I N I Z I O T O P I C |
Ricky |
Posted - 29/01/2007 : 15:07:19 Ciao a tutti,
ho provato a fare un profilo del il mio scanner Nikon 5000 ED per la velvia 100, con il target IT8 acquistato da Wolf Faust ed il software freeware lprof (di cui si discuteva in questo forum in un precedente post).
Risultato: applicando il profilo creato a scansioni di velvia 100 correttamente esposte e convertendo allo spazio di lavoro prophoto, non si notano dominanti ed i colori e il contrasto sono piuttosto piacevoli però le diapo risultano piuttosto scure e con ombre clippate. Quindi è necessario intervenire, applicando le curve consigliate da Alberto per diapositive sottoesposte, nel suo articolo sulle tecniche di scansione. In conclusione con i profili creati noto una migliore corrispondenza dei colori alla dia originale a scapito di una leggera sottoesposizione che necessita sempre di essere corretta.
p.s. le dia utilizzate per le prove non sono critiche dal punto di vista dell'esposizione (non presentano alte-luci bruciate e/o ombre prive di dettagli) e lo scanner è in grado di riprodurre l'intera gamma dinamica delle stesse. Riccardo |
20 U L T I M E R I S P O S T E (Le più recenti in alto) |
Giuseppe Mazza |
Posted - 03/02/2007 : 22:20:15 Grazie per le informazioni ... certo per uno che ha li tutto e conosce le cose è facile ...
Combinazione la settimana prossima compro un monitor da 2.000 euro ... chi me lo porta è molto gentile e certamente più esperto di me ... gli ho passato la palla ... :).
Poi vi dico ...
Ciao.
Giuseppe Mazza |
prolonga |
Posted - 03/02/2007 : 19:50:25 Citazione: Postato da Ricky In rete ho letto anche, non ricordo dove, che la causa di queste sottoesposizioni osservate nelle scansioni da 35mm sarebbe da imputare ad una "diffusione" della luce dai bordi della diapositiva alle tacche più scure del target, che provocherebbe un alone luminoso sulle stesse
Non sono d'accordo. Non lo sono per il fatto che (almeno nel target Ektachrome) non ci sono patches perimetrali. E poi se diffusione c'è, allora c'è su TUTTE le patches, anche le alte luci (che dovrebbero sparare, a questo punto) dovrebbero uscire influenzate. Comunque la curiosità mi è venuta. Appena trovo un pennarello nero, tinteggio il telaietto del target e provo a rirofilare. Poi vi dirò la (eventuale) differenza. Alberto che ne pensa? A me sa tanto di fantasia esoterica......
Giorgio
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Ricky |
Posted - 03/02/2007 : 11:58:57 Per Giorgio... è proprio come dici tu, infatti anche io ho delle vecchie ektachrome che ho profilato sempre con lprof ed il target di Wolf Faust. Il risultato è soddisfacente. Non si notano tagli nelle basse luci, la luminosità e la resa dei colori sono paragonabili all'originale. Quindi il problema, ed il presunto limite del software sopracitato, viene fuori con pellicole come la velvia 100, che hanno, come dici, una maggiore gamma dinamica che probabilmente mette in crisi lprof. In rete ho letto anche, non ricordo dove, che la causa di queste sottoesposizioni osservate nelle scansioni da 35mm sarebbe da imputare ad una "diffusione" della luce dai bordi della diapositiva alle tacche più scure del target, che provocherebbe un alone luminoso sulle stesse, ed indurrebbe il software in errore, e quindi assegnerà alle tacche scure una luminosità maggiore di quella che effettivamente hanno. Praticamente, sarebbe un effetto simile a quello di cui si parla nell'articolo di Enrico "Alone in the scanner". Però questa ipotesi mi sembra alquanto fantasiosa.
Ciao Riccardo
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prolonga |
Posted - 02/02/2007 : 22:43:07 Citazione: Postato da prolonga
Citazione: Postato da Giuseppe Mazza Come dovrei fare concretamente ? E' cosa di pochi minuti ... o molte ore ?
