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pablo valentini
New Member
8 Posts |
Postato - 25/11/2006 : 01:31:38
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I miei più sinceri complimenti a Claudio e Marco. Articolo esaustivo ed illuminante.
Pablo. |
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Enrico
Moderatore
Italy
2010 Posts |
Postato -  25/11/2006 : 21:21:15
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D'accordissimo con Pablo, si tratta di un lavoro eccellente. Claudio Pitagorico (aehm: Claudio Ruscello! ) ha dimostrato ancora una volta la sua "mano ferma" durante l'operazione a macchina aperta!
Nei prossimi giorni porrò qualche domanda ai due autori. Nel frattempo, buona lettura a tutti!
Ciao Enrico |
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fabio maione
Advanced Member
Italy
982 Posts |
Postato -  26/11/2006 : 15:54:12
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Complimenti per l'articolo ad entrambi gli autori.
Avendo ormai 55 anni, di cui oltre 35 spesi (anche) ad interessarmi di fotografia, non posso non rammentare le schiere di fotografi appartenenti alle più svariate associazioni degli amanti dell'infrarosso che, assumendo le pose più strane, armeggiavano con le sacche nere a tenuta di luce per caricare le loro macchine 35mm con la gloriosa infrared della Kodak (che temeva persino la luce che attraverso la coda del film rovinava anche la pellicola contenuta nel rullino o quella che illuminava in camera oscura la tank ermeticamente chiusa ; i films della Maco e della Ilford, con sensibilità estesa solo in parte nello spettro del rosso e che evitavano questi inconvenienti, messi in commercio in epoca successiva, sono stati ovviamente disdegnati dai cultori dell'infrared). Ma l'articolo è giustamente votato all'infrarosso digitale, facendo un quadro assai completo delle diverse possibilità offerte al fotografo e dando la preferenza alla soluzione definitiva che comporta la modifica della reflex; una soluzione che in verità pare ormai essere quella più in voga (v. gli scritti di Patrick Rice e James Wooten), ma per la quale o si ha la competenza o ci si deve rivolgere a terzi (ad es. www.IRDigital.net), pagando ovviamente dei bei soldoni. Un diverso approccio, peraltro trascurato (penso volutamente) dagli autori, ma alla portata di tutti, sta nella simulazione tramite Photoshop dell'effetto tipoco del BW infrared. Io ho sperimentato, modificandola, una procedura ( ho creato una vera e propria azione) che ho trovato pubblicata sul libro "Fotografia digitale in BiancoNero" (editrice REFLEX, € 16), con risultati per niente brutti (ma comunque si è in un campo totalmente diverso dalla vera fotografia IR). Resta da dire, poi, del dubbio finale degli Autori in ordine all'attualità ed al valore dell'infrared nel campo della fotografia artistica. Come ho detto all'inizio, vi fu un tempo in cui la moda dell'infrared fu affermatissima; poi, passò come una meteora; oggi, come spesso avviene, vi è un ritorno. Resta il fatto che, quando se ne vedono troppi, i paesaggi IR finiscono per divenire leziosi e troppo simili, finendo per annoiare. Più interessante mi è parso l'utilizzo che taluni fotografi hanno fatto dell'IR, per riprendere scene di vita quotidiana, creando atmosfere oniriche e tipiche del surrealismo, anche per mezzo dell'alone che nel vero IR avvolge, a volte più a volte meno, le persone (per via del calore che promana dai loro corpi e che viene registrato dal film, solo quello Kodak, ovviamente). Complimenti ancora Fabio Maione |
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nikonf90x
Average Member
Italy
79 Posts |
Postato -  27/11/2006 : 12:12:02
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Ciao Fabio,
l'approccio in Photoshop e' stato volutamente trascurato semplicemente perche` come dici anche tu quello NON E' INFRAROSSO :o)
Esistono dei plugin freeware (http://www.cybia.co.uk/pseudoir.htm) che simulano l'effetto, ma e' una cosa completamente diversa.
Lo scopo dell'articolo e' quello di fare un po' di chiarezza su cosa comporta esattamente la modifica per l'infrarosso di una fotocamera digitale, quali sono i vantaggi e quali sono gli svantaggi entrando nel dettaglio di quello che avviene e perche` avviene.
