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numbifer
New Member
Italy
13 Posts |
Postato - 01/06/2009 : 11:53:52
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Ciao a tutti, ho bisogno di un consiglio. Ho bisogno di prendere un "calibratore" per la stampante, la Epson Pro 3800. Leggevo del ColorMunki, ne parlavano comunque bene e profila sia monitor che stampanti. Io posseggo però già un calibratore per il monitor, che è lo spyder 3. Così stavo pensando di comprare lo Spyder PrintPro. Non riesco però a capire quali dei due prodotti sia migliore. Qualche consiglio per farmi uscire dall'empasse?
Grazie a tutti |
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Benedetto
Advanced Member
Italy
433 Posts |
Postato -  01/06/2009 : 13:26:13
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Nè l'uno, nè l'altro. Ti consiglio Eye-One design, con Argyll per il colore e, per il BW QTR, per le misure, Measure Tool, che dovrebbe essere ancora gratuito come parte della Demo di profile Maker Benedetto http://www.flickr.com/photos/benedetto_macca/ |
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Danilo
Junior Member
19 Posts |
Postato -  01/06/2009 : 17:36:28
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Perché no il Munky? Io l'ho provato e senza tanti rompimenti permette di creare con 100 misere patch profili che non hanno certo nulla da invidare a quelli creati con un eye one. E costa meno della metà .
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Benedetto
Advanced Member
Italy
433 Posts |
Postato -  01/06/2009 : 18:23:27
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La stampa digitale richiede una rigorosa procedura, basata, soprattutto, su strumenti di precisione. Calibrazione, linearizzazione e profilazione esigono misure il più possibile esatte, misure che non puoi raggiungere con un giocattolino e con 100 misere (appunto) patches. La spesa iniziale (comunque inferiore a un obbiettivo di qualità) è ampiamente ripagata dai risultati e dalla possibilità di crearsi profili personalizzati, soprattutto nel BW, senza mai sbagliare un colpo. Poi...chi si accontenta gode. Un saluto a tutti Benedetto http://www.flickr.com/photos/benedetto_macca/ |
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Danilo
Junior Member
19 Posts |
Postato -  01/06/2009 : 20:23:16
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Beh io non sono uno che si accontenta per dire il vero. Per curiosità , Il Munky lo hai mai provato di persona? Perché secondo me , ti dirò che tra il giocattolino ed il suo fratello più grande ci sta solo una maggiore versatilità dell'ultimo, inteso che è supportato praticamente da tutti i software di profilatura etc. Ma quando sarà pronta la versione definitiva di Argyll, credo che pian piano il Munky diventerà lo strumento di riferimento per il fotografo evoluto. Si tratta di uno strumento di misurazione e dubito che la x-rite fornisca uno strumento che genera valori scorretti. Peraltro senza intervento manuale nei profili non sono comunque convinto che si riesca ad ottenere profilature super impeccabili. Il munky tende a chiudere un pochino le ombre nei suoi profili (in particolare nelle matte), l' eye one fa la stessa cosa ma con una curva più ampia. Questo è quello che nella mia ignoranza ho appurato io. (però devo ancora trovare un profilo che non necessiti di qualche variazione dopo aver eseguito una prova a monitor. A parte stampando con qtr lab). Cmq avevo provato a misurare un bianco carta col munky 94.6 e con l'eye one il valore discostava di un punto. ma entrambi se la giravano variando tra 94.6 e 94.5 alternandosi. Credo che questo basti. Opinioni mie personali ovviamente, tanto per parlare.
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VitOne
Advanced Member
405 Posts |
Postato -  01/06/2009 : 20:36:48
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Personalmente con il Munki mi trovo molto bene: sono ben conscio del fatto che esiste strumentazione che mi garantirebbe risultati superiori, tuttavia ritengo lo strumento in oggetto più che adeguato alle mie esigenze. Ho una corrispondenza a monitor molto buona, ho creato tanti profili senza una spesa eccessiva ed in poco tempo. Sono sicuro che un medio formato da 60Mpx fa foto migliori delle mie così come sono sicuro che su un monitor da 5000 euro le vedrei meglio, però ritengo che tutto debba essere proporzionato alla proprie esigenze.
