ho l'impressione che le possibilità della fotografia 360 siano in divenire; l'interesse della gente è mosso dalle molte novità del settore ed è (secondo me) in aumento, e si ha l'impressione che possa crescere ancora.
Di questo però si sono accorti anche attori importanti (enormi) del web che hanno un potenza di marketing capace di invedere e monopolizzare tutto. Se ne è parlato anche in altri recenti post.
I virtuosi (ma singoli) "artigiani" della fotografia immersiva hanno come prospettiva quella di venire sempre più isolati, oppure di scegliere di essere assoldati da questi giganti del web (mettersi al servizio divenire "terzi") ?
le grandi strutture che utilizzano certi professionisti li pagano pochissimo. più di una volta mi è capitato di lavorare per agenzie importanti ed i creativi o i copy avevano stipendi ridicoli. diverso è presentarsi con un progetto tuo, qualora fossero interessati il compenso è molto superiore.
Come dicevo nelle precedenti discussioni, quando mi si è presentata l'occasione sono rimasto per un po' nel bel mezzo di questo dilemma, ma alla fine ho scelto la strada dell'indipendenza dai grossi gruppi "generalisti", più che altro perché non mi piace l'idea di farmi monopolizzare il tempo da dedicare al lavoro: se ho intrapreso la strada della libera professione è perché credo nei miei progetti e ci tengo a realizzarli in prima persona, è una sfida difficile ma anche l'unica che può mantenermi accesa la passione per il mio lavoro.
I grossi gruppi (e quello principale sappiamo qual'è) offrono un prodotto standardizzato ed una visibilità globale, ma non consentono all'acquirente né di comprare "qualità", né di farsi personalizzare l'interfaccia e i contenuti in modo flessibile ed efficace. A mio parere, spetta agli "artigiani" panofotografi il compito di valorizzare la propria professionalità, proponendo ad esempio dei progetti "identitari", che facciano da richiamo per i potenziali acquirenti nonostante l'agguerrita concorrenza generalista. Per dire, un bel gruppo di consorziati in cerca di visibilità, che sta in piedi proprio in funzione dell'identità comune, può accontentarsi di una vetrina standardizzata?
Come Matteo, credo che la diffusione della fotografia 360 possa solo aiutarci, perché all'incremento della domanda siamo tutti chiamati a dare risposte, anche quelle che i gruppi generalisti non offrono...
Prima di tutto un cordiale saluto a tutti voi, poichè è la prima volta che intervengo in questo forum. ...e poichè ogni tanto faccio anch'io qualche panoramica, mi piaceva condividede alcune impressioni in merito all'intervento dell'amico Matteo Visintainer.
Si, il mercato si sta agitando, e la diffusione dei dispositivi "mobile" certamente ha dato un impulso al settore, prima di nicchia, oggi sempre di più alla portata di tutti. Il fatto che si stiano muovendo grandi gruppi significa che il livello di maturazione del mercato è tale che esso è potenzialmente un interessante fonte di profitto.
L'osservazione che ha suscitato il mio interesse è nella domanda posta: dove trova collocazione il singolo "artigiano", virtuoso, ma non strutturato, capace di offrire un prodotto di alta qualità che si deve misurare con prodotti dal prezzo aggressivo anche se di qualità inferiore? Ritengo che la debolezza del singolo non sia nella capacità di realizzare il prodotto, ma commercialemente di offrirlo ad un pubblico più vasto. Come...??? Conoscersi, capire meglio il mercato, costituire forme associative...??? Mi piacerebbe aver un vostro feedback.
Benvenuto Marco, noi ci conosciamo già (da un nostro precedente scambio di email, un po' di tempo addietro) e mi fa molto piacere ritrovarti nel forum.
Io ho l'impressione che ormai, almeno nel settore commerciale, il singolo fotografo che si propone alla singola struttura entri in collisione frontale con la nuova ed agguerrita concorrenza "generalista". Probabilmente, una strada praticabile potrebbe essere quella di rivolgersi a gruppi di clienti accomunati da un carattere distintivo (ad esempio i consorzi) e offrire loro un servizio che dia loro visibilità comune (ad esempio un piccolo portale contenente i virtual tours delle strutture associate). In quest'ottica, il singolo fotografo potrebbe avere difficoltà logistiche e di tempo nel far fronte all'incarico nel suo complesso e allora un'idea potrebbe essere quella di aprire la porta ad altri colleghi per fare squadra sotto un tetto comune, dividendosi i lavori in base alla vicinanza, così da ridurre al minimo le spese di trasferta e di conseguenza anche il costo al cliente. Più facile a dirsi che a farsi ovviamente...
