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runtu
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Postato -  16/07/2013 : 22:27:33
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Devo essermi spiegato veramente ad minchiam.
Quello che vorrei fare io è:
aprire Ps e dare il comando crea nuovo file RGB, 8/16 bit, profilo Adobe RGB; creare il primo gradiente, il bianco, che sia RGB 255 o L 100 ha poca importanza. Per il secondo gradiente non prendere in considerazione la tua scala RGB 242,25 ma ragionare con i valori Lab e darei L 5 che corrisponde a RGB 24/24/24 e così via fino allo 0 del nero. Ovvero creare una scala di grigi RGB con incrementi fissi Lab di 5 in 5. Per cui il file finale sarà sempre un Tiff RGB con profilo AdobeRGB. Per cui manderei in stampa sempre e comunque un file RGB e non Lab. La mia domanda/curiosità era appunto, se hai creato una scala con incrementi regolari di valori RGB da 0 a 255 cosa cambierebbe se facessi la stessa cosa ma, sempre in modalità RGB assegnassi ad ogni gradino un valore della scala Lab in modo regolare? Ovvero una scala costruita in questo modo è sbagliata per decidere/valutare il livello massimo di inchiostro che la carta accetta?
Spero che ora sia chiaro.
carlo rondinelli http://flickr.com/photos/carlorondinelli ....seconda grande passione:http://www.x-plane.it/index.php ....terzo grande vizio: http://www.maledettotoscano.it/ |
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rosario_ge
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Postato -  16/07/2013 : 22:52:35
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Scusa Carlo , non vorrei banalizzare ma mi sembra che nello specifico , il ragionamento ecceda lo scopo.... Soprattutto se questo è finalizzato a scegliere tra 2 max 3 setting 'fissi' , nel senso che il diabolico driver Pixma Pro non consente alcuna variante ai setting integrati... A differenza di altri (conosco bene solo quello della ipf6300) che consentono per ogni setting di individuare molteplici parametri di impostazione stampa. Ovvero: nella Pixma o scegli un setting o l' altro e lo fai verificando il nero max ,con la misura delle ultime tacche ...
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AlbertoM
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Postato -  16/07/2013 : 23:11:00
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Citazione: Postato da runtu
Quello che vorrei fare io è:
aprire Ps e dare il comando crea nuovo file RGB, 8/16 bit, profilo Adobe RGB; .... cosa cambierebbe se facessi la stessa cosa ma, sempre in modalità RGB assegnassi ad ogni gradino un valore della scala Lab in modo regolare?
Guarda, io ho capito benissimo cosa intendi, sei tu che non capisci dove voglio arrivare
"in modo regolare" secondo AdobeRGB
Ma allora spiegami perchè sarebbe un "modo regolare" usare AdobeRGB, e non per es. sRGB, oppure per es un profilo di qualunque altra periferica
Cioè, che cosa potresti dedurre da una scelta di questo tipo? secondo me nulla....
Se non hai informazioni sulla periferica (cioè se non hai un profilo almeno preliminare) non ha senso pensare di disporre le patches in modo regolare nello spazio Lab
Tu non sai qual è la relazione tra la tua periferica e lo spazio Lab
Argyll ha degli algoritmi per disporre le patches in modo particolare nello spazio Lab, ma a partire da un profilo preliminare, cioè a partire da delle informazioni dettagliate sulla tua periferica
Se disponi le patches in Lab usando un profilo ICC qualunque, le hai disposte in modo pseudocasuale, per cui ti complichi molto la vita se poi vuoi trarne delle conclusioni
Con il target creato in RGB come ho fatto io, puoi già capire qualcosa anche ad occhio....
Con delle tacche messe in ordine casuale (per la periferica) cosa puoi dedurre? a occhio nulla
E dalle misure? boh, dimmelo tu....
AlbertoM |
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runtu
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1645 Posts |
Postato -  17/07/2013 : 00:42:03
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Alberto probabilmente mi sto incartando in un problema inesistente. A questo punto procedo nello stampare le chart per definire il set media migliore per quanto riguarda il massimo inchiostro e in base alla scelta fatta, successivamente, stamperò i target generati da Argyll per fare la lettura che andrà a creare il profilo necessario alla stampa delle fotografie.
carlo rondinelli http://flickr.com/photos/carlorondinelli ....seconda grande passione:http://www.x-plane.it/index.php ....terzo grande vizio: http://www.maledettotoscano.it/ |
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runtu
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rosario_ge
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Postato -  17/07/2013 : 13:46:08
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Comunque utile il post per definire modalità e strumenti di valutazione di setting stampa. Utile anche il tip di Carlo per il recupero dimensionale delle stampe via ACPU...
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AlbertoM
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Postato -  17/07/2013 : 13:51:43
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Quando il topic si sarà fermato lo metterò nel Digest
AlbertoM |
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runtu
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Postato -  22/07/2013 : 17:37:02
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Ho ristampato i target con varie impostazioni di set/media. Sulla carta Felix Schoeller Matte Double Sided 230gr, il set migliore in assoluto con la Canon 9500 Mark II è Fine Art Premium Matt, quelli di seguito sono i valori letti a 48 ore dalla stampa della chart.
