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Rapick
Junior Member

Italy
24 Posts

Postato - 15/05/2006 :  09:34:11  Mostra il Profilo  Visita la Homepage di Rapick  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
PREMESSE:
1) Questo 'post' è dedicato a chi è più pricipiante di me. Mi scuso con i veri 'guru' per inesattezze, ovvietà, approssimazioni, etc.
2) Il contenuto del medesimo consiste in elucubrazioni basate sui frutti della mia modesta esperienza, quindi è altamente opinabile: grato a tutti coloro che vorranno rispondere con un diverso parere
3) Dire che lo scopo della fotografia (digitale) è di produrre l'immagine più bella SENZA RITOCCHI è una (mezza) grossa sciocchezza: il lavoro in 'camera oscura' (chimica o elettronica) è sempre stato una parte essenziale del FARE una fotografia. Lo scatto perfetto è un mito!
4) Il mio 'attrezzo' è e rimane Photoshop 7.0 (che ho trovato a buon prezzo). Ma per queste elaborazioni ELEMENTARI qualsiasi 'editor' minimamente evoluto va bene. Meglio se dotato di passi multipli di 'undo' (cancella operazione). Meglio ancora se consente di lavorare su 'layers'. Suggerimento: perché non THE GIMP? Grandioso e gratis (io non lo uso per pura pigrizia).

PUNTO DI PARTENZA:
1) iL PUNTO 3 in Premesse non significa affatto che qualsiasi scatto 'casual' possa diventare un pezzo da esposizione grazie a una sapiente elaborazione: difficilmente qualsiasi trucco può trasformare in interessante un soggetto banale; nessuna elaborazione può riportare nell'inquadratura ciò che al momento dello scatto è rimasto fuori. Lo scopo dell'elaborazione è di MIGLIORARE un'immagine BUONA. Lavorare su un'immagine BRUTTA è tempo sprecato: nel migliore dei casi il risultato finale sarà MEDIOCRE.
2) Attenzione all'ESPOSIZIONE! Le ombre sottoesposte si recuperano (entro certi limiti!) - Le luci 'bruciate' sono perse per sempre.
3) Parametri 'in-camera': io lascio luminosità, contrasto e saturazione colore su 'medio' - Setto l'acutanza (sharpness) al MINIMO DISPONIBILE (zero o max valore negativo, secondo la macchina)

PROCEDIMENTO:
1) Carico la foto in PS7 e apro LAYERS / NEW ADJUSTMENT LAYER / LEVELS - Compare una finestra di questo tipo (istogramma):

Qui si tratta in primo luogo di accertare se la foto è adatta a sopportare le successive elaborazioni: se (come nell'esempio) l'istogramma è rappresentato da una 'campana' abbastanza centrata rispetto agli estremi, non ci sono problemi. Se l'istogramma presenta ampi spazi vuoti a destra o a sinistra, conviene correggere l'esposizione trascinando rispettivamente il triangolo bianco o nero in 'input levels'. Se la 'campana' è schiacciata a sinistra, c'è qualche spazio di miglioramento trascinando verso destra il triangolo centrale (grigio). Se la 'campana' è schiacciata a destra, occorrerà come minimo rassegnarsi a vedere un cielo bianco-latte (accettabile in certe situazioni).
2) Adesso apro LAYERS / NEW ADJUSTMENT LAYER / CURVES - compare una finestra come questa (linea diaginale retta):

Qui si può veramente 'modellare' il contenuto tonale trasformando la diagonale in una curva (click and drag). In generale la curva 'magica' si ottiene impostando le coordinate (X,Y): (24,12) e (230,242) come approssimativamente mostrato nell'esempio. In generale il punto centrale (X = 127) è bene rimanga 'neutro' (Y = 127), ma si può provare a spostarlo una decina di vlori in alto o in basso.
3) Se il risultato è soddisfacente, incorporo nello 'sfondo' i 'livelli' che ho creato: questo mi consente di salvare l'immagine come .JPG. Quindi: LAYERS / FLATTEN IMAGE. Nota: invece di creare i 'layers' di ritocco, avrei potuto trovare le stesse funzioni in IMAGE / ADJUSTMENT / (LEVELS... / CURVES...) . Il vantaggio di usare i layers è nella possibilità di richiamarli successivamente e correggere le singole impostazioni senza dover rifare tutto il lavoro (cosa molto utile quando i 'ritocchi' diventano complessi...).
4) Adesso apro: FILTERS / SHARPEN / UNSHARP MASK e imposto: Amount 20% - Radius 50 - Treshold 0.

