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fabio maione
Advanced Member
Italy
982 Posts |
Postato - 10/03/2011 : 22:22:38
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Ormai è un bel po' che uso Argyll; per quanto riguarda i profili del monitor, peraltro buoni, lo trovo snervante per i tempi lunghi. Per le stampe, invece, mi piace la linearizzazione e la saturazione (forse esagerata sugli incarnati), ma non digerisco i blu che mi vengono sempre tendenti al violetto (mi è capitato con ColorMunki ed ora anche con eye-one). Gli errori segnalati dal check sono bassissimi, ma il problema resta e mi pare che sia stato segnalato anche da altri. Faccio molti paesaggi e la cosa (resa del cielo) non mi garba molto. Suggerimenti? Fabio |
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VitOne
Advanced Member
405 Posts |
Postato -  10/03/2011 : 22:58:06
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Prova a segnalare la cosa (magari con qualche misura spot allegata di patch che non ti convincono) sulla mailing list di Argyll. Personalmente non ho notato questo problema nelle mie stampe, ho sotto mano adesso un paio di foto realizzate con 4880 e 7900 Epson (profilate con EyeOnePro) e non noto questo problema.
Hai il problema solo con Argyll? Che tipo di intento di rendering utilizzi? Con che tipo di sorgente luminosa stai valutando le stampe? |
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Gianpy
Average Member
Italy
61 Posts |
Postato -  11/03/2011 : 15:38:04
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Fabio, non disperare e insisti, tempo fa anch'io avevo dubbi e riscontravo problemi simili, con Alberto avevamo tratto alcune interessanti considerazioni, se ti fosse sfuggita ti indico la discussione relativa, la parte di tuo interesse comincia da metà della discussione: http://www.photoactivity.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2189
Adesso ho un lapsus, eri sempre tu che indicavi che con Monaco Profiler il cielo veniva più saturo che con Argyll?
Gianpaolo. |
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Michele Volpicella
Advanced Member
1451 Posts |
Postato -  11/03/2011 : 16:11:12
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Citazione: Postato da Gianpy
Adesso ho un lapsus, eri sempre tu che indicavi che con Monaco Profiler il cielo veniva più saturo che con Argyll?
Gianpaolo.
No, ero io. Ma per il resto mi trovo bene con Argyll e lo uso regolarmente. Per gli incarnati uso Monaco. Ciao |
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fabio maione
Advanced Member
Italy
982 Posts |
Postato -  11/03/2011 : 17:41:59
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Grazie a tutti; io uso generalmente (parlo dei K3 Epson con P3800)in fase di stampa l'intento percettivo senza compensazione del punto del nero. Con intento relativo la tendenza del blu al violetto è solo leggermente inferiore. Per la visione mi affido sia alla solita lamapada tarata che alla luce del giorno (in condizioni abbastanza costanti). Le ultime due stringhe che ho provato sono state le seguenti: colprof -v -qu -no -np -ni -iD50 -o1931_2 -SAdobeRGB1998.icc -cmt -dpp nomestampante colprof -v -qu -no -np -ni -iD50 -o1931_2 -SAdobeRGB1998.icc -dmt -dpp nomestampante I targets contavano oltre 1500 tacche con 36 grigi Il volume del gamut e, come ho già detto, anche il resto (linearizzazione, errori di lettura, punto del nero ecc.), sono molto soddisfacenti; il volume del gamut, in particolare, è sempre superiore a quanto ottengo con PM5. Però c'è questo blu che non mi garba. Mi ricordavo che qualcuno ne aveva già parlato; ho quindi fatto una ricerca e ho scoperto che si era trattato proprio di Michele Volpicella il quale, forse ha la memoria corta, aveva scritto in data 2/2/2011:..."Argyll invece non riduce la saturazione, addirittura carica gli incarnati, a mio gusto un po' troppo. Nel blu quello che si vede non è tanto la perdita di saturazione ma una certa "hue" verso il violetto, una cosa questa non sempre bella per il cielo.". Con PM5, con ColorMunki e con Datacolor il problema non mi si è mai presentato. Con Argyll sì, sia usando Colormunki che EyeOne, e con diverse carte. Una cosa simile (sul blu) mi succede solo affidando la stampa, anziché al profilo icc, al driver in modalità Epson Standard. Non so come uscirne. Fabio
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Michele Volpicella
Advanced Member
1451 Posts |
Postato -  11/03/2011 : 18:22:00
