I N I Z I O T O P I C |
JohnRock |
Posted - 18/11/2006 : 14:04:28 Vorrei porre una considerazione di carattere geometrico sul gamut.
Se ad ogni terna rgb corrisponde uno specifico valore lab,il monitor dovrebbe riprodurre 16,7 milioni di sfumature.Il grafico 3d del gamut dovrebbe avere un certo "volume" pari cioè a 16,7 milioni di punti contenuti all'interno della propria superficie. Mi chiedo se allora i "volumi" dei monitor sono tutti della stessa dimensione,magari spostati schiacciati e deformati ma comunque dello stesso peso.
Se cosi non fosse ,quindi pesi diversi,credo che a terne rgb diverse corrisponde lo stesso valore lab.
A questo punto,se non mi sono sbagliato,mi nascono spontanea queste domanda: i fosfori colorati a stimolazioni di intensità di corrente diverse mantegono la stessa cromaticità?
Può una corretta calibrazione e profilazione del monitor migliorare questo presunto difetto,e quindi rappresentare lab diverso ad ogni terna rgb diversa aumentando così il gamut del monitor rispetto a quello precedente?
Grazie un saluto e complimenti per questo formidabile sito!! 
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boscarol |
Posted - 19/11/2006 : 21:02:25 Citazione: Postato da JohnRock
Quello che mi domando è se quando non calibro il monitor alla terna rgb,per esempio 20-10-54, mi corrisponde diciamo a caso il valore lab 33-34-23,e per una terna rgb diversa mi corrisponde ugualmente il lab 33-34-23.
Non capisco cosa intendi dire con monitor "calibrato": forse "profilato?". E se calibrato, a quali valori?
In ogni caso tieni conto che i tre valori Lab sono tre numeri con le virgole, e non numeri interi.
Quindi L (per esempio) potrebbe essere 8,0 oppure 8,4 (quindi colori diversi). Se usi numeri interi, approssimi entrambi a 8 (per cui potresti dedurre erroneamente che i colori sono uguali).
Ciao.
-Mauro
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JohnRock |
Posted - 19/11/2006 : 17:17:30 Ho capito che il monitor rappresenta una profondità colore di 8 bit e quindi può rappresentare i famigerati 16,7 milioni di colori e rotti. Ho capito anche che se a livello di software lavoro a 16 bit,ad esempio quando scelgo questa profondità colore durante la conversione da camera raw, le elaborazioni di ritocco,vedi curve o livelli,saranno piu accurate e meno distruttive...
Quello che mi domando è se quando non calibro il monitor alla terna rgb,per esempio 20-10-54, mi corrisponde diciamo a caso il valore lab 33-34-23,e per una terna rgb diversa mi corrisponde ugualmente il lab 33-34-23. Se avessi questa situazione vuol dire che non sfrutterei a pieno le capacita hardware del monitor. In sostanza se una volta calibrato a dovere il monitor con un dispositivo esterno tipo un colorimetro, potrei 'distanziare' l'estensine del mio gamut del monitor?
Oppure la domanda al contrario: E' inevitabile anche in un monitor calibrato avere lo stesso valore lab per piu terne rgb che dovrebbero rappresentare colori diversi?
Scusate la capoccia dura che mi ritrovo, Ciao e grazie
P.S ho trovato questo sito di grandi fotografi ritrattisti: una favola http://www.portrait-photos.org/ |
Enrico |
Posted - 19/11/2006 : 13:08:00 La tua deduzione parte da un assunto non corretto, che proviene anche dal "lavaggio di cervello" del mercato consumer al quale siamo sottoposti, dove si vendono monitor e scanner da milioni/miliardi di colori, solamente perchè la codifica dei canali RGB viene eseguita con un numero più alto di bit (8,12,16,ecc...) La qualità, come hanno sottolineato Davide e Mauro, va invece misurata in modo assoluto, riferendosi a ciò che il monitor è capace di riprodurre (gamut, gamma dinamica) e NON al tipo di campionamento che il computer utilizza per pilotarlo in RGB.
Un campionamento con più di 8 bit è sicuramente preferibile, ma NON perchè è capace di mostrare più colori (o colori più vivaci), ma perchè le elaborazioni da eseguire prima dell'output finale (tra cui le curve di calibrazione) vengono eseguite con maggiore accuratezza.
Ciao Enrico |
boscarol |
Posted - 18/11/2006 : 22:46:33 Citazione: Postato da JohnRock
Se ad ogni terna rgb corrisponde uno specifico valore lab,il monitor dovrebbe riprodurre 16,7 milioni di sfumature.Il grafico 3d del gamut dovrebbe avere un certo "volume" pari cioè a 16,7 milioni di punti contenuti all'interno della propria superficie.
Fissato lo spazio di riferimento, per esempio Lab, il volume del gamut di un monitor è una cosa, e ogni monitor può avere un gamut diverso e quindi un volume diverso (che si misura in deltaE^3, non in punti). I 16 milioni di colori (non userei il termine "sfumature") sono i punti in cui il gamut del monitor è campionato, se i bit per canale sono 8.
Ciao.
-Mauro
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undavide |
Posted - 18/11/2006 : 14:26:43 Citazione: Postato da JohnRock Il grafico 3d del gamut dovrebbe avere un certo "volume" pari cioè a 16,7 milioni di punti contenuti all'interno della propria superficie. Mi chiedo se allora i "volumi" dei monitor sono tutti della stessa dimensione,magari spostati schiacciati e deformati ma comunque dello stesso peso.
Ciao John, i profili di monitor racchiudono una porzione di Lab, ed il loro volume è espresso in dE. Ovviamente monitor migliori sono in grado di riprodurre più colori, e dunque hanno un volume in dE maggiore. Ti rimando al sito di Bruce Lindbloom per una trattazione più precisa (www.brucelindbloom.com) In un certo senso è come se tu avessi a disposizione un righello con 10 tacche: se è un decimetro, hai una suddivisione accurata di uno spazio piccolo; se è un metro, hai una misura meno accurata di una lunghezza più grande.
Citazione: Può una corretta calibrazione e profilazione del monitor migliorare questo presunto difetto,e quindi rappresentare lab diverso ad ogni terna rgb diversa aumentando così il gamut del monitor rispetto a quello precedente?
Il gamut non può essere esteso dalla profilazione: che è semplicemente (si fa per dire ) una correlazione tra terne RGB e valori Lab. Tra l'altro, è vero che per ogni terna RGB di un monitor corrisponde univocamente un Lab, ma non è vero il contrario: se ad esempio profili il monitor e provi a misurare RGB 0,0,0 e 1,1,1 (oppure 0,1,1 ecc.) è facile che il risultato sia il medesimo... Ciao,
Davide |
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