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ricgullo
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Italy
1 Posts |
 Postato - 17/05/2006 : 21:48:50
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Ho finalmente trovato su Photoactivity articoli chiari ,indirizzati a chi come me non ha molta esperienza su scanner e profili.E di ciò ringrazio gli Autori e quanti si sono spesi al riguardo.
Ho migliaia di diapositive da digitalizzare.Più della metà sono kodachrome degli anni ’80 in poi,il resto sono ektachrome 100, ektachrome 64,agfachrome 50,provia 100,astia,provia 400.Il mio obiettivo è di archiviare i files immagine massimizzando qualità e numero di informazioni , con una metodologia “aperta”,tale cioè da consentirmi in futuro di rielaborare i files,archiviati come copia "raw" dell’originale (salvo gli errori e le approssimazioni dello scanner).Le periferiche su cui mi baso sono un Coolscan 5000 e un CRT LaCie electron22.
Mi rivolgo sia agli Autori sia a quanti hanno consolidato una esperienza in materia per chiedere chiarimenti e consigli su quanto segue:
1- Target kodachrome
a- Il target Q60 della Kodak per diapo kodachrome consente di ricavare un profilo dello scanner di buon livello (basso dE) utilizzando EZcolor?
b- Se no,quali sono le alternative valide?
2- EZcolor
c- EZcolor offre prestazioni qualitativamente adeguate al livello delle periferiche di cui dispongo?
d- Consente di ottenere profili con basso dE,leggibili ed editabili con gli applicativi più diffusi sul mercato?
3- Targets IT8
e- Per una buona resa è necessario disporre di tutti i target IT8,cioè uno per ciascun tipo di film?
f- Per Ektachrome 64 quale target si può usare?
g- Nell’ipotesi di utilizzare EZcolor,si noterebbe una sensibile differenza (dE) tra i profili ottenuti con i target HCT e i target più comuni,ad es. quelli prodotti da Wolf Faust ?
4- Formato dei files di archiviazione
h-Ritengo che la scelta ottimale per archiviare il file di uscita lineare (gamma=1) dello scanner con la risoluzione massima (come fosse un raw da fotocamera digitale) sia PSD a 16 bit.Che ne dite?
i-Il formato nativo NEF potrebbe offrire dei vantaggi?
5- CM
j-Se ho ben compreso, quando si opta per il Color Management gli automatismi vanno disabilitati,quindi anche la regolazione delle soglie delle ombre e delle luci.Per delle diapo esposte correttamente con un range significativamente limitato,conviene rinunciare alla regolazione della scala tonale,dell’esposizione etc. e optare per la gestione con i profili o no?
k-Ci sono dei criteri o è una questione soggettiva?
Ringrazio sin d’ora quanti aiuteranno me e altri apprendisti a orientarsi in un campo che dà la sensazione di non abbondare di “assessments” né di criteri rigorosi di valutazione esprimibili in termini numerici e basati su misurazioni con bassi errori di ripetibilità.
Riccardo Gullotta
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AlbertoM
Moderatore
Italy
4742 Posts |
Postato - 19/05/2006 : 14:05:59
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Ciao Riccardo,
ti rispondo per quello che so 
1)Il target per il Kodachrome deve essere necessariamente quello.
EZcolor è la versione ridotta di MonacoProfiler, che è un buon SW, per cui penso che si ottenga un profilo di buona qualità
Cosa significa dE basso? quali colori rispetto a quali colori? quelli del target stesso rispetto alla scansione del target? comunque non ho fatto test in questo senso, se tu hai il target e il SW prova a farli direttamente e poi raccontaci i risultati. Alternative? ProfileMaker...
2)
c- Vedi risposta di prima
d- Quali sono gli applicativi più diffusi sul mercato?
In genere un profilo è editabile solo dal programma che lo ha creato, ma dipende dal tipo di editing che vuoi fare.
3) Riassumendo quello che ho scritto sull'articolo: se si crea un profilo su una diapo che ha gamut così ampio da contenere quello di tutte le altre diapo non è strettamente necessario l'utilizzo di target multipli (nel tuo caso dovrebbe andare bene il target realizzato su Provia, Kodachrome esclusa).
Il target HTC dà effettivamente risultati un po' migliori perchè ha più tacche, e perchè sono state misurate da uno spettrofotometro, per cui il dE medio fra il file di riferimento e il target è molto più basso rispetto agli IT8 che vengono creati in modo da "rispettare" il file di riferimento, ma con un'inevitabile tolleranza costruttiva (però non so se quelli prodotti da Wolf Faust siano anch'essi a colori imposti o misurati)
4)Per l'archiviazione è corretto il tuo ragionamento: meglio assegnare il profilo dello scanner e salvare a 16 bit, senza fare conversioni.
Per questioni di compatibilità future è meglio il formato PSD o TIF e non il NEF (qualitativamente non cambia niente)
5) Se vuoi utilizzare un Color Management esterno (profilo creato da te e assegnato in Photoshop) è meglio evitare ogni correzione interna al Driver; per es. nel driver Minolta impostando 16 bit linear le correzioni di luminosità, contrasto ecc sono disabilitate: meno conversioni/correzioni si fanno prima dell'assegnazione/conversione con Photoshop meglio è.
La scelta amletica riguarda più che altro il controllo di guadagno del sensore (o intensità della luce dei led nei Nikon):
se si lascia il guadagno a 1 (nessuna amplificazione o riduzione del segnale) è più facile recuperare i colori di una diapo sovra/sottoesposta;
se si varia il guadagno si hanno vantaggi di leggibilità nelle ombre/alte luci, ma il profilo non vale più, e diventa più difficile recuperare i colori perchè bisogna farlo ad occhio
Una domanda: tu hai già dei target? se li hai già, non vale la pena comperarne altri (a meno che non siano così vecchi da non essere più validi, anche se è difficile stabilirlo)
AlbertoM |
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