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I N I Z I O    T O P I C
rosario_ge Posted - 03/10/2016 : 14:28:12
Ho visto nei giorni scorsi l' ultimo film di W.Allen e V.Storaro ed il primo per entrambi girato in digitale.
A prescindere dai contenuti, che qui non interessano, sono rimasto stregato dalla qualità della fotografia che Storaro ha ottenuto e che è una forte cifra del film.
In particolare mi ha colpito la straordinaria capacità di rendere totalmente naturali atmosfere totalmente artefatte. Dove per esempio i bianchi sono bianchi come li si vedrebbero nel mondo reale anche in scene dominate da una pervasiva luce caramello ...
Magie digitali che rendono naturale quel che invece non è, alla faccia del bilanciamento del bianco....
La scena di apertura, un party al tramonto, dice subito la qualità di Storaro. (Che conobbi mille anni fa, quando a tempo perso faceva anche spot per la reclame ...)
Sony, ovviamente, le macchine da ripresa :-)

http://www.hollywoodreporter.com/behind-screen/cinematographer-vittorio-storaro-filming-cafe-911441

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rosario_ge Posted - 03/12/2016 : 20:08:24
Citazione:
Postato da tarkowsky----------------------------------------------------------------------------------------------------
Secondo me non gli danno nemmeno la nomination che invece riceverà "La La Land" il bellissimo film di Linus Sandgren ( direttore della fotografia.
L'Oscar 2017 lo vince lui.



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La La Land l' ho in programma nei prossimi giorni e quindi non so dire; Sandgren è bravo e molto solido anche se dopo i colori di Promised land mi sembra 'normalizzato'. In American hustle l' ho trovato impeccabile, come del resto in Joy ma non mi ha piu^' stupito....

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boscarol Posted - 03/12/2016 : 01:07:34
Citazione:
Postato da rosario_ge

...del resto non a caso di colore se ne discute da Platone in poi


Ancora prima: da Empedocle di Agrigento (495-430 aC), quello che si è buttato nell'Etna.
tarkowsky Posted - 01/12/2016 : 19:50:04
Citazione:
Postato da marameo

Ho visto il film e stavo pensado; non sarà che essendo fotografato in digitale, da un maestro Italiano, gli fanno vincere l'oscar come miglior fotografia? Le nomination devono ancora uscire, quindi potrei essere subito smentito.



Secondo me non gli danno nemmeno la nomination che invece riceverà "La La Land" il bellissimo film di Linus Sandgren ( direttore della fotografia.
L'Oscar 2017 lo vince lui.
marameo Posted - 01/12/2016 : 00:07:24
Ho visto il film e stavo pensado; non sarà che essendo fotografato in digitale, da un maestro Italiano, gli fanno vincere l'oscar come miglior fotografia? Le nomination devono ancora uscire, quindi potrei essere subito smentito.


“How long do you think a man’s legs should be?”, “Long enough to reach the ground.”
rosario_ge Posted - 05/10/2016 : 22:01:15
Grazie, interessante (del resto non a caso di colore se ne discute da Platone in poi ) Resto comunque nella mia posizione 'laica' sulla fotografia ...

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tarkowsky Posted - 05/10/2016 : 13:20:35
La nostra percezione dei colori di un epoca è una realtà molto complessa e che gioca su più fattori che mi risulta troppo complesso spiegare anche perchè mi trovo a digitare sul mio cellulare.
Ti segnalo comunque questo bel articolo di Smargiassi che cerca di sviscerare il problema.
Spero ti piaccia.
http://smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2011/10/20/i-colori-di-unepoca/
rosario_ge Posted - 05/10/2016 : 08:23:17
Capisco che tu sia un appassionato di cinema e giä che siamo in un OT, aggiungo qualche commento in materia che molto probabilmente interesseranno assai poco ai nostri colleghi...
Al di là delle graduatorie, Lachman è un altro genio della fotografia e in Carol ha fatto un lavoro spettacolare, raffinando quel che già in Mildred Pierce (un serial che non so se sia 'passato' in Italia) aveva realizzato. Come hai detto, Lachman è un sostenitore della superiore qualità del film vs il digitale per molti motivi oltre che per la sua 'naturale ' capacità di mescolare luci diverse e per una grana migliore ed omogenea . Ma Lachman, che è un intellettuale e non solo un cinematografaro, va oltre e teorizza la necessità di ricreare atmosfere del passato non solo con una meticolosa ricerca scenografica e di costumi (che ci sta) ma anche con l' individuazione e la riproduzione di quella stessa percezione del colore di allora . Del resto il technicolor aveva i 'suoi' colori, l' ektachrome idem e cos^ via. Qui francamente non mi ci trovo , perchè a me la fotografia piace di più o di meno, di per se stessa e a prescindere dal soggetto, dall' epoca e dalla loro congruenza. Così come , per fare un esempio, non mi ha mai coinvolto la ricerca filologica di Harnoncourt, che ha sempre preteso la necessità di suonare le musiche di allora con tecniche e strumenti di allora ; bestemmiando potrei dire che mi sembra un pò l' approccio di quegli appassionati di auto storiche che guidano obbligatoriamente con il casco di pelle e gli occhialoni ....
Ovvero, preferisco un approccio laico a prescindere : guardo e apprezzo di più o di meno il risultato...
Per tornare a bomba (e chiudere) quindi, a me la presenza o meno della grana non interessa di per se stessa e comunque non mi pongo dubbi sulla coerenza della fotografia con il contesto, più banalmente mi colpisce e mi prende di più o di meno ....


