I N I Z I O T O P I C |
archeofoto |
Posted - 22/01/2007 : 14:32:28 Buongiorno a tutti, sono un nuovo iscritto e vorrei porre alcune domande (soprattutto ad Enrico, autore di quegli ottimi articoli) in merito a PTGui e la foto panoramica in genere. Premetto che il mio campo di applicazione è la fotografia archeologica e che quindi sono perlopiù interessato a panoramiche con non ampissimi angoli di campo (solo nel caso di immagini didattiche/didascaliche immagino di dover raggiungere i 180°) e che i miei soggetti sono perlopiù architettonici (con linee e proporzioni da rispettare, per intenderci). La scoperta del vostro sito mi ha indotto a "riaprire" il capitolo foto panoramica dopo che l'avevo abbandonato a causa dei deludenti risultati dati dal mancato uso di una testa panoramica e di un adeguato sw (...pensavo che anche in questo caso Photoshop fosse funzionale e professionale come in quasi tutte le sue applicazioni); ho quindi comprato una NN3 - che riceverò a fine mese - con l'intenzione di usarla o con la Canon D20 o con la D5 dopo aver smontato il battery-grip che ne aumenterebbe il peso. Ho un 190 della Manfrotto anche se la tentazione è quella di provare a portarmi lo 028) e un parco ottiche che mi copre con soddisfazione dal 17 al 300 mm. Le domande che vorrei porre sono queste: 1) La finalità delle immagini è la stampa. Presumo sia meglio quindi usare un numero maggiore di immagini al fine di avere un risultato (in pixel) più grande e che non richieda, o quasi, interpolazione... tra le ottiche di cui parlavo credo che le più indicate da usare siano il 17/40 f4, il 24/105 f4 (stabilizzato), il 50 f2.8, il 60 EF-S f2.8, il Sigma 150 f2.8. Gli zoom li userei alle focali estreme per un preciso e costante rapporto di ingrandimento, l'uno o l'altro a seconda del corpo (e del fattore di moltiplicazione) usato al momento. Secondo voi è giusto? Quale di questi obbiettivi è più adatto in base alle vostre esperienze e qual'è un giusto compromesso tra numero delle foto e velocità/praticità dello stitch per ottenere forti ingrandimenti per la stampa (anche sull'ordine dei 120/150 cm)? 2) La mia intenzione è quella di comprare, sull'onda delle vostre valutazioni, PTGui. Ora, per provarlo, ho avuto da un collega la possibilità di installarmi la versione 6.0.1 (che debbo comunque poi togliere per ovvi motivi di licenza...) ed ho notato, prima ancora di fare un qualunque tentativo di panorama che il programma mi chiede l'installazione della PANO12.DLL in versione 7.9 o 8.0. Io ho installata la 8.4.6 su cui si basa l'uso dell'ultima versione di PTLens, programma a me indispensabile. Logicamente, se sostituisco la mia con una versione "più vecchia" tolgo a PTLens la possibilità di riconoscere molte ottiche (su tutte i grandangoli e alcuni fish-eye) limitandone così le potenzialità. Come risolvere il problema? La versione che vorrei acquistare di PTGui è la 6.0.3, che voi ne sappiate richiede lo stesso la vecchia versione della PANO12 o accetta questa nuova? In caso contrario, come posso essere certo che l'utilizzo di una libreria che non è quella voluta dal programma non mi pregiudichi o complichi il lavoro? 3) Sempre in tema di PTLens... funziona egregiamente. E' forse il caso di usarlo preventivamente sulle immagini da poi unire in modo da correggere le distorsioni barilotto/cuscinetto e la vignettatura in modo da dare in pasto a PTGui un minor numero di variabili da calcolare? 4) Il problema dell'HDR... che ho visto trattato in molti vostri post, io ho comprato Photomatix nella versione bundle (stand-alone e plug-in di Photoshop) e dà buoni risultati. Avete esperienze su una sua interazione con PTGui? Quando è meglio utilizzare un programma del genere, che combina l'Exposure Blending e l'HDR/Tonemapping, prima o dopo la creazione dello stitching? 5) ...per Enrico... ma l'articolo relativo allo stitching con più piani di messa a fuoco è disponibile? Se sì, dove? Grazie a tutti per l'aiuto che vorrete darmi e scusatemi se, come primo intervento, ho forse esagerato con le questioni ma non si finisce mai di voler apprendere... Ciao, Alfredo
Alfredo |
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Enrico |
Posted - 25/01/2007 : 22:22:30 Citazione: Alfredo ha scritto: credo proprio che a questo punto comprerò questo... a quel che vedo e che ho letto nei vostri topic precedenti è davvero il migliore in assoluto. A presto!