[quote] p.s.: ci ho messo più tempo a scriverlo che a fare il profilo
p.s.s. se ti interessa io ho il target della Ektachrome e fra non molto non mi servirà più
Giorgio |
prolonga |
Posted - 02/02/2007 : 22:36:26 Citazione: Postato da Giuseppe Mazza Come dovrei fare concretamente ? E' cosa di pochi minuti ... o molte ore ?
al messimo 4 minuti, scansione target compresa. Ricetta (dosi per uno scanner, un tipo di slide)
1) Procurarsi Profile Maker 2) Procurarsi la slide target per le Ektachrome e Agfachrome ed i relativi files "dati" (file di testo con i valori RGB del rispettivo target) 3) scansionare/scandire/scannare/ scannerizzare (a scelta) la dia target disabilitando la gestione colore dello scanner 4) caricare in Profile Maker il file dati del target sub 3) 5) caricare in PRofile Maker il file TIFF della scansione ottenuta come indicato sub 3, 6) selezionare Profilo grande.... grandissimo ... come te sei grande solo tu...., 7) selezionare " il grigio medio della carta" 8) fare click! 9) riflettere attentamente sul nome da dare al file profilo che si sta sfornando 10) aprire il software di scansione e dargli in pasto il profilo appena sfornato (Attenzione: lasciarlo raffreddare perchè migliora l'incarnato) 11) senza farsi prendere dall'ansia, selezionare dall'archivio una slide di quelle alla " o scarrafone 'e mamma sora"; 12) accertarsi di aver spento la gestione colore come fatto sub 3) 13) accendersi una sigaretta e fumare nervosamente per scaricare la tensione mentre lo scanner indaga la celluloide ingoiata, 14) andare a pigliarsela in .... Photoshop (che credevi?) e annirare lo scempio 15)lavorare sulle curve o sui livelli (a seconda di chi si vuole dare credito) per recuperare la luce della slide 16) E LUCE FIAT! 17) accendersi un'ulteriore sigaretta, assaporare lentamente metnre si ammira il capolavoro.
Giorgio
p.s.: ci ho messo più tempo a scriverlo che a fare il profilo
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Giuseppe Mazza |
Posted - 02/02/2007 : 22:19:42 Certo partire da una base sana è meglio e più rapido.
Io passo un quarto d'ora a migliorare il pre-scan sullo schermo con le curve e mettendo valori approppriati per ogni colore ( 6 colori con 6 variabili ) per non parlare degli istogrammi.
In genere sono contro tutti i programmi automatici ... che raramente funzionano ... insomma nel pre-scan faccio un pre-photoshop che porta a un risultato per il 70 % buono da migliorare poi spesso col LAB.
Mettiamo però, per provare, di fare il profilo del mio scanner con l'Agfa ( 2 % degli scatti ) e la Kodak.
Come dovrei fare concretamente ? E' cosa di pochi minuti ... o molte ore ?
Grazie ancora.
Giuseppe Mazza |
AlbertoM |
Posted - 02/02/2007 : 21:30:23 E' vero che una diapositiva difficilmente conterrà i colori della scena fotografata (nel senso che intendiamo ora col digitale, vedi conversioni e intenti di rendering), però è anche vero che il nostro occhio può essersi "abituato" alla resa di una certa pellicola.
A me, per esempio, per i panorami piaceva solo la Velvia, e un profilo ICC è l'unico modo per riprodurre al meglio i colori che contengono le mie "vecchie" diacolor.
E comunque, anche considerando un post-processing, è sempre meglio partire dalla condizione meno peggiore possibile: è già difficile fare un buon bilanciamento del bianco su di una scansione, figuriamoci se vogliamo "mettere a posto" anche i colori...
Giusto per fare un esempio, se la diapositiva è sottoesposta, e la correzione da fare riguarda appunto solo la "luminosità" della scansione, con un profilo ICC corretto tutto diventa molto semplice
AlbertoM |
Giuseppe Mazza |
Posted - 02/02/2007 : 21:02:47 Citazione: Postato da Gianluke
Serve a "ricostruire" il gamut colore di una specifica pellicola che poi si deve scansire. Esistono dei target specifici per ogni pellicola (diapositiva) con diverse patches colorate che poi vengono lette dalla scanner. Il file derivato da questa scansione insieme a un file dati di riferimento che rappresenta la misurazione di queste patches vengono dati in pasto a un software di crezione profili scanner come Profile Maker e si ottiene così un profilo colore iCC di quella specifica pellicola che applichi quando fai la scansione di altre diapositive scattate su quel tipo di pellicola. Questo detto in due parole. C'è un articolo molto lungo ed esauriente sul sito sull'argomento...dai un'occhiata.
Gianluca
http://www.pbase.com/gianlucapirro/travel_photographs
Grazie per la definizione.