Come ho già avuto modo di dire in precedenza probabilmente se si stampa su un solo tipo di carta con impostazioni ben definite si può pensare di farsi fare un profilo su misura, tuttavia c'è da valutare bene il costo quando si stampa su molti tipi di carte. |
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Benedetto
Advanced Member
Italy
433 Posts |
Postato -  01/06/2009 : 23:06:28
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Citazione: Opinioni mie personali ovviamente, tanto per parlare.
Appunto B. |
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numbifer
New Member
Italy
13 Posts |
Postato -  01/06/2009 : 23:56:58
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Ciao a tutti, non vorrei aver scatenato una guerra tra opposte fazioni... Mi sto avvicinando ora alla stampa digitale e mi interessava conoscere le esperienze di chi ha più esperienza in questo campo.
Diciamo che dopo aver speso un mezzo patrimonio tra corpi macchina, ottiche e stampante, non sono i 500 euro in più o in meno che mi spaventano. Ma capire cosa utilizzare e perché, questo sì che mi interessa. La mia intenzione è provare più tipo di carte in prevalentemante per stampa in bianco e nero ma senza disdegnare il colore. Mi piacerebbe capire cosa "perderei" affidandomi ad un ColorMunki piuttosto che all'Argyll. Valuterei la cosa anche in termine di curva di apprendimento per l''utilizzo ottimale.
Per l'Argyll, poi, ci sono una marea di modelli e non ho capito quale andrebbe preso in considerazione...
Mamma mia... che confusione che c'ho!!!!
Grazie ancora a tutti |
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Danilo
Junior Member
19 Posts |
Postato -  02/06/2009 : 01:50:38
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Col color munky non ti perdi proprio niente. Argyll è un software gratuito (un pò ostico all'inizio) che ha già iniziato ad implementare lo spettrofotometro color Munky. Quindi con argyll ed il munky puoi fare lo stesso lavoro che faresti con l'eye one.
Principalmente il munky aveva due grossi limiti. Principalmente che era legato esclusivamente al suo software di profilazione e non permette l'esportazione dei target. Il secondo che lo potevi usare solo in tre pc. Ora con 30 euro aggiuntivi (se ti serve) puoi sbloccare tale limite e renderlo universale, ergo lo puoi collegare a quante macchine vuoi. Quindi né il primo, né il secondo caso sono più un limite. Fine. Di persona, così come ho avuto modo di verificare anche con un paio di venditori ad una fiera, ho fatto fare varie letture spot in vari oggetti. Sia con il munky che con l'eye one. I risultati erano uguali. Questo è quello che interessa a me. Che poi l'eye one sia uno strumento più professionale, è anche dovuto al fatto che è riconosciuto da tutti i software di profilazione. Il munky no. Ma questo limite vale esclusivamente per chi usa tali strumenti come oggetti quotidiani per la loro professione. Per uno che vuole smanettare l'accoppiata munky e software originale per iniziare, e munky e agryll una volta preso confidenza con la cosa, potrà divertirsi alla grande. E per divertirsi intendo divertirsi nel senso vero della parola, ergo, sperimentare. Perché se fosse solo un problema di farsi fare dei profili perfetti, io ti consiglio di comprarli qui nello shop. Ne ho un paio da due anni e dopo aver consumato quintali di inchiostri sono ancora validissimi. tanti pensano che il munky sia un giocattolo ma un ingegnere che lavora nel campo della gestione colore da più di vent'anni mi ha confessato che la fortuna dell'eye