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 Consiglio esposizione stampe carte fine art

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I N I Z I O    T O P I C
Conte Oliver Posted - 15/12/2013 : 09:48:56
Vi espongo un problema che ho da sempre e che non ho risolto pur visitando esposizioni in tutto il mondo.

Quando stampo su una carta tipo Hahnemuehle Museum Etching da 350 g, ad esempio, considero un delitto metterla dietro ad un vetro, un pannello o qualunque altra "barriera" che vanifichi la metericità della carta.

Voi come fate?
22   U L T I M E    R I S P O S T E    (Le più recenti in alto)
Conte Oliver Posted - 16/12/2013 : 18:28:17
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Sì, sono stampe grandi e dalla superficie rugosa ed esposti permanentemente.
Pur in luogo protetto (studio, museo, o simili) raccolgono polvere. Passa un dito su qualunque superficie pulita e piana... dopo qualche giorno, in città, raccoglierai una discreta quantità di polveri, di vario colore. A Milano in genere è nerastra. Fuori magari è bianca o grigio chiaro ma c'è lo stesso.
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E' vero quanto dici, ma personalmente non me la sento di vanificare le carte citate mettendole sotto vetro. Perlomeno non per formati minori.


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Grandi mostre di fotografia contemporanea, vedi Steve McCurry tanto per non far nomi, possono esporre lenzuolate di foto di grande formato anche di carta Epson a buon mercato
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Io mostre, esposizioni, gallerie private ne vedo parecchie e di continuo in tutto il mondo e, sinceramente, la differenza prima di tutto la fa l'illuminazione (partendo da una buona stampa, ovviamente). L'ultima di McCurry non mi ricordo nemmeno come fossero le stampe, ma mi sono rimasti impresse le foto e l'illuminazione. Io ad esempio non amo le stampe su carta lucida, ma tra USA, Canada e Australia ho visto delle gallerie private da rimanere a bocca aperta. Tutte le stampe sono su carta lucidissima, alcune quasi metallica, ma tutte hanno un'illuminazione che io mi posso solo sognare. Stanze semibuie, faretti poteti e "omogenei" come illuminazione solo sulla foto. Una in particolare ho dovuto impiegarci un po' per rendermi conto di come erano realizzate le foto, sembravano retroilluminate ma con un dettaglio da paura (fatte tutte con banco ottico). Ed erano tutte sottovetro... C'è da dire che il tipo "rifornisce abitualmente" i presidenti USA...

Comunque, a parte queste disquisizioni, io preferisco le carte opache e possibilmente senza vetro.




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Comunque oltre al gruppo Farnè, a Milano c'è Shades International
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Da shades faccio acquisti abitualmente, il problema è che vorrei trovare una persona in gamnba che faccia questo mestiere a Genova...




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Ho visto una mostra collettiva in cui le fotografie erano stampate su fogli bianchi di carta di scarso valore ed attaccate al muro con colla da manifesti. Molto interessante come presentazione che sconfina nell'installazione. Non ho mai sopportato le mostre in cui le cornici e i passepartouts hanno più valore delle fotografie
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Si, ho già visto lavori del genere, in un ostello in Australia. Carino, simpatico e anche creativo, ma non è quello che mi interessa. Io intorno ad ogni foto voglio dello spazio e la cornice e/o passpartout devono avere il giusto peso per valorizzare la fotografia.
runtu Posted - 16/12/2013 : 17:35:36
Citazione:
Postato da Luca Vecoli

Ho visto una mostra collettiva in cui le fotografie erano stampate su fogli bianchi di carta di scarso valore ed attaccate al muro con colla da manifesti. Molto interessante come presentazione che sconfina nell'installazione. Non ho mai sopportato le mostre in cui le cornici e i passepartouts hanno più valore delle fotografie...



OT ...difatti hai visto un allestimento. Una mostra è un'altra cosa. Le fotografie con passe-partout e cornice è da quando e nata la fotografia che vengono esposte in questo modo. Conte Oliver ha chiesto dei consigli tecnici non delle opinioni filosofiche.

carlo rondinelli
http://flickr.com/photos/carlorondinelli
....seconda grande passione:http://www.x-plane.it/index.php
....terzo grande vizio: http://www.maledettotoscano.it/
frank55 Posted - 16/12/2013 : 16:50:04
Citazione:
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La William Turner perché dici che la metti "inevitabilmente sotto vetro"? Perché è un formato grande?
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Sì, sono stampe grandi e dalla superficie rugosa ed esposti permanentemente.
Pur in luogo protetto (studio, museo, o simili) raccolgono polvere. Passa un dito su qualunque superficie pulita e piana... dopo qualche giorno, in città, raccoglierai una discreta quantità di polveri, di vario colore. A Milano in genere è nerastra. Fuori magari è bianca o grigio chiaro ma c'è lo stesso.


