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 Prove su iP4000

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I N I Z I O    T O P I C
vtube Posted - 04/10/2006 : 09:26:25
Grazie ad Alberto ed enrico per le risposte nel precedente thread.

Ieri sera ho fatto alcune prove di stampa con una delle solite immagini di test (scala grigi, ritratti di bambini di varie etnie, i soliti quadrati colorati, ...) con la mia iP4000 (inks dye della generazione BCI-6, come la iP8500) e carta glossy PR-101.

Effettivamente i risultati a colori sono ottimi, per quello che posso giudicare, e la fedeltà a vieo (calibrato alla buona con Adobe Gamma) decente, grazie ai profili forniti da Canon. Riesco a fare anche un minimo di soft proof.
L'unica cosa è che in una stampa (asciugata in un quarto d'ora, lo ammetto), in una zona a nero tale, è comparso un graffio, e passandoci il dito si rovinava. Magari era solo non ancora asciutta, però sicuramente le stampe devono essere maneggiate con cura.
Concludendo: accidenti! Che colori!

In bianco e nero: le stampe di cui sopra mi hanno subito mostrato che tutto è nero dal 0,0,0 a circa 18,18,18! Si vede bene anche in soft proof.
Soluzioni: ho provato a correggere con una curva spannometrica. Succede che la stampa migliora, però noto anche che il nero pieno non mi sembra molto profondo, e pure con una leggere velatura fredda (che sia il nero BCI-6BK così?), assente invece sugli altri toni.
Ieri sera mi sembrava che il metamerismo non fosse troppo invadente, oggi vedo con altri tipi di luci.
Comunque in bianco nero non mi sembra che il nero sia nerissimo, mi aspettavo di più.
Centra qualcosa l'option "Black point compensation"? Da attivare o no, se stampo col profilo della stampante-carta da PS CS2, con intento "Perceptual"?

Altra domanda: visto che ho uno scanner, esiste una procedura per una calibrazione incrociata scanner-stampante? Forse servirebbe una stampa calibrata, per cominciare dallo scanner.

Grazie ad Alberto per il link al pdf sulla durata del BCI-6, mi rassicura un pò!

Ciao!

Andrea



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prolonga Posted - 02/11/2006 : 11:46:16
Citazione:
Postato da Enrico
Eye-One: 500 euro (in più) spesi proprio bene!



.... siamo sempre alle solite: chi più spende, meno spende.
Mi ero illuso che fosse un buon compromesso per uno che della foto non ne deve fare la professione, ma da questi commenti mi viene il dubbio che sia un trabiccolo, una specie di gadget per far dire ai meno scafati "anch'io ho il colorimetro!"
Boooh....

Giorgio
Enrico Posted - 02/11/2006 : 11:03:43
Lettura patch per patch ????


Assenza di un controllo di lettura errata??


Aggiustamento spannometrico del profilo ????


Eye-One: 500 euro (in più) spesi proprio bene!

Ciao
Enrico
AlbertoM Posted - 02/11/2006 : 02:58:09
Un profilo ICC deve descrivere le caratteristiche di una periferica.

Sono abbastanza rari i casi in cui si deve intervenire per modificare un profilo, se è stato creato con accuratezza

Mettere dei comandi di contrasto, luminosità , saturazione in fase di creazione del profilo crea un po' di ambiguità:
come li dobbiamo regolare? ad occhio?
e perchè dovremmo fare delle modifiche? allora a cosa servono i dati misurati?

Nel SW gretag comandi analoghi sono disponibili solo per profili di fotocamere digitali, per "adattare il profilo al gusto del fotografo" (dicono loro).

Per me quei comandi ci sono solo perchè un profilo fatto con la testchart a 24 tacche può risultare poco accurato, e allora si interviene per correggerlo appunto "ad occhio", e non è un grande approccio...

La cosa che più mi ha colpito è il fatto che non sia supportata la misura "in striscia", ma occorre misurare ogni singola patch...



