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 Epson 7900, spettroproofer e creaz. profil

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frank55 Posted - 14/02/2011 : 13:00:24
Eccomi resuscitato. Lo spectroproofer della mia Epson 7900 è stato finalmente riparato.
Mi riferisco al topic postato il 29 dicembre 2010 in cui hanno dato contributi importanti soprattutto AlbertoM, ma anche tarkowsky e Fabio Maione.

Per chi non avesse seguito riassumo:

La 7900 di Epson (stampa su rulli sino a 24 pollici, oltre alle carte piane ed ha 11 inchiostri K3 HDR) può avere come accessorio un dispositivo meccanico dotato di spettrofotometro. L'accessorio è in grado di leggere dei targets opportunamente stampati anche se l'operazione è possibile solo su carta in rotolo, dal momento che la stampa deve essere manovrata automaticamente per la lettura da parte del dispositivo.
Il lettore è un non meglio specificato "X-Rite ILS20EP vG216". di cui non trovo info tecniche nei vari siti del produttore ne altrove.

Lo Spectroproofer è gestito unicamente da un programmino di Epson: "SpectroProofer Utilities 2.01".
Oltre ad eseguire una linearizzazione del colore, che pare apportare modifiche direttamente al driver di stampa di Epson il programma permette di stampare solo 2 tipi di target di cui il maggiore è il TC9.18RGB. Teoricamente dovrebbe essere possibile fargliene utilizzare altri ma non ho ancora capito come.

La stampa e la lettura del target produce un file di testo con i valori di lettura, già in formato CGATS.17.

Il tutto si ferma qui e occorre un prog. di terzi per produrre un profilo.

C'è un alternativa che Tarkowski ha scovato, per gestire lo Spectroproofer ed effettivamente funziona ma è un plugin per PSCS4 che gestisce in modo chiuso tutto il processo di profilazione, non sono cioè possibili aggiustamenti e regolazioni da parte dell'utente. Costa circa 400 euro ed è una sorta di mini rip. Qui di seguito riporto l'info:

>> Mi sono informato presso EPSON e mi hanno confermato che per la creazione del profilo ICC devi utilizzare un programma esterno.
La loro giustificazione si basa sul fatto che la maggior parte degli acquirenti della E7900 con spettrofotometro appartengono al mondo della stampa offset e quindi tutti in questo campo posseggono un rip in grado di creare i profili.
... mi ha anche segnalato un programma non troppo costoso ma pare performante compatibile con la tua stampante ed in grado di creare un profilo ICC partendo dal file text con i dati Lab delllo spettrofotometro.
Lo puoi scaricare e provare per 14 giorni qui http://www.dinax.de/mirage/english/products_versions/products_versions.html

Di fatto io poi ho utilizzato Argyll, con le spiegazioni di Alberto che mi hanno permesso con la sintassi appropriata di convertire il file di testo in un profilo vero e proprio.

***************************************************************************************
In questo esempio ecco il file di testo in formato CGATS.17, visibile a qs indirizzo:
http://www.francescodipaolo.it/photoactivity/Eps7900_MK_WTurner190.txt


ecco i passi:
converto il file di testo in un file ti3 leggibile da Argyll
***************************************************************************************
C:\Argyll_V1.3.2\bin>txt2ti3 Eps7900_MK_WTurner190.txt turner190
***************************************************************************************
così ottengo:
turner190.ti3

poi creo il profilo vero e proprio con il comando
***************************************************************************************
C:\Argyll_V1.3.2\bin>colprof -v -qh -no -np -ni -S AdobeRGB1998.icc -cmt -dpp Turner190
***************************************************************************************

Ho però un quesito che vorrei sottoporre.

Dati Spettrali.
Ho letto il bell'articolo di Vittorio Villani e nella creazione del profilo vengono utilizzati 2 parametri che mi pare non siano applicabili al mio file di letture perché mancancherebbero i dati spettrali. Ecco i parametri in questione:

-i
indica la sorgente luminosa che sarà utilizzata. Lo standard prevede che per la stampa sia impiegato lo spettro D50, usato in tutti i profili ICC standard.

-o
indica il tipo di osservatore standard da utilizzare. 1931_2 è l’osservato standard più utilizzato.

Nella mia conversione se tento di utilizzarli, ottengo questo risultato:

***************************************************************************************
K:\Argyll_V1.3.2\bin>colprof -v -qh -no -np -ni -i D50 -o 1931_2 -S AdobeRGB1998.icc -cmd -dpp Turner190
colprof: Error - Requested spectral interpretation when data not available
***************************************************************************************

Ho anche tentato col programmino ColorLab di aggiungerli al mio file di letture ma il risultato non è interpretabile da Argyll e poi non so se sia un'operazione pertinente. In effetti non so cosa siano e se siano ottenibili come conversione o se debbano risultare direttamente da una lettura dello spettrofotometro.