Con questi parametri la USM funziona come Esaltatore di Contrasto (local cntrast enhancement): l'effetto si osserva in preview nella finestra. Nota: provare a variare Amount tra 10% e 30%
5) Infine apro ancora FILTERS / SHARPEN / UNSHARP MASK ma questa volta imposto: Amount 200% - Radius 0.3 - Treshold 0.

Con questi parametri USM esalta l'acutanza dell'immagine. ATTENZIONE! Il valore di 'amount' ottimale varia a seconda del contenuto di contrasto della foto (indicativamente tra 80% e 240%). La scelta di un valore eccessivo ROVINA la foto creando effetti di 'alone' intorno agli spigoli degli oggetti: meglio essere conservativi, osservando l'effetto nella finestra di preview (impostare i9ngrandimento 200-300%)
6) 'Finezza': Se la foto è destinata sia alla stampa che alla pibblicazione on-line: Prima eseguo il passo 5 con 'amount' ridotto (intorno a 100%). Quindi salvo la copia per la stampa mediante: FILE / SAVE AS... (scelgo JPEG e spunto 'as a copy'). Poi ridimensiono l'originale (tipicamente a 800X600) e RIPETO IL PASSO 5 (USM) scegliendo il valore di 'amount' che produce la massima acutanza ma senza produrre aloni.
Per il momento è tutto!
Qualche esempio dei risultati in questa galleria:
http://www.pbase.com/rapick/jebelharim


CONCLUSIONE:
Si può fare meglio? Sicuramente sì. Ho semplicemente voluto illustrare un procedimento SEMPLICE ed ESSENZIALE come punto di partenza. L'importante, credo, anche nella 'elaborazione', è sviluppare uno stile personale e 'unico'. Per spiegarmi: per me questa foto è INCONFONDIBILMENTE di Dirk Vermeirre (un grande artista, secondo me):
http://www.pbase.com/dievee/image/3132348

Rapick

AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  15/05/2006 :  14:05:00  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Bene!

Direi che hai esposto chiaramente le basi del fotoritocco, ovvero quelle operazioni che andrebbero (quasi) sempre fatte dopo ogni scatto.

Grazie del mini-tutorial

A presto

AlbertoM
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Rapick
Junior Member

Italy
24 Posts

Postato -  15/05/2006 :  15:52:24  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Rapick  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Gazie Alberto.
Spero aiuti qualche 'absolute beginner' terrorizzato da Photoshop (ci siam passati tutti!) a familiarizzare con lo strumento. Dopo di che, come già detto, anche per il fotoritocco l'importante è crearsi uno 'stile' personale.
Ciao.

Rapick
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Enrico
Moderatore

Italy
2010 Posts

Postato -  17/05/2006 :  22:04:02  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Enrico  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ciao Rapick,
complimenti per l'ottimo mini tutorial, che può essere considerato un ottimo workflow "general purpose" per editare i nostri files digitali.

Un consiglio che mi sento di dare è quello di non utilizzare la modalità JPG in fase di scatto, almeno per tre buoni motivi:

1- si evita la compressione JPG a perdita di qualità
2- si possono tralasciare tutti i settaggi della fotocamera (esposizione esclusa!), per poi impostarli sucessivamente in fase di post-prduzione (sharpness, contrasto, bil. bianco)
3- si ottiene un file a 16bit/colore (12 effettivi) che consente una post-produzione più "forzata" senza perdere preziose tonalità intermedie.
In particolare i 16bit sono molto utili proprio con la Unsharp mask settata 20-50-0, che rende più gradevole l'immagine ma tende a "strappare" l'istogramma. Okkio che il famoso "20-50-0" può introdurre clipping sulle alte luci.

Ciao
Enrico
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Rapick
Junior Member

Italy
24 Posts

Postato -  18/05/2006 :  11:58:06  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Rapick  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da Enrico

Ciao Rapick,
complimenti per l'ottimo mini tutorial, che può essere considerato un ottimo workflow "general purpose" per editare i nostri files digitali.

Un consiglio che mi sento di dare è quello di non utilizzare la modalità JPG in fase di scatto, almeno per tre buoni motivi:

1- si evita la compressione JPG a perdita di qualità
2- si possono tralasciare tutti i settaggi della fotocamera (esposizione esclusa!), per poi impostarli sucessivamente in fase di post-prduzione (sharpness, contrasto, bil. bianco)
3- si ottiene un file a 16bit/colore (12 effettivi) che consente una post-produzione più "forzata" senza perdere preziose tonalità intermedie.
In particolare i 16bit sono molto utili proprio con la Unsharp mask settata 20-50-0, che rende più gradevole l'immagine ma tende a "strappare" l'istogramma. Okkio che il famoso "20-50-0" può introdurre clipping sulle alte luci.

