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 W lo spettrofotometro
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fabio maione
Advanced Member

Italy
982 Posts

Postato - 04/01/2007 :  16:16:20  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Durante queste vacanze ho avuto la disponibilità, grazie alla cortesia di Benedetto (che nuovamente rigrazio), di utilizzare Eye-One Design e ProfilMaker.
Ho così potuto crearmi i profili, in relazione a diversi illuminanti, delle carte che uso di più sia con la 2400 che con la HP. Non solo! Ho anche potuto avere la conferma strumentale di quello che mi appariva già evidente all'occhio e, cioè, l'enorme diversità di comportamento degli inks dye based e a pigmenti, nonché le differenze, quanto a punto bianco carta e nero max di stampa, tra carta e carta, anche dello stesso produttore. Grazie ad EyeOne sono ora in grado di conoscere più compiutamente i materiali che utilizzo e di ottenere il massimo dalle mie stampanti.
Credo che questo strumento sia irrinunziabile per chi gestisca un servizio di stampa a pagamento per conto terzi; quanto ai fotoamatori, purtroppo l'alto costo dello strumento e del software ProfileMaker rende la via migliore praticabile solo a una minoranza, anche se la gestione di una unica stampante e di un paio di carte da stampa può comunque tranquillamente avvenire mediante il ricorso a profili commissionati ad Enrico e Alberto e a ripetuti provini.
Elenco qui di seguito i valori (bianco carta e nero stampa max) misurati per alcune carte matt con i K3 Epson:
Aristea 290T : 96,3; a 0,8; b -0,5; Dk 0,05
Aristea 290T (only 3 gray): 18,5; a 1,1; b 2,8; Dk 1,57

HPR gr. 188 : 93,6; a 0,6; b 0,1; Dk 0,07
HPR gr. 188 : 15,80; a 0,8; b 2,0; Dk 1,68

HPR gr. 308 : 96,6; a 0,6; b 0,3; Dk 0,04
HPR gr. 308 : 17,6; a 1; b 2,5; Dk 1,61

Innova_P_Sm_Cot 315: 96,6; a 0,7; b 0,3; Dk 0,04
Innova_P_Sm_Cot 315: 19,6; a 1,1; b 2,9; Dk 1,54

Valori ben diversi ho riscontrato su carte satinate e lucide, con ulteriori differenze, assai decise, tra K3 e Vivera.

Ciao a tutti

Fabio

Enrico
Moderatore

Italy
2010 Posts

Postato -  04/01/2007 :  22:37:08  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Enrico  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Grazie per il tuo contributo!

Ti suggerisco un esperimento: prova a individuare il valore migliore di nero sulle stesse carte, utilizzando stavolta QTR (stampa la 21-patch con limite=70)
Secondo me si può fare molto meglio del driver Epson! Con il nero Ebony della MIS raggiungo L=14,5 con HPR308 !

Ti ha coinvolto il balocco d Benedetto, eh?


Ciao
Enrico
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fabio maione
Advanced Member

Italy
982 Posts

Postato -  05/01/2007 :  17:54:40  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Il balocco di BENEDETTO mi ha fatto perdere letteralmente la testa (Alberto ne sa qualcosa).
Proverò a fare quanto mi dici ma credo che il nero Mis sia irraggiungibile da quello Epson.
Intanto indico i dati delle carte lucide e satin:
HP 8750 (Vivera):
HP PPSatin 240 gr. : 93.5; a -0,9; b - 1,9; Dk 0,08
HP PPSatin 240 gr. : 8,6; a 0,2; b - 3,9; Dk 2,03;

HP PPPglossy 280 : 94,5; a -0,7; b -2,9; Dk 0,07
HP PPPglossy 280 : 2,7; a 0,6; b -1,9; Dk 2,52

Aristea Ultra 270L : 93,2; a 1,4; b -7,7;Dk 0,08
Aristea Ultra 270L : 5,8; a -0,6; b -8,4;Dk 2,22

Epson R2400 (K3):
Aristea WGL 300 gr.: 96,3; a 1,8; b -9,3; Dk 0,04
Aristea WGL 300 gr.: 9,9; a - 0,5; b 2,7; Dk 1,95;

Aristea WGS 260 gr.: 95,5; a 1,2; b - 8,4; Dk 0,05
Aristea WGS 260 gr.: 13,1; a -0,7; b 5,1; Dk 1,80;

Mi pare che i dati siano assai espliciti nell'evidenziare la maggiore profondità del nero dei Vivera che, sia pure solo con le carte HP, consentono risultati veramente buoni. Sottolineo anche che il metamerismo sulla HP Satin è molto meno evidente che con la HP glossy. In ambedue casi, ovviamente, emerge solo nel B&W.