Comunque ho imparato una cosa: si chiama spettrocolorimetro perchè non è nè uno spettrofotometro nè un colorimetro, ma una via di mezzo
Cioè non vengono fatte letture solo in RGB, ma su più canali modulando la luce con dei led. Positivo..

AlbertoM
prolonga Posted - 02/11/2006 : 02:21:54
Citazione:
Postato da fabio maione

PrintFix Pro è stato sottoposto ad un approfondito test (v. http://www.abc-fotografia.com/digit_2006/printfixpro_a.htm)(in italiano).




Interessante e fatto bene. In sintesi apre che il giocattolino si difenda discretamente anche se mi sembra di capire che c'è da farsi un discreto mazzo per raddrizzare i profili e centrare bene il risultato ottimale.
Scusate, ma bisogna sbattersi così anche con l'Eye-One???

Giorgio
fabio maione Posted - 01/11/2006 : 17:10:48
Altro che sopportarvi!!!
Vi dovremmo fare un monumento nella più bella piazza della città capoluogo di ogni regione italiana.
Comunque non è escluso che se trovo un'occasione mi compro Eye-one design. Sono consapevole che solo con questo strumento sia possibile lavorare al top.
Ciao, Fabio
Enrico Posted - 01/11/2006 : 14:25:14
Venti anni prima avrebbe fatto comodo anche a me, così avrei inziato direttamete in digitale e non avrei una montagna di dia nell'armadio!
Ma no, va bene così, anzi siamo fortunati perchè viviamo questa transizione che qualche volta ci fa girare le scatole, ma sicuramente ci affascina!

Per quanto rigiuarda il worflow, beh, forse talvolta io ed Alberto eccediamo nella foga del "si fa così", spinti dalla convinzione che per "salvarsi" nel mondo del digitale bisogna conoscere e rispettare determinate regole.
Resta tuttavia la nostra convinzione che alla fine ognuno debba ritenere valido qualsiasi workflow lo porti a buoni risultati, perchè alla fine è risultato che conta.
Si tratta però di metodi "empirici" poco esportabili, difficili da spiegare agli altri e da riprodurre. Per questo motivo nasce la "gestione del colore", che noi "predichiamo" con tanto animo.
Sopportateci!

Ciao
Enrico
fabio maione Posted - 01/11/2006 : 13:01:42
Enrico, il tuo rilievo non fa una grinza ed hai perfettamente ragione. Quel che dici sottolinea in sintesi il grande vantaggio del digitale sull'analogico.
Solo che, come tu stesso vai spesso dicendo, ognuno si deve trovare il suo flusso di lavoro e io ormai ho i miei anni....e troppa esperienza di analogico (a 11 anni già stampavo)sicché, conapevole delle limitazioni che hai sottolineato, seguo vecchie strade.
Non sai quante volte rimpiango di non avere avuto il digitale a disposizione una ventina di ani prima...!!!
Stammi bene
fabio
Enrico Posted - 31/10/2006 : 23:36:06
Citazione:
Postato da fabio maione
Anche perché sono convinto che la stampa ideale è un fatto soggettivo, nel senso che non necessariamente è più accattivante quella in cui la scala dei grigi (magari suddivisa in 21 gradini) sia perfettamente linearizzata.


Capisco perfettamente, ma il sistema di stampa deve essere sempre calibrato (nel caso del B/N, linearizzato), poi la scelta dell'impatto dell'immagine deve essere effettuata in fase di generazione/postproduzione dell'immagine (scatto e/o photoshop).

In questo modo il file-immagine diventa pefettamente riproducibile su qualsiasi stampante calibrata/linearizzata, viceversa diventa un prodotto "a circuito chiuso", riproducibile con la sola stampante di casa.

Ciao
Enrico
fabio maione Posted - 31/10/2006 : 22:52:18
PrintFix Pro è stato sottoposto ad un approfondito test (v. http://www.abc-fotografia.com/digit_2006/printfixpro_a.htm)(in italiano).

