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 intervista a Tomesani

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I N I Z I O    T O P I C
Benni Posted - 03/01/2012 : 16:18:42
ho purtroppo scatenato un flame su una intervista carina lamentandomi dellìeccesso di operatori in nero che operano nel settore fotografico. purtroppo ho scoperto di rivolgermi proprio a loro, e che ormai i fotografi sono una esigua minoranza, che sono dei poveracci che non riescono a reggere la concorrenza dei veri creativi che lavorano a nero. vi lascio il link, credo che Tomesani dopo di questo mi tolga il saluto, ma non potevo tacere. http://www.clickblog.it/post/12205/interviste-clickblog-roberto-tomesani#show_comments
8   U L T I M E    R I S P O S T E    (Le più recenti in alto)
Benni Posted - 05/01/2012 : 16:46:34
certi compensi possono essere giustificati solo se non si emette ricevuta.
la pressione fiscale è intorno al 50%, l'INPS per i professionisti della gestione separata è del 23% del reddito, se ci metti un po' di spese, almeno 50 euro, se non ti porti dietro flashista o qualcuno che ti controlla le borse, non riesco a capire come si fa. Per avere uno stipendio medio dovresti avere matrimoni estate inverno tutti i fine settimana. Poi i soldi guadagnati servirebbero solo per vivere, come fai a fare investimenti, immaginati di acquistare un monitor serio, servirebbe il guadagno di dieci matrimoni e più. Non è possibile. Non se ne esce. l'unica è fare cose difficilissime e specializzarsi in quelle seguire i clienti come fanno i medici, dare disponibilità giorno e notte.
Maestrale Posted - 05/01/2012 : 15:42:37
Citazione:
Postato da Benni
Ho commesso un errore enorme pensando di rivolgermi a professionisti. Devo rendermi conto che il mio mondo non esiste più.
La civiltà delle discussioni in laboratorio, lo scambio di idee ed i consigli, i colleghi con i quali ci scambiavamo le attrezzature. Una professione che va sparendo e se lo dici ti prendono per un idiota.

Non direi, quel mondo si è in parte trasferito on-line e mi sembra che questo forum sia qui a dimostrarlo... anzi, mi spingerei a dire che mai le professioni hanno potuto beneficiare del sostegno e del confronto reciproci come in tempo di internet. Oggi la conoscenza della professione si può arricchire e approfondire molto tramite il virtuoso e libero interscambio d'informazioni, poi è fisiologico che un nuovo professionista che si affaccia sul mercato con un flusso di lavoro realmente professionale si troverà ben presto a comprendere quali tariffe deve attuare per non andarci di sotto o meglio ancora per guadagnarci qualcosa, quindi si allineerà al costo dei colleghi.

Chi vive di un altro impiego per otto ore al giorno difficilmente potrà disporre del maggior tempo di un professionista, che ha dedicato la vita soltanto alla fotografia.
D'altro canto capisco però la preoccupazione dei matrimonialisti: il sabato e la domenica si apre la caccia all'integrazione degli stipendi per un considerevole numero di improvvisati, magari bravini e armati di dignitose fotocamere, con pochissimi costi e tanto nero... Concorrenza sleale? certamente!

Ma sempre riguardo a Tomesani, in merito proprio alla fotografia di cerimonia, che ne pensate di questo video?
Non è certamente il mio campo, ma ho comunque interesse a capire dove sta andando la fotografia in generale per tentare di seguirne l'evoluzione senza esserne travolto...
Forse l'unico punto fermo nelle innumerevoli sfaccettature del mercato è che la trasparenza e l'onestà verso il cliente "pagano", e proprio per questo si devono emettere regolari fatture. Il nero è da contrastare in tutti i modi e su questo concetto mi sembra che tutti si possa convenire...

Insomma, su ciò che evidenzia Tomesani, cioé la consegna da parte dello stesso professionista al cliente di un prodotto su dvd "non finito" dichiarandolo espressamente, che ne pensate? io nutro un po' di perplessità di fronte a quest'ipotesi, però sarei curioso anche di conoscere le opinioni degli addetti ai lavori sull'argomento, visto e considerato che si tratta di una tendenza del mercato che si sta facendo strada...

Claudio
Benni Posted - 05/01/2012 : 15:12:38
non è la prima volta che discuto con qualcuno asserendo l'insostenibilità dei suoi prezzi. Con certi prezzi troppo bassi è scontato che l'operatore non emetta ricevuta e che lo faccia solo momentaneamente per sbarcare il lunario o per altri motivi come acchiappo ecc. E c'è gente che ti risponde che "questo è il mercato". Io devo avere un'idea romantica su cosa sia il mercato.
Come già detto, sono fortunato a lavorae in un cmapo dove c'è pochissima concorrenza, anche se i compensi sono ormai a livelli ridicoli, comunque ci vivo bene, o quasi...
runtu Posted - 05/01/2012 : 15:00:39
La sezione dei matrimoni Nital era un'autentica vergogna per chi svolge seriamente questo genere di lavoro oltre al fatto che forse qualcuno in Nital deve aver fatto notare alla dirigenza che non era possibile parlare di professionismo della fotografia e poi concedere uno spazio in mano a chi dichiarava apertamente di lavorare in nero o di fare lo scattino la domenica.