La conclusione per me è di stampare il colore con HP e il BW con Epson e carta HPR. Il che conferma ancora una volta le osservazioni di Enrico e Alberto sulla dicotomia tra le due tipologie di inks, dye e a pigmenti.
Ciao a tutti
Fabio





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Gianluke
Advanced Member

Italy
2805 Posts

Postato -  05/01/2007 :  19:46:42  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Fabio scrive:

"Mi pare che i dati siano assai espliciti nell'evidenziare la maggiore profondità del nero dei Vivera che, sia pure solo con le carte HP, consentono risultati veramente buoni. Sottolineo anche che il metamerismo sulla HP Satin è molto meno evidente che con la HP glossy. In ambedue casi, ovviamente, emerge solo nel B&W".

Credo che le HP Advanced Photo Satin e Glossy (che uso sulla 9180)siano gli stessi tipi di carta che usi tu sulla 8750, ma in versioni ottimizzate per gli inchiostri Vivera a pigmenti HP 38. Effettivamente i difetti della Glossy sono gli stessi, un po' di bronzing e metamerismo. Ma la Satin la trovo magnifica come carta, forse, come già postato, migliore di tutte le altre Satin provate, quasi esente da difetti...la vorrei solo un po' più spessa...


Gianluca

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fabio maione
Advanced Member

Italy
982 Posts

Postato -  06/01/2007 :  09:22:32  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ho misurato anche la HP Premium Photo Plus Satin da 286 gr., risultata ancora migliore di quella da 240 gr. ed analoga alla glossy:
HP PPPsatin 286 : 94,5; a -0,6; b -2,8; Dk 0,07
HP PPPsatin 286 : 3,8; a 0,7; b -1,7; Dk 2,38

Le nuove carte Advanced di HP non sono adatta alla mia HP 8750, ma essendo utilizzabili con inks ai pigmenti dubito molto che possano fornire neri così densi come questi. Non mi sembra proprio che i pigmenti abbiano vinto la battaglia con i dye e l'uscita di nuove stampanti ed inks dye dimostra che le due tecnologie presentano attualmente caratteristiche (favorevoli e non) proprie ed esclusive che rende indispensabile l'utilizzo di entrambe in relazione ai risultati cercati. Non a caso anche Alberto stampa anche per conto terzi con entrambi i tipi di inks.
Tornando allo spettrofotometro, che ha dato origine a questo topic, ribadisco che solo con esso si può veramente conoscere a fondo (cioè con dati strumentali anziché con impressioni visive) il materiale che si usa e creare adeguati profili per ottimizzare il proprio flusso di lavoro.
Appare incredibile, ad es., vedere le differenze tra la medesima fotografia stampata in funzione di un illuminante D50 ovvero di una luce ad incandescenza. Ancora più incredibile, poi, analizzare visivamente sul monitor le differenze tra i vari neri o bianchi o le previsioni sul metamerismo di una determinata combinazione ink/carta.
Ciao
Fabio

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Gianluke
Advanced Member

Italy
2805 Posts

Postato -  06/01/2007 :  12:23:06  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Certo è uno strumento molto bello...infatti ci sto facendo un pensierino....solo il costo è veramente elevato...anche io credo che le due tecnologie non si escludano tra loro....non ho fatto confronti con la 8750...però devo dire che la 9180, come resa sulle carte Satin e Matte mi soddifa molto, sulle glossy non tanto...

La questione dei profili in relazione agli illuminanti è terribile...infatti mi sto attrezzando con delle lampade D50 a norma ISO 3664 per valutare le stampe....ma poi se appendi le stampe in casa con illuminazione ambiente misurata da Eye-One di 2300K e 20 Lux stai punto e daccapo..

