrò poi in postproduzione.
Giovanni.
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warburg
Senior Member

238 Posts

Postato -  20/03/2010 :  17:36:38  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di warburg  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Cosa intendi esattamente? Scattando normalmente "all'antica", con uno scatto per scena, e un buon live-view, io non ho difficoltà come quelle cui accenni.

ciao
Cristiano
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andre_
Advanced Member

Denmark
2054 Posts

Postato -  20/03/2010 :  17:48:02  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di andre_  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da warburg

Cosa intendi esattamente? Scattando normalmente "all'antica", con uno scatto per scena, e un buon live-view, io non ho difficoltà come quelle cui accenni.


Credo parli del fatto che se scatti con grandangolo (non decentrabile), sul LV non vedi le linee corrette, e noné affatto immediato "pensare" lo scatto come sará una volta raddrizzato e/o sticciato in PP.
Al contrario, con un banco ottico hai immediatamente il risultato finale "sullo schermo" (inteso come il vetro smerigliato).

...Peró non hai il controllo totale dell'esposizione (e relativi HDR dove necessari) come col digitale...

Pro e contro, come sempre, e soprattutto l'imparare qualcosa di diverso da quello a cui si é abituati, magari da molti anni.

Capisco perfettamente Giovanni, nel senso che anchío non mi ci ritrovo affatto con questo tipo di correzioni in PP.
Ma c'é da dire che io non fotografo moltissimo in quel modo, piú che altro correzioni abbastanza ridotte (ma piú per la pigrizia di comprare un bel Tilt/Shift moderno che altro).
Se facessi questo tipo di lavori piú frequentemente, probabilmente anch'io "imparerei a guardare la scena" in un modo differente da quello che faccio ora, con un maggiore riguardo al lavoro successivo allo scatto.
Questione di abitudine e studio, a mio parere.

Probabilmente, invece, se scoprissi una passione per queste foto ma slegata dall'aspetto professionale, mi doterei di un bel medioformato decentrabile, o lavorerei col banco ottico e la pellicola.
Senza fretta, perché senza un cliente a cui dover consegnare il lavoro.
a_

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warburg
Senior Member

238 Posts

Postato -  20/03/2010 :  18:07:47  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di warburg  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ah ho capito, è la possibilità dei corpi mobili che ti consente di vedere subito la resa finale, almeno in termini geometrico prospettici.
Riflettendoci, però, mi accorgo che anche quando non uso il decentrabile non faccio mai inquadrature inclinate, per cui la postproduzione geometrica che mi serve è solo quella relativa alla correzione delle minime distorsioni dell'ottica, corrette in automatico da PTlens. O meglio, forse le farei se non avessi il decentrabile :-)

Un appunto sulla questione sollevata da Alberto "Leggendo il primo post di questo topic mi sono chiesto, ma chi fa foto di architettura oggi non usa la tecnica dello stitch?"
A volte capita che in un lavoro ti sia chiesto di produrre 80, 100, 120 o più foto finali, e quindi può essere necessario scattare un numero anche triplo di immagini fra bracketing, doppie o triple esposizioni, prove varie etc. E tutto nell'arco di uno o due giorni al massimo, spessissimo di notte, dopo la chiusura del negozio o della struttura che si sta fotografando. Tutto ciò è compatibile con lo stitching? Cioè quanto tempo è necessario per produrre 100 foto finite a partire da questa tecnica? Da ignorante credo molto di più, ma naturalmente se mi smentite sono felice!

ciao
Cristiano
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