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 Confronto calibratori X-Rite e Barbieri
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dindo
New Member

Italy
11 Posts

Postato - 29/11/2014 :  08:43:49  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Buongiorno a tutti,
premetto che utilizzo un monitor Eizo 30" CG ed una stampante Epson 3880 e che calibro entrambi con il calibratore della X-Rite modello i1Publish Pro 2 che ho avuto modo di trovare d'occasione un prezzo davvero strepitoso rispetto a quello di listino.
Sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti.
Leggendo poi su questo sito il servizio offerto di calibratura per la creazione di profili .icc per la stampante/carta ho visto fare riferimento al Barbieri Spectro Swing.
Notato il prezzo di questo calibratore che, mi pare di aver capito, tra apparecchio e software si aggira intorno ai 6-7000 euro, mi è automaticamente sorta la curiosità di chiedermi, in termini di qualità/fedeltà, quanta potrebbe essere la differenza di risultato di stampa ottenibile con un suo profilo rispetto a quello che ottengo con il mio X-Rite.
Per questo mi farebbe piacere conoscere il parere di qualcuno di voi esperto che magari ha avuto la fortuna di poterli confrontare, quanto sia apprezzabile, anche in relazione alla differenza di costo, la differenza di risultato.

Tra l'altro non ho capito se l'azienda Barbieri produce anche un calibratore per monitor oppure no.
Perché sul loro sito non l'ho trovato ma tempo fa mi era parso di averne visto uno su qualche sito su internet...ma magari mi sto confondendo.
Grazie

andre_
Advanced Member

Denmark
2054 Posts

Postato -  29/11/2014 :  10:19:45  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di andre_  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Non dimenticare che lo strumento é solo una delle variabili nel processo di calibvrazione/profilazione di un device.
Forse neppure il piú importante in assoluto...

Oltre alla capacitá di calibrarsi correttamente ed alla capacitá di mantenere la calibrazione costante nel tempo del monitor/stampante (due cose fondamentali), le differenze piú visibili sono probabilmente nel software usato.

La funzione dello strumento di misura é "limitata" (notare le virgolette) al misurare esattamente la luce. Ma poi il grosso del lavoro lo fa il software.
Uno strumento puó differire da un altro per:
- Intervallo di misura (1-10nm o piú)
- Capacitá di leggere luce UV
- Capacitá di produrre luce con o senza UV (per le stampanti e le carte con sbiancanti)
- Precisione nella lettura (forse meno fondamentale di quanto non si pensi)
- Velocitá di lettura
- Costanza delle letture nel tempo e tenuta al riscaldamento nella lettura di molti punto (questo é invece fondamentale!)

Quindi il grosso della differenza tra diversi strumenti sta nella flessibilitá, piú che nella "qualitá" in senso lato.
Se uno strumento funziona correttamente, fa piuttosto bene quello per cui é nato.
Ma se é nato per utilizzi limitati, rimane limitato...
Se invece é di alta gamma, ha una flessibilitá sconosciuta a quelli piú economici.

Con il software si puó ovviare a molti limiti di uno strumento, ma non a tutti.
Usare BasICColor per profilare il monitor piuttosto che i software originali) fa la differenza moto piú che usare un i1 piuttosto che un Discus (che credo essere la sonda piú di alta gamma per profilare monitor oggi sul mercato).
Allo stesso modo, usare Argyll, solo per fare un esempio, permette risultati semplicemente irraggiungibili da altri software per le stampanti (fermo restando i limiti intrinseci dello strumento).

Credo che per la profilazione delle stampanti i limiti dello strumento siano piú importanti, ma sempre piú in termini di flessibilitá che di qualitá pura del risultato.
Un Munki usato bene produce ottimi risultati, molto migliori di quello che la precisione pura suggerirebbe (infatti il suo software usa poche patches, ma ha la funzione di miglioramento di un profilo esistente).
La cosa che non si puó superare con un Munki, che richiede uno strumento ben piú costoso, é ad esempio l'assenza di un sistema per leggere ed eliminare gli UV.
Per quello occorre scegliere una carta che si sa in partenza essere senza sbiancanti ottici, e cosí via.
a_


www.justnuances.com
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glacort
Advanced Member

Italy
1298 Posts

Postato -  29/11/2014 :  11:52:17  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ho i profili fatti da Alberto per le mie due stampanti (3880 e P50) e le due carte che uso di più.
Inoltre, per le stesse carte, ho i profili fatti col Munki e il suo software Xrite con due "ottimizzazioni".
Ieri ho rifatto gli stessi profili col Munki e Argyll con 1680 tacche (8 fogli A4 per ognuno).

Da un po' di stampe di prova ho tratto una personalissima conclusione che non può che confermare quando scritto da _andre (e come si fa a smentirlo ?!):
se hai un profilo decente le differenze pratiche con altri sono minime e contano meno di altri parametri.