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La Barita ti mostra le gobbe sempre o solo dal formato 60x90 cm?
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Più grande è il formato, maggiore la probabilità che ci siano movimenti tra stampa e fondo, oltre alla inevitabile instabilità del materiale di fondo, come il cartoncino. La barita mi pare meno rigida della Turner ed essendo anche di superficie liscia e più riflettente, osservata di lato sottolinea qualunque scostamento micrometrico dal fondo. Se non è compressa in un sandwich (tra vetro e fondo) lo urla ai quatttro venti. O almeno così a me pare.

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Non ho capito cosa sia inevitabile con carte lisce e installazioni a filo.
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Forse stiamo scivolando in un altro settore.
Grandi mostre di fotografia contemporanea, vedi Steve McCurry tanto per non far nomi, possono esporre lenzuolate di foto di grande formato anche di carta Epson a buon mercato, ondulate o no, senza perdere una virgola del loro contenuto. Mantengono inalterato il loro valore artistico anche se ci sputi sopra.
Altre mostre analoghe esibiscono scatti in grande formato stampati direttamente su alluminio e a prova di graffi e intemperie.
Non è questo il nostro settore, mi pare.
Volendo proporre foto in grande formato, credo ci tocchi rinunciare ad un certo "contorno", al punto da arrivare alla foto nuda e cruda priva di cornice e spessore.

Comunque oltre al gruppo Farnè, a Milano c'è Shades International (http://www.shadesdirect.com) che distribuisce e allestisce mostre per molti dei musei nazionali, anche se non è certo a buon mercato.
Ha tutto il materiale Nielsen ed altro ancora e attrezzatura per assemblare quadri, Passe-partout ecc ecc. E' li che ho visto 2 tipi di vetro e uno tra questi risulta proprio invisibile e privo completamente di riflessi. Una cosa pazzesca. Misura massima mi pare intorno a 120 x 120 ma non ricordo bene.


Luca Vecoli Posted - 16/12/2013 : 16:17:38
Ho visto una mostra collettiva in cui le fotografie erano stampate su fogli bianchi di carta di scarso valore ed attaccate al muro con colla da manifesti. Molto interessante come presentazione che sconfina nell'installazione. Non ho mai sopportato le mostre in cui le cornici e i passepartouts hanno più valore delle fotografie...
Conte Oliver Posted - 16/12/2013 : 13:58:14
Grazie per le info. Ora vedo se riesco a trovare qualcuno in zona. Io non trovo un tasto MP per contattarti. Ora vado a cercare bene.
runtu Posted - 16/12/2013 : 13:41:50
Il vetro cui fa riferimento Frank forse è il True Color e il Clear Color UV entrambi distribuiti da Farnè. Il nastro di cui ho parlato non è un biadesivo, è largo circa 20 mm. e va messo a metà tra stampa e cartone di fondo. Cerniera? Hai presente come si apre un libro? Ecco il concetto è questo.

carlo rondinelli
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Conte Oliver Posted - 16/12/2013 : 13:03:04
@Frank55. Solo per curiosità, ti ricordi il tipo di vetro da 300€/m2?

Poi non ho capito un paio di cose:
La William Turner perché dici che la metti "inevitabilmente sotto vetro"? Perché è un formato grande?
La Barita ti mostra le gobbe sempre o solo dal formato 60x90 cm?
Non ho capito cosa sia inevitabile con carte lisce e installazioni a filo.

Grazie.
Conte Oliver Posted - 16/12/2013 : 12:52:48
Citazione:
Postato da runtu

Scusa per l'eventuale poca chiarezza, ho dato delle cose per scontato, la stampa va fissata al cartone di fondo, quello senza finestra per capirci. Uso lo stesso cartone della cornice. Normalmente uso poi la chiusura a cerniera per una perfetta corrispondenza tra stampa e cornice passe-partout.

Se hai bisogno di altro, per correttezza scrivimi in privato. Tieni presente però che anche Alberto ha in catalogo i passe-partout.



A parte che ti sei espresso in modo impeccabile , ho altre due domande: lo scotch biadesivo devo fissarlo solo tra stampa e cartoncino o anche tra stampa e passportout? Non ho trovato nulla in rete sulla chiusura a cerniera... Cosa significa? Per il resto ti scrivo in mp.
frank55 Posted - 16/12/2013 : 12:24:44
Scusate le righe in eccesso. Il copia e incolla e la fretta non hanno aiutato...
frank55 Posted - 16/12/2013 : 12:18:06
Condivido fortissimamente anch'io il desiderio di non avere barriere su carte lavorate. Uso

quasi esclusivamente William Turner – textured da 310 g. per stampe artistiche (rigida e dura quasi come