Cercando in giro per la rete si trovano molte informazioni, ma il piu` delle volte sono frammentarie ed incomplete e ti lasciano all'oscuro delle problematiche che si possono verificare in seguito tipo MAF, hot-spots etc...
Nella stesura dell'articolo non siamo scesi piu` di tanto in tecnicismi, ma se l'interesse e' pari al lavoro svolto allora ci dedicheremo alla stesura di un'aggiornamento. :o)
Per il momento mi sento in dovere di chiarire alcuni aspetti:
La luce visibile va da ~400 fino a ~700 nanometri mentre l'infrarosso vicino (NIR) parte da ~700 per estendersi fin oltre i 3000nm (NIR/SWIR).
Quello che rende particolare la fotografia di questo tipo e' soprattutto che, avendo una lunghezza d'onda diversa, riesce ad attraversare la foschia e questo e' una cosa impossibile da simulare. Una macchina 'normale' ha una larghezza di banda di circa 300nm (700-400) mentre una modificata solo per l'IR -tenendo conto delle curve del sensore- ne ha una di circa 1300-700=600nm!!!: piu` del doppio.
Utilizzando un plugin non potrai mai uttenere delle immagini astronomiche come quelle che si possono realizzare in questo modo semplicemente perche` non puo` essere simulato cio` che non si e' visto.
Il discorso non e' quello di assegnare al canale rosso il blu o al canale verde ll bianco ritoccando l' HUE: sono proprio cose diverse. Basti pensare al buon vecchio meteosat che fornisce immagini spettrali diverse di quote diverse proprio utilizzando la caratteristica di penetrazione degli IR. (http://85.214.49.20/wz/pics/D2u.jpg)
Cla.
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AlbertoM
Moderatore
Italy
4742 Posts |
Postato -  27/11/2006 : 12:33:08
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Vorrei fare anch'io i miei sinceri complimenti agli autori di questo bell'articolo
Due bravi!
E' un'ulteriore conferma che con il digitale si può fare tutto e di più di quello che si faceva in analogico...
La mia domanda è più di questione pratica che tecnica.
Avete pensato (eventualmente) di modificare le fotocamere anche su richiesta, o il vostro è stato uno sforzo più rivolto alle vostre esigenze personali?
Perchè secondo me, con la vostra preparazione in materia, avrete sicuramente delle richieste
Tra l'altro con la velocissima evoluzione delle fotocamere digitali, spesso ci si trova con un "corpo in più" e l'adattamento all'IR potrebbe davvero essere una buona alternativa.
Complimenti ancora
P.S. Aspettatevi altre domande anche da me
AlbertoM |
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mxa
Advanced Member
Germany
533 Posts |
Postato -  27/11/2006 : 13:31:08
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Citazione: Postato da AlbertoM
La mia domanda è più di questione pratica che tecnica.
Avete pensato (eventualmente) di modificare le fotocamere anche su richiesta, ....
Alberto,
a questo rispondo io perche' e' facile. La tua domanda e' sbagliata alle fondamenta perche' usa il plurale Ti ringrazio pero' di avermi accomunato a Claudio...
Mr. "IR-SuperMod Goldfinger" e' Claudio
Scherzi a parte, tutto sembra facile quando lo fai lui. Non e' una operazione a cuore aperto, chiaramente, ma uno deve sapere cosa sta facendo. La sua idea di costruire una specie di camera pulita dove fare lo scambio dei vetrini, per esempio, e' stato un colpo di genio. Ma ci sono tante altre piccole cose che nell'insieme fanno la differenza tra una operazione professionale (alla Claudio) ed un disastro (come potrei fare io, tanto per non fare nomi).
Lascio Claudio a risolvere il quesito "ma se uno avesse un vecchio corpo..."
Ciao e grazie dei complimenti!
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nikonf90x
Average Member
Italy
79 Posts |
Postato -  27/11/2006 : 19:03:06
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Grazie Marco, quando saro` ricco sfondato mi ricordero` di te
Dopo una presentazione cosi` esemplare a questo punto non posso che rispondere che se qualcuno e' intenzionato a fare la modifica e non se la sente di fare da solo allora mi puo` contattare, diversamente sono disponibile anche ad un semplice scambio di idee ed opinioni sul tema di modifiche & c.