I profili che mi ha fatto Alberto hanno migliori gradienti nelle ombre profonde, specie nei marroni e rossi scuri. Ma ci vuole un occhio molto molto allenato per notarlo, e solo in poche stampe.

Diverso il caso dei due software per il Munki: con la 3880 meglio il profilo Argyll, con la P50 meglio il software Xrite.
Ma, di nuovo, differenze così inavvertibili che mi dispiace aver sprecato tanti bei fogli A4. Questo anche perchè, a parte la corrispondenza nei colori, la "piacevolezza" al mio occhiomentro non è sempre a favore del profilo più accurato.

GLC
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dindo
New Member

Italy
11 Posts

Postato -  29/11/2014 :  14:04:50  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ok grazie a tutti....continuerò quindi a vivere felice con il mio i1 Publish Pro 2.
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runtu
Advanced Member

Italy
1645 Posts

Postato -  29/11/2014 :  17:00:14  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da glacort...ho rifatto gli stessi profili col Munki e Argyll con 1680 tacche (8 fogli A4 per ognuno...



...prova con questi parametri:

http://www.photoactivity.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=3959

carlo rondinelli
http://flickr.com/photos/carlorondinelli
....seconda grande passione:http://www.x-plane.it/index.php
....terzo grande vizio: http://www.maledettotoscano.it/
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glacort
Advanced Member

Italy
1298 Posts

Postato -  29/11/2014 :  17:24:06  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Carlo,
grazie, non l'avevo letto, servirá per la prossima volta, ormai i 16 fogli sono andati.
Piuttosto: già ho avuto qualche difficoltà a leggere le tacche ... se diventano ancora più piccole e ravvicinate sarà ancora più difficile.

GLC
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glacort
Advanced Member

Italy
1298 Posts

Postato -  29/11/2014 :  18:55:56  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Claudio,
ho provato adesso. Coi tuoi parametri (ma -p210x297)in tre A4 ci stanno 1798 tacche. Ho provato la lettura e sembra che vada. Faccio stabilizzare e domani chartread e colprof

GLC
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runtu
Advanced Member

Italy
1645 Posts

Postato -  30/11/2014 :  09:58:23  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Se non leggi le patch come se stessi sul circuito di Maranello non dovresti avere problemi.

carlo rondinelli
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glacort
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Italy
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Postato -  30/11/2014 :  10:27:58  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Claudio:

E' divertente giocare coi parametri, i miei ultimi sono 1500 tacche e

printtarg -v2 -ii1 -b -T437 -L -a 1.12 -m0 -M0 -P -p210x320 Nome
(320 di lunghezza per avere striscie più lunghe, resta abbastanza bianco in fondo)

ho avuto qualche problema a leggere l'ultima striscia in basso, perchè la riga di guida mi va fuori del foglio e a mano non riesco ad evitare gli errori di lettura. Ho rimediato attaccando (scotch dietro) una strisciolina di carta da stampe "buttate". Ora che so (spero) come fare forse è meglio essere meno tirchio e puntare su 4 fogli

Ho poi "aggiustato" i bordi: senza margini nel driver e impostandoli con PWP che uso per la stampa (ho smesso di comprare PS che non mi è mai piaciuto e usavo solo per ACR, non mi vanno le copie pirata e PWP fa tutto quanto mi serve dopo RawTherapee o LR).

Domande:
In questo modo fra driver e PWP si fa un resampling: influisce ?.
Le mie stampanti P50 e 3880 credo vadano a 8 bit, il T è per quelle a 16 bit, influisce ?
ho usato T437: 437 è calcolato da PWP, influisce ?



GLC
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rosario_ge
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Switzerland
882 Posts

Postato -  30/11/2014 :  11:24:26  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di rosario_ge  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Spulciando siti alla ricerca di una copia di una test image per la stampa ( PDItarget in tiff 16 bit Profoto (posto che esista...)) ho trovato una micro utility per la stampa delle chart profili che , a leggere le note, dovrebbe poter sostituire ACPU , con il vantaggio di non influire sulle dimensioni .
Non sono in grado di certificare che faccia effettivamente quel che promette....

http://www.drycreekphoto.com/tools/ChartPrinter/DryCreekPhotoPrintUtilitySetup.exe

-----------------
ro
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glacort
Advanced Member

Italy
1298 Posts

Postato -  30/11/2014 :  12:36:18  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ho finito il lavoro con Argyll per la P50, 1500 tacche su 3 fogli. Lettura OK, ma il profilo è evidentemente errato, peggiore di quello che avevo fatto con gli otto fogli: marroni scuri tendenti al verdino. E' un punto debole della P50, ma che non ho col profilo Munki/Xrite fatto con due o forse più ottimizzazioni usando foto con prevalenza di rossi e marroni scuri.

Ci sta che abbia sbagliato io qulcosa ma, esaurita la curiosità, ritorno su quanto ho scritto sopra: se un profilo soddisfa è inutile cercare il pelo nell'uovo per averne uno migliore.

GLC
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