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I N I Z I O    T O P I C
Michele Volpicella Posted - 30/11/2010 : 15:24:35
Ho letto il nuovo articolo con molto interesse.
Vittorio, sei riuscito a farmelo provare questo Argyll.
Intanto sono riuscito a "installarlo" cioè a copiare i file nel posto giusto e a creare alcuni target usando le varie opzioni. Poi sono riuscito a creare i TIF...mi sono stupito io stesso delle mie capacità, voglio dire che Argyll non è quella bestia nera che credevo.
Adesso dovrei stampare sto target e poi misurarlo con l'Eye-One Pro.
La mia paura è che lo scambio dei driver mi vada poi a toccare il driver nativo, anche se ho già visto che si può fare lo switch. Per sicurezza penso che lo installerò su un'altra partizione.
Intanto complimenti vivissimi per l'ottimo lavoro.

Rio de Janeiro-Venezia
30   U L T I M E    R I S P O S T E    (Le più recenti in alto)
goryc Posted - 29/12/2010 : 06:28:39
Citazione:
Postato da Michele Volpicella

1. Il tuo risultato è ottimo, anche perchè l'hai letto subito dopo la stampa. Rileggilo domani e andrà ancora meglio.
2. I target li hai letti almeno 24 ore dopo la stampa?
3. Ma che colore hai scelto? E' praticamente un nero..
Per fare un test col blu avrei preso una L ben più alta, sui 40 almeno, a=-30 e b=-50. Questo è un blu!
Ciao


EDIT
Quanto alla carta che è diventata gialla, non preoccuparti! è solo perchè hai stampato con l'intento assoluto!!
La carta in realtà è bluastra e l'intento Assoluto tenta giustamente di renderla bianca...ha fatto il suo dovere
Sta tranquillo! la tua stampante è appostissimo...purtroppo...adesso non puoi più giocare al colorimetro, ti tocca fare le foto

Rio de Janeiro-Venezia


Hai perfettamente ragione! Devo fotografare di più! Ma, in questo periodo di brutto tempo e rimanendo in casa più spesso, ho approfittato per approfondire i problemi legati alla gestione del colore. E' vero, mi sto divertendo tanto col Colormunki! E' un bel giocattolino e mi piace tornare bimbo!
Per tornare al discorso principale, queste le letture di stamattina riguardo lo spot creato ieri:
L=15.7511074; a=-0.421868; b=-20.286698 ---- CIE 1976=1.433692
Basta prove di questo tipo, adesso mi devo cimentare nella scelta di una buona carta in maniera da provarla con gli inks che ho acquistato per risparmiare sull'acquisto di quelli originali che costano una fortuna.
Una buona giornata e grazie.
goryc Posted - 28/12/2010 : 19:09:19
Grazie a tutti! Vi aggiorno sulle caxxate che ho fatto e patemi d'animo che mi son fatto venire!
E' vero, mi sono reso conto anche io, ho letto la patch facendola asciugare solo un po'. Ma quello che è peggio, e in questo mi ha aiutato mia figlia Carolina, ho creato in PSCS5 un documento vuoto senza badare allo sfondo che non era trasparente. Ecco le mie paturnie pensando di avere la stampante sporca.
Il campione l'ho prelevato da una foto naturalistica in cui l'acqua del lago assume delle tonalità cangianti soprattutto fra le onde. Ho prelevato, praticamente, il campione da un'area di blu molto scura.
Sbagliando si impara e qui sto imparando tantissime cose. Grazie.
Michele Volpicella Posted - 28/12/2010 : 18:45:02
1. Il tuo risultato è ottimo, anche perchè l'hai letto subito dopo la stampa. Rileggilo domani e andrà ancora meglio.
2. I target li hai letti almeno 24 ore dopo la stampa?
3. Ma che colore hai scelto? E' praticamente un nero..
Per fare un test col blu avrei preso una L ben più alta, sui 40 almeno, a=-30 e b=-50. Questo è un blu!
Ciao


EDIT
Quanto alla carta che è diventata gialla, non preoccuparti! è solo perchè hai stampato con l'intento assoluto!!
La carta in realtà è bluastra e l'intento Assoluto tenta giustamente di renderla bianca...ha fatto il suo dovere
Sta tranquillo! la tua stampante è appostissimo...purtroppo...adesso non puoi più giocare al colorimetro, ti tocca fare le foto

Rio de Janeiro-Venezia
andre_ Posted - 28/12/2010 : 17:52:30
Citazione:
Postato da goryc

Scusa la mia ignoranza. Che significa che il problema è nella luminosità? Forse è il Colormunki che non funziona bene? E adesso cosa faccio?
Forse ho trovato il problema!