Il grosso del lavoro e' stata la stesura dell'articolo che ci ha visto impegnati per circa un mese con prove e controprove calcoli e ricalcoli a cercare e trovare riscontri pratici partendo da dati teorici (e viceversa). Inizialmente abbiamo cercato di non scendere troppo nel dettaglio ma si sa ... una cosa tira l'altra ed alla fine siamo stati costretti a suddividere l'articolo in 4 sezioni per poter garantire una lettura agevole anche a chi non ha il collegamento ADSL.
L'articolo vuole essere un documento di massima partendo da quello che e' il mondo dell'IR descrivendo in cosa consiste l'operazione di modifica della filtratura del sensore per poi passare all'analisi dei risultati ottenuti usando diverse lenti di case diverse.
Ripeto, da una brevissima ricerca in internet si puo` trovare di tutto e di piu` su come smontare, aprire, tagliare etc, ma nulla di tutto cio` affianca la parte ottico-teorica ai risultati ottenuti. Nella tabella finale per facilitarne la lettura sono stati evidenziate in verde e rosso le varie situazioni di applicabilita` date dai valori usati (CdC=0,019), ma nessuno ci vieta di accettare anche tolleranze diverse. Non e' da intendersi come un SI o come un NO assoluto. La realta` e' che dipende e bisogna anche fare i conti con l'attrezzatura che abbiamo a disposizione e che -se proprio non possiamo mettere a fuoco- allora dovremo diaframmare stando attenti a non esagerare per non incappare nei problemi descritti.
Mesi fa parlammo in questo forum della rimozione del filtro di antialiasing: nell'articolo c'e` la risposta anche a questa domanda
Ritornando alla domanda "ma se uno avesse un vecchio corpo..."
- Se state pensando a suocere o mogli non ci posso fare proprio nulla quelli ve li dovete tenere cosi` !!!!
Ciao
Cla. |
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Enrico
Moderatore
Italy
2010 Posts |
Postato -  01/12/2006 : 22:21:53
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Una riflessione a voce alta, più che una domanda....
Mi chiedevo perchè le case costruttrici non abbiano in listino fotocamere d-reflex già trasformate per l'IR, visto l'interesse di tipo scientifico ed artistico nei confronti di questo tipo di immagini. Ok, c'è la Canon20Da, ma in realtà è pensata solo per la fotografia astronomica. Probabilmente la mancanza di certezze legata alle ottiche (hot-spots, spostamento della messa a fuoco) induce le case a stare "lontano da guai". La cosa ideale sarebbe quella di progettare due-tre ottiche espressamente pensate per lavorare in IR: costi alti, mercato comunque ridotto rispetto alle fotocamere "normali", dunque niente IR ... senza Claudio!
L'unica casa che ci sta provando è la Fuji, con la nuova S3pro UV-IR: in questa macchina è stato rimosso il filtrino IR-cut, dunque si presta a fotografare sia nel visibile (montando un filtro anti-UV) e nell'IR (montando un filtro IR). In quest'ultimo caso, dato che il mirino viene completamente oscurato, l'inquadratura e la messa a fuoco si effettuano usando la funzione live-preview, che permette di far funzionare l'LCD come quello delle compattine. Il mitico Rorslett ci ha promesso una recensione, vedremo come se la cava questa fotocamera. A me non convince l'obbligo di montare un filtro davanti all'obiettivo, cosa che potrebbe comportare problemi di riflessioni e hot-spots.
Io sto meditando la trasformazione di una d-reflex in IR-only. Secondo me la fotocamera "ideale" è la D200, che ha un mirino discreto ed un LCD 2,5" ben visibile anche in esterni, dove è posibile valutare la bontà della messa a fuoco premendo un solo tasto sul retro della fotocamera! Chi non cel'ha non può capire!
Ciao Enrico |
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nikonf90x
Average Member
Italy
79 Posts |
Postato -  02/12/2006 : 14:23:26
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Rispondo quotandoti:
-Enrico------------ Mi chiedevo perchè le case costruttrici non abbiano in listino fotocamere d-reflex già trasformate per l'IR, visto l'interesse di tipo scientifico ed artistico nei confronti di questo tipo di immagini. Ok, c'è la Canon20Da, ma in realtà è pensata solo per la fotografia astronomica. -------------------
C'e anche la Sigma SD10 con il Foveon (http://heim.ifi.uio.no/~gisle/photo/ir4.html) che permette di togliere facilmente il filtro senza smontare la macchina perche` e' messo dentro al box specchio avvitato poco oltre al bocchettone portaottiche. Lo si rimuove e lo si sostituisce. Ci sono soluzioni analoghe anche in casa Canon, ma limiti il parco ottiche utilizzabile perche` rischi che il gruppo ottico posteriore vada a sbattere contro il filtro.
