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tarkowsky
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190 Posts |
Postato - 12/12/2009 : 23:51:45
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Da molti anni mi avvalgo di i1 Pro sia per ottenere i profili delle carte sia per calibrare/profilare vari schermi.
Lo strumento infatti é in grado di misurare la luce riflessa (spettrofotometro) sia quella emessa (spettroradiometro) anche se penso esso sia ottimalizato per la luce riflessa.
Dico questo in quanto non sono sicuro che esso sia lo strumento migliore per misurare bassi livelli di radianza (senza riaprire l'annosa diatriba tra colorimetri e i1 Pro per la calibrazione/profilazione dei monitor).
Le specifiche dello strumento rilasciate dalla X-rite dopo ogni calibrazione (ogni anno lo strumento dovrebbe essere calibrato:io l'ho appena fatto) si riferiscono alle sue caratteristiche spettrofotometriche. (L'accordo interstrumentale misurato in dE 94, è in media 0.4 e al massimo 1.0 a 23 gradi Celsius in misurazione singola su 12 piastrelle in ceramica BCRA, D50 2 gradi).
Poco o nulla i dati rilasciati sulle specifiche spettroradiometriche del i1 Pro.
Molti siti riportano il dato riguardante l'intervallo di misura della luminanza che sembra limitato tra 0.2 e 300 cd/m2.
Al di sotto di 0.2 cd/m2 le misurazioni diventano inaffidabili perche si confondono con il rumore di fondo dello strumento (forse alcuni colorimetri dedicati con dei sensori con superficie più ampia sanno fare di meglio?).
Eppure in alcune recensioni di schermi su questo sito ed in vari post di questo forum vengono misurate luminanze ben al di sotto del limite inferiore di 0.2 cd/m2 ( addirittura si parla di 0.0 cd/m2).
Ora mi sorge un dubbio su chi sbaglia nel riportare questi dati: il recensore, il software che interpreta i dati del i1 Pro o sono sbagliate le specifiche dello strumento dichiarate dalla X-rite?
Saluti |
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danipen
Advanced Member
Italy
1318 Posts |
Postato -  13/12/2009 : 09:31:22
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io non so quali siano le specifiche precise... so solo che quando calibro e profilo il monitor nella schermata finale del programma vengono riassunti i valori e il punto del nero è indicato come 0,1 o a volte 0,0 poi se questa sia una misura in qualche modo interpolata oppure rientri nel range di lettura dello strumento non te lo so proprio dire
ciao daniele |
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AlbertoM
Moderatore
Italy
4742 Posts |
Postato -  13/12/2009 : 14:59:04
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Penso che la misura in riflessione necessiti maggiormente di calibrazione in quanto entra in gioco l'invecchiamento della lampadina al tungsteno che si usa solo nelle misure in riflessione
Non credo che lo strumento sia "ottimizzato" per la misura in riflessione, certo è che nella misura in emissione c'è un problema di notevole rilevanza
Ne ho parlato per la prima volta al Terzo convegno colore_digitale a Reggio Emilia, il 5 giugno 2009
In pratica, mi sono accorto che l'eye one pro (lo spettrofotometro), è molto sensibile al calore emesso dalla superficie dei monitor quando si esegue una misura lunga (con molte patches)
Cosa che si verifica in modo molto meno rilevante con il colorimetro eye-one display2
Ho semplicemente misurato la 21 step monocromatica, per 72 volte consecutive, senza mai spostare lo strumento
Graficando i risultati delle 21 step, in XYZ, si vede come, nel caso dello spettrofotometro, i valori cambino visibilmente con il passare del tempo (i segmentini verticali sulle coordinate XYZ sono più lunghi nel caso dello spettrofotometro)
Eye-One Pro
Eye-One Display2
Concentrando l'attenzione solo sulla tacca nera (quella con l'errore relativo maggiore), si può notare come l'errore sia molto più rilevante nell'eye-one pro: si passa da una luminanza si 0.21 cd/mq all'inizio della misura (quando la superficie del monitor è fredda) ad una luminanza di 1.69 dopo circa 1 ora e mezza di misura Nel caso del colorimetro, la deriva è molto più contenuta
Eye-One Pro
Eye-One Display2
Non so se l'eye-one pro misuri bene o male sotto le 0.2 cd/mq, comunque il limite maggiore, a questo punto, mi sembra questa deriva termica, che obbliga a fare misure molto brevi
La validazione di BasICColor Display riporta spesso errori alti proprio nelle basse luci, cosa che mi aspetto, a questo punto, visto che la procedura di calibrazione/profilazione/validazione è abbastanza lunga
AlbertoM |
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tarkowsky
Average Member
190 Posts |
Postato -  14/12/2009 : 21:43:18
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Postato da AlbertoCitazione: "In pratica, mi sono accorto che l'eye one pro (lo spettrofotometro), è molto sensibile al calore emesso dalla superficie dei monitor"
Ma chi ti dice che la deriva termica sia causata dal calore emesso dallo schermo e non dal surriscaldamento interno dell'eye-one Pro dovuto alle ripetute misure?
