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mario77 |
Posted - 07/12/2019 : 09:22:44 Buongiorno a tutti. Ho preso una canon pro 1000 ma ho un grande dubbio...io mi faccio i profili icc con il Colormunky Photo. Ho il dubbio su come utilizzare il software CANON QUICK UTILITY. Leggo nei forum che viene consigliato di fare la calibrazione del colore per portare la stampante ad un punto noto, presumo questa operazione debba essere fatta prima di creare il profilo icc. altrimenti non avrebbe senso. Qualcuno di voi utilizza questa funzione? Per operare in maniera corretta dovrei quindi in ordine:
1-Aprire l'applicazione Canon Quick Utility e inserire la carta con la quale poi farò il profilo .icc, nel mio caso voglio profilare la Felix Glacier. 2-avviare la procedura di calibrazione selezionando il mediatype Carta fotografica semilucida. 3-la pro 1000 fa una stampa di quadratini e si arrangia a fare la calibrazione standard. 4-Quick Utility ha finito la sua calibrazione e lo chiudo. 5-procedo a creare il profilo .icc con il Colormunky Photo.
Ho capito che la calibrazione colore è una cosa e il profilo .icc è altra cosa. Ma non capisco ce senso abbia calibrare il colore quando il profilo dovrebbe risolvere il problema del colore appunto. Le informazioni su questa funzione non sono molto precise neanche da parte di Canon. Ho capito che devo fare la calibrazione del colore con Canon Quick utility con la carta dove farò il profilo icc... Boh...ho troppa confusione, al momento per non sbagliare profilo la felix Glacier e la Beluga he sono quelle che uso di più. Poi devo trovare informazioni su questoargomeno, anche perchè non so neanche se serve effettivamente fare la calibrazione colore.
Voi la fate? Notate differenze?
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mario77 |
Posted - 07/12/2019 : 21:15:24 https://ugp01.c-ij.com/ij/webmanual/Manual/All/PRO-1000%20series/IT/BG/bg-033.html. Con il plotter è meglio quindi, aggiorni tutto. Se è come dice il manuale tanto vale calibrare in calibrazione univoca perchè se fai la calibrazione comune non va bene per tutte le carte, e non scrive quindi sulle sulle LUT, e se non scrive nelle LUT non le vedrai a monitor. Meglio un plotter! Grazie per il chiarimento anche a Lorenzo. Il dubbio è proprio che se non scrive sulle LUT non può far durare di più un profilo. Proprio oggi ho misurato i target della Pro 1 con il Colormunky Photo fatti 7 mesi fa e oggi, erano fuori di pochissimo. R=0 G=+1 B=2, li ho rifatti e mi sono risultati come 6/7 mesi. Tutti a zero. Ho letto il target con il Colormunky Photo stampato con la Pro 1000 rispetto alla PRO 1 e viceversa ed erano uguali! r0g0b0. I ogni caso se è solo per il fatto di far durare di più il profilo lo rifaccio, stampo di solito il primo target dato dal Colormunky e leggo qualche valore sui colori scuri, se vedo che i colori scuri sono fuori rifaccio il profilo e mi sono sempre trovato bene. Alla fine io uso mediatype che sono già caricati nel drive quando mi faccio i profili icc li faccio su quelli, poi mi piace usare diverse carte, una stampa di un target non porta via tempo. Ho cambiato la testina di stampa sulla PRO 1 qualche giorno fa e il target stampato dopo 5/6 stampe fatte di rodaggio mi ha dato gli stessi risultati del target primo che avevo fatto a maggio sempre con la PRO 1. Era solo una curiosità che volevo condividere.
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Lorenzo |
Posted - 07/12/2019 : 18:03:34 Le operazioni di linearizzazione e calibrazione, per quanto ricordi da vecchie discussioni con un amico tipografo, sono essenziali usando mediatype che non sono caricati nel driver. E come dice Alberto per far durare di più il profilo. Ma anche se il driver della stampante non lo fa da solo. L’opinione di Andrea (il tipografo) era che sulle stampanti digitali, con inchiostri base CMYK, questa operazione non andasse fatta se comunque si usava un sottotipo di carta assimilabile a un mediatype già presente (per esempio, carta pearl con mediatype semigloss o luster). Ma lui non stampava solo foto. |
AlbertoM |
Posted - 07/12/2019 : 16:56:04 Sui plotter Canon è come dico io, sono sicuro: la calibrazione, che si fa anche quando si cambia la testina, aggiorna tutte le LUT di tutte le carte. Sulle stampanti desktop non so, ma mi sembra strano che facciano qualcosa di diverso e di così incasinato che non serve a niente...