Aspetta, aspetta....

Io volevo solo dire che "il problema di quel colore spot" é nella luminositá, non che é il problema del tuo profilo.
Dovresti controllare molte piú tacche per dire una cosa del genere.
...Ed incidentalmente, l'hai fatto in fase di validazione del profilo.

Tieni anche conto che il Munki é dato per un errore dE di ±0.6, per cui ogni colore che differisce da un altro di qualcosa meno di 0.6 puó essere indicato come "lo stesso colore".
a_


www.andre-photo.org
goryc Posted - 28/12/2010 : 16:45:03
Citazione:
Postato da andre_

Citazione:
Postato da goryc
Come li devo interpretare?


Mettili qui dentro: http://www.brucelindbloom.com/iPhone/ColorDiff.html

Ad occhio il problema é tutto nella luminositá, mentre i valori "a" e "b" sono indistinguibili dal colore atteso (infatti il dE é intorno a 2.7, mentre le la "L" fosse la stessa la differenza si ridurrebbe a cvirca 0.5).
a_

www.andre-photo.org


Scusa la mia ignoranza. Che significa che il problema è nella luminosità? Forse è il Colormunki che non funziona bene? E adesso cosa faccio?
Forse ho trovato il problema!
Stampando lo spot, nell'area di stampa, si forma/stampa/si sporca/cambia colore la carta che risulta essere più scura tendente al giallino che misurata mi restituisce ul L=92.7, mentre quella intatta bianca L=94.2. La differenza tra le due aree è in assoluto di 2.5 unità che è circa la differenza della lettura tra i valori precedenti di L (16; trovato alla stampa 13.268). Forse, allora, è la stampante che ha qualche problema. Forse ha bisogno di una profonda pulizia. Ecco perchè fino ad ora mi ha fatto dannare! Stampando foto senza margini non mi sono mai accorto di questa magagna! Sbaglio?
andre_ Posted - 28/12/2010 : 16:37:45
Citazione:
Postato da goryc
Come li devo interpretare?


Mettili qui dentro: http://www.brucelindbloom.com/iPhone/ColorDiff.html

Ad occhio il problema é tutto nella luminositá, mentre i valori "a" e "b" sono indistinguibili dal colore atteso (infatti il dE é intorno a 2.7, mentre le la "L" fosse la stessa la differenza si ridurrebbe a cvirca 0.5).
a_

www.andre-photo.org
goryc Posted - 28/12/2010 : 16:24:17
Citazione:
Postato da Michele Volpicella

Con un errore medio di 0,2 e max <2, puoi dormire tra due guanciali che le tue stampe sono fedeli cromaticamente. A questo punto puoi pensare a 2 possibilità: il monitor non è a posto, oppure osservi le stampe sotto un illuminante non appropriato. Ti consiglio di osservarle alla luce naturale, senza riflessi di pareti o anche di vestiti (un bel maglioncino verde su una stampa lucida...e sei fritto).
Davvero non ci possono essere problemi.
EDIT. Possibilità nr 3: in teoria potresti aver sbagliato a stampare il target (parlo in via teorica).


....comunque se proprio vuoi essere sicuro, preparati una patch del blu che trovi critico (la crei su photoshop), annotati i valori Lab che vedi in PS, stampala col tuo profilo (intento Assoluto!) e misurane i valori Lab, così la puoi confrontare col valore teorico che volevi ottenere. Assicurati che il colore scelto sia DENTRO al tuo gamut.
Saluti