Sono d'accordo con Alberto. Sono anni che vado constatando la scarsa coerenza nel tempo del mio sistema di stampa (epson 2100 e 2400; meglio la HP 8750).
E' per questo che ho un libro, ormai pesante, in cui ho rilegato tutti i tests che periodicamente ho fatto e tuttora ripeto. In C.O. era la stessa cosa con le carte fotografiche (che cambiavano resa da una partita all'altra, nonché con sviluppatori anche della stessa marca; per non parlare poi del fatto che occorreva verificare anche la temperatura dei bagni e dell'ambiente).
Per tale motivo io mi comporto come in C.O.: provini e ancora provini, prima di fare un A3+!
Anche perché sono convinto che la stampa ideale è un fatto soggettivo, nel senso che non necessariamente è più accattivante quella in cui la scala dei grigi (magari suddivisa in 21 gradini) sia perfettamente linearizzata. A volte è meglio quella con le ombre un po' chiuse o che dà la prevalenza ai toni alti, ecc.. La fotografia, io penso, alla fine deve emozionare per l'impatto che provoca e non per la sua rigorosa conformità alle regole della sensitometria (così si chiamava la scienza che studia la rispondenza del negativo e della carta fotografica alle quantità di luce che colpisce il materiale sensibile).
Ciao, Fabio
AlbertoM Posted - 31/10/2006 : 11:39:21
Non conosco PrinfixPRO, per cui non posso dirti altro che quanto già scritto in questo post.

Posso aggiungere che la qualità dei profili dipende anche dal SW che li genera, e non avendolo mai provato non so darti indicazioni sul SW PrintFix

AlbertoM
prolonga Posted - 31/10/2006 : 02:25:25
Citazione:
Postato da AlbertoM

Eye-one Design è limitato solo nel SW.
Lo spettrofotometro è sempre lo stesso (Eye-One Pro), cambiano solo le licenze per l'utilizzo del SW
Se usi ProfileMaker per esempio hai accesso a tutte le funzionalità dell' Eye-One



Scusa il ritardo ma prima non ho potuto.
Considerato che a me interessa solo profilare la stampante inkjet, visto che già ho lo Spyder2 per il monitor, non potrebbe essere già adeguata una soluzione come il PrintFix pro? In pratica con 3-4 ri-profilature mi ammortizzo il costo dell'occhio magico...
O mi sfugge qualcosa d'altro?
Giorgio
AlbertoM Posted - 28/10/2006 : 02:15:28
Eye-one Design è limitato solo nel SW.

Lo spettrofotometro è sempre lo stesso (Eye-One Pro), cambiano solo le licenze per l'utilizzo del SW

Se usi ProfileMaker per esempio hai accesso a tutte le funzionalità dell' Eye-One

Oppure da Eye-one Design puoi successivamente fare l'upgrade alle singole licenze che ti interessano, per farlo diventare come l'Eye-One Photo, o come l Eye-One Photo XT ecc

AlbertoM
prolonga Posted - 27/10/2006 : 21:39:15
Citazione:
Postato da Enrico

Comprarsi i profili oppure lo spettrofotometro?
Dipende.....
Se hai UNA sola stampante e individui 2-3 CARTE preferite,


Enrico, pensavo una cosa. Ri-profilare mi costa sui 150 Euro ogni volta; un Eye One design non potrebbe bastare? Magari in giro qualche occasione la trovo....

Giorgio
lampuga Posted - 27/10/2006 : 21:11:01
Citazione:
Postato da Enrico

Comprarsi i profili oppure lo spettrofotometro?
Dipende.....

Se hai UNA sola stampante e individui 2-3 CARTE preferite



Mi associo... pure io entro nel club degli indecisi perchè verso proprio in questa situazione....

Acquisto il profilo...o lo spettrofotometro?

Certo che se anche ho una sola stampante con lo spettrofotometro avrei la libertà di poter sperimentare tutti i tipi di carta e non rimanere vincolato ai due tre tipi per cui mi sono fatto realizzare i profili...

meditando ...aspetto natale

Roberto
Enrico Posted - 27/10/2006 : 15:24:42
Ragazzi,
cerchiamo di adattare i concetti generali ai nostri casi singoli, altrimenti non ne usciamo vivi.

