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 negativi digitali, Prophoto e.....4880
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damiano
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11 Posts

Postato - 09/07/2009 :  13:46:29  Mostra il Profilo  Visita la Homepage di damiano  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Salve,
comincio dalla fine. La 4880, anzi dal sito www.stampealcarbone.it.
Uso la ricetta originale del brevetto di Swan. 1864.

La stampante non è mia, ma la uso io; fuori luogo sostituire gli ink originali, l'amministrazione mi passa solo Epson!!!!!!!!!!!!!!!!!! comunque alla Epson mi dicono che non è fatta per stampare su trasparente... Causa i sensori carta.
Poi il sistema lo troverò (forse un caddy), ma se qc ha già la soluzione mi farebbe risparmiare sicuramente tempo e delusioni. Grazie.

Negativi digitali: in due parole, in genere si parte da qui
http://www.botzilla.com/blog/archives/000544.html
si stampa il cuneo in ASCII, no color managment, tipo carta fotografica, 2880 dpi, sul proprio acetato (Agfa copyjet o Pictorico OHP) ed il giorno dopo con questa matrice si fa la stampa con la tecnica antica con il proprio standard (sensibilizzazione, supporti tempi ecc). Si scansisce il risultato e lo si da in pasto allo script che restituisce una curva di correzione (oppure ti fai le letture a mano, step by step, che sono + precise)
Il passo successivo: si applica l' acv generato dal java al cuneo e con un paio di test costruisci lo standard per farti i negativi.
In genere la curva di correzione è drammatica, ma se lavori bene e a 16 bit, sulla stampa finale, complice la ricchezza delle tecniche antiche perdi poco e niente. I problemi si trovano in genere nello staccare le case da 1 a 5% e fra 95 - 100%. Ovvio.
Con QTR si riesce, giocando di curve a costruire una matrice che necessita di correzioni acv molto leggere (ci sto lavorando).
Va detto che gli inkiostri con maggior opacità agli UV (si stampa a contatto) in genere sono in ordine:
K (inutilizzabile a causa della granularità - massima opacità cioè punto secco).
Y (il più usato)
C (con parsimonia)
LK (da distribuire con cura)
LC (come sopra)
M (serve a poco)
LLK (come sopra)
LM (come sopra)

Un acetato di ottima qualità regge 3 ink con un massimo di 70, ma comincia a navigare e perdi definizione.
Se abbassi a 50 e metti limiti fra 10 e 35 non ci sono problemi.
In genere il colore finale con cui si lavora è tipo 60.255.0
Sia che parti da Photoshop ( o Gimp) con curve di correzione forti, sia che passi per QTR con curve dolci.




Ora il quesito: ho sempre usato come profilo di partenza per il cuneo: Adobe 1998. Con il contagocce sul quadrato ti ritrovi 101 valori in progressione da 0 a 100%. Quando inverti (ctrl+I) per stampare il negativo i valori si invertono regolarmente, da 100 a 0%.
Passando a Prophoto la progressione salta: in casa 10 non ti ritrovi il 10%, ma l'8 %. Il 50% lo ritrovi in casa 57. Gli ultimi neri saltano quasi di 2 valori percentuali fra una casa e l'altra. Perchè?
Ovviamente quando inverti la difformità si inverte e i salti di due punti li ritrovi sulle d-max del negativo (i bianchi della stampa). Paradossalmente ciò consente una + facile linearizzazione dei valori estremi!!!!
La compressione e/o la dilatazione agli estremi dei valori 0-100 è caratteristica del profilo?
ciao


dam
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