Ciao
Enrico



Grazie, Enrico.
Hmm, RAW, gioie e dolori...
Personalmente, è un anno che vado 'provando e riprovando' e non so dire se sia la scelta 'giusta' da consigliare a un PRINCIPIANTE.
Vediamo:
1 - Si evita la compressione JPEG, che comporta perdita di qualità in fase di processing. VERO! Ma avendo cura di settare la macchina per JPEG a massima qualità / minima compressione (esempio: SHQ sulla mia E-300, compressione 1:2.7), la differenza diventa percettibile solo dopo un processing MOLTO pesante (in pratica: tentando un salvataggio 'disperato'.
2 - Consente di impostare (e MODIFICARE!) i settaggi della macchina in fase di post-produzione. VERO! In particolare per i settaggi critici, che sono bilanciamento del bianco (WB) e compensazione dell'esposizione (EV). Obiezione: molto utile ma non indispensabile: in alternativa posso (meglio di tutto!) settare il WB con il cartoncino campione e scattare una serie di 3-5 foto in 'EV bracketing'.
3 - Consente di 'lavorare' su files a 12 bit/colore, più 'flessibili degli 8 bit/colore dei JPEG. VERISSIMO! Il vantaggio è risultato veramente enorme per esempio nella 'lavorazione' del concerto degli amici della Flight Band (ISO 1600 - illuminazione orribile...): http://www.pbase.com/rapick/flightband

MA, PER CONTRO:
1 - I files RAW son grandi: una CF da un Giga è piena in un attimo / Be', poco male, si tratta di raddoppiare (meglio triplicare) la capacità del 'parco schede' (e direi che 1GB è da considerare la capacità 'unitaria' minima).
2- I files 'raw' devono essere sviluppati, cioé convertiti in JPEG o TIFF, mediante apposito software. / E qui nascono i problemi! Perché non solo ogni marca, ma addirittura ogni modello di macchina produce un 'raw' codificato in maniera diversa! Per esempio, i raw prodotti dalla Nikon D200 sono strutturalmente diversi da quelli della Nikon D50.
Per lo sviluppo si può usare: a) il software del costruttore della macchina . b) 'Sviluppatori' universali, per esempio: Adobe CR, Bibble, Pixmantec RSP, Silkypix, ecc.
E si può verificare ciascuno dei seguenti casi:
1) Il software del costruttore è un 'bidone': per avere un risultato finale almeno uguale al JPEG prodotto dalla macchina dovete sborsare (100 Euro min.) per l'acquisto di uno sviluppatore universale.
2) Il costruttore include con la macchina un software di conversione con funzionalità MINIMA (= insufficiente). Se volete di più (cioé: che funzioni) c'è l'upgrade A PAGAMENTO. E magari il codice è anche criptato, tanto per chiudere l'alternativa 'universale'. Di male in peggio...
3) Nel campo degli sviluppatori 'universali', si incontrano strane 'idiosincrasie': per esempio il software 'x' svioluppa benissimo i raw Canon e in maniera mediocre i .NEF di Nikon, il software 'y' viceversa...orientarsi può diventare difficile.

Sinceramente, la conclusione (provvisoria) di un anno di 'provare ne riprovare' è che scattare 'RAW' produce risultati finali VISIBILMENTE migliori in un numero 'abbastanza limitato' di situazioni critiche, al prezzo di un maggior 'consumo' di memoria (anche sul PC!) e di una certa complicazione aggiunta al workflow 'normale'. Il che porterebbe a consigliare: JPEG normalmente - RAW quando si pensa che possa servire: ISO elevato, rischio di sovra- sotto- esposizione, bilanciamento del bianco critico con illuminazione artificiale... ma non sono sicuro che sia la soluzione giusta...

Rapick
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Enrico
Moderatore

Italy
2010 Posts

Postato -  18/05/2006 :  12:52:11  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Enrico  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Rispetto profondamente i workflow altrui, anzi, benvenuta la workflow-diversità!
Il mio workflow penso sia ottimale per le MIE esigenze, ma evidentemente le esigenze e le sensibilità sono molto diverse tra loro.
Per me il RAW è l'equivalente dell'ORIGINALE chimico (negativa o diapositiva), dunque -a meno delle foto alla zia peppina - preferisco avere dalla fotocamera il mio ORIGINALE e non l'interpretazione frettolosa del firmware, che lo converte in JPG.