Il concetto di stampa "scala di grigio" o "black-only" è molto chiaro: non si usano gli inchiostri colorati per generare il B/N. E' una tecnica ancora oggi molto utilizzata per ottenere B/N esenti da dominanti e metamerismo.

In moltissimi modelli di fascia medio-alta il concetto viene applicato regolarmente (anche sulle mie R300 e Pro4000 con driver italianissimi!), ma non possiamo escludere che in certi casi a quella stessa dicutura vengano associate funzioni diverse (tipo la banalissima e poco utile desaturazione dell'immagine da parte del driver!).

Per fare la riprova ci vuole un attimo: stampate un'immagine desaturata con opzione "scala di grigio" (ocomecavolol'hannochiamata), prendetevi un lentino 8x e guardate le goccioline di stampa: se sono colorate, niente da fare, il vostro driver non supporta la VERA stampa black-only....
..... ma la stampante si, basta pilotarla con un RIP!

Ciao
Enrico
vtube Posted - 27/10/2006 : 11:34:07
Citazione:
Postato da AlbertoM

Volevo solo dire di non impostare "Stampa in scala di grigi" nel driver, che farebbe utilizzare alla stampante solo l'ink nero, ma di stampare un'immagine in B/N con le stesse impostazioni con cui stampi a colori...



Mmmmm... non penso questo sia corretto, almeno per la mia Canon ip4000. Anzi, da quel che leggo solo poche Epson (R200, R220, R800) hanno la modalità black-only, tra l'altro disponibile nei drivers distribuiti in Japan.

Per tutte le altre, ip4000 compresa, la voce "Stampa in scala di grigi" secondo me semplicemente converte l'immagine a colori in grigi prima della stampa, che comunque avviene utilizzando anche i colori per assicurare una presunta neutralità.
Magari si potesse stampare in solo-nerosulla mia ip4000...

Andrea
prolonga Posted - 27/10/2006 : 00:56:17
Citazione:
Postato da Enrico

Comprarsi i profili oppure lo spettrofotometro?
Dipende.....

Se hai UNA sola stampante e individui 2-3 CARTE preferite,

E' il mio caso. Proverò con il metodo di raffronto stampe vediamo che esce
Grazie Enrico e Alberto
Enrico Posted - 27/10/2006 : 00:15:15
Comprarsi i profili oppure lo spettrofotometro?
Dipende.....

Se hai UNA sola stampante e individui 2-3 CARTE preferite, secondo me la spesa dell'harware è eccessiva. Con qualche decina di euro ti fai realizzare i profili, e vedrai subito un "nuovo mondo" (sono un po' esgerato, oggi?). Poi, è vero, ci sono i problemi legati alla stabilità del sistema stampante/ink/carta, ma sono certamente secondari rispetto a NON avere i profili ad hoc. Se proprio vedi che i profili sono andati (o meglio, è andato il resto!) con poche decine di euri riprofili il tutto. Se ti interessa la qualità, sono soldi spesi bene!

Se invece hai PIU' stampanti, con le quali vuoi magari utilizzare più carte, la via dei profili acquistati si fa economicamente meno conveniente, almeno a lungo andare.
Certo, si parla di un acquisto da 1000-1500 euri, mica noccioline....

La cosa peggiore -che purtroppo è diventata la consuetudine- è quella di continuare a cambiare stampante e/o carte perchè "mi hanno detto che questa ha più ha colori più fedeli"....

Ciao
Enrico
AlbertoM Posted - 26/10/2006 : 23:52:29
Volevo solo dire di non impostare "Stampa in scala di grigi" nel driver, che farebbe utilizzare alla stampante solo l'ink nero, ma di stampare un'immagine in B/N con le stesse impostazioni con cui stampi a colori...

