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 Profilo di Riferimento con Argyll
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Cesco81
Average Member

117 Posts

Postato - 29/05/2011 :  18:29:55  Mostra il Profilo  Visita la Homepage di Cesco81  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Buonasera a tutti,
mi sono cimentato nella profilazione con Argyll seguendo il tutorial di Vittorio Villani presente su questo sito.

C'è solo un punto che non comprendo appieno ed è la scelta del profilo di riferimento per il rendering percettivo durante la creazione del profilo...
"colprof -v -qh -no -np -ni -i D50 -o 1931_2 -S AdobeRGB1998.icc -cmt -dpp E-4880"

Io, che non mi addentro più di tanto nella comprensione degli spazi colore, per rimanere sul piano pratico/empirico ho creato due versioni dello stesso profilo utilizzando prima l'adobe rgb e poi il prophoto rgb come spazi colore di riferimento.

I risultati, in fase di soft prof con intento percettivo sono stati i seguenti
-il profilo creato con l'adobergb, come spazio di riferimento, mi da immagini più saturate (e un poco più luminose) non solo in soft prof, ma anche in stampa
-il profilo creato con il prophotorgb, come spazio di riferimento, mi da cambiamenti meno evidenti rispetto al caso precedente.
Per immagini in BN, invece, i risultati sono comparabili (salvo il fatto che poi utilizzo profili specifici).

Mi chiedo allora quale scegliere ed il perchè, in soldini, di questo diverso comportamento.

Grazie
Francesco

AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  30/05/2011 :  00:55:38  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Il gamut mapping migliore è quello che va dal gamut dell'immagine al gamut di stampa

Se hai un'immagine in Prophoto, non è detto che i colori presenti nell'immagine arrivino fino a bordo gamut, anzi è altamente improbabile

Quindi è inutile comprimere tutto l'enorme gamut di Prophoto dentro al gamut di stampa, perchè otterrai una compressione troppo spinta per quello che in realtà ti serve (quello che noti subito è appunto una desaturazione evidente)

Un buon compromesso per fare il gamut mapping in modo "rigido", cioè senza considerare il gamut reale dell'immagine, è quello di scegliere un gamut più piccolo, come quello di AdobeRGB

Quindi se la tua immagine da stampare è in Prophoto e nessun colore esce dal gamut di AdobeRGB, allora non avrai clipping, se invece alcuni colori sono fuori da AdobeRGB, allora questi saranno clippati, ma difficilmente te ne accorgerai perchè i monitor attualmente non vanno oltre il gamut di AdobeRGB

Come ho detto all'inizio, se non vuoi compromessi, devi estrarre il gamut dalla tua immagine e creare un profilo con gamut mapping ad hoc per quella immagine

Con Argyll si può fare

Ovviamente un profilo fatto in questo modo, è ad-hoc solo per questa immagine, quindi occorre creare un profilo per ogni immagine, cosa che può risultare scomoda

AlbertoM
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Aaron80
Senior Member

Italy
224 Posts

Postato -  30/05/2011 :  09:26:10  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Aaron80  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Utilizzare invece il profilo di stampa preliminare come profilo per il gamut mapping potrebbe essere invece la soluzione ottimale?

Ciao,
Andrea

http://www.andreagiorgi.net
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  30/05/2011 :  13:20:32  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Non capisco la domanda

Cos'è un profilo preliminare, un profilo di bassa qualità con cui creare un target intelligente?

Se usi il gamut di un profilo preliminare come profilo di origine, non ci sarà nessun gamut mapping, perchè il gamut di origine (profilo preliminare) sarà pressochè identico a quello di destinazione (profilo di stampa di buona qualità)

AlbertoM
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Cesco81
Average Member

117 Posts

Postato -  30/05/2011 :  15:26:49  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Cesco81  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
AlbertoM quindi, se ho capito bene, in condizioni normali utilizzare il prophoto come profilo di riferimento invece dell'adobe sarebbe praticamente deleterio!?

Potrebbe, invece, tornare utile se le immagini avessero un gamut molto più esteso dell'adobe (cosa non impossibile, ma in effetti rara).
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Cesco81
Average Member

117 Posts

Postato -  30/05/2011 :  15:38:51  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Cesco81  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ma il Software base del Colormunki che profilo colore incorpora ai profili come riferimento per gli intenti percettivo e saturazione?
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  30/05/2011 :  18:02:00  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da Cesco81

AlbertoM quindi, se ho capito bene, in condizioni normali utilizzare il prophoto come profilo di riferimento invece dell'adobe sarebbe praticamente deleterio!?

Potrebbe, invece, tornare utile se le immagini avessero un gamut molto più esteso dell'adobe (cosa non impossibile, ma in effetti rara).


Esatto


Per quanto riguarda il gamut di origine usato da X-Rite non c'è documentazione che ne parli, a quanto ne so

Il trucco più usato comunque è quello di utilizzare un gamut simile a quello dei monitor wide gamut, così si riduce la compressione e finchè non ci saranno monitor con gamut maggiore, nessuno si accorge di eventuale clipping

AlbertoM
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andre_
Advanced Member

Denmark
2054 Posts

Postato -  30/05/2011 :  18:37:01  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di andre_  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Mi intrometto, che mi é venuta una curiositá.....

Perché scelgliere come profilo di origine un profilo "monitor", o comunque con una forma da profilo monitor come AdobeRGB?

Non avrebbe piú senso scegliere un profilo "stampa" molto esteso, magari costruito apposta, ma che riproduca grosso modo la forma del gamut di destinazione?

A spanne, vedrei questa soluzione come piú rispettosa dei colori percepiti (che é poi lo scopo del processo), invece di "comprimere" un profilo creato per essere visualizzato a monitor in un altro che ha dei limiti completamente differenti (gli inchiostri della stampante).

Non ultimo, il problema che un profilo di una stampante inkjet esce da Adobe RGB in alcune tinte (che quindi andrebbero perse?).

Grazie,
a_

www.andre-photo.org
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  30/05/2011 :  19:04:56  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da andre_
Perché scelgliere come profilo di origine un profilo "monitor", o comunque con una forma da profilo monitor come AdobeRGB?

Non avrebbe piú senso scegliere un profilo "stampa" molto esteso, magari costruito apposta, ma che riproduca grosso modo la forma del gamut di destinazione?



Perchè le immagini in genere sono in AdobeRGB, sRGB, Prophoto ecc, che sono gamut di monitor



AlbertoM
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andre_
Advanced Member

Denmark
2054 Posts

Postato -  30/05/2011 :  19:44:04  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di andre_  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da AlbertoM
Perchè le immagini in genere sono in AdobeRGB, sRGB, Prophoto ecc, che sono gamut di monitor


Ok, mi hai chiarito un mio errore di fondo sul "profilo di riferimento".

Grazie mille.
a_


www.andre-photo.org
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Cesco81
Average Member

117 Posts

Postato -  30/05/2011 :  21:52:36  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Cesco81  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Andre_ in teoria, se ho capito bene, il gamut di riferimento dovrebbe "spalmarsi" nel gamut di stampa.

Per cui è vero che inizialmente perdi delle informazioni, perchè l'adobergb è in alcune zone meno esteso dei profili di stampa, ma successivamente potresti riguadagnarle proprio perchè l'intento percettivo, da quello che ho capito, porta (un pò) a "spalmare" il gamut di origine su quello di stampa. Ovviamente tale comportamento non è prevedibile e soprattutto, a monitor non si vede.
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