-Enrico------------ Probabilmente la mancanza di certezze legata alle ottiche (hot-spots, spostamento della messa a fuoco) induce le case a stare "lontano da guai". La cosa ideale sarebbe quella di progettare due-tre ottiche espressamente pensate per lavorare in IR: costi alti, mercato comunque ridotto rispetto alle fotocamere "normali", dunque niente IR ... senza Claudio! -------------------
Si, penso che la ragione principale sia proprio questa visti i problemi riscontrati e le misure sul campo. Il tutto si risolve definendo quali sono le configurazioni che funzionano al meglio per le nostre esigenze.
-Enrico------------ L'unica casa che ci sta provando è la Fuji, con la nuova S3pro UV-IR: in questa macchina è stato rimosso il filtrino IR-cut, dunque si presta a fotografare sia nel visibile (montando un filtro anti-UV) e nell'IR (montando un filtro IR). In quest'ultimo caso, dato che il mirino viene completamente oscurato, l'inquadratura e la messa a fuoco si effettuano usando la funzione live-preview, che permette di far funzionare l'LCD come quello delle compattine. ------------------
E' proprio questa la differenza sostanziale: fino a quando il filtro non sara` sistemato direttamente davanti al sensore noni non avremo modo di vedere la scena inquadrata, il che non ci permette neppure di evidenziare le differenze di messa a fuoco tra il mirino e l'immagine proiettata sul sensore.
-Enrico------------ Il mitico Rorslett ci ha promesso una recensione, vedremo come se la cava questa fotocamera. A me non convince l'obbligo di montare un filtro davanti all'obiettivo, cosa che potrebbe comportare problemi di riflessioni e hot-spots. -------------------
Vediamo, ripato che un filtro IR davanti e' molto limitativo e puo` aumentare le riflessioni mantre non penso sia cosi` importante per il fenomeno degli hot-spots quanto le riflessioni interne dell'ottica dovute anche al coating delle lenti.
-Enrico------------ Io sto meditando la trasformazione di una d-reflex in IR-only. Secondo me la fotocamera "ideale" è la D200, che ha un mirino discreto ed un LCD 2,5" ben visibile anche in esterni, dove è posibile valutare la bontà della messa a fuoco premendo un solo tasto sul retro della fotocamera! Chi non ce l'ha non può capire! -------------------
Si, si puo` fare tranquillamente, dipende solo dalla percentuale di scatti IR che realizzi. Un buon vecchio secondo corpo potrebbe essere l'ideale.
Cla.
Ciao
Cla. |
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Enrico
Moderatore
Italy
2010 Posts |
Postato -  10/12/2006 : 21:21:49
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Mi riallaccio al precedente post di Fabio, dove poneva la questione della fotografia all'infrarosso un po' come moda passaggera. Non credete che con il digitale la fotografia all'infrarosso possa vivere una nuova gioventù? E' alla portata di tutti, non si è più obbligati ad utilizzare materiale difficile da gestire, da esporre, ecc., inoltre fornisce immagini a colori (falsi) a partire dai quali le soluzioni sono limitate solo dalla fantasia....
Che ne dite? (se vi va! )
Ciao Enrico |
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mxa
Advanced Member
Germany
533 Posts |
Postato -  11/12/2006 : 09:34:39
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Io sono convinto ch ci siano i presupposti per una sua (piccola) rinascita. La facilita' con cui si puo' fare come dice Enrico e' molto importante. A questo aggiungo due argomenti che sono un po' il mio pallino: (1) la possibilita' di fotografare con tempi veloci, mai esistita prima nella fotografia IR commerciale e (2) la caratteristica di 'bucare' l'inquinamento atmosferico. Usata con delicatezza la fotografia IR permette di produrre dele foto BN dove l'effetto IR e' talmente poco marcato da non essere ingombrante --- ma conservando la spettacolare nitidezza dell'IR.