Per fare un gradiente in Photoshop basta impostare il bianco come colore di foregroud, il nero come colore di background, fare una selezione rettangolare e tirare una riga con lo strumento "Gradient Tool" da bordo a bordo della selezione





AlbertoM
prolonga Posted - 26/10/2006 : 23:40:52
Citazione:
Postato da AlbertoM

La differenza si nota molto nei toni neutri:

prova a fare una stampa in B/N con un profilo fresco, utilizzando tutti gli inks, ovviamente, non solo il nero.

Già con un profilo appena fatto la stampa non sarà perfettamente neutra (inserisci anche dei gradienti da nero al bianco fatti con Photoshop)


BN utilizzando tutti gli inchiostri? non ho mai stampato BN, quindi trovi l'ignorante in caduta libera, come si fa a dire alla stampante di usare tutti gli ink? e ad inserire i gradienti?

GIorgio
AlbertoM Posted - 26/10/2006 : 20:00:26
La differenza si nota molto nei toni neutri:

prova a fare una stampa in B/N con un profilo fresco, utilizzando tutti gli inks, ovviamente, non solo il nero.

Già con un profilo appena fatto la stampa non sarà perfettamente neutra (inserisci anche dei gradienti da nero al bianco fatti con Photoshop)

Ristampa la stessa immagine dopo che hai cambiato una cartuccia.

Per me la differenza è piuttosto evidente.

Parlo al passato perchè ora ho un Epson 7600 dedicato al B/N più un altro 7600 dedicato alla stampa a colori (con inks dyebased Lyson + RIP)

Ora uso quasi sempre questi due plotter, anche per stampe piccole.

Gli inks li compro a litri e rabbocco le cartuccione.

E' più comodo, più stabile e con il RIP ho migliorato la qualità, per cui non uso quasi più le stampanti desktop.

La stabilità non è un problema da poco, e con cartucce da 8-10 ml l'unico modo è quello di usare cartucce ricaricabili o sistemi di alimentazione continua, ma poi nascono altri problemi....


AlbertoM
prolonga Posted - 26/10/2006 : 18:04:59
Citazione:
Postato da Enrico

PS x Giorgio: se qualcuno ti consiglia di rifare un profilo stampante "ogni tot." fatti spiegare il perchè di quel "tot", che sono curioso anche io!



No, Enrico, nessuno mi ha mai fatto questa affermazione.
L'idea di stamparsi dei "target" da tenere come riferimento è un buon suggerimento, sinceramente non ci avevo pensato! Fra l'altro la domanda che ponevo sorgeva da una considerazione alla quale devo ancora dare risposta: farsi fare i profili costa, acquistare l'hardware costa assai di più. Sto cercando anche di capire fino a che punto .....mi converrebbe continuare ad andare in affitto o comprare casa!
leggendo quello che tu e Alberto dite, sembrerebbe senza dubbio alcuno che mi convenga "comprar casa subito", specialmente se considero che di carta ne uso di 3-4 tipi diversi.
Io da forse ormai troppi anni ascolto musica con regolarità ed a certi livelli, ho l'orecchio che ritengo essere allenato. Se mi cambi un cavo, sento la differenza di qualità, se un amplificatore ha certe caratteristiche elettriche e un altro ne ha di migliori colgo la differenza. Ma non io perchè sono io, perchè - come tanti altri - ho l'orecchio che si è allenato.
Quanto capita a me con la musica, capita a voi con le stampe. Questo per dire cosa? Che io non faccio stampe con l'intensità di alcuni, forse tanti, di voi, quindi la mia valutazione occhiometrica non è sensibile alle variazioni come la vostra (Alberto, tanto di cappello se riesci a distinguere uan variazione già cambiando la prima cartuccia!) ed è perciò probabile che mi dia una risposta quando magari i valori sono già avanti nello scostamento (sono al secondo cambio cartucce e a vista mi sembrano ancora stampe stabili). Spero di aver reso l'idea del "disagio" e del perchè della domanda.


Citazione:
Postato da Alberto
Io mi regolavo rifacendo abbastanza spesso un profilo a 288 tacche, ovvero ogni volta che avevo tutto il set di cartucce abbastanza pieno

Mi incuriosisce la cosa: perchè parli al passato? ora hai trovato un sistema migliore?