Grazie per la segnalazione, che a questo punto integro con il link al sito del progetto, che sembra degno di nota. Ad una prima occhiata, sembrerebbe indirizzato specificamente al turismo attivo, e in quest'ottica mi piacerebbe avere una navigazione più mirata, magari con l'indicazione delle panoramiche più rappresentative, o per l'estetica o per l'importanza logistica nell'individuazione sul campo del percorso... Comunque l'idea mi piace: il futuro della fotografia immersiva si prospetta interessante e pieno di stimoli (che spero di riuscire ad interpretare con progetti mirati, prima o poi)...
Sulla carta il progetto è interessante ...sul monitor un pò meno. Capisco tutto, ma andarsene in quei posti splendidi e ritornare con quella qualità...
Sulla carta il progetto è interessante ...sul monitor un pò meno. Capisco tutto, ma andarsene in quei posti splendidi e ritornare con quella qualità...
A mio parere una cosa non esclude l'altra: i percorsi trekking "virtuali" (magari consultabili sul posto via iPhone per non smarrite la strada) li vedo pensati come strumento specifico per il turismo di settore che è in crescita (escursionismo, trekking, arrampicata) ma sarebbe senz'altro oppurtuno affiancare loro (in una sezione separata) anche una galleria d'immersive e gigapixel selezionate e di qualità nettamente superiore, così da fare della seria promozione "attiva" senza per questo dover rinunciare all'aspetto estetico e qualitativo. Come per dire: "ecco, questa è la vista indimenticabile che troverai, e questo invece è il sentiero per arrivarci"... Una singola trasferta fotografica può produrre entrambi i risultati e quest'ipotesi è a mio parere interessante, da valutare...
La "terziarizzazione" almeno per come la intendo io non è così grave. Conosco giovanissima fotografa che ha aderito a google e mi pare che sia contenta. Da sottolineare che Google non ti trova il lavoro, ma ti gestisce e pubblica le tue pano.
Insomma, coi tempi che corrono non sarei così critico...
Altre possibilità, oltre gli alberghi, e documentazione per "valorizzare" (come odio sta parola!) il territorio, si sta aprendo nel campo del reportage, immersivo ovviamente. Le testate editoriali (sopratutto straniere) pagano bene, ed in campo non c'è tanta concorrenza.
Anzi, sto cercando in area romana colleghi che mi possano eventualmente sostituire. Chiaramente bisogna essere un po' più padroni della tecnica ed essere capaci di produrre pano (giuntate e trasformate in versione interattiva) velocemente. ed anche l'attrezzatura (camera+lente+palo) deve essere adeguata.
Infine questi progetti con zaino sulle spalle, a mo di streetview sono per me qualcosa di molto diverso dalla fotografia immersiva, non ne vedo un gran futuro, mi sembrano molto noiosi, ma mi posso sbagliare...
Ho letto con grande interesse i vostri interventi. Abbiamo esigenze comuni e probabilmente sarebbe possibile anche trovare forme di collaborazione
Mi è venuta un'idea: troviamoci a Milano a fine mese al Photoshow e discutiamone insieme, sarebbe un piacere incontrarsi (finalmente) conoscersi di persona e credo che potrebbero nascere molte cose...
A me clienti che lavorano nel turismo a Roma e a Napoli molto interessati con uffici da paura, si sono scandalizzati dalle mie richieste (appena dignitose) e mi hanno fatto delle contro offerte ridicole. Come dicevo sopra secondo me la chiave è sviluppare un progetto e venderlo.
Abbiamo esigenze comuni e probabilmente sarebbe possibile anche trovare forme di collaborazione ... troviamoci a Milano a fine mese al Photoshow e discutiamone insieme, sarebbe un piacere incontrarsi (finalmente) conoscersi di persona e credo che potrebbero nascere molte cose...
Sarebbe fantastico! se trovassi un volo low cost a/r un salto a Milano potrei anche farlo, organizziamo davvero un incontro?
Citazione:Postato da tonesh La "terziarizzazione" almeno per come la intendo io non è così grave. Conosco giovanissima fotografa che ha aderito a google e mi pare che sia contenta. Da sottolineare che Google non ti trova il lavoro, ma ti gestisce e pubblica le tue pano.