Tanto per dire la serietà di alcuni operatori di questo settore della fotografia, in ANFM stanno facendo un repulisti di fotografi che sui loro siti mettono, come immagini per pubblicizzarsi, foto stock di matrimonio e qualcuno addirittura le prende da altri siti di fotografi stranieri dello stesso genere...

carlo rondinelli
http://flickr.com/photos/carlorondinelli
....seconda grande passione:http://www.x-plane.it/index.php
....terzo grande vizio: http://www.maledettotoscano.it/
Benni Posted - 05/01/2012 : 14:21:52
Ho commesso un errore enorme pensando di rivolgermi a professionisti. Devo rendermi conto che il mio mondo non esiste più.
La civiltà delle discussioni in laboratorio, lo scambio di idee ed i consigli, i colleghi con i quali ci scambiavamo le attrezzature. Una professione che va sparendo e se lo dici ti prendono per un idiota.
Cose che prima magari si facevano, come lavorare in nero, ora sono sdoganate con arroganza. Quando ho iniziato anche chi non era un professionista, magari un doppiolavorista che faceva qualche marchetta nei matrimoni, si vendeva a prezzo di mercato, almeno quello. Ciao Roberto.
rbobo Posted - 05/01/2012 : 12:43:05
nel sito nital c'era una sezione "matrimoni" l'hanno chiusa come la borsa: per eccesso di rialzo (dei toni).
Una volta mi son "offerto" (un pò per provocazione un pò sul serio per far inc****e qualche personaggio) a uno che voleva gli fosse spiegato come si fanno i matrimoni, a spiegargli tutto in un full immersion alla cifra di non ricordo bene se erano 350 o 400€ al dì.
Pensavo mi uccidessero, ho rischiato la vita :)

ciao
rob

www.robertobottazzo.it
www.robertobottazzo.com
tarkowsky Posted - 05/01/2012 : 01:33:19
Ho letto il blog segnalato da Benni e devo dire che abitando all'estero in un paese con poca evasione fiscale la problematica del lavoro in nero nell'ambito fotografico e' assente.

Certo che le considerazioni fatte da Dura La Legge (il nome scelto la dice tutta) sono allarmanti non solo per il contenuto ma anche per lo stile (italiota?) ed il tono usato che forse non lasciano molte illusioni per il futuro.

Saluti
Maestrale Posted - 04/01/2012 : 15:22:49
Citazione:
Postato da Benni
ho purtroppo scatenato un flame su una intervista carina lamentandomi dell'eccesso di operatori in nero che operano nel settore fotografico
...
credo che Tomesani dopo di questo mi tolga il saluto, ma non potevo tacere.

Non penso Giorgio, Tomesani ha dato spesso voce a quel disagio dei professionisti che lui stesso si è sentito addosso, ma ha cercato anche di suggerir loro delle nuove strade da percorrere. Credo che continuerà a farlo senza minimamente sentirsi turbato dalle tue legittime e comprensibili lamentele...

Il fulcro della questione a mio parere non va individuato nella presunta superiorità tecnica e/o creativa offerta dal professionista rispetto al fotoamatore appassionato, oppure viceversa, a seconda dei punti di vista. Nell'una e nell'altra categoria si trovano esempi efficaci di come si deve oppure non si deve lavorare.

Il fulcro della questione sta tutto nel rispetto del mercato e delle regole fiscali.

Ho l'impressione che il problema dei professionisti non sia tanto la "concorrenza" del nero (seppur deleteria) quanto il progressivo deprezzamento della tecnologia di medio/alto livello ed il conseguente accesso alla professione di una concorrenza comunque qualificata (esistono i forum) ma che ha spese oggettivamente più contenute. Purtroppo, dura legge del mercato, ai maggiori investimenti del fotografo professionista con studio e attrezzature top dovrà poi corrispondere un apprezzabile incremento di qualità percepita dal cliente, che giustifichi una legittima maggiorazione del prezzo di vendita.

Di questi tempi, chi non ha i pesanti costi di gestione imposti da uno studio già avviato e che magari ha anche investito di meno in virtù della maggiore economicità dei prodotti tecnologici rispetto al recente passato, che essendo giovane è appena entrato nel regime fiscale agevolato dei superminimi e ci starà cinque anni o più (fino ai 35), può spuntare dei prezzi più concorrenziali offrendo una qualità comunque più che dignitosa. Questa è concorrenza in regola con la legge, fisiologica di un mercato in cui negli anni il costo della fotografia si è svalutato pesantemente... purtroppo non si tornerà indietro, bisognerà quindi evolversi e saper intuire le dinamiche del mercato (oppure farsi degli amici potenti)...

D'altra parte siamo ormai nell'epoca del microstock e c'è già chi ci vive più che degnamente, forte del mestiere appreso negli anni lavorando proprio per quella stessa committenza commerciale o pubblicitaria che oggi per comprare va appunto nei siti di stock...
Il professionista che offre qualità e competenza troverà certamente ancora in futuro dei clienti disposti ad avvalersi del suo operato su commissione, ma potrebbe anche prendere in considerazione l'idea di produrre e vendere serialmente una tipologia fotografica mirata e a prezzi vantaggiosi, ovviamente se riesce ad interpretare le esigenze del mercato...

Mica facile, ma le alternative quali sono?

Claudio


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