il legno) e per stampe di piccola dimensione, cartoline da collezione 10x15 o A4.
Ho sperimentato con un certo successo la Hahnemühle Varnish matt:

sostanzialmente una specie di finissima pellicola, tipo Vinavil, che protegge la stampa dalle

offese maggiori. Di solito è usata per la stampa su tela ma su piccole superfici secondo me è

buona ache per queste carte textured , che data la loro trama, più difficilmente lasciano

intravedere le passate a mano del rullo che distribuisce la vernice.
Ho provato anche a spruzzo ma bisogna essere davvero bravi per non fare sgocciolature o dare

uno strato eccessivo di protettivo. In questo modo le stampe possono essere anche toccacciate dai maniaci goduriosi di passare i polpastrelli su quella bella superficie ruvida.Data con misura questo protettivo è invisibile e mi sebra più governabile ed economico dello spray.

Ho poi visto un vetro spaziale che è davvero invisibile. Peccato costi 300 euro al mq. Con

quello vedi anche il microbo sulla carta.

Ho provato anche l'incollaggio su alluminio (che non risolve il problema dell'esposizione)
perchè mentre la William Turner non mi ha dato problemi sino al formato 60X90cm con il sistema passpartout e nastro biadesivo (messo anche nelle linee mediane del foglio) ma inevitabilmente sotto vetro.
Sempre sotto vetro e sistema analogo, invece con la Hahnemühle Barita (325grammi mi pare, 60x90) si vedono le gobbe e la non complanarità del montaggio su cartone.
L'alluminio risolve, anche se costa non poco.
Probabilmente sulle carte lisce e istallazioni a filo, senza cornice e protezione, è inevitabile.
runtu Posted - 16/12/2013 : 10:57:28
Scusa per l'eventuale poca chiarezza, ho dato delle cose per scontato, la stampa va fissata al cartone di fondo, quello senza finestra per capirci. Uso lo stesso cartone della cornice. Normalmente uso poi la chiusura a cerniera per una perfetta corrispondenza tra stampa e cornice passe-partout.

Se hai bisogno di altro, per correttezza scrivimi in privato. Tieni presente però che anche Alberto ha in catalogo i passe-partout.

carlo rondinelli
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Conte Oliver Posted - 16/12/2013 : 10:47:39
Grammatura intendevo per il cartoncino a ph neutro. Io credevo lo il biadesivo servisse per fissare la stampa al cartoncino, non al passpartout.

Scusa, ma te non fai questo per conto terzi? Di dove sei?
runtu Posted - 16/12/2013 : 10:27:54
Citazione:
Postato da Conte Oliver



1)...I nastri adesivi da restauro dove li trovo? Marche consigliate?

2)L'adesivo, se non ho capito male, è per attaccare la stampa al cartoncino a ph neutro?

3)Come variano le grammature in relazione alle dimensioni di stampa? Marche consigliate?

4)Infine una curiosità: perché se stendo la colla ad acqua poi devo tenderla con dei pesi?




1) Digita Neschen su Google e vedi chi li distribuisce in Italia
2) Si, io applico una striscia per lato, poi con la stecca di osso esercito una leggera pressione per farlo aderire meglio.
3) Se ti riferisci ai cartoni per passe-partout, questi vengono venduti a spessore. Se ti riferisci al nastro adesivo che io sappia c'è una sola grammatura. Discorso diverso per il nastro adesivo in lino che utilizzo come "cerniera" tra il retro e la cornice del passe-partout. I cartoni li acquisto alla Farnè Group, altri produttori/distributori italiani o hanno prodotti che non mi interessavano o dei minimi di acquisto esagerati.
4) non tendi la colla con dei pesi. Mettere in tiro in effetti è un termine che utilizzo io, intendo dire che devi mettere stampa e passe-partout come sotto una pressa per qualche giorno fino a che la colla sia asciutta e il sandwich stampa/cartone non si incurvi visto l'inevitabile aumento di umidità.

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Conte Oliver Posted - 16/12/2013 : 10:07:48
Sei stato veramente chiaro. Ancora qualche domanda e poi non ti tedio più.
I nastri adesivi da restauro dove li trovo? Marche consigliate?
L'adesivo, se non ho capito male, è per attaccare la stampa al cartoncino a ph neutro? Come variano le grammature in relazione alle dimensioni di stampa? Marche consigliate?
Infine una curiosità: perché se stendo la colla ad acqua poi devo tenderla con dei pesi?
Grazie per la disponibilità, spero di poter ricambiare in futuro.
runtu Posted - 16/12/2013 : 08:36:58
Quando parlo di nastri adesivi mi riferisco a quelli da restauro che sono quelli che utilizzo normalmente. In caso di necessità essendo in carta e non in materiale plastico, sono predisposti per essere rimossi inumidendoli leggermente. La stampa sottostante non subisce danni in quanto se di buona/ottima qualità come appunto le Hahnemuhle o ad esempio la Prestige Museum Natural White, la venatura della carta contribuisce a non farla ondulare nel momento in cui inumidisci il nastro adesivo. Altrimenti l'alternativa è rappresentata dalla colla ad acqua, sempre da restauro con due varianti. Direttamente con molta attenzione sul retro della stampa e poi messa in tiro con pesi, oppure utilizzando delle strisce di carta da restauro adesivizzandole, in pratica il medesimo concetto del nastro adesivo.
Se vuoi conservare il concetto di stampa Fine-Art devi utilizzare alcuni prodotti e modalità di montaggio. Forex pvc alluminio e quant'altro a mio modo di vedere sono altro.