Elementi che giocano a sfavore sono il problema del rumore --- un argomento molto complicato che Claudio ed io abbiamo volutamente tralasciato, il tomo era gia' pesante cosi' com'era. E non parlo del rumore (ovvio) causato dalle lunghe esposizioni quando si usano DSLR standard con filtro IR davanti alla lente, parlo del rumore di macchine modificate come la Rebel XT (350D0 dell'articolo. Ho parlato di 'problema' sopra esagerando, in realta' e' un qualcosa che bisogna saper imparare a gestire. Il secondo ostacolo e' la messa fuoco. Il terzo e' una gestione impegnativa delle aberrazioni: mentre le lunghezze d'onda in cui si lavora permettono una nitidezza superiore, il rischio di aumentata CA e diffrazione te la puo' portare via.
Molte di queste considerazioni sono fortemente influenzate dal tipo di fotgrafia che uno fa, chiaramente: in certi contesti pittorici la diffrazione puo' essere uno strumento con cui giocare e non un ostacolo da dover superare.
I miei due centesimi.
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fabio maione
Advanced Member
Italy
982 Posts |
Postato -  11/12/2006 : 11:13:34
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La fotografia IR è nata per scopi scientifici e, come spesso può avvenire, la sua tecnologia è risultata utile anche ai fini artistici (che sono gli unici che personalmente mi interessano). La capacità di bucare il velo atmosferico ben di rado, a mio avviso, può essere di qualche utilità (parlo sempre della fotografia artistica), anche perché per forza di cose è venuta a mancare la previsualizzazione da parte del fotografo. Quanto all'utilizzo a mano libera esso era senz'altro possibile anche prima(l'ho provato anch'io) con Leica M e Film Kodak infrared (aveva circa 80 Asa di sensibilità con il filtro Hoya che da qualche parte devo ancora avere). Sono convinto che la diffrazione, gli aloni, la resa bianca dei verdi e scura dei blu, lo sfuocato, siano anch'essi mezzi che ben si prestano all'uso artistico. Come sempre, però, oltre alla conoscenza tecnica, conta soprattutto la capacità di vedere e la sensibilità del fotografo. Resta il problema dei costi; prima bastava un filtro e l'acquisto della pellicola (e di una camera oscura portatile per il cambio del film); oggi devi utilizzare una macchina ad hoc, facendola modificare. Un passo, dunque, da fare previa adeguata meditazione e con adeguata convinzione. Ciao, Fabio |
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Papàrazzo
Average Member
Italy
89 Posts |
Postato -  11/12/2006 : 11:38:33
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Citazione: Io ho sperimentato, modificandola, una procedura ( ho creato una vera e propria azione) che ho trovato pubblicata sul libro "Fotografia digitale in BiancoNero" (editrice REFLEX, € 16), con risultati per niente brutti (ma comunque si è in un campo totalmente diverso dalla vera fotografia IR).
Ciao Fabio, come ben sai, tutte le elaborazioni su PS mi fanno aguzzare i sensi ... e vorrei chiederti lumi su queste modifiche che hai apportato (sempre se hai voglia di farlo ci mancherebbe) Anche io ho trovato diverse procedure e action per la simulazione dell'infrarosso su PS ma mi interessavano proprie le tue considerazioni visto che i tuoi b/n sono fenomenali . Se proprio insisti sono anche disposto a ricevere la action direttamente
Ciao
Andrea |
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fabio maione
Advanced Member
Italy
982 Posts |
Postato -  11/12/2006 : 16:47:36
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Grazie degl apprezzamenti. Ti invierò direttamente l'azione in settimana. Non si tratta di un plugin, ma di una serie di comandi (che potrai personalizzare ad ogni passo a seconda dei risultati cercati)da applicare ad un'immagine (che deve essere necessariamente a colori), basati sul miscelatore di canali, sulla sfuocatura (per creare l'alone) e sull'aggiunta di grana (tipica della pellicola kodak infrared. Si tratta, ovviamente, di una semplice emulazione dell'effetto IR (con tutte le differenze del caso: v. sfondamento della foschia ecc.). Io ho modificato soprattutto l'intervento del miscelatore di canali, al fine di scurire le tinte azzurre e di schiarire i rossi. Mi farà piacere conoscere le tue impressioni. Ciao, Fabio |
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Enrico
Moderatore
Italy
2010 Posts |
Postato -  13/12/2006 : 15:03:34
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Citazione: Postato da fabio maione Resta il problema dei costi; prima bastava un filtro e l'acquisto della pellicola (e di una camera oscura portatile per il cambio del film); oggi devi utilizzare una macchina ad hoc, facendola modificare. Un passo, dunque, da fare previa adeguata meditazione e con adeguata convinzione. Ciao, Fabio
Si, certamente la convinzione è alla base di una scelta del genere, anche se: - niente vieta di provare l'IR usando filtri IR sulle macchine "non modificate"; - se ci si accontenta di una D70 o 350D (magari usata), la modifica non ha un impatto economico così elevato. Tieni conto poi di quanto fa risparmiare una digitale in termini di scatti errati per errori esposimetrici, di messa a fuoco, ecc.....