Partendo dal nero valori L:
17.3, 17.9, 20.9, 26.0, 31.9, 38.4, 44.4, 48.7, 53.9, 58.6, 63.5, 67.5, 71.5, 75.2, 77.8, 81.0, 84.2, 87.5, 90.3, 93.0, 95.1
Consiglio di avere pazienza ad aspettare le 48 ore per l'asciugatura. Per pura curiosità ho fatto delle letture a 12, 24 e quella finale a 48 ore di distanza e i valori differiscono, si passa da quasi L 19 delle 12 ore a L 18.4 delle 24 ore per arrivare a L 17.3 delle 48 ore.
Ho inoltre rielaborato il file di stampa in modo da farlo entrare ancora più comodamente nell'A4 con i famigerati bordi 35 Canon. File che ho inviato ad Alberto per l'upload.
carlo rondinelli http://flickr.com/photos/carlorondinelli ....seconda grande passione:http://www.x-plane.it/index.php ....terzo grande vizio: http://www.maledettotoscano.it/ |
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AlbertoM
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Postato -  22/07/2013 : 18:22:03
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Li potete scaricare qui
Ho lasciato anche quelli vecchi, che possono essere utili per una valutazione a occhio, oltre che per la misura
AlbertoM |
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rosario_ge
Advanced Member
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882 Posts |
Postato -  22/07/2013 : 18:46:50
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Grazie , molto utili soprattutto per le Pixma ... Condivido le variazioni di rilevazione a 24/48 h ; per quanto riguarda la Felix duo matte 230 , sulla Pro-1 il setting migliore è la AltraCarta Fineart 1 .
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runtu
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Postato -  30/07/2013 : 17:22:25
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Torno sulle stringhe per terminale, in particolare quella che riguarda la generazione del profilo ICC. Nell'articolo di Villani nella stringa in oggetto, la colprof, viene inserito il parametro -S che da quello che ho capito dall'articolo, genera un profilo adatto alla stampa con intento Percettivo e Saturazione. Ma questo tipo di profilo va bene anche se volessi stampare con intento Colorimetrico Relativo? Oppure devo cambiare il parametro e inserire -Zr come mi sembra di leggere nelle spiegazioni di Argyll alla voce colprof?
Grazie.
carlo rondinelli http://flickr.com/photos/carlorondinelli ....seconda grande passione:http://www.x-plane.it/index.php ....terzo grande vizio: http://www.maledettotoscano.it/ |
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AlbertoM
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Postato -  30/07/2013 : 17:41:05
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Sono 2 cose diverse: -S profilo.icc serve per fare il gamut mapping (gamut sorgente-->gamut destinazione) che viene implementato solo nel percettivo e nell'intento di saturazione
Il parametro che dici tu serve a dire qual è l'intento "preferito", quello di default Ma a nessun'applicazione interessa questo tag, che viene normalmente ignorato
Quando fai una conversione, decidi tu quale intento usare (sempre che sia implementato), scegliendolo esplicitamente
AlbertoM |
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runtu
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AlbertoM
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Postato -  30/07/2013 : 21:43:43
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Certo
AlbertoM |
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runtu
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runtu
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Postato -  09/08/2013 : 10:06:52
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Domanda sul numero delle patch con ColorMunki per creare il profilo ICC. In una vecchia discussione che riguardava però la creazione del profilo monitor sempre tramite Argyll/dispalGUI, veniva consigliato di utilizzare un numero di patch non elevato per evitare errori di lettura conseguenti all'eccessivo riscaldamento dello strumento che era sempre un ColorMunki. La stessa cosa può essere valida anche per la lettura delle patch su carta? Io ho creato un profilo con 1658 patch e mi è sorto questo dubbio in quanto il numero di patch che crea il software originale dello strumento al confronto è risibile.
Grazie.
carlo rondinelli http://flickr.com/photos/carlorondinelli ....seconda grande passione:http://www.x-plane.it/index.php ....terzo grande vizio: http://www.maledettotoscano.it/ |
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AlbertoM
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Postato -  09/08/2013 : 23:03:13
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Il calore che dà fastidio a Eye-OnePRO (e forse anche a Colormunki) è quello generato dal pannello del monitor Avevo spiegato come lo avevo capito in un vecchio topic, che probabilmente è nel Digest
Per la lettura in riflessione, non c'è nessun problema di riscaldamento "dal foglio" e non ci sono nemmeno problemi di surriscaldamento della testina, perchè ad ogni "fine riga", si spegne, per cui ha il tempo di raffreddarsi
Anche il Barbieri ad ogni fine riga spegne la testina proprio per questo motivo
AlbertoM |
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VitOne
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Postato -  14/08/2013 : 10:09:15
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Salve a tutti!
Ho dato una rapida letta alla discussione e ho trovato la proposta di modificare l'articolo inserendo delle indicazioni per gli utenti che usano MacOS. Se c'è qualche volenteroso che vuole aggiornare l'articolo sono più che disponibile a valutare le modifiche. Nel caso di Alberto non c'è bisogno che io valuti nulla dato che l'articolo è praticamente già scritto a quattro mani con lui.
Resto disponibile per eventuali chiarimenti. |
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AlbertoM
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4742 Posts |
Postato -  14/08/2013 : 12:01:57
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Ok, grazie Vittorio Lo farò appena rientro dalle vacanze
Ciao
AlbertoM |
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