Ho anche altre questioni ma credo sia meglio farne oggetto di un post separato
ciao a tutti
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frank55 Posted - 16/02/2011 : 12:25:23
Citazione:
Postato da AlbertoM
Il target che frank55 ha postato, è evidentemente quello per la creazione del profilo ICC, perchè il target per la linearizzazione non può essere RGB, dovendo agire su tutti gli inks separatamente
AlbertoM



Quello che ho postato è il file con il risultato delle misurazioni creato da SpectroProofer Utilities, cioè quello che poi posso passare ad Argyll per la creazione del profilo ICC.

Il manuale lo conosco a memoria però purtroppo non spiega né li né altrove quali siano gli standard per produrre un file compatibile contenente, ad esempio, un numero maggiore di patch.
In Argyll, come ben spiegato nell'articolo di Vittorio Villani, il comando che viene utilizzato per creare dei target di riferimento è:

targen -v -d2 -f1575 [nomefileriferimento]

dove f1575 è il numero di pach che il comando andrà a creare, quasi il doppio del file di riferimento del grafico standard in dotazione a SpectroProofer Utilities.

Ho provato a caricare in SpectroProofer Utilities il file con 1575 pach generato dal comando Targen di Argyll ma non viene interpretato correttamente.
Peraltro sono certo che la stampante puù stampare e leggere tavole con un numero maggiore di patch, perché il plugin di Mirage (vedi post iniziale) propone tavole da 900, 1500 e 2000 patch.
Credo si tratti banalmente di impostare correttamente un file di testo con le sintassi corrette... Ma dove trovare qs info?

Ad esempio ho provato a vedere se Argyl ha un comando che converte il file dei Target che ha l'estensione ti1 e che è un file di testo in formato ASCII codificato secondo gli standard CGATS, in un altro formato. Ma oltre a constatare che non esiste credo, questo tipo di conversione, non saprei quale altro formato pectroProofer Utilities digerisce, credo che il file di riferimento con le 919 patch che pectroProofer Utilities usa per generare il grafico, forse usa la stessa codifica. Proverò a controllare quando riesco, in studio.

AlbertoM Posted - 15/02/2011 : 13:46:42
SpectroProofer Utilities può fare sia la "Calibrazione del colore" (linearizzazione degli ink di cui parla Michele), che la misura di un suo target per creare un profilo ICC

Come si può vedere dal PDF da p. 11 in poi
ftp://ftp.epson.it/pub/download/3225/epson322562eu.pdf

Il target che frank55 ha postato, è evidentemente quello per la creazione del profilo ICC, perchè il target per la linearizzazione non può essere RGB, dovendo agire su tutti gli inks separatamente

AlbertoM
Michele Volpicella Posted - 15/02/2011 : 11:15:17
Anche con la Canon ci sono delle carte che si possono usare per la Calibrazione, molte ma non tutte....come sulla Epson da quello che mi dici, però non c'è differenza tra carte matte e lucide perchè la canon può stampare contemporaneamente il Nero Matte e quello Lucido. Per il resto sono concettualmente le stesse operazioni.
La calibrazione consente appunto di mantenere la validità dei profili nel tempo.
Sul sito canon-wiki ne abbiamo parlato molto, anche della funzione delle Epson (en passant).
Ciao
frank55 Posted - 15/02/2011 : 10:56:22
Citazione:
Postato da Michele Volpicella

Dalla spiegazione Epson che hai inserito si capisce che lo scopo dello strumento è quello di CALIBRARE la stampante e non di PROFILARLA.
Esattamente come sulle Canon x100 e x300 che sono dotate già di fabbrica dello strumento per calibrarle.
Calibrarle vuol dire "riportarle a uno stato conosciuto e stabile"