Quello che dici tu -diverse risultati utilizzando diversi converters- secondo me non è il difetto, bensì il PREGIO del formato RAW. E' come quando si cambiava prodotto chimico per ottenere risultati diversi, ma col RAW il vantaggio è che posso "sviluppare" quante volte voglio, con algoritmi sempre più performanti. Vedi ad esempio il netto miglioramente tra ACR 3.0 e ACR 3.3, vedi la resa con nitidezza "senza compromessi" di DCRAW, ecc....

Il JPG della fotocamere viene invece creato in tutta fretta dal firmware della fotocamera, applicando tra l'altro profili colore molto approssimativi (non si tratta solo del punto del "bianco").

Per la dimensione dei raw, non vedo grossi problemi: la mia D70 produce JPG nell'ordine dei 3Mb, i RAW nell'ordine dei 5Mb: con una scheda da 512Mb ho 88 scatti RAW.... non credo che questo costituisca un grosso problema.

Per quanto riguarda la qualità, io cerco sempre di tenere sotto controllo l'obiettivo finale: avere una stampa con il massimo di gradazioni tonali. In particolare per il B/N è fondamentale mantenere le 255 gradazioni di grigio.
Tu prova ad applicare le elaborazioni illustrate ad uno scatto JPG, e dai un'occhiata all'istogramma (se usi PS clicca sul triangolino giallo col punto esclamativo): osserva quanti "buchi" si creano, sono tutti toni persi, che non finiranno in stampa.
In stampa questa "povertà tonale" è evidente, mentre a monitor è più difficile da notare.

Ciao
Enrico
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Benedetto
Advanced Member

Italy
433 Posts

Postato -  18/05/2006 :  15:47:47  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Benedetto  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Sono d’accordo con Enrico.
Io fotografo da poco più di un anno con la digitale e, da subito, ho scattato solo in Raw.
I motivi, oltre quelli illustrati da Enrico, sono i seguenti:
a) con Camera Raw, come ho avuto modo di segnalare in un mio post di qualche tempo fa, tengo perfettamente sotto controllo l’istogramma. Nel senso cioè che vedo subito se ho alte luci o ombre clippate e intervengo di conseguenza, posso spalmare "l’istogramma del composito …. in qualche modo lungo tutto il range che va dalle luci alle ombre, per quanto possibile con continuità”(cfr.M.Galiazzo : Luci e Ombre- Photoactivity);
b) con Camera Raw, per quel poco colore che faccio, posso regolare il bilanciamento del bianco a mio piacimento, nel BW lo utilizzo per regolare i toni dell’immagine senza paura di perderne uno; sempre in BW, ho scoperto recentemente che utilizzando il metodo di Fraser e riportando poi la saturazione a 0, quando, successivamente, in Photoshop uso miscelatore di canali privilegiando il canale del verde, ottengo una ulteriore modulazione aggiuntiva dei passaggi di grigio; dopo avere convertito l’immagine da Camera Raw, posso utilizzare il comando adjustement exposure per regolare di fino il contrasto, sempre senza paura di perdere toni; conservo sull’HD sia l’originale Raw già predisposto, che la copia elaborata;
c) con Camera Raw, parto da un file grezzo che non è stato assolutamente manipolato dal software della macchina e, pertanto, mi si aprono praterie sconfinate di intervento, tant’è che sulla Canon ho disattivato praticamente tutti i settagli (nitidezza, contrasto etc.)
d) siccome non faccio il fotoreporter di guerra sotto le mitragliatrici, ho comprato un microdrive da 6 giga che (toccando ferro) finora non mi ha mai dato problemi e sul quale posso archiviare quasi 360 scatti Raw da circa 18mb ciascuno ( dieci rulli di pellicola);
e) se proprio voglio, con Adobe Bridge posso salvare in Jpeg in bassa o alta risoluzione per una visualizzazione rapida;
f) posso utilizzare lo strumento taglierina di Camera Raw con effetti meno distruttivi sui toni della immagine rispetto alla taglierina di PS e con l’ulteriore vantaggio di poter cancellare il file xmp e tornare alla immagine originale in qualunque momento;
g) l’interpolazione di Camera Raw, a mio parere, è ottima e posso produrre file di quasi 150 mega delle dimensioni di 45X65 cm, guarda caso perfetti per la mia Epson 4000
Penso che basti.
Un saluto a tutti.
Benedetto
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Benedetto
Advanced Member