Rio de Janeiro-Venezia


Allora, ho fatto la prova che mi hai suggerito:
1. Ho prelevato dalla foto incriminata il valore che mi interessava con il contagocce e ne ho reato un bel quadrato in un nuovo documento: L=16, a=-1, b=-19
2. Ho stampato la patch così creata con intento colorimetrico assoluto, cotrollando che non andasse fuori gamut e/o gamma.
3. Ho letto la patch con spotread di Argyll mettendo le opzioni -v Fu -H per indicare che sto adoperando uno strumento cut UV e per fare una lettura ad alta risoluzione.
I valori restituiti sono stati: L=13,268; a=-1,56; b=-18,807 e D50.
Come li devo interpretare?
Forse sto diventando paranoico!
Grazie
Michele Volpicella Posted - 28/12/2010 : 14:03:49
Con un errore medio di 0,2 e max <2, puoi dormire tra due guanciali che le tue stampe sono fedeli cromaticamente. A questo punto puoi pensare a 2 possibilità: il monitor non è a posto, oppure osservi le stampe sotto un illuminante non appropriato. Ti consiglio di osservarle alla luce naturale, senza riflessi di pareti o anche di vestiti (un bel maglioncino verde su una stampa lucida...e sei fritto).
Davvero non ci possono essere problemi.
EDIT. Possibilità nr 3: in teoria potresti aver sbagliato a stampare il target (parlo in via teorica).


....comunque se proprio vuoi essere sicuro, preparati una patch del blu che trovi critico (la crei su photoshop), annotati i valori Lab che vedi in PS, stampala col tuo profilo (intento Assoluto!) e misurane i valori Lab, così la puoi confrontare col valore teorico che volevi ottenere. Assicurati che il colore scelto sia DENTRO al tuo gamut.
Saluti

Rio de Janeiro-Venezia
goryc Posted - 28/12/2010 : 12:39:02
Citazione:
Postato da Michele Volpicella

Non credo che Argyll costruisca il profilo a partire da AdobeRGB. Il profilo è necessario per il gamut mapping quindi per gli intenti Perceptive e RelCol.
Infatti se ometti AdobeRGB nella linea di comando funziona lo stesso, solo che non produce gli intenti citati. Il volume da te citato di circa 750,000 è tipico per una carta glossy su una Epson x800 e x880, quindi non mi sembra che ci sia il problema.
Se vuoi gamut dell'ordine di 950,000 devi usare una Epson x900 o una CanonIPFx300. Cioè cambi device.

In generale per avere il massimo gamut devi usare carte glossy o baritate, quindi col nero lucido e non matte e poi provare vari driver e condizioni di stampa in modo un po' empirico e un po' guidato da info reperibili da colleghi.
In generale per le stampanti a pigmenti è quasi "imperativo" usare ink originali per ottimizzare il gamut.

Non mi "fisserei" però troppo sul volume del gamut una volta che hai appurato che non ci sono problemi. Un buon profilo è fatto da altri elementi, come la fedeltà cromatica, i passaggi tonali, la lettura delle ombre e la profondità del nero, solo per citarne alcuni.
Ciao e auguri!


Rio de Janeiro-Venezia


Ti ringrazio, Michele, della risposta ma tutti i miei dubbi sorgono per il fatto che con la mia stampantina Epson StylusPhoto R220 nel mio nuovo sistema (Win7/64 e drivers x Win7/64, spazio lavoro AdobeRGB) mi mancano appunto quelle fedeltà cromatiche di cui potevo godere col mio vecchio sistema winXP + drivers winXP + sRGB. Ovvero mi manca una fedeltà soprattutto nella gamma del blu. Ecco perchè mi sono incamminato nel mondo della gestione del colore. Ora devo imparare e capire come muovermi per ottenere di nuovo delle soddisfacenti stampe con la mia R220. Non riesco a comprendere se ci possano essere problemi tecnici della stampante! Ma non sembra in quanto tutti i tests del driver fornito (allinemento) rispondono perfettamente. Fra l'altro, per complicarmi la vita, ma risparmiare qualche decina di centinaia di euro, ho comprato un sistema CISS di stampa in continuo con inchiostri americani adatti per la mia stampante. Questo lo utilizzerò presto appeno finisco gli inchiostri originali che ho in uso e che a kit di 6 mi costano circa 90 euro (stampo come amatore e non come professionista).
Ho anche utilizzato con gli ultimi profili, di cui hai potuto vedere i dati di errore, i vari possibili intenti di rendering (normalmente Col. Rel.) ma i risultati e le differenze riesco ad apprezzarli poco. Ho come la sensazione, nelle mie stampe, di vedere delle dominanti verdi all'interno dei blu. Pensavo, per questo, appunto, di partire da un buon profilo, almeno, dal punto di vista del risultato degli errori.
Ho letto volentieri i tuoi interventi su questo forum ed hanno aggiunto tanti tasselli al mio puzzle. Grazie
Michele Volpicella Posted - 27/12/2010 : 21:28:42
Non credo che Argyll costruisca il profilo a partire da AdobeRGB. Il profilo è necessario per il gamut mapping quindi per gli intenti Perceptive e RelCol.
Infatti se ometti AdobeRGB nella linea di comando funziona lo stesso, solo che non produce gli intenti citati. Il volume da te citato di circa 750,000 è tipico per una carta glossy su una Epson x800 e x880, quindi non mi sembra che ci sia il problema.
Se vuoi gamut dell'ordine di 950,000 devi usare una Epson x900 o una CanonIPFx300. Cioè cambi device.