Diciamo che PTGui unisce potenza, flessibilità ed economia. Non poco! L'interfaccia è molto migliorata, direi che la versione 6 ha colmato molte delle lacune preesistenti. Inoltre ci sono i blender plug-in (enblend, smartblend) che fanno la differenza specie con immagini scattate a mano libera (ma questo non ti interesserà in modo particolare).
Ciao Enrico |
Enrico |
Posted - 25/01/2007 : 22:13:18 Una follia!! Claudio, sarei molto curioso di vedere la tua Shen montata su testa panoramica!
Ciao Enrico |
nikonf90x |
Posted - 25/01/2007 : 18:11:29 Citazione: Postato da mxa
Lascia perdere Enrico, Cla e' il solito burlone... . . ... pero' adesso che ci penso l'idea e' mica male, quasi quasi....
unevvero !
Io ho gia` sitchato 2 4x5" in un ~ 4x10".
E' ovvio che o ti accatti una 8x20 oppure ....
Ciao
Cla. |
archeofoto |
Posted - 25/01/2007 : 15:24:21 Effettivamente, la porzione centrale sembra essere esente da distorsioni. E se al posto di un grandangolo si usa qualcos'altro... forse raggiungere ciò che credevo è possibile. Comunque sembra proprio che questo PTGui sia davvero affidabile... credo proprio che a questo punto comprerò questo... a quel che vedo e che ho letto nei vostri topic precedenti è davvero il migliore in assoluto. A presto!
Alfredo |
AlbertoM |
Posted - 25/01/2007 : 14:49:23 Non so quale errore massimo sei disposto ad accettare, comunque il modo migliore per ridurre gli errori prospettici con PTGui è quello di eseguire degli stitch a 360° (poli compresi)
Eventualmente, una volta costruito il progetto su tutti gli scatti, puoi selezionare solo quelli che ti interessano
Un esempio è questo stitch a 360° eseguito con un 17mm Fish Eye (full frame) su sensore APS.
Dopo aver costruito un QTVR con tutti gli scatti, ho eseguito un secondo stitch con la porzione dell'immagine che mi interessava
L'angolo di campo risultante è quello equivalente ad un 3,2mm su Full frame (volevo vedere come sarebbe diventato )
Non ho eseguito nessuna modifica manuale dell'orizzonte, e considerato che l'obiettivo ha una forte distorsione a barilotto, il risultato di PTGui mi sembra eccellente....
AlbertoM |
archeofoto |
Posted - 25/01/2007 : 14:22:48 Alberto, sì, più o meno è questo che intendevo... e temo che per certe soluzioni in archeologia, così come in architettura, non si possa proprio fare a meno della fotogrammetria. A prosposito... e mi riallaccio al discorso del dare ed avere... a qualcuno interessa l'argomento foto archeologica/beni culturali? In tal caso sarei felice di condividere esperienze e trucchi del mestiere. Se faccio in tempo domani provo a postare (se si può) un paio di esempi del mio lavoro in un nuovo topic. Intanto ancora grazie a tutti per l'aiuto che mi state dando. Ciao!
Alfredo |
Enrico |
Posted - 25/01/2007 : 14:06:37 Citazione: Postato da mxa Lascia perdere Enrico, Cla e' il solito burlone... ... pero' adesso che ci penso l'idea e' mica male, quasi quasi....
Aaargh, adesso temo che Marco lo farà davvero!
Ciao Enrico |
mxa |
Posted - 25/01/2007 : 13:45:55 Citazione: Postato da Enrico
Citazione: Postato da nikonf90x Stitch di fotogrammi 8x10" .....
Ciao Cla.
Non dirmi, non ci credo!