Infatti il "lavoro sporco" (ricerca dei clienti e vendita) lo fa tutto il fotografo, poi carica gli scatti sul server di Google, che verranno montati in automatico dal software. Anche il costo lo stabilisce il fotografo, in base ai "prezzi di mercato" (ma a quali prezzi di mercato si riferiscano non è dato sapere). Inoltre il fotografo deve garantire a Google un impegno dedicato di almeno trenta ore settimanali. Intendiamoci, può essere una grande occasione per molti, meglio ancora se totalmente estranei alla professione e con buona propensione alla vendita, ma temo che per il fotografo già del mestiere questa produttività senza qualità possa risultare alla lunga molto opprimente... questa almeno è stata la mia personale valutazione.
Citazione:Altre possibilità, oltre gli alberghi, e documentazione per "valorizzare" (come odio sta parola!) il territorio, si sta aprendo nel campo del reportage, immersivo ovviamente. Le testate editoriali (sopratutto straniere) pagano bene, ed in campo non c'è tanta concorrenza.
Spunto interessante, tra l'altro mi sembra che tu sia stato forse il primo in Italia (correggimi se sbaglio) ad approcciare questa strada. Non conosco nello specifico la situazione italiana, ma nella vicina Francia ad esempio vedo panofotografi intraprendenti che si sono specializzati nel reportage immersivo (immagini e tracce audio in sottofondo) con risultati incoraggianti, come ad esempio Gilles Vidal.
Citazione:Infine questi progetti con zaino sulle spalle, a mo di streetview sono per me qualcosa di molto diverso dalla fotografia immersiva, non ne vedo un gran futuro, mi sembrano molto noiosi, ma mi posso sbagliare...
In sé non producono niente di particolarmente attraente dal punto di vista estetico, ma potrebbero rappresentare uno straordinario sostegno per il turismo attivo, un settore in forte crescita di cui oggi si fa un gran parlare. Uno zaino del genere sulle spalle di un fine conoscitore della sentieristica potrebbe rappresentare una grande risorsa: pensa al singolo escursionista che può consultare in tempo reale, tramite specifica app, il sentiero che sta percorrendo fisicamente, così da non perderlo mai di vista nei punti critici. Immagino che Matteo in particolare potrebbe avvalersi di quest'opportunità, ma non nascondo io stesso un certo interesse...
Citazione: Mi è venuta un'idea: troviamoci a Milano a fine mese al Photoshow e discutiamone insieme, sarebbe un piacere incontrarsi (finalmente) conoscersi di persona e credo che potrebbero nascere molte cose...
Io ci sarò senz'altro! e mi auguro conoscere qualcuno di voi. Questa è stata proprio un idea sviluppata da me e dall'amico Matteo anche per trovare un occasione per discutere con i più autorevoli interpreti di panofotografia del "belpaese" delle proprie esperienze, per scambiarsi idee, opinioni e confrontarsi sui modelli di business del settore. Marco
Sembro distratto ma sto seguendo anch'io la discussione :)
Splendida idea quella di incontrarsi e scambiarsi opinioni: non sono un animale da Photoshow, ma verrò molto volentieri a Milano a conoscere di persona tanti amici virtuali!
Che dire? Non ho molte idee sul futuro della fotografia panoramica, né sul mio presente di pano-hobbista. Ultimamente mi è un po' passato l'entusiasmo che avevo i primi tempi, sono fermo sia come hardware che come software, ho poco tempo libero e nessun motivo serio per investimenti seri (chessò: un palo telescopico, un drone radiocomandato, una fullframe con fisheye circonciso, un nuovo computer, un raid con backup, software potenziati e aggiornati...)
Lavori non ne ho mai cercati seriamente, quei pochissimi mi sono saltati addosso senza lasciare traccia, innanzi tutto monetaria (sono un pessimo account...)