Beninteso, non voglio convincere nessuno.... uhm, forse me stesso!
Ciao Enrico |
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agassiandre
New Member
7 Posts |
Postato -  06/01/2013 : 19:21:08
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Salve a tutti, sono nuovo di questo forum, volevo chiedere agli autori dell'articolo (che è stato l'articolo galeotto per farmi iscrivere a questo forum), un paio di cose. 1)Come hanno fatto a calcolare gli indici di rifrazione dell'hot mirror (IR cut filter + AA filter) e gli spessori. 2)Che tipo di vetro hanno usato per la sostituzione. 3)Come l'hanno tagliato e dimensionato opportunamente? 4)Avete usato una camera pulita per la modifica? Se si, l'avete costruita voi?
Ho un pò di manualità e stavo pensando di modificare una Canon EOS 400D sostituendo l'hot mirror con uno Schott N-WG280 o qualcosa di simile, in pratica un passa tutto, e poi utilizzare i filtri sulle lenti per sperimentare. Me lo sconsigliate per qualche motivo??
Ciao, e complimenti per l'articolo, è a dir poco illuminante!! :D |
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nikonf90x
Average Member
Italy
79 Posts |
Postato -  07/01/2013 : 12:09:01
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Ciao,
tieni presente che sono state fatte alcune approssimazioni e semplificazioni vuoi perche' e' cosa molto difficile a posteriori fare un reverse engineering su un apparato di questo tipo vuoi perche' mancavano oggettivamente specifiche e strumentazioni atte a rilevare valori importanti tipo l'indice di rifrazione etc. ti risponderòquindi brevemente e per punti: scusa la sinteticità.
1- Le formule utilizzate sono riportate nell'articolo 1a- l'indice di rifrazione varia in base alla lunghezza d'onda ed al tipo di materiale, quindi il tutto andrebbe rivisto. 1b-
2 - Per quel filtro specifico (fornito gia' di spessore e misura) ci siamo rivolti all'estero, ma visto che non hanno voluto rispondermi a delle domande tecniche proprio relativamente agli indici ed al tipo di vetro non faro' il loro nome. Ti posso pero' dire che qua in Italia c'e' un fornitore di filtri che ne ha a catalogo alcuni decisamente interessanti ed effettua anche lavorazioni fuori standard.
2,5 - Nelle ultime fotocamere Canon (ma potrebbero adottare la stessa soluzione anche altri produttori) la calibrazione del piano focale del sensore e' effettuata grazie ad una regolazione vite+molla effettuata sulle 3 viti di serraggio sensore. Attenzione quindi che tutti i calcoli non servono a nulla se poi non si riposiziona il sensore micrometricamente alla stessa distanza o, meglio, se si accetta di riaprire la macchina eventuali regolazioni fini sul fuoco all'infinito possono essere effettuate proprio GRAZIE a queste viti.
3- Il dimensionamento ed il taglio possono solo essere fatti aperndo la macchina e smontando il sensore, quindi o qualcuno prende le misure al posto tuo o devi farlo da solo ;) 3a- Il taglio di un vetro e' la cosa -per me- piu' difficile quindi lascio che a farlo siano altri. Puoi cercare quello che ti serve sul catalogo di EdmundOptics o altri. 2b- Per quello che vorresti fare considera la possibilità di usare i "clip-on" filters (in pratica hai il filtro a portata di mano nel bocchettone portaottica un po' come la Sigma SD10.
4 - In questa specifica modifica non e' stata usata una clean room, ma sono stati adottati degli accorgimenti che hanno permesso di avere una modifica dust free.
4a- Puoi costruirti una clean room se hai a disposizione i filtri per l'aria ed un sistema per creare e lavorare in camera a pressione positiva. Per una singola modifica non so quanto ti possa convenire, ma se lo fai per passione vai e non fermarti.