one, attualmente sta nel fatto che il munky ha il software blindato. Ma come strumento di misurazione non ha niente da invidiare a nessuno. Ma ormai non credo riusciranno a tenerlo a freno ancora per molto. Il massimo sarebbe se tu potessi visitare una qualche fiera del tempo libero. Lì di sicuro troverai parecchi venditori di stampanti che proporranno anche il munky e l'eye one. Fai come ho fatto io, verifichi di persona. In quel caso ti renderai conto da solo se vale la pena o no. Non hai scatenato nessuna guerra fra fazioni, almeno da parte mia. Ognuno dice la sua secondo quanto ha provato. Io ho avuto modo di provare il munky di un amico qualche mese fa e la visita alla fiera di cui parlavo sopra è stata solo l'ennesima conferma di quanto avevo già provato. Poi ripeto, ho fatto misurare vari colori su superfici diverse ed i valori di entrambi gli strumenti variavano ben di poco. Indubbiamente i più corretti saranno stati quelli dell'eye one ma le discostanze erano espresse in valori tipo L* 45.3 e l'altro dava 45.5. Però poi rimisuravi ed entrambi cambiavano qualcosina. Ma tanta precisione in fotografia a cosa diamine serve? mica le foto vendute o anche per mostre etc, vengono visualizzate in luce controllata eh? Se fosse per prove colore off set o per grossi centri di verniciatura, in questo caso si che serve l'estrema acuratezza delle letture minuto per minuto. Ma a quel punto non ti consiglierei né il munky né l'eye one. Ti consiglierei un barbieri. Nemmeno stare a discutere la cosa. Una volta davi in pasto le pellicole al laboratorio e l'unico compito del fotografo era quello di rimandare indietro le foto scrivendo nella busta "RIFARE + CALDA" o l'opposto! Quindi credo proprio che per un uso fotografico un munky sia più che valido. (poi con i soldi che costa il munky, col resto compri un intero set di cartucce per la 3800 e ti rimane pure qualcosa per un paio di pacchi di carta)
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glacort
Advanced Member
Italy
1298 Posts |
Postato -  02/06/2009 : 19:11:49
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Un consiglio pratico, già postato altrove in questo forum, ma credo valga la pena ripetere per chi comincia.
Per calibrare una combinazione carta-stampante col Munki (ma credo valga per tutti gli altri strumenti) è meglio aspettare qualche ora dopo aver stampato il target prima di procedere alla misura.
Questo per dar tempo ai colori (o ai grigi) di stabilizzarsi.
Per esperienza personale è ancora meglio attendere un giorno o due, i 10 minuti consigliati dal software del Munki sono ridicoli.
GLC |
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glacort
Advanced Member
Italy
1298 Posts |
Postato -  02/06/2009 : 19:21:21
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Per inciso, ho calibrato col Munki un Dell 30", un NEC CRT 19" e le Epson 3800, 1800 e 265, ognuna con diversi tipi di carta
Con l'avvertenza di cui sopra, mi son trovato benissimo.
GLC |
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numbifer
New Member
Italy
13 Posts |
Postato -  04/06/2009 : 01:25:32
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Ciao a tutti, quello che non riesco a capire è il perché alcuni, utilizzando il Munky, dicono che è necessario, dopo, correggere "ad occhio" le curve. Mi sembra una cosa un po' fuori dal normale... se decido di utilizzare uno strumento hardware è perché non mi "fido" del mio occhimetro... che senso ha utilizzare un apparecchio del genere se poi la curva che produce va "ottimizzata" ad occhio????