Ciao Enrico
Lascia perdere Enrico, Cla e' il solito burlone... . . . . . . . ... pero' adesso che ci penso l'idea e' mica male, quasi quasi.... |
AlbertoM |
Posted - 25/01/2007 : 13:45:00 La proiezione rectilineare ottenuta da PTGui è la stessa che si ottiene da un obiettivo rectilineare ben corretto, anzi, con PTGui si possono raggiungere risultati anche migliori
Una deformazione degli scatti è comunque inevitabile:
pensa a tre scatti eseguiti con un 105 mm e ad un solo scatto eseguito con un 35 mm
Se provi ad affiancare i tre scatti col 105 in PhotoShop ottieni un'immagine molto diversa rispetto allo scatto a 35 mm
Le immagini vanno comunque distorte prima di attaccarle
Non so se è questo che intendevi
AlbertoM |
archeofoto |
Posted - 25/01/2007 : 13:44:38 Citazione: Quel che so è che PTGui ha un proprio motore warping/stitching/blending interno, che viene utilizzato di default, senza la necessità di installare le Panotools. Prova a spostare pano12.dll in un'altra cartella e riavvia PTGui, giusto per vedere cosa succede.
Ho tolto dalla cartella sistem32 la PANO12 ed effettivamente PTGui parte lo stesso senza lamentarsi come faceva prima... questo dovrebbe significare che, comunque, pur rimettendola dov'era, si limita a prendere atto della sua incompatibilità ma non ad usarla... giusto? So che sperimentando le risposte le troverei da solo ma il guaio è che non ho progetti da provare su PTGui perchè la testa pano me la portano a fine mese, a mano libera - ho provato - faccio schifo nel ruotare intorno al punto nodale e debbo capire se vale la pena di spendere 65€ + iva per il sw dato che la versione che ho in prestito non ha la licenza a me intestata. Da qui derivava anche la "fretta" di cui mi scuso ancora con tutti. Buona giornata!!!
Alfredo |
archeofoto |
Posted - 25/01/2007 : 13:28:39 Enrico, buongiorno. Giuro che comprerò al più presto delle dosi supplementari di pazienza! In merito alle tue risposte, mi dici che Citazione: Tuttavia è bene ricordare che il "warping" (deformazione programmata delle immagini) è sempre e comunque neccessario negli stitch, dunque l'assenza di distorsione ottica non evita la modifica della bitmap da parte di PTgui.
Questo significa che la proiezione ottenuna (parlo della rettilineare)- ad esclusione della caduta della qualità ai bordi che ben descrivi sul tuo tutorial - non rispetta fedelmente la geometria e le proporzioni di quanto ripreso? sarebbe un peccato perchè mi cade tutto il presupposto tecnico/scientifico su cui sostituire le foto al disegno per ottenere il rilievo del bene fotografato. A quel punto lo stitch mi torna utile solo come foto didascalica... sempre meglio di niente, però...
Alfredo |
Enrico |
Posted - 25/01/2007 : 09:36:46 Provo a dare qualche risposta ad Alfredo, che però ci deve promettere di non avere più fretta in futuro!
1- l'ottica si sceglie in base a due parametri fondamentali: angolo di campo complessivo da coprire e risoluzione in pixel richiesta. In ciascuna occasione ti troverai a dover fare una scelta, sapendo che aumentando gli scatti aumenterà in proporzione il tempo di post-produzione. In linea di massima sono d'acordo con Marco (mxa), è meglio prediligere ottiche fisse di qualità. Tuttavia è bene ricordare che il "warping" (deformazione programmata delle immagini) è sempre e comunque neccessario negli stitch, dunque l'assenza di distorsione ottica non evita la modifica della bitmap da parte di PTgui.
2-Non ho installato l'ultima versione di PTLens, dunque non so dirti circa questa incompatibilità. Quel che so è che PTGui ha un proprio motore warping/stitching/blending interno, che viene utilizzato di default, senza la necessità di installare le Panotools. Prova a spostare pano12.dll in un'altra cartella e riavvia PTGui, giusto per vedere cosa succede.
3-No, lascia fare il tutto lavoro all'optimizer di PTGui.
4-Esegui "N" stitch IDENTICI a varie esposizioni, poi dalle in pasto a Photomatix.
5-Azz, non dirmi che mi sono dimenticato di scrivere un paio di articoli su PTGui... Scherzi a parte, ho pensato di concedermi un pausa sull'argomento stitching, per diversificare un po' gli argomenti trattati su Photoactivity. Confermo tuttavia l'intenzione di completare la "suite" su PTgui.
Ciao Enrico |
Enrico |
Posted - 25/01/2007 : 09:16:23 Citazione: Postato da nikonf90x Stitch di fotogrammi 8x10" .....