Giorgio
Enrico Posted - 26/10/2006 : 14:08:23
Ragazzi,
ognuno deve trovare il proprio workflow in base alle proprie esigenze, lo ripeto fino ad annoiarvi.

Penso che su un punto siamo sempre stati chiari: un profilo NON è per sempre (figuriamoci poi i canned, che sono non costruiti sulla VOSTRA stampante).
Detto questo, ognuno fissi i propri limiti di tolleranza entro il quale il profilo, almeno a livello "visivo", possa ritersi ancora valido.
Ristampare ogni tanto la stessa identica immagine sulla stessa carta può aiutare a fare una valutazione del genere (riponendole sempre al buio e non a contatto con l'aria). E' una possibilità da non sottovalutare affatto, a differenza dei profili per monitor per i quali il confronto visivo con la situazione precedente è impossibile (è possibile solo a livello strumentale)

PS x Giorgio: se qualcuno ti consiglia di rifare un profilo stampante "ogni tot." fatti spiegare il perchè di quel "tot", che sono curioso anche io!

Ciao
Enrico
AlbertoM Posted - 26/10/2006 : 13:07:26
Io non capisco una cosa: perchè chiedi a noi questa conferma?

Se ti stampi un'immagine di riferimento quando hai il profilo fresco, e dopo qualche cambio cartucce te la ristampi, non dovresti capire da solo se il profilo è rimasto valido o no?

Sicuramente le due stampe sono diverse, infatti se le misurassi troveresti valori diversi.

Il punto è: lo scostamento dalla condizione iniziale, per te è ancora accettabile o no? (a vista intendo)

Io ti posso dire che per il mio occhio non è tanto accettabile, soprattutto nei toni neutri, che si "colorano" facilmente anche cambiando una sola cartuccia (Epson o Canon o quello che vuoi)

Certo con stampanti a 6 o 7 o 8 cartucce separate non è molto comodo tenere aggiornato il profilo, visto che si sostituiscono molto spesso...

Da questo punto di vista è più conveniente acquistare un set di inks alternativi in boccette, almeno il profilo rimane più stabile fino alla fine delle boccette.

O ancora più comodo è l'uso di stampanti a medio/grande formato, che usano cartuccione da 200 e più cc

E' abbastanza improponibile rifare un profilo ad ogni cambio di ogni singola cartuccina.
Io mi regolavo rifacendo abbastanza spesso un profilo a 288 tacche, ovvero ogni volta che avevo tutto il set di cartucce abbastanza pieno.

Ma è un compromesso....

Insomma, non si può avere il massimo spendendo il minimo....

AlbertoM
prolonga Posted - 26/10/2006 : 12:45:55

Enrico mi pare eccessivo. Allora bisogna rifare il profilo ogni volta che si cambiano le cartucce visto che ci è impossibile sapere se l'inchiostro è scaduto, se è rimasto in magazzino per molto tempo etc. etc.
Anche se nell'accezione massima hai ragione, temo che sia proprio un pò eccessivo. Io mi preoccupo di fare belle stampe e - se qualcuno me lo conferma - di rifare eventualemtne la profilatura ogni tot.
La pulizia testine invece la ripeto almeno ogni 15 giorni.

Ciao
Giorgio
Enrico Posted - 26/10/2006 : 10:51:44
Il rischio dell'esoterico è sempre dietro l'angolo, però ci sono alcuni fattori dei quali si dovrebbe tener conto.
La resa colorimetrica dei singoli canali può variare con le condizioni della testina di stampa (eventuali occlusioni degli ugelli), e può variare con partite di inchiostro differenti, scaduti, o rimasti fermi per lungo tempo (i pigmenti tendono a depositarsi).
Si può dunque affermare che una stampante ink-jet garantisce una migliore costanza di calibrazione se lavora in maniera continuativa, rispetto ad una stampente utilizzata saltuariamente.