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Conte Oliver Posted - 16/12/2013 : 08:21:17
Ok, niente calandra. Oltretutto anche a me piange il cuore all'idea di rovinare il foglio di carta. Però non mi convince nemmeno mettere del biadesivo lungo i bordi, perché comunque vado a "maltrattare" il foglio, che vorrei rimanesse intonso. Non esiste una soluzione senza adesivi?
Altra domanda: come stanno queste carte con trama su pannelli di alluminio? E' un delitto?

Grazie 1000 anche per le indicazioni sul passpartout.

In linea di massima vorrei trovare qualcuno che mi faccia questi lavori, non ho proprio voglia (leggasi tempo) di mettermi dietro alle finiture, però se non trovo nessuno nella mia città in qualche modo devo pur risolvere.
rosario_ge Posted - 15/12/2013 : 21:32:59
Ottimo!!

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ro
runtu Posted - 15/12/2013 : 21:17:03
Mi chiedo perché usare una carta Fine-Art per poi violentarla con una calandra e biadesivo sull'intera superficie e per molti versi farle perdere la qualità di partenza. Fino al formato A2 con una pesantezza di carta del genere come la Museum Etching ti basta mettere il nastro adesivo su tutti e quattro i lati per l'intera lunghezza e non dovresti avere problemi. Per i formati più grandi puoi utilizzare un biadesivo ma dato sul supporto e posizionando la stampa a mano senza calandra ne spatole da montaggio ma andando a tamponare piano piano con un panno togliendo mano a mano la protezione dell'adesivo per evitare danni accidentali. Io personalmente non ho mai utilizzato la calandra per le carte con superficie lavorata. Quando avevo il laboratorio di montaggi ad esempio le stampe baritate venivano bagnate nuovamente per renderle "elastiche" e una volta posizionate passate sotto calandra con un altro supporto a sandwich per non toccare con il rullo la stampa e poi messe in tiro con dei pesi sopra. Se non fai tu direttamente il lavoro e vuoi avere la sicurezza dei materiali utilizzati, specialmente per il biadesivo, devi informarti sul tipo di materiale che utilizza il laboratorio a cui ti rivolgi. Idem per la qualità dei cartoncini dei passe-partout. Consiglio estetico per i passe-partout, fino al formato A4 vanno bene spessori da 1,4/1,6 mm., per l'A3 e A3+ non scendere al di sotto dei 2 mm. e per i formati superiori non puoi scendere al di sotto dei 4 mm.

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Conte Oliver Posted - 15/12/2013 : 19:42:25
runtu, intanto ti ringrazio per l'intervento, ma ho bisogno di un chiarimento.

La stampa sul cartoncino la devo biadesivare con una calandra. A questo punto, posiziono il passpartout e sono pronto a incorniciare.

A cosa mi serve l'adesivo? Con solo cartoncino la carta non tenderà ad imbarcarsi con il tempo?

runtu Posted - 15/12/2013 : 18:53:14
Cartoncino ph neutro come base della stampa, passe-partout frontale cornice. Biadesivo o adesivo Neschen sempre da archiviazione per fermare la stampa e nastro adesivo Neschen in lino se vuoi i passe-partout a libro. Il pvc/forex rilascia lentamente gas, non è consigliato per stampe di pregio. Puoi utilizzare gli spray protettivi della Hahnemuhle se utilizzi carte cotone per proteggere le stampe dai maleducati.

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Conte Oliver Posted - 15/12/2013 : 14:00:57
Difatti ho detto che è un delitto. Ma come le espongo? Non ho idea di come posizionare i fogli stampati. Dentro una cornice con un passpartout? Biadesivati su alluminio, forex o plexiglass (anche qui mi sembra di uccidere la carta)? Insomma non ho idea di come esporre queste benedette stampe.
glacort Posted - 15/12/2013 : 11:35:07
MAI mai mai dietro qualsiasi "barriera" e pazienza per eventuali inconvenienti ... si può sempre ristampare

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