Però diciamo che non farlo ... è un peccato veniale.
Prendiamo le diapositive : io ho 3 sorte d'immagini : ektackrome ( vecchia e nuova ) e agfackrome ... che spesso crea dei problemi.
Però un profilo del genere, se ho capito bene, ha un senso se si vuole avere lo stesso colore ( buono o cattivo ) del fotocolor. Ha senso per un laboratorio che tratta foto di terzi.
Ma se è l'autore che lavora le sue foto ... mi pare che in un intento perfezionistico questo profilo abbia poca importanza.
Quando salvo per sempre una mia, anche vecchia, diapositiva, nelle correzioni del pre-scan ( io ho l'Imacon ) non guardo l'originale che spesso è imperfetto, ma guardo " quello che l'originale avrebbe dovuto essere ".
Guardo cioè, nella mia mente, l'idea della foto che precede lo scatto.
Allora ero piccolo e incarnavo come potevo questa idea con i mezzi dell'epoca; ora sono cresciuto e nel 99 % dei casi posso fare meglio.
Giusto ?
Ciao.
Giuseppe Mazza |
prolonga |
Posted - 02/02/2007 : 20:44:23 Citazione: Postato da Ricky
Quindi la causa della sottoesposizione che notavo erano da imputare al software lprof, che peraltro come resa dei colori è soddisfacente.
Io, probabilmente, sono quello al quale si riferiva Gianluke quando diceva che altri usano i profili Lproof con maggior soddisfazione. In realtà ero poi tornato ai profili fatti con Profile Maker ma devo dirti che tutta quella differenza non c'era. Certo, facendo le scansioni doppie di altre dia (profili Lproof vs. PMaker) mi ero reso conto che c'era qualcosa a vantaggio di PMaker: qualcosa di veramente minimo, ma c'era. Mi pare invece di capire dalle tue parole che per te la differenza è abbastanza vistosa. Dando per scontato che tu non abbia l'ultravista e garantendoti che io non sono un pipistrello, sarei portato a pensare che sia anche una questione di supporto e non solo di software: non penso proprio che la Velvia 100 sia paragonabile alla vetusta e gloriosa (di allora) Ektachrome. Probabilmente la maggior capacità di catturare le ombre e le sue sfumature, quindi la maggior dinamica della pellicola, riesce a portare più in evidenza i limiti di Lproof rispetto a PMaker. La Ektachrome ha una dinamica minore e per questo (sempre IMHO) si appiattiscono i due risultati fino a far apparire quasi ininfluente il software di profilatura.
Giorgio
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Ricky |
Posted - 02/02/2007 : 19:59:58 Ho provato ad usare due profili fatti con profilemaker per la velvia 100 (uno per il grigio colore della carta ed uno per il grigio medio), gentilmente offertimi da gianluca e devo dire che sono tutt'altra cosa rispetto a quelli fatti con lprof. Ora le stesse dia che prima apparivano scure hanno acquistato la luminosità dell'originale, con un istogramma centrato e senza clipping delle basse luci. Quindi la causa della sottoesposizione che notavo erano da imputare al software lprof, che peraltro come resa dei colori è soddisfacente. Dunque come al solito chi più spende meglio spende, anche se probabilmente non è giusto paragonare due prodotti così diversi come fascia di prezzo (lprof addirittura gratuito).
Ciao, Riccardo |
Gianluke |
Posted - 02/02/2007 : 02:08:21 Serve a "ricostruire" il gamut colore di una specifica pellicola che poi si deve scansire. Esistono dei target specifici per ogni pellicola (diapositiva) con diverse patches colorate che poi vengono lette dalla scanner. Il file derivato da questa scansione insieme a un file dati di riferimento che rappresenta la misurazione di queste patches vengono dati in pasto a un software di crezione profili scanner come Profile Maker e si ottiene così un profilo colore iCC di quella specifica pellicola che applichi quando fai la scansione di altre diapositive scattate su quel tipo di pellicola. Questo detto in due parole. C'è un articolo molto lungo ed esauriente sul sito sull'argomento...dai un'occhiata.
Gianluca
http://www.pbase.com/gianlucapirro/travel_photographs |
Giuseppe Mazza |
Posted - 01/02/2007 : 22:09:21 Scusate : sono arrivato tardi e non so gli antecedenti.
Ma a cosa serve il profilo di uno scanner ?
Grazie.