Credo che questo link (che forse conosci già) possa esserti utile: http://ghonis2.ho8.com/
Citazione: Postato da agassiandre
Salve a tutti, sono nuovo di questo forum, volevo chiedere agli autori dell'articolo (che è stato l'articolo galeotto per farmi iscrivere a questo forum), un paio di cose. 1)Come hanno fatto a calcolare gli indici di rifrazione dell'hot mirror (IR cut filter + AA filter) e gli spessori. 2)Che tipo di vetro hanno usato per la sostituzione. 3)Come l'hanno tagliato e dimensionato opportunamente? 4)Avete usato una camera pulita per la modifica? Se si, l'avete costruita voi?
Ho un pò di manualità e stavo pensando di modificare una Canon EOS 400D sostituendo l'hot mirror con uno Schott N-WG280 o qualcosa di simile, in pratica un passa tutto, e poi utilizzare i filtri sulle lenti per sperimentare. Me lo sconsigliate per qualche motivo??
Ciao, e complimenti per l'articolo, è a dir poco illuminante!! :D
Ciao
Cla. www.rcphotography.it |
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agassiandre
New Member
7 Posts |
Postato -  05/06/2013 : 13:56:15
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Ciao a tutti! Grazie ai vostri consigli e a un pò di tempo che ho avuto finalmente a disposizione, 1 mesetto fa ho fatto una modifica alla mia Canon EOS 400D, solamente togliendo i filtri IR cut e passa basso. Non ho montato nessun filtro sul sensore, perchè il fornitore a cui mi ero rivolto inizialmente mi aveva risposto dicendomi i prezzi per i vari filtri, poi quando ho provato a ricontattarlo non mi ha risposto più. Vi riporto alcune osservazioni e consigli derivanti dalla mia esperienza:
1) Probabilmente la Canon EOS 400D non è la miglior macchina da modificare poichè non dispone del live view, e quindi una volta modificata mettere a fuoco nell'infrarosso con la tecnica del live view non è possibile. Praticamente ora sto scattando correggendo manualmente, laddove possibile, il fuoco. Mi risulta più difficile a lunghezze focali mediamente lunghe (finora ho provato solo il 18-55, ho anche un 18-200 ma non ho avuto modo di provarlo perchè ho un filtro IR da 58 mm di diametro, mentre il 18-200 è da 72 mm). 2) Quando ho fatto la modifica la prima volta ho letteralmente sudato, nel senso che ho cercato di documentare bene (tramite foto) le varie azioni da compiere, e ciò mi ha portato via un sacco di tempo...ma ne è valsa la pena. Bisogna avere un minimo di dimistichezza con il saldatore (poca quella che serve per dissaldare/saldare giunzioni larghe) e soprattutto essere metodici. Catalogare le viti e separarle è fondamentale, visto che ce ne sono parecchie. Io ho usato i post-it per scrivere dove fossero le varie viti e dei pezzetti di scotch per attaccarvi le viti. 3) Ci sono 2-3 tipi di connettori, è consigliabile avere un paio di pinze con la punta sottile e curva oppure uno "stuzzicadenti" di plastica. Bisogna essere delicati, specialmente con alcuni connettori (ho rischiato di rompere il connettore che porta l'alimentazione dal vano batteria alla scheda madre!!!). 4) Meglio disabilitare le funzioni automatiche di pulizia del sensore PRIMA di smontare la fotocamera. 5) Una volta rimontata (quasi tutta) la fotocamera pensavo di aver fatto qualche disastro perchè vedevo che l'alimentazione arrivava alla scheda madre e alle altre schede, ma il display non si accendeva, o si accendeva una frazione di secondo e poi si spegneva. Ho constatato, invece, che avevo due problemi: a) provando l'accensione poco prima del montaggio finale, non provavo con i micro dei vani batteria e CF card abbassati, e il firmware della fotocamera spegneva automaticamente la fotocamera, pur essendoci l'alimentazione; b) non mi ero accorto che c'è una funzione che spegne il display quando si avvicina il viso al mirino. 6) Personalmente mi sono trovato molto bene impostando il bilanciamento del bianco custom e utilizzando una superficie bianca per regolarlo.
e 7)... ho un bel pò di cose ancora da provare... ma vorrei ringraziarvi ancora per i vostri consigli/articoli!! |
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