| I N I Z I O T O P I C |
| ppf1973 |
Posted - 13/12/2005 : 22:03:32
Dopo aver usato i profili canned della mia stampante Epson ho finalmente acquistato un pacchetto Hardware-software per la costruzione di profili custom (PrintFix di Colorvision appunto). Ho effettuato tutte le operazioni come riportato sul manuale e ho creato 2 profili (il software lo permette), uno "daylight" ed uno "incandescent light". Ho fatto alcune prove di stampa con buona soddisfazione effettuando la conversione con intento "percettivo" e "BPC" attivo. Poi, più tardi, leggendo la parte finale del manuale di istruzioni ho notato con sorpresa e stupore che viene consigliato l'uso dell'intento "saturazione" e l'attivazione del "BPC" in quanto si dice che i profili custom creati con questo strumento sono ottimizzati per l'uso con questo intento. Effettuate alcune prove stampando convertendo con "saturazione" gli stessi file che avevo stampato prima, non ho notato alcuna differenza.
Che ne pensate voi?
Pierpaolo
www.photoshoot.it |
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| AlbertoM |
Posted - 14/12/2005 : 03:20:14
Pierpaolo,
le specifiche per i profili ICC non obbligano ad implementare tutti e 4 gli intenti di rendering.
Può capitare che l'intento percettivo non venga in realtà realizzato, e che al suo posto venga utilizzato quello colorimetrico relativo, anche quando viene esplicitamente impostata una conversione con intento percettivo.
Photoshop non ti avvisa, ma semplicemente utilizza una sola tabella (o matrice) per entrambi gli intenti.
I profili ICC, come sai, in pratica sono tabelle (o matrici con cui ricavare delle tabelle), per cui chi fa il SW per crearli può decidere come implementarle.
Le specifiche sono abbastanza rigide per gli intenti relativo ed assoluto, meno per quello di saturazione e percettivo, per cui può anche succedere che con un SW si ottengano certi risultati e con un altro SW altri.
Un modo per scoprire se ci sono effettivamente differenze fra un intento ed un altro è quello di fare una soft proof con Photoshop, però, per scegliere quello che dà i risultati migliori, non resta altro da fare che stampare e giudicare ad occhio, o con delle misure .
Personalmente, usando ProfileMaker, per profili di stampanti desktop, preferisco l'intento percettivo creato con logo chromaplus, che è un'impostazione di Profilemaker che ha effetto soprattutto sull'intento percettivo.
Però non si può generalizzare. Ogni SW può dare risultati diversi. L'unica cosa da fare è stampare ed individuare pregi e difetti di ogni impostazione (sempre che ci siano differenze)
Il SW di cui parli non l'ho mai provato, per cui non posso dirti le mie impressioni.
Magari qualcun altro che ti legge...
AlbertoM |
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