Hai provato a lasciare l'eye-one Pro sullo schermo per 30min senza effettuare misure e poi misurare la stessa patch di 0.2 cd/m2 per più volte?
Sarebbe interessante misurare la temperatura interna e vedere le sue variazioni per un numero alto di patches (il problema penso si ponga anche quando "in riflessione " lo spettrofotometro viene usato nella misurazione di target composto da migliaia di patches nella creazione di profili per le varie carte).
Non sono sicuro ma mi sembra che il software ColorHCFR sia in grado di misurare la temperatura delle varie sonde.
Comunque mi sembra alquanto importante indagare sull'accuratezza delle varie sonde (colorimetri o spettrofotometri-radiofotometri) un aspetto questo troppo spesso sottovalutato quando si analazzano le varie caratteristiche degli schermi non da ultimo la loro stabilitâ.
Saluti |
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Michele Volpicella
Advanced Member
1451 Posts |
Postato -  15/12/2009 : 00:12:37
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Anch'io mi ero accorto da tempo che l'Eye-One pro in qualche modo si riscalda. Infatti il punto di nero mi passava da 0.10-0.15 addirittura a 0.7. Dopo aver escluso che il monitor mi andasse in palla ho trovato una soluzione semplice. Se devo usarlo, per più di 10 min, rimetto l'i1 pro sulla base e lo lascio "riposare". bastano 2 minuti, poi lo ricalibro ed ecco fatto, la misura del nero è tornata perfetta. Usando basiccolor il tempo di uso per costruire il profilo rientra in questi limiti, con Argyll non so, ma io non lo uso.
Quindi almeno per, il problema è stato risolto con questo semplice accorgimento. Ciao
Rio de Janeiro-Venezia |
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AlbertoM
Moderatore
Italy
4742 Posts |
Postato -  15/12/2009 : 00:33:40
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Ho semplicemente usato un'opzione di Argyll che permette di fare le misura senza fare la calibrazione sulla piastrina bianca
Ho fatto così:
1) calibrazione su piastrina bianca, misura della patch nera su monitor appena acceso - fine misura (strumento spento) 2) dopo 40 minuti, ho fatto una seconda misura senza ricalibrare lo strumento e senza averlo mai spostato
Risultato: il valore della luminanza era salito molto
Anch'io avevo pensato al surriscaldamento della testina; in questo caso sarebbe stato sufficiente misurare target grandi "a pezzi" , spegnendo di tanto in tanto lo spettrofotometro
Se fosse stato così avrei indagato sul tempo massimo di misura prima di fare "la sosta"
Se volete fare il test con Argyll, la riga di comando è questa:
dispread -v -yl monitor_test_rumore
Il file di riferimento è questo
Poi in uscita avrete un file chiamato monitor_test_rumore.ti3
Apritelo con un editor di testo (wordpad in windows) e copiate tutti i dati a partire da
NUMBER_OF_SETS 1512 BEGIN_DATA
... fino a
END_DATA CAL
Poi incollateli in questo file excel
ciao
AlbertoM
P.S. In riflessione non c'è questo problema, perchè comunque ad ogni fine riga lo strumento si spegne, e riesce a raffreddarsi, sempre che si surriscaldi solo rimanendo "in misura" |
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AlbertoM
Moderatore
Italy
4742 Posts |
Postato -  15/12/2009 : 00:41:08
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Citazione: Postato da Michele Volpicella Usando basiccolor il tempo di uso per costruire il profilo rientra in questi limiti, con Argyll non so, ma io non lo uso. Quindi almeno per, il problema è stato risolto con questo semplice accorgimento.