Da solo non avrò mai né la voglia né il coraggio (né il tempo) di rompere le palle sistematicamente a legioni di potenziali clienti. In un gruppo ufficiale, invece, magari sì: "Buongiorno, siamo i PanoSferici italiani riuniti, le lascio il nostro iBook interattivo, casomai vi interessasse un tour virtuale. Siamo tanti e siamo i migliori in tutto il territorio nazionale, saremmo lieti di avervi come clienti". Se ne parlò anni fa in altra sede (Italia360) e poi non se ne fece nulla, ma non ho mai smesso di credere nella validità di un simile progetto, perché penso che più che mai di questi tempi l'unione faccia la forza. Credo nel lavoro di squadra, nella condivisione dei saperi, nello scambio di opinioni (esempio: quando mi chiedono quanto prendo non so mai cosa rispondere, già solo crearci un vademecum a uso nostro sarebbe un primo passo, fermo restando che poi ognuno è libero di sparare quello che crede ai propri clienti personali)
Boh, il sasso l'ho buttato... :) Mi auto correggo: rileggendo meglio vedo che sono già tante le intenzioni comunitarie, molto bene :D
...non sono sparito, seguo la discussione e medito, ancora non ho un'idea precisa, di sicuro non sarò a Milano di persona ma vi benedico (...vabbè qualcuno dovrà pure fare le veci del Papa...)
L'idea di una rete di panosferici mi stuzzica, Parliamone ancora.
piacerebbe anche a me rendere meno virtuale questo forum, inoltre l'idea del progetto comune è davvero interessante. Che dire, intanto mi son registrato, ma non so se riuscirò ad esserci (anche perchè vivo dall'altra parte dell'Italia).
...hai tutta la mia invidia affettuosa. Vivi in una parte dell'Italia che amo. Sono "sbarcato" per la prima volta nel Salento a venti anni e ricordo come fosse ora il viaggio con le Ferrovie del Sud Est da Lecce a Gagliano immerso i quella terra rossa piena di ulivi bassi contorti e antichi come devono essere veramente gli ulivi, arbusti e non alberi.
Si, rendiamolo meno virtuale questo crocevia di umanità.
Citazione:...hai tutta la mia invidia affettuosa. Vivi in una parte dell'Italia che amo. Sono "sbarcato" per la prima volta nel Salento a venti anni e ricordo come fosse ora il viaggio con le Ferrovie del Sud Est da Lecce a Gagliano immerso i quella terra rossa piena di ulivi bassi contorti e antichi come devono essere veramente gli ulivi, arbusti e non alberi.
Si, rendiamolo meno virtuale questo crocevia di umanità.
Grazie per "l'invidia affettuosa", in effetti il Salento è potenzialmente una terra molto bella... poi però, come spesso avviene, la mancanza di regole decenti fa si che molte cose belle vengano deturpate: ricordo quando, molti anni fa, avevo spesso occasione di prendere la littorina delle Sud Est, e con i finestrini spalancati per sopravvivere al torrido caldo delle nostre estati mi gustavo le sterminate distese di terra rossa divise da bassi muretti a secco e pale di fico, il tutto piantumato con bellissimi ulivi secolari, poi, a completare il quadro, il frastuono continuo delle cicale. Ora in affiancamento alle vecchie littorine ne hanno messe alcune modernissime con l'aria condizionata a palla, ma non è questo il vero problema quanto il fatto che le sterminate distese di terra rossa sono ora spesso recintate da orrendi muri di mattoni in cemento, e questo è solo uno dei molti scempi preaticati nell'ultimo trentennio, ma ovviamente non è questa la sede per parlarne.
Comunque sottolineo e rinnovo la tua ultima frase:
"rendiamolo meno virtuale questo crocevia di umanità."
Citazione:Postato da mastucc Propongo... domenica 24 tarda mattinata, poi andiamo a mangiare qualcosa tutti insieme...???
Ho trovato un'offerta low-cost con arrivo a Milano nel primo pomeriggio di sabato e ripartenza nel tardo pomeriggio di domenica, ci sto facendo un pensierino...
C'è qualcuno di voi che può già confermare l'incontro?
Come low-cost interessante ho trovato solo fino a Bergamo, ma poi come ci arrivo a Milano? Devo fare un salto in agenzia viaggi e vedere se c'è qualche alternativa economicamente interessante (magari un pullman fantozziano )
Da Bergamo-Orio Al Serio è disponibile una navetta che collega alcuni dei punti più importanti di Milano tra cui i poli fieristici. Raggiungere Milano - in forma low cost - con il servizio pullman non dovrebbe essere abbastanza agevole...
bene domenica anche per me e per qualche altro vecchio panografo milanese, ma come facciamo a riconoscerci ed esattamente dove ci vediamo? vabbhè che ormai il photoshow è piccolo, non abbiamo neanche i cell l'uno dell'altro...