Gianluca

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Gianluke
Advanced Member

Italy
2805 Posts

Postato -  07/01/2007 :  02:27:20  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da fabio maione


Le nuove carte Advanced di HP non sono adatta alla mia HP 8750, ma essendo utilizzabili con inks ai pigmenti dubito molto che possano fornire neri così densi come questi.




InkjetArt nella sua prova della 9180 ha rilevato questa D.Max sui neri...che poi risulta uguale a quello della 2400 sulla carta concorrente.

2.30 D-Max HP B9180 printed on HP Advanced Photo Glossy paper
2.30 D-Max Epson R2400 printed on Epson Premium Glossy Photo paper

quindi non mi sembra siano molto lontani i pigmenti...


P.S. Pensandoci bene se devo investire 1000-1200 euro me la sentirei di farlo più per un monitor che per uno spettrofotometro...in fondo una volta che ti fai fare i profili per le 2-3 carte che si usano mediamente sei a posto...

Gianluca

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fabio maione
Advanced Member

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982 Posts

Postato -  07/01/2007 :  17:49:21  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Gianluca ha dichiarato:
...Pensandoci bene se devo investire 1000-1200 euro me la sentirei di farlo più per un monitor che per uno spettrofotometro...in fondo una volta che ti fai fare i profili per le 2-3 carte che si usano mediamente sei a posto...

Purtroppo il costo dello strumento è molto elevato per un dilettante (ma spesso il dilettante sperpera il suo denaro per ottiche di luminosità eccessiva per le sue esigenze ecc.); tuttavia ti sei dato la risposta da solo: devi accontentarti di usare solo 2-3 carte e affidarti a terzi per quei 2-3 profili che ti serviranno, facendoli ripetere di tanto in tanto, rinunciando a tanti esperimenti e tante ricerche che io trovo già affascinanti in sé, oltre che utili sul piano dei risultati pratici.
Vedi, per oltre 30 anni sono stato uno sperimentatore in Camera Oscura, maneggiando chimici e bilancino, ho provato decine di carte e di sviluppi, manipolando formule più o meno note, viraggi al rame, al selenio, al ferro, sempre con la consapevolezza che il piacere della ricerca non era fine a sé stessa, ma funzionale anche ai particolari risultati che volevo ottenere per certi soggetti e certe situazioni che avevo fotografato.
Anche la fotografia digitale, e quella in BW in particolare, mi offre le medesime sensazioni, giacché essa non consiste affatto, contrariamente a quanti molti pensano, in un qualcosa di assai, troppo, semplice e di meno creativo.
Anch'essa pretende dedizione, ricerca ed impegno costante.
Lo spettrofotometro mi pare fondamentale nel percorso di ricerca e di creazione e non mi pare proprio che la sua utilità si limiti alla creazione di profili.
Quindi appena potrò permettermelo comprerò lo spettrofotometro.
Ciao
Fabio
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Enrico
Moderatore

Italy
2010 Posts

Postato -  07/01/2007 :  19:52:57  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Enrico  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Fabio mi ha anticipato,
credo che il paragone "spettrofotometro" - "bilancino" dela vecchia camera oscura sia estremamente centrato. Con tutte le distinzioni del caso, ovvio.

Ciao
Enrico
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Gianluke
Advanced Member

Italy
2805 Posts

Postato -  08/01/2007 :  00:27:37  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Purtroppo come al solito è sempre una questione di soldi...e in un workflow digitale sul colore probabilmente un monito ad alto livello, se non lo si ha, ha la precedenza su uno spettrofotometro (commissionando il suo uso a terzi). Per le carte a dirti la verità non mi manca affatto variegare, preferisco trovare una glossy, una satin e una matte che mi piacciono di più e concentrarmi dopo solo su quelle magari sperimentando solo qualche carta nuova...

Gianluca

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Gianluke
Advanced Member

Italy
2805 Posts

Postato -  10/01/2007 :  19:33:15  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Conoscete lo spettrofotometro X-Rite DTP20 senza filtro UV?
Come è rispetto ad Eye One? Profile maker lo supporta credo vero?


Gianluca

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