AlbertoM |
mario77 |
Posted - 07/12/2019 : 16:01:56 Ho letto un po' e credo che questa calibrazione colore faccia più confusione che altro...e per questo non credo che la userò. In sostanza si può fare si la calibrazione colore ma in senso univoco quindi solo per questo supporto con carta canon pp-201/pp301,sg-201,mp 101. La calibrazione comune e quindi valida per tutti i supporti è valida per le carte pro platinum, professionale luster, pro premium matte, fine art smooth. Se se inizia ad usare questa funzione si fa solo confusione con i supporti... Conviene fare una semplice stampa di una immagine target che contenga colori, incarnato e tinte neutre e una volta ogni 6 mesi ripetere la stampa.Altrimenti veramente diventa un bordello infinito, in ogni caso si può ristampare il target creato con il Colormunky Photo e fare la lettura del colore, che di fatto è vero che un profilo icc contiene coordinate colorimetriche, ma è anche vero che se faccio qualche misurazione sia sul vecchio target che sul nuovo e i valori sono fuori si vede e si valuta se rifare il profilo. Sicuramente questa funzione Canon non poteva farla più complicata di così ed inutile. E' una funzione che va bene se uno non ha uno spettrofotometro per fare le misurazioni, in quel caso magari ha un senso. |
mario77 |
Posted - 07/12/2019 : 13:30:20 Grazie 1000 Alberto! Sei sempre una miniera di informazioni. Ma quindi io non devo calibrare il colore con tutte le carte, basta che lo faccio per esempio per una Felix Glacier è tengo quella come carta di riferimento...se fosse così sarebbe sicuramente comodo,io pensavo che per ogni profilo dovevo prima fare la stampa di calibrazione colore e poi fare la profilazione creando un profilo icc, perché in questo caso mi servirebbero 3 foglio per ogni carta, più la mia immagine di riferimento con colori e tinte neutre. |
AlbertoM |
Posted - 07/12/2019 : 10:25:45 Ciao Mario, le Canon usano un densitometro integrato per rilinearizzare i driver. Il densitometro misura solo la densità di ciascun canale, non misura le coordinate colorimetriche come il tuo Colormunki, quindi non puoi fare un profilo ICC con il solo densitometro.
L'utilità di quest'operazione è di poter mantenere il profilo valido per più tempo, anche cambiando le cartucce.
In pratica, come tu dici, bisogna calibrare il driver con l'utiliy, poi fare il profilo ICC. A questo punto ( a profilo fresco), ti consiglio di fare una stampa di riferimento, che contenga sia colori (incarnato, foglie ecc) sia zone neutre.
Quando avrai cambiato tutte le cartucce, potresti avere degli shift di colore, generalmente lo si vede bene nelle zone neutre. Se hai dei dubbi sulla validità de profilo, puoi ristampare l'immagine di riferimento e confrontarla con quella iniziale. A questo punto, se noti degli shift di colore, puoi rilanciare l'utility per ricalibrare i driver, così dovresti riallinearti al vecchio profilo ICC. E' più comodo perchè è un operazione automatica e più veloce (basta un foglio A4), mentre per fare un profilo ICC con un target grande occorre molto più tempo.
I plotter canon con questa operazione ricalibrano tutte le carte presenti nel driver, non solo quella che si usa, credo che sia così anche per la tua stampante.
Se fai i profili ICC con il Colormunki e il suo software, che usa poche tacche nel suo target, allora ti conviene rilinearizzare i driver anche perchè coì per il Colormunki è più facile fare un profilo accurato: usando poche tacche, se la stampante fosse molto scalibrata (non linearizzata) ucirebbe un profilo molto scarso.
AlbertoM |
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