In generale per avere il massimo gamut devi usare carte glossy o baritate, quindi col nero lucido e non matte e poi provare vari driver e condizioni di stampa in modo un po' empirico e un po' guidato da info reperibili da colleghi.
In generale per le stampanti a pigmenti è quasi "imperativo" usare ink originali per ottimizzare il gamut.

Non mi "fisserei" però troppo sul volume del gamut una volta che hai appurato che non ci sono problemi. Un buon profilo è fatto da altri elementi, come la fedeltà cromatica, i passaggi tonali, la lettura delle ombre e la profondità del nero, solo per citarne alcuni.
Ciao e auguri!


Rio de Janeiro-Venezia
goryc Posted - 27/12/2010 : 18:36:57
Ad una domanda mi posso rispondere da solo:
la risposta ce l'avevo sotto gli occhi e si chiama
ICCgamut(Argyll) mi restituisce il volume del gamut e mi permette di vedere vrml(con il plug-in Cortona per Firefox) la rappresentazione grafica del profilo.

E' vero che la stampante rappresenta uno spazio RGB ma, visto che Argyll costruisce il profilo a partire da AdobeRGB1998 (1200000 circa colori in gamut) come si fa ad aumentare il volume dei colori rappresentabili nei miei profili? Su quali parametri posso intervenire? (carta, ink, o cos'altro).

Nell'ultimo profilo è questo:

Header:
size = 3824324 bytes
CMM = 'argl'
Version = 2.2.0
Device Class = Output
Color Space = RGB
Conn. Space = Lab
Date, Time = 27 Dec 2010, 1:55:18
Platform = Microsoft
Flags = Not Embedded Profile, Use anywhere
Dev. Mnfctr. = '????'
Dev. Model = '????'
Dev. Attrbts = Reflective, Glossy
Rndrng Intnt = Relative Colorimetric
Illuminant = 0.964203, 1.000000, 0.824905 [Lab 100.000000, 0.000498, -0.000436]
Creator = 'argl'

Total ink limit assumed is 260%
Total volume of gamut is 765105.728582 cubic colorspace units

goryc Posted - 27/12/2010 : 16:35:52
La mia sete di sapere mi porta a fare ancora domande e chiedere ancora consigli.
Mi piacerebbe sapere il volume di colori del gamut coperto dal mio profilo ma non vorrei spendere una fortuna in programmi che, sicuramente, non mi torneranno utili perchè, per me, questo è solo un hobby. Ho provato con ICCView in linea sul web ma mi permette di analizzare profili con un massimo di 3500kb per file ed il mio ha una dimensione di 4100kb circa.Esiste qualche programma free o metodo per capirne la copertura?
Una cosa che noto è che la rappresentazione del profilo da me realizzato ha una forma pressochè ovoidale mentre quello di un qualsiasi altro profilo, anche canned, è rapprentato come una sorta di triangolo con l'apice verso il basso e la base in alto. Che significato ha questa variazione di forma?
Il soft di Colormunki ha la possibilità di aggiungere letture di patch al profilo di partenza anche con l'indicazioni ricavate da una foto. Argyll è in grado di calcolare altre patchs, stamparle ed aggiungere le lettura al profilo di partenza?
Ho provato ad utilizzare delle patchs per CM in numero uguale a quelle standard per iPro (441 per foglio) ma con la disposizione (sfalsate) e la forma di CM. Per questo ho utilizzato un rescale -a0.66 ed una -p209x277 (A4). I risultati su 4 fogli (1764 patchs) mi sembrano interessanti:
Profile check complete, errors(CIEDE2000): max. = 1.947224, avg. = 0.265883, RMS = 0.329578
Andando però a fare le riletture, come mi hai insegnato Tu Vittorio, le cose peggiorano l'errore massimo portandolo a oltre 2.5.
Ho notato che gli errori maggiori sono dati dalle letture di patchs molto scure ed il CM sembra non riesca a leggerle bene! Hai qualche dritta da suggerirmi?
Scusami per la lungaggine della domanda ma, finalmente, ho trovato una persona garbata come te che mi sa spiegare magistralmente e con didattica tante cose che, per comprenderle, mi dovrei prima laureare in informatica o chissà cosa mentre il mio titolo di studi è totalmente diverso. Grazie.
Michele Volpicella Posted - 26/12/2010 : 21:04:31
Grazie, mi mancava la parte >prova.log
Devo avere delle carenze mica male in fatto di DOS ...