Ciao Cla.
Non dirmi, non ci credo!
Ciao Enrico |
nikonf90x |
Posted - 24/01/2007 : 17:35:12 Un saluto ad Alfredo, beh da te Marco(Mxa) mi sarei aspettato una risposta del tipo ... "per una grande foto ci vuole un grande negativo"
Stitch di fotogrammi 8x10" .....
Ciao
Cla. |
archeofoto |
Posted - 24/01/2007 : 14:48:58 Marco, intanto grazie per la risposta. Sì, per me è importante evitare deformazioni (siano esse prospettiche e/ dovute ad aberrazioni) in quanto spesso, nel settore della fotografia archeologica, si tende a sostituire il disegno con la foto (dalla quale ottenere, attraverso CAD) il rilievo. Questo è uno dei motivi per cui uso sempre PTLens. Importante la segnalazione di tenermi "largo" nell'inquadratura oltre che nelle sovrapposizioni... giustamente, sarei caduto anch'io in questo errore. Mi limiterò quindi, all'uso del 50 e del 60 (96 equivalente leica) che presentano davvero pochi difetti. Buona giornata!
Alfredo |
mxa |
Posted - 24/01/2007 : 14:21:37 Citazione: Postato da archeofoto
1) La finalità delle immagini è la stampa. Presumo sia meglio quindi usare un numero maggiore di immagini al fine di avere un risultato (in pixel) più grande e che non richieda, o quasi, interpolazione... tra le ottiche di cui parlavo credo che le più indicate da usare siano il 17/40 f4, il 24/105 f4 (stabilizzato), il 50 f2.8, il 60 EF-S f2.8, il Sigma 150 f2.8. Gli zoom li userei alle focali estreme per un preciso e costante rapporto di ingrandimento, l'uno o l'altro a seconda del corpo (e del fattore di moltiplicazione) usato al momento. Secondo voi è giusto? Quale di questi obbiettivi è più adatto in base alle vostre esperienze e qual'è un giusto compromesso tra numero delle foto e velocità/praticità dello stitch per ottenere forti ingrandimenti per la stampa (anche sull'ordine dei 120/150 cm)?
E' evidente che non vuoi e non devi interpolare, ci mancherebbe altro. Per situazioni 'normali' (tipo stampa A3 o A2) sei o sette fotogrammi in formato APS dovrebbero essere sufficienti. Tieni conto che dovendo raddrizzare linee inclinate etc dovrai SEMPRE catturare molta piu' immagine di quella che hai in mente come finale. Quindi stai molto abbondante ai bordi, non fare l'errore che abbiamo fatto un po' tutti all'inizio di essere troppo avaro. Tanto e' film digitale, e' gratis
@begin(opinione personale) Le lenti devono essere a focale fissa e possibilmente leggere. Gli zoom vanno evitati a tutti i costi. Non vuoi che durante una seduta di ripresa la focale si sposti anche solo di un pochino, vuoi perche' ci tocchi dentro, vuoi perche' la lente e' inclinata in su o in giu'. Lenti ideali per stitching non spinto sono (equivalente Leica) tra il 28mm ed il 90mm. Con lenti piu' lunghe di 90mm vai verso i grandi/grandissimi stitching da Gbytes. Con lenti piu' ampie di un 28mm puoi correggere le evidenti deformazioni prospettiche o vignettatura in PS oppure PTGui lo puo' fare per te. Io uso solo lenti con minima caduta di luce ai bordi ed il piu' possibile esenti da deformazioni. Altri se ne fregano e correggono in postproduzione. Forse io faccio cosi' perche' vengo da tanti anni di stitching fatti con il film, dove usavo una Hassy con il 100mm Planar. Non penso che ci sia un metodo migliore dell'altro.
Diciamo che nella tua lista scarterei gli zoom, userei il 50mm sicuramente, penserei pero', visto che vuoi fare foto di architettura, ad un leggero grandangolo, tipo 35mm in formato Leica. Da privilegiare sono obiettivi molto corretti, con poca vignettatura ed alta risoluzione. La luminosita' e' assolutamente secondaria, sempre da sacrificare in favore delle altre tre caratteristiche, specialmente se lavori di cavalletto. @end(opinione personale)
I maghi della postproduzione avranno forse opinioni alquanto diverse.
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