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Ciao Fabio--- oh povero me...ma perchè dici che ho la memoria corta? l'ho scritto io stesso nel penultimo post che le parole erano mie.... forse intendevi il fatto che prima ero più critico e adesso lo sono di meno...questo è vero, forse i nuovi profili mi sono venuti meglio, oppure è cambiata un po' la mia percezione...(oppure quest'inverno ne ho visto poco di cielo blu), comunque è vero: adesso sono meno critico su Argyll, anzi trovo che sia molto buono. Ecco secondo me è importante lasciare tutti i parametri di default, meno si pasticcia e meglio vengono i profili. La mia linea di comando (caspita sembro il Gen. Lamarmora!) è così: colprof -v -qh -dpe -SAdobeRGB1998.icc c:\Argyll\OutputFiles\in. I vari no e np non mi danno nessun vantaggio e neanche la qualità ultra. High is enough... Tutto questo non cambia ovviamente la questione del blu Saluti |
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fabio maione
Advanced Member
Italy
982 Posts |
Postato -  11/03/2011 : 18:38:13
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Scusa Michele, ma oggi avevi ammesso di aver parlato di saturazione del cielo e che per il resto tutto andava bene; quindi nel resto io ho considerato il tono del blu del cielo, di cui prima ti eri lamentato anche tu e che ovviamento corrisponde ad un diverso parametro rispetto alla saturazione. Comunque, secondo me si tratta questa di Argyll è una lacuna importante, sempre che non dipenda dal "manico" inadeguato. Fabio |
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Gianpy
Average Member
Italy
61 Posts |
Postato -  11/03/2011 : 18:54:32
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Citazione: Postato da fabio maione
Grazie a tutti; io uso generalmente (parlo dei K3 Epson con P3800)in fase di stampa l'intento percettivo senza compensazione del punto del nero. Con intento relativo la tendenza del blu al violetto è solo leggermente inferiore. Per la visione mi affido sia alla solita lamapada tarata che alla luce del giorno (in condizioni abbastanza costanti). Le ultime due stringhe che ho provato sono state le seguenti: colprof -v -qu -no -np -ni -iD50 -o1931_2 -SAdobeRGB1998.icc -cmt -dpp nomestampante colprof -v -qu -no -np -ni -iD50 -o1931_2 -SAdobeRGB1998.icc -dmt -dpp nomestampante I targets contavano oltre 1500 tacche con 36 grigi
Ciao, utilizzo la tua stessa stampante e il tuo stesso spettrofotometro, nella tua "stringa" non trovo differenze evidenti da quella che sono solito usare. E' da qualche anno ormai che uso Argyll e in tutte le mie prove non mi sono mai imbattuto in blu tendente al violetto, pur avendo fatto centinaia di "esperimenti" su altrettante carte.
Quindi, se i nostri strumenti sono simili ma i risultati discordanti il problema potrebbe risiedere in una delle varie fasi che portano alla creazione del profilo colore con Argyll.
Vorrei sapere come mai non utilizzi la compensazione del punto del nero, inoltre mi sembra di ricordare che non sia molto utile l'utilizzo di tacchine completamente grigie ai fini della caratterizzazione del profilo colore.
Per quanto riguarda calibrazione e profilatura del monitor ho sempre evitato di utilizzare Argyll, in quanto l'ho sempre ritenuto troppo lento e dai risultati contastanti, preferisco utilizzare basiccolor o in alternativa icolor display, più semplici e rapidi.
Gianpaolo. |
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Michele Volpicella
Advanced Member
1451 Posts |
Postato -  11/03/2011 : 19:42:59
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Sulle tacche grigie, bisogna fare chiarezza (gasp!): non sono grigie. Infatti come potrebbe la stampante stampare una tacca grigia se non ha il profilo? Non è certamente impostando tacche con R=G=B che si ottengono tacche grigie, anzi direi che è un metodo abbastanza sicuro per NON ottenerle, visto che il target viene stampato senza profilo.
Una parziale eccezione è il caso in cui si utilizzi su Argyll l'opzione del profilo preliminare: in questo modo Argyll può usare il profilo preliminare per fare la conversione Lab>RGB e quindi creare una serie di tacche da mandare in stampa col target, con valori RGB tali da approssimarsi al grigio neutro, ma è ovviamente un'approssimazione. In ogni caso delle tacche che siano perlomeno vicine al grigio sono utili se non fondamentali per ottenere un profilo buono anche per il BN, ovvero per stampare il BN senza utilizzare i vari driver monocromatici delle stampanti, Epson o Canon o che siano. |
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