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Danilo
Junior Member
19 Posts |
Postato -  04/06/2009 : 12:40:35
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A onor del vero io non sono capace di stampare a doc con nessun profilo di qualsiasi spettrofotometro. Nemmeno dei più miliardari. Un pelo le ombre (in particolare nelle carte opache), mi vedo quasi sempre costretto ad alzarle con una curva aggiuntiva. Naturalmente se è una foto hight key oppure che parte da una scala tonale K70/80, nemmeno serve. Ma per quanto mi riguarda, è un'operazione che io definisco standard. Ad esempio sulla felix glacier una volta fatta la curva la applico su tutte le immagini (salvo quelle a toni alti) e festa finita. Vero che non bisognerebbe andare dietro a "riparare" ad occhio , ma se per riparare trattasi di applicare una curva standard, secondo me non è un gran problema. Poi esistono i software che permettono di intervenire direttamente nel profilo, anche se generati con più costosi strumenti del munky. questo per automatizzare ancora di più il procedimento. Ergo, palesemente per quel tipo di carta la curva la tiro sù direttamente nel profilo ed in linea di massima gli accorgimenti in soft saranno giusto bazzecole di aggiustamento. Il fatto che Argyll abbia implementato il munky però, secondo me non è cosa da poco.
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boscarol
Average Member
Italy
192 Posts |
Postato -  04/06/2009 : 14:26:52
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Citazione: Postato da numbifer
quello che non riesco a capire è il perché alcuni, utilizzando il Munky, dicono che è necessario, dopo, correggere "ad occhio" le curve. Mi sembra una cosa un po' fuori dal normale
Infatti ti consiglio anch'io la soluzione proposta da Benedetto.
EyeOne Pro è un prodotto migliore di tutta la serie Spyder e anche di ColorMunki (che è sempre X-Rite), sia come hardware che come software.
Spendi un po' di più ma hai risultati migliori (come è logico che sia).
Mauro |
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numbifer
New Member
Italy
13 Posts |
Postato -  06/06/2009 : 19:55:55
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Grazie davvero a tutti, faccio sedimentare un po' i commenti/consigli e la settimana prossima procedo con l'acquisto... Vi tengo informati!!!!
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Enrico
Moderatore
Italy
2010 Posts |
Postato -  07/06/2009 : 12:23:52
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Citazione: Postato da numbifer
Ciao a tutti, quello che non riesco a capire è il perché alcuni, utilizzando il Munky, dicono che è necessario, dopo, correggere "ad occhio" le curve.
Un dato di fatto è che il Munki non è in grado di stabilire la presenza di sbiancanti ottici, per cui con molte carte in commercio non è certamente così preciso nella misura delle patch dove influisce il bianco carta (=alte luci). Introdurre un errore sulla lettura delle alte luci provoca un errore diffuso, non limitato alle alte luci.
Detto questo, la pratica di correzione manuale, che non approvo, ha spesso motivazioni che derivano da problemi in altri passaggi della gestione del colore oppure dall'algoritmo del profilatore nel generare l'intento percettivo. Insomma, il softwar-ino di corredo è spesso un limite più grande dello strumento in se stesso.
Magari un giretto (fatto bene) con Argyll potrebbe dimostrare il concetto...
Ciao Enrico |
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glacort
Advanced Member
Italy
1298 Posts |
Postato -  08/06/2009 : 15:27:42
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Credevo di essere solo io ....
Confermo che col Munki una curva per "alzare" un pelo i mezzi toni ci vuole (in PS fisso toni più scuri a 25 e le alte luci a 225 e poi alzo la curva in mezzo in modo da avere input 120 e output 135).
Secondo la mia esperienza questo vale sia con dye che pigmenti e per molte carte (non le ho provete tutte ...), non solo quelle con sbiancanti ottici. Inoltre il fatto persiste anche se si lasciano stabilizzare bene colori e grigi prima di misurare.
Ci sta che dipenda anche dal fatto, ineliminabile, che il monitor emette luce propria e la carta riflette quella che riceve e che anche la risposta dei nostro sistema visivo è diversa nei due casi.
GLC |
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fabio maione
Advanced Member
Italy
982 Posts |
Postato -  11/06/2009 : 21:16:26
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Parola di Boscarol: "EyeOne Pro è un prodotto migliore di tutta la serie Spyder e anche di ColorMunki (che è sempre X-Rite), sia come hardware che come software. Spendi un po' di più ma hai risultati migliori (come è logico che sia)".