Rio de Janeiro-Venezia
VitOne Posted - 26/12/2010 : 20:51:24
Citazione:
Postato da Michele Volpicella

Come si fa a ottenere il file log con il comando profcheck?
Ho usato l'opzione -v2 come suggerito, ma non trovo il file log, dove si sarà cacciato, se c'è?

Rio de Janeiro-Venezia



Con questo comando:
profcheck -v2 -k -i D50 -o 1931_2 -w name.ti3 name.icm > prova.log
Dovresti trovare nella cartella dove hai profcheck (normalmente qualcosa tipo X:\...\Argyll_V1.3.2\bin) un file che si chiama prova.log
Se usi -v ottieni un file in cui è contenuto il valore del DeltaE 2000 medio e massimo tra file di riferimento e profilo. Se usi il parametro -v2 hai il valore per ogni singola patch.
Michele Volpicella Posted - 26/12/2010 : 20:41:43
Come si fa a ottenere il file log con il comando profcheck?
Ho usato l'opzione -v2 come suggerito, ma non trovo il file log, dove si sarà cacciato, se c'è?

Rio de Janeiro-Venezia
VitOne Posted - 26/12/2010 : 20:25:29
Citazione:
Postato da Michele Volpicella

Attenzione a rinominare i file dei profili perchè hanno ANCHE un nome interno che è poi quello visto da Photoshop, quindi va cambiato anche quello. Si può fare in vari modi, per esempio con profile Editor o Colorsync e in altri modi.

Rio de Janeiro-Venezia



Con il parametro -D sopra descritto è possibile, in fase di creazione del profilo, assengare questo "nome interno" (quello visto da Photoshop).
VitOne Posted - 26/12/2010 : 19:05:59
Mi devi scusare ma ieri ho scritto tutto di fretta. Sistemo il post di sopra in modo che risulti più leggibile.

Devi inserire come hai capito da solo l'opzione -r per non ricominciare da capo ma per rileggere solamente quelle che ti interessano.

L'opzione -f è stata inserita perché ho fatto copia ed incolla da un comando scritto per delle patch lette con l'Eye One-Pro .

Il significato della mia affermazione è che non basta una DeltaE 2000 (massimo e medio) basso per classificare un profilo come un "buon profilo". Per valutare un profilo la cosa più facile è fare qualche stampa di prova.
Michele Volpicella Posted - 26/12/2010 : 19:01:56
Attenzione a rinominare i file dei profili perchè hanno ANCHE un nome interno che è poi quello visto da Photoshop, quindi va cambiato anche quello. Si può fare in vari modi, per esempio con profile Editor o Colorsync e in altri modi.

Rio de Janeiro-Venezia
goryc Posted - 26/12/2010 : 17:18:04
Citazione:
Postato da VitOne

.....
Colgo l'occasione per anticipare.....

L'opzione -r ti consente di modificare un file .ti3 ...
3a) Puoi usare questo comando:

chartread -v -H -p name

L'opzione -p ti consente di leggere patch per patch.