Se questa ipotesi è esatta vorrebbe dire che l'operazione di linearizzazione non modifica il driver della stampante installato sul computer, oppure un qualche profilo icm di quelli che l'utente ha installato.
Agirebbe solo su regolazioni interne alla stampante.
Anche se ho dei dubbi perché per fare questa profilazione puoi usare solo le carte certificate EPSON, quasi tutte, ma per alcune si deve usare il nero photo e per altre il nero Matte.
Del resto dovrebbe essere logico così come dici tu sennò ad ugni linearizzazione sei costretto a buttare via tutti i profili che hai usato fino al giorno prima.
Ma possibile che non ci sia qualche manuale di manutenzione che spiega con meno approssimazione queste cose?
Comunque grazie perché il ciarimento tra calibrazione e profilazione è fondamentale per mettere in ordine tutto il resto.
Michele Volpicella Posted - 15/02/2011 : 10:17:08
Dalla spiegazione Epson che hai inserito si capisce che lo scopo dello strumento è quello di CALIBRARE la stampante e non di PROFILARLA.
Esattamente come sulle Canon x100 e x300 che sono dotate già di fabbrica dello strumento per calibrarle.
Calibrarle vuol dire "riportarle a uno stato conosciuto e stabile" (cito dall'info Canon), in pratica serve per recuperare eventuali shift che si verificano col passare del tempo e anche a uniformare entro un certo limite (non conosciuto) la resa delle diverse stampanti per usare i profili originali con successo.
Lo strumento Canon non è usabile per profilare, perchè è totalmente nascosto fisicamente e come sw, il che è anche comodo perchè non intralcia l'operazione.
Si capisce quindi che anche per le Epson tale strumento non sia stato creato per profilare, anche se ciò è possibile, ma con diverse limitazioni.
frank55 Posted - 14/02/2011 : 23:29:13
Citazione:
Postato da Ale
[la differenza di prezzo con la versione senza Spectroproofer su quanto si aggira? A me sembra di aver letto cose assurde come 2mila dollari... e neanche ti danno il software? o.O



Per me è stata di circa 5/600 euro. L'ho presa in dicembre e c'era un'offerta speciale di Epson sia su quella "liscia" che con. Io avevo ordinato quella senza ma all'ultimo era rimasta solo quella con lo spectroproofer e avendo urgenza per un lavoro l'ho dovuta prendere per forza...
frank55 Posted - 14/02/2011 : 23:10:03
Citazione:
Postato da AlbertoM

Probabilmente i dati spettrali non ci sono nemmeno nel file originale generato dallo SpectroProofer Utilities




No, come è possibile vedere nel file http://www.francescodipaolo.it/photoactivity/Eps7900_MK_WTurner190.txt ci sono solo i valori LAB.
Non sono poi rintracciabili dati tecnici di alcun tipo sullo spetttrofotomentro, se non il nome.

Incollo qui un testo esplicativo su quello che fa la linearizzazione dello Spectroproofer:

Printer Linearization
Questa stampante dispone di "Tecnologia di calibrazione colorimetrica EPSON", una procedura di regolazione del colore preinstallata e brevettata da Epson. Per ogni stampante viene eseguita la regolazione del colore in fabbrica. Questo strumento è un'applicazione software che, misurando i colori con un colorimetro automatico e regolandoli di conseguenza, garantisce una stampa uniforme per chi necessita di una maggiore precisione del colore. I colori stampati cambiano in base alla variabilità individuale o all'età delle stampanti, alla temperatura e all'umidità ambientali e al numero di ogni lotto di carta. Si consiglia di utilizzare questo strumento ogni 2-4 settimane per assicurare una gestione più stabile del colore e in caso di variazioni all'ambiente d'uso della stampante. Lo strumento riduce le differenze individuali tra le stampanti o all'interno della stampante stessa a un valore Delta medio inferiore o uguale a 1,5.

Ho provato a inserire il file di riferimento di un grafico differente e il proggramma lo interpreta correttamente. farò delle prove per vedere se stampa e legge un target con un numero superiore di patch.





AlbertoM Posted - 14/02/2011 : 17:57:32
Probabilmente i dati spettrali non ci sono nemmeno nel file originale generato dallo SpectroProofer Utilities

Se non riesci a tirarli fuori da quel programma, poi le informazioni sono perse, perchè dai Lab non puoi tornare ai dati spettrali

Senza dati spettrali non puoi creare il profilo per una sorgente particolare di luce (pratica poco utilizzata), ma soprattutto non puoi attivare la compensazione sbiancanti ottici di Argyll

Lo spettrofotometro è provvisto di filtro UV? se ha il filtro allora non è comunque possibile attivare la compensazione sbiancanti ottici, se invece non l'ha, i profili creati per carte ricche di sbiancanti saranno falsati, perchè risultano falsati i valori Lab generati dallo SpectroProofer Utilities

AlbertoM
Ale Posted - 14/02/2011 : 16:15:43
Una curiosità... la differenza di prezzo con la versione senza Spectroproofer su quanto si aggira? A me sembra di aver letto cose assurde come 2mila dollari... e neanche ti danno il software? o.O

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