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tarkowsky Posted - 04/10/2016 : 22:09:41
Il passaggio al digitale può avvenire anche per motivi di comodità e per forza maggiore dettata dall'industria.
Vi sono registi che trovano il digitale ancora insufficiente per ricreare le atmosfere del passato che le pellicole riescono a darci.
Uno dei problemi principale è la grana digitale che se applicata non riesce a distribuirsi in modo differenziato sulle alte luci su quelle medie e quelle basse.
Nella scena del party iniziale infatti non vi ènessuna grana e l'effetto è un immagine molto televisiva con poco spessore a parte il contrasto luminoso.
Un regista sensibile alla qualità dell'immagine è Todd Haynes che ha filmato Il suo ultimo film Carol in Super 16mm proprio per ritrovare una matericità dell'immagine impossibile da ricreare in digitale secondo il direttore della fotografia Ed Lachman.
Chi ha avuto l'occasione di vederlo potrà notare l'abisso qualitativo con il film di Woody Allen.
serecol Posted - 04/10/2016 : 19:45:48
Ho visto il trail, molto affascinante, vedrò il film.
Gusto del cinema cinema, tipo Ave Cesare dei Coen.
Effettivamente la fotografia è notevolissima
rosario_ge Posted - 04/10/2016 : 19:38:54
Vabbè Tark, ho capito che Storaro non ti piace e non ho particolari motivi per polemizzare con le tue opinioni che peraltro non condivido....
Quel che forse non hai colto è la segnalazione che anche chi pareva irriducibile è passato al digitale e , incidentalmente, ne ha peraltro fatto - parere personale neh - un ottimo uso.





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tarkowsky Posted - 04/10/2016 : 16:46:55
Citazione:
Postato da rosario_ge

Lascia perdere i contenuti e le scelte artistiche , che qui non c'entrano (e pure i gusti personali, che c'entrano ancora meno) . Quel che segnalavo è la superlativa qualità e duttilità del digitale se trattato da un maestro della fotografia ...
La scena iniziale mi pare esemplificativa.

http://www.imdb.com/title/tt4513674/

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Se la metti solo sul piano tecnico mi spiace ma allora il punto di riferimento assoluto non e' Storaro che appartiene ad una generazione passata infatti se non fosse per l'amore di Allen per il cinema Italiano difficilmente gli si affiderebbero ancora grandi film.

Il maestro assoluto e' Emmanuel Lubezki e la sua Arri Alexa 65 che riesce a cogliere infinite sfumature alle basse luci.
The Revenant e' girato completamente in luce naturale con l'Alexa che ha un range dinamico di 14f stop insomma è come girare film con la qualità di una Hasselblad o di una Phase One.
Per un'idea delle qualità diverse delle top camera delle diverse case rimando a questo video che come sempre è solo un test.
https://www.cinema5d.com/camera-comparison-arri-alexa-red-mx-canon-7d-sony-f65-sony-fs700-canon-c300/
rosario_ge Posted - 04/10/2016 : 10:48:20
Lascia perdere i contenuti e le scelte artistiche , che qui non c'entrano (e pure i gusti personali, che c'entrano ancora meno) . Quel che segnalavo è la superlativa qualità e duttilità del digitale se trattato da un maestro della fotografia ...
La scena iniziale mi pare esemplificativa.

http://www.imdb.com/title/tt4513674/

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tarkowsky Posted - 04/10/2016 : 07:22:47
Mi trovo a New York e ho visto il film questa sera traendo delle impressioni alquanto diverse.
Ho trovato che le immagini siano piatte con poca profondità e spesso con parti sovraesposte per non parlare della mania di Storaro di virare i colori sempre verso l'arancio.
La scena d'apertura risulta innaturale con la sua iperdefinizione e i tagli di luce atipici per un'ambiente anni'30 dove normalmente si usano luci molto più diffuse specialmente nei film di Woody Allen.
Io al contrario di te ho trovato che l'artificiosità delle atmosfere si vede eccome e che molto spesso i bianchi sono arancioni e che l'adattamento cromatico ha i suoi limiti quando si esagera con i filtri.
https://dl.dropboxusercontent.com/u/57298009/cafesociety_2016_07-h_2016.jpg
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