Non ti capita mai di avere una validazione con le tacche scure (per es il blu) con grandi deltaE?
A me capita sempre....
AlbertoM |
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Michele Volpicella
Advanced Member
1451 Posts |
Postato -  15/12/2009 : 00:58:28
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Citazione: Postato da AlbertoM
Citazione: Postato da Michele Volpicella Usando basiccolor il tempo di uso per costruire il profilo rientra in questi limiti, con Argyll non so, ma io non lo uso. Quindi almeno per, il problema è stato risolto con questo semplice accorgimento.
Non ti capita mai di avere una validazione con le tacche scure (per es il blu) con grandi deltaE?
A me capita sempre....
AlbertoM
Ciao Alberto, no, a me non capita. Le tacche peggiori per me sono sui grigi scuri, ma al max sullo 0.7-0.8. Invece blu, rosso ecc vengono fuori con DeltaE molto bassi, a memoria direi sotto lo 0.2 Parlo di DeltaE94. Da un po' di tempo, però sto molto attento che non vi sia riscaldamento. Prima di iniziare una misura o una validazione misuro il nero e se è >0.15 diciamo pure 0.17 (ma dipende dal monitor ovviamente) so già che devo dargli una rinfrescata. Ciao
Rio de Janeiro-Venezia |
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AlbertoM
Moderatore
Italy
4742 Posts |
Postato -  15/12/2009 : 01:11:29
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Non ho ben capito come fai ad evitare il riscaldamento
Dal grafico si vede che l'andamento dell'errore è lineare
Dopo circa 126 tacche (21x6) la misura della luminanza del nero è raddoppiata (da 0.2 a 0.4)
BasICColor ne misura di più, a quanto ricordo, quindi verso fine calibrazione dovresti già avere delle misure falsate...
Quando togli lo strumento dal monitor si raffredda in fretta... il tempo di fare una ricalibrazione sulla piastrina bianca e non vedi più tanto bene l'entità dell'errore
AlbertoM |
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Michele Volpicella
Advanced Member
1451 Posts |
Postato -  15/12/2009 : 02:14:21
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Per me sono le ore 23 qui a Rio, ma per te le 2 del mattino...gulp! comunque il workflow è questo: 1. calibro il bianco sulla T che desidero 2. faccio raffreddare l'i1 3. profilo con basiccolor, il bianco è già calibrato, quindi va via veloce, direi alcuni minuti, a memoria. Forse ti confondi con Coloreyes che è molto più lento. 4. faccio subito la validazione. Se questa mi dà un nero <0.2 sono tranquillo che l'i1 non si è scaldato. E di solito è così. Anzi il nero di solito viene <0.15. Ciao e ...buonanotte!
Rio de Janeiro-Venezia |
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MarcStallo
Junior Member
Switzerland
34 Posts |
Postato -  16/12/2009 : 16:35:45
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Saluti a tutti questo è il mio primo post e spero che possiate dirimere i molti dubbi che ho in proposito alla calibrazione-profilazione dei mie schermi.
Leggendo i vari interventi sulla luminanza ottenuta dalla tacca più scura visualizzabile sulla schermo RGB(0,0,0) mi sfugge come riuscite a calcolarla.
Io posso sapere le coordinate Lab o XYZ attraverso l'uso del colorimetro o di uno spettrofotometro(eye-one Pro nel mio caso).
Come posso ricavare il valore della luminanza?
Esempio per uno schermo ottengo le seguente coordinate per il nero: XYZ (0.155, 0.194, 0.300) Lab(2.2, -1.6, -3.3)
mentre per il secondo schermo ottengo: XYZ (0.320, 0.351, 0.313) Lab (4.0, -0.9, -0.5)
C'é qualche formula speciale per il calcolo della luminanza a partire dai valori XYZ o Lab?
Grazie sin d'ora per le delucidazioni
Marc |
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AlbertoM
Moderatore
Italy
4742 Posts |
Postato -  17/12/2009 : 01:11:17
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Ciao
Y è la luminanza, per definizione
Quindi il primo monitor ha luminanza 0,194 cd/mq e il secondo 0,35 cd/mq
AlbertoM |
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