Ciao
Enrico
prolonga Posted - 25/10/2006 : 23:49:17
Citazione:
Postato da vtube

Ottimo, un altro possessore di ip4000 da bobardare di domande!

beh, non ti conviene: se mi bombardi muoio. E allora come facio a risponderti?

Citazione:

La profilazione per te ha dato risultati, ha risolto questi due problemi?


ripetendo che non stampo in BN (quindi ti posso dare solo valutazioni fatte su foto a colori), la risposta è sì, i profili canned sono..... cannati

Citazione:

Hai notato differenze nel tempo?
Io ho solo letto in giro che sulle Epson succede che cambiando cartuccie i colori cmambino un pochino...


no, non direi.... non mi sembra per ora di notare differenze. tieni conto però che non sono un pro. Non stampo centinaia di foto al mese, quindi può darsi che non sia ancora arrivato a quell'eventuale limite di ri-profilatura.
Circa la faccenda del cambio ink, beh credo che non serva leggere in giro o sentire i guru. SOlo per semplice constatazione, pretendere che le percentuali di composizione degli ingredienti di ogni singolo ink rimanga perfettamente stabile nel tempo mi pare utopistico a questi livelli. Non si parla di colori pantone. QUindi se cambia anche di poco l'equilbrio della ricetta è ovvio che la risposta tonale possa essere diversa. Ma sono convinto che a questo punto siamo nell'esoterismo della fotografia!
Anche a me piacerebbe però sentire il parere di qualcuno più navigato.

Giorgio
vtube Posted - 25/10/2006 : 18:32:05
Ottimo, un altro possessore di ip4000 da bobardare di domande!

Sinceramente in b&w ho avuto risultati scadenti finora, ma ho stampato con la PR-101 con i profili della Canon, e vedo che il nero ha una tendenza bluastra, e che soprattutto le ultime tacche scure verso il nero (di una scala di grigi) sono tutte... uguali!

La profilazione per te ha dato risultati, ha risolto questi due problemi?

Sinceramente non so rispondere alla tua domanda, penso che Alberto ed Enrico siano i due mostri sacri da consultare.
Hai notato differenze nel tempo?
Io ho solo letto in giro che sulle Epson succede che cambiando cartuccie i colori cmambino un pochino...

Andrea
prolonga Posted - 25/10/2006 : 14:07:23
LEggo un pò in ritardo, anzi per la verità leggo poco per mancanza di tempo....

Andrea, anch'io ho la 4000 (e ne sono veramente soddisfatto) ovviamente adeguatamente profilata per le combinazioni di cui oltre.

Premetto che non stampo BN, quindi potrei dire inesattezze. La mia impressione è che la carta Canon (una per l'altra) è un pò "tirata" sui colori, enfatizza, non vorrei quindi che tale scaldatura si riflettesse anche nel BN con dei neri non proprio puri. La top di gamma ha un gamut più ampio ovviamente.
Mi trovo molto meglio con la HP premium plus, mi sembra più equilibrata (e poi quella veste tipo "telata" del dorso mi piace un sacco)anche se le zone scure per quanto belle non sono come la Ilford Classic Pearl uso anche questa): mi dà la sensazione di miglior resa dei neri (ti ricordo che sto parlando di stampe a colori, però). Potresti provare questa carta, dopo l'ovvia profilatura.

Domanda: ma ferma restando la combinazione stampante+ink+carta, ogni quanto tempo è necessario rifare la profilatura?

Giorgio


Enrico Posted - 10/10/2006 : 21:33:56
Andrea,
io mi terrei tranquillamente la Canon, almeno pensando alla R220 come alternativa. La R800 invece è un altro pianeta.

Insomma, se le stampe le riponi in album oppure le esponi sotto vetro, io non ci vedo tutti questi problemi.
Sceglierei 2-3 tipi di carta e ci farei su un bel profilo ad hoc, in modo da non perdere tempo con dominanti & c. (eventuale metamerismo a parte!).
"LA" stampante ancora non esiste, e se domani la inventano comunque non sarà economica....

Ciao
Enrico

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