Italy
433 Posts

Postato -  18/05/2006 :  18:05:34  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Benedetto  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Mi dimenticavo di aggiungere un particolare:
ovviamente, lo scatto (esposizione, messa a fuoco, inquadratura etc.) deve essere perfetto.
Un saluto a tutti
Benedetto
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Rapick
Junior Member

Italy
24 Posts

Postato -  18/05/2006 :  18:11:02  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Rapick  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da Enrico

Rispetto profondamente i workflow altrui, anzi, benvenuta la workflow-diversità!
Il mio workflow penso sia ottimale per le MIE esigenze, ma evidentemente le esigenze e le sensibilità sono molto diverse tra loro.
...
Per la dimensione dei raw, non vedo grossi problemi: la mia D70 produce JPG nell'ordine dei 3Mb, i RAW nell'ordine dei 5Mb: con una scheda da 512Mb ho 88 scatti RAW.... non credo che questo costituisca un grosso problema.
...
Tu prova ad applicare le elaborazioni illustrate ad uno scatto JPG, e dai un'occhiata all'istogramma (se usi PS clicca sul triangolino giallo col punto esclamativo): osserva quanti "buchi" si creano, sono tutti toni persi, che non finiranno in stampa.
In stampa questa "povertà tonale" è evidente, mentre a monitor è più difficile da notare.
Ciao
Enrico



Enrico,
prima di tutto lasciami ripetere quale bella sorpresa sia stata per me trovare un forum italiano in cui ci si esprime a QUESTI livelli di competenza... (paragono ai Forum di DPR...)
RAW vs JPEG - Be', nel mio precedente post ho fatto un pò l'avvocato del diavolo, ma... la vera conclusione a cui sono arrivato (nonostante tutte le obiezioni) è, anche per me: 100% RAW. Semplicemente, per un principiante 'assoluto' cominciare 'facendosi le ossa' in JPEG e con un editor serio (e.g. PS 7+) può essere una scelta conveniente (ma forse questa convinzione riflette semplicemente la mia personale esperienza...)
Dimensione file - Qui dipende molto dalla macchina: la mia Oly E-300 produce (a 8 MP) files .JPG SHQ di circa 5 MB e files .ORF (raw) di ben 13.5 MB (!!!). Di buono ha che la velocità di scrittura in raw è davvero fantastica ...
Tuttavia queste differenze non sono sostanziali: la prossima volta che capito in qualche paradiso dello shopping, compro una manciata di Sandisk Extreme III...
Istogramma - E' quello che mi ha infine convinto a favore del 100% RAW: come già accennato, solo convertendo in B/N a 12 bit sono riuscito a dare agli amici della 'Flight Band' qualche stampa decente del loro concerto...
Grazie ancora per i validissimi commenti.

Rapick
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Rapick
Junior Member

Italy
24 Posts

Postato -  18/05/2006 :  18:22:58  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Rapick  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da Benedetto

Sono d’accordo con Enrico.




...E io non posso che essere d'accordo con te... Per quanto mi riguarda, come software di conversione uso RAW Shooter Premium, di cui mi piace la VELOCITA' (certo dovrei avere un PC all'altezza... col tempo).
Grazie anche a te per il prezioso contributo ... Posso dire che avrei voluto leggere anche un commento da un 'principiante' (quelli a cui il mio modesto 'tutorial' era dedicato...), oppure questo Forum è per soli PRO?

Rapick
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Benedetto
Advanced Member

Italy
433 Posts

Postato -  18/05/2006 :  19:38:31  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Benedetto  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Grazie Rapick, solo che, per quanto mi riguarda, l'unico PRO che mi si addice è il no-PROfit, infatti ho speso un sacco di soldi e non ho beccato una lira.
Sono solo un amatore
Un saluto a tutti.
Benedetto
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Enrico
Moderatore

Italy
2010 Posts

Postato -  18/05/2006 :  21:26:21  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Enrico  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Eh si,
perchè spesso le seg*e più impressionanti se le fanno proprio i fotoamatori, mica i professionisti!
Speriamo che nessun Pro sia all'ascolto!!!