Non voglio entrare nel merito della disputa sui prodotti sopra citati, ma non posso fare a meno di osservare che la logica a volte segue strani percorsi e non sempre ciò che costa di più vale di più. Non è logico, ad es., quanto segnalato a suo tempo da Alberto circa il software Argyll, da lui e da molti giudicato migliore del costosissimo ProfilMaker. Fabio Maione
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boscarol
Average Member
Italy
192 Posts |
Postato -  11/06/2009 : 23:09:47
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Citazione: Postato da fabio maione non sempre ciò che costa di più vale di più.
Su questo sono d'accordo. Ciò che costa di più non è detto che valga di più.
Però sono anche convinto che quello che costa di meno, vale di meno (nel senso che nessuno ti regala nulla).
Ciao.
Mauro
http://www.boscarol.com/forum http://www.boscarol.com/blog |
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fabio maione
Advanced Member
Italy
982 Posts |
Postato -  12/06/2009 : 07:49:02
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Sono d'accordo su quel che dici. Ben raramente qualcuno regala qualcosa per niente. Sono anche d'accordo sul fatto, sia detto per inciso, che presumibilmente Eye One (che conosco bene) dia qualcosa di più di ColorMunki (che non ho mai usato). Però, per evitare affermazioni apodittiche, sarebbe a mio avviso opportuna una comparazione pratica effettuata con criteri oggettivi e solidi.
Ciao Fabio |
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boscarol
Average Member
Italy
192 Posts |
Postato -  12/06/2009 : 10:20:33
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Citazione: Postato da fabio maione
sarebbe a mio avviso opportuna una comparazione pratica effettuata con criteri oggettivi e solidi.
Si potrebbe fare se X-Rite fornisse le specifiche e un SDK per ColorMunki.
Invece per EyeOne Pro ci sono entrambe le cose.
Mauro
http://www.boscarol.com/forum http://www.boscarol.com/blog |
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andre_
Advanced Member
Denmark
2054 Posts |
Postato -  12/06/2009 : 11:10:11
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Citazione: Postato da fabio maione ... Non è logico, ad es., quanto segnalato a suo tempo da Alberto circa il software Argyll, da lui e da molti giudicato migliore del costosissimo ProfilMaker.
Fabio, non mi pare corretto pargonare un software libero con uno commerciale usando il criterio del costo. Per fortuna (e ringraziando) c'è che mette a disposizione le proprie abilità con una logica totalmente diversa da quella commerciale. E questo pemette di avere prodotti gratuiti che rivaleggiano e spesso superano prodotti commerciali e costosissimi. Gli esempi sono tanti, in moltissimi campi.
Ma tra prodotti con la stessa logica commerciale, il "valore" si traduce in "costo" in maniera molto spesso proporzionale o quasi. Difficile aspettarsi una qualità maggiore in un monitor da 500€ rispetto ad uno che costa il triplo, e lo stesso vale per le macchine fotografiche, le stampanti, gli obbietivi.... fino ai calibratori.
Con eccezioni, certamente, ma all'interno della stessa marca sarebbe un suicidio commerciale se un prodotto più economico valesse di più di uno più costoso. a_
www.andre-photo.org |
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dadoini
Average Member
Italy
97 Posts |
Postato -  13/06/2009 : 13:58:21
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Citazione: Postato da andre_ .....Ma tra prodotti con la stessa logica commerciale, il "valore" si traduce in "costo" in maniera molto spesso proporzionale o quasi. Difficile aspettarsi una qualità maggiore in un monitor da 500€ rispetto ad uno che costa il triplo, e lo stesso vale per le macchine fotografiche, le stampanti, gli obbietivi.... fino ai calibratori.
Con eccezioni, certamente, ma all'interno della stessa marca sarebbe un suicidio commerciale se un prodotto più economico valesse di più di uno più costoso. a_
www.andre-photo.org
Off Topic: Ho amici professionisti che quando è uscita la D700 hanno "tirato in testa" la D3 alla Nikon (l'hanno venduta e sono contenti).
ciao |
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