Giuseppe Mazza |
Ricky |
Posted - 31/01/2007 : 15:47:58 Questa mattina ti ho rispedito la scansione del target, ora dovrebbe essere tutto a posto.
Ciao, Riccardo |
Gianluke |
Posted - 30/01/2007 : 20:48:05 Nel caso non leggessi la mail...i file sono arrivati ma il tiff è corrotto. Deeve essere successo qualcosa nell'upload. Per mail ti ho dato le indicazioni...
Gianluca
http://www.pbase.com/gianlucapirro/travel_photographs |
Ricky |
Posted - 30/01/2007 : 18:49:30 Gianluca, ti ringrazio molto per la disponibilità. Sto provvedendo ad inviarti la scansione del target e il file di riferimento. Però il target è molto pesante e i tempi di caricamento sono biblici (ho usato il servizio jumbo mail di libero, che però non mi sembra migliori le cose). Se il caricamento non va a buon fine proverò domani mattina.
Ciao, Riccardo |
Gianluke |
Posted - 30/01/2007 : 14:28:21 Ciao..avevo pensato un'altra cosa...magari inviami la scansione del target e il file di riferimento e ti faccio il profilo con Profile maker così confronti...
Gianluca
http://www.pbase.com/gianlucapirro/travel_photographs |
Ricky |
Posted - 30/01/2007 : 12:53:44 Ciao Gianluca, se vuoi spedirmi il tuo profilo te ne sarei grato e anche se probabilmente non è un test tra i più attendibili, lo proverei volentieri. Per quanto riguarda il gamma anche io uso il valore 1. Il target di Wolf Faust relativo alla velvia 100, per adesso l'unico provato, penso che alla fine sia il responsabile della cattiva leggibilità delle ombre. Nel mio caso quando applico il profilo creato e converto a prophoto viene tagliata una parte della gamma dinamica originale della pellicola (quella relativa appunto alle basse luci), con conseguente perdita di informazioni in quelle aree.
Il mio indirizzo e-mail è il seguente: rugolini@libero.it
Grazie
Ciao, Riccardo |
Gianluke |
Posted - 29/01/2007 : 20:30:17 Ciao...dalle mie prove i profili Velvia fatti con Lprof chiudono molto di più le ombre rispetto a Profile Maker. Però altri hanno avuto risultati opposti. Sulla carta pareva che i profili LProf avessero un Delta minore, ma nella pratica il risultato non mi piaceva perchè trovavo delle ombre molto chiuse e quasi posterizzate. Io ho un Nikon 9000. E ho usato il target di Wolf Faust. So che non è la stessa cosa del 5000, ma se vuoi provare il mio profilo Velvia 100 fatto con Profile Maker te lo posso madare per e-mail e vedi come ti funziona. però è un profilo a gamma 1; quindi non so tu con che gamma intendi fare le tue scansioni... Pare anche che Wolf abbia avuto dei problemi con l'ultima produzione di target Velvia, non sono usciti ottimi. Infatti ora mi faccio rifare il target Velvia 50 individualmente misurato e in formato 6x7.
Gianluca
http://www.pbase.com/gianlucapirro/travel_photographs |
Ricky |
Posted - 29/01/2007 : 18:11:19 Il test l'ho fatto e le dia osservate sul monitor mi sembrano leggermente più luminose. Le stesse dia, inoltre, se scansite con il color management di nikon-scan abilitato, lasciando tutti i controlli a zero (analog gain, auto-expose, etc.) risultano esposte correttamente senza ombre clippate e di conseguenza con un istogramma ben centrato. Probabilmente i target di Wolf Faust oppure il software usato per crere i profili non sono il massimo in quanto a precisione dei risultati soprattutto nella lettura delle basse luci. Del resto, tenuto conto dei costi di questi target e del software usato (Lprof; freeware), penso che non ci si possano aspettare miracoli. Sarei curioso di fare il profilo degli stessi target con profilemaker(se l'avessi) per vedere se la differenza è tangibile. Riccardo |
AlbertoM |
Posted - 29/01/2007 : 16:00:20 Citazione: Postato da Ricky ...correttamente esposte...
Prova a fare il test che avevo descritto nell'articolo: guarda la diapo per trasparenza sul bianco del monitor (con un lentino) e confrontala con l'immagine in Prophoto dentro a Photoshop (contemporaneamente)
Secondo me noterai quello che avevo notato io: la luminosità della diapo dovrebbe corrispondere a quella della scansione, però con maggiore contrasto.
AlbertoM |