Ciao
Enrico
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nikarlo
Advanced Member

Italy
826 Posts

Postato -  18/05/2006 :  23:29:53  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di nikarlo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Beh, spesso i Pro scelgono la strada più breve per ottenere il risultato e può succedere che qualcosa si perda per la strada. Mentre siti e forum come questi possono servire per riportarli sulla retta via
Carlo.
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Rapick
Junior Member

Italy
24 Posts

Postato -  19/05/2006 :  07:21:52  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Rapick  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da nikarlo

Beh, spesso i Pro scelgono la strada più breve per ottenere il risultato e può succedere che qualcosa si perda per la strada. Mentre siti e forum come questi possono servire per riportarli sulla retta via
Carlo.



Ma infine, chi sono questi 'mitici' PRO?
Quelli che ti fanno la copertina con l'ultimo massacro di Falluja?
Quelli che volano da una spiaggia tropicale all'altra accompagnati da modelle mozzafiato?
Eroi romantici, vedi Clint Eastwood ne "I Ponti di Madison County"?
O semplicemente persone che sbarcano il lunario (anche bene, a volte), con un matrimonio via l'altro (gli inevitabili scatti 'canonici') e qualche 'evento' o servizio pubblicitatio quando capita?
Nessu disprezzo, anzi tanto di cappello: è un lavoro comunque difficile...
Molte volte il 'PRO' è tale (cioé lavora su commissione), anche per soddisfare una grande passione di 'dilettante appassionato' o 'artista fotografo'... il che complica ancora le cose...

Rapick
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Enrico
Moderatore

Italy
2010 Posts

Postato -  19/05/2006 :  10:28:12  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Enrico  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Il tema "Pro" - "non-Pro" è molto variegato, ed è indubbiamente ingiusto fare di tutta l'erba un fascio.

Laddove i costi vanno contenuti al massimo per prendere i lavori, è evidente che bisogna cercare mediazioni "possibili", che limitino al massimo la post-produzione (la manodopera incide molto più dei materiali).
Esitono tuttavia Pro che vendono proprio la "perfezione", allora il discorso cambia, e i prezzi anche.

Ciao
Enrico
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Papàrazzo
Average Member

Italy
89 Posts

Postato -  21/05/2006 :  10:38:51  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Papàrazzo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ciao a tutti,
intervengo su questo post interessantissimo perché voglio anche io dire la mia #9786;.
Le cose in ballo sono tante e cercherò di riassumere:
1. innanzitutto è vero che il tono di questo forum è molto alto, per la parte teoria del colore credo che sia elevatissimo e questo va dato merito agli ideatori;

2. per quanto riguarda il workflow esposto da Rapick credo che sia un buonissimo workflow semplice per posteditare in maniera basica e foto; qualsiasi foto scattata in RAW dovrebbe come minimo subire questa minima lavorazione.
Sottolineo RAW perché per quanto ci riguarda (uso “ci” perché come molti sapranno io condivido la passione con mia moglie Lidia) noi scattiamo solo in RAW visto che ci permette di avere tutti quei vantaggi che Enrico e Benedetto hanno già sottolineato benissimo. A mio personalissimo parere chi ha l’esigenza di scattare in JPEG (per esigenze varie e validissime ci mancherebbe) non dovrebbe pensare a posteditare le foto ma a renderle perfette direttamente in macchina attraverso i dettagli delle impostazioni personalizzate e con l’aggiunta in macchina di curve contrasto ad hoc: altrimenti il vantaggio del JPEG decade!

Ovviamente si tratta di un workflow base in quanto PS o altri software di fotoritocco permettono di “smanettare” alla grande ed è quello che facciamo noi … ci divertiamo a studiare PS e ad applicarlo nelle forme più complesse (una nostra foto spesso arriva ad avere 10/15 livelli con regolazioni varie e spesso vengono applicate non meno di 5/10 funzionalità: le più usate sono senz’altro livelli, curve, selective colors, unsharp mask, shadow highlight, hue saturation tutte rigorosamente mascherate a dovere con le maschere di livello; molto usati da parte nostra sono anche i metodi di fusione dei livelli.

3. Per quanto riguarda la teoria del colore e la demosaicizzazione del RAW noi abbiamo calibrato Camera Raw con una Gretagh a 24 tacche.

4. Non ho ben capito il discorso di Benedetto sui vantaggi di creare il B/W tramite Camera Raw e mantenere il vantaggio poi lavorando col miscelatore di canali … ad ogni modo poiché anche noi stiamo aumentando la pre-lavorazione su Camera Raw (dopo aver parzialmente letto Fraser #9786;) dovrò leggermi bene il post di Benedetto sul B/W in Camera Raw #9786;.

Ciao a tutti

Andrea
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