Grazie di tutto. Credo di avere raggiunto un buon risultato e, forse, posso migliorare ancora. Questo è il ..log dopo aver fatto le lettura delle patchs sballate:
Profile check complete, errors(CIEDE2000): max. = 2.539190, avg. = 0.340930, RMS = 0.426432

Sono un po' impazzito perchè copiavo per filo e per segno il tuo suggerimento Chartread -v -H -p name, senza inserire anche -r e, quindi, non riuscivo a portare a buno fine la lettura in quanto mi inseriva solo quelle fatte al momento.
Un'altra cosa, nel colprof l'opzione (-f) non funziona perchè il Colormunki non supporat l'UV.
Il suggerimento della descrizione da inserire (-D) funziona egregiamente (grazie). Non smetterò mai di farlo perchè mi stai insegnando una marea di cose ed io le sto imparando a buon prezzo.
Mi sembra interessante il fatto che con questa calibrazione abbia utilizzato 728 patchs per foglio e la lettura sia risultata discretamente agevole e buona. Ho notato che se striscio lo strumento lentamente ma costante i risultati sono ottimi.
Una cosa che non ho capito è il significato della tua affermazione "il DeltaE massimo è uno degli indici di un buon profilo e non è indice di un buon profilo".
Adesso aspetto con ansia il tuo articolo che sicuramente mi permetterà di migliorare ancora le mie capacità di realizzare i miei profili.
VitOne Posted - 26/12/2010 : 01:26:05
Buon Natale a te e a tutti (anche se ormai è passato).

Colgo l'occasione per anticipare un paio di argomenti del prossimo articolo, per rispondere alle tue domande.

L'opzione -r ti consente di modificare un file .ti3 (il file prodotto da chartread) sostituendo dei valori (se hai già letto tutto) oppure aggiungendone altri (se devi completare una lettura). Non fa nessuna operazione di media, per cui leggere 3 volte con l'opzione -r ha senso solo se le prime due letture sono state disastrose.

Il risultato medio è buono, ma quello massimo mi sembra alto. Per cercare di analizzare e correggere puoi procedere così:

1) Crei con profcheck un file completo di log (opzione -v2) che poi apri in Excell o programma equivalente e ordini in ordine alfabetico al contrario: in questo modo avrai per prime le patch con DeltaE2000 più alto. Segnati su un foglio di carta il numero delle patch con DeltaE2000 più alto, per esempio 1122.

2) Apri con Word o programma equivalente il file .ti2 e vedrai che nel corpo del file ad ogni numero è associata la posizione delle patch sul foglio che hai stampato e letto: per esempio a 1122 è associato AQ29 (cioè la 29esima patch della stripe AQ). Segna sul foglio di prima accanto alle patch con DeltaE alto questo altro valore (la posizione della patch).

3a) Puoi usare questo comando:
chartread -v -H -p -r name
L'opzione -p ti consente di leggere patch per patch.
Dopo la calibrazione ti verrà chiesto di leggere la patch A1.
Con il comando F (maiuscolo e non minuscolo) ti sposti di 10 in 10 patch. Tenendolo premuto per un po' arriverai a AQ29 (non c'è per ora un metodo per arrivare direttamente alla patch interessata). Andrai a leggere la patch che ti interessa ed il valore verrà sostituito con quello precedentemente contenuto nel file .ti3; la lettura è quindi una lettura spot di una singola patch.

3b) Dato che spesso le patch con DeltaE alto fanno parte di una stessa riga, è possibile rileggere interamente la stripe in questione con il comando:
chartread -v -H -B -r name
Si procede come prima (il tasto maiuscolo sposta di 10 in 10, il miuscolo di 1 in 1, basta tenere premuto per arrivare direttamente alla riga che ci interessa, nel caso precedente si tratta della riga AQ) e si rileggono tutte le patch contenute nella stripe.

4) A questo punto è possibile creare nuovamente il profilo, e verificare che il DeltaE si sia abbassato. Eventualmente si può procedere con questa tecnica 2/3 volte. Sono riuscito ad avere sempre in meno di due passaggi completi il DeltaE massimo sotto 1 leggendo le patch con il ColorMunki. Ricordiamo per chiarezza che il DeltaE massimo è uno degli indici di un buon profilo e non è indice di un buon profilo.

Per rispondere alla tua domanda sul nome del profilo devi sapere che nel caso di ArgyllCMS il valore che finisce nei programmi non è il nome del file ma è la descrizione (parametro -D).

Esempio pratico: se voglio che il mio profilo si chiami A-E7900-FABaryta-2880dpi in Photoshop userò questo comando:

colprof -v -qu -i D50 -o 1931_2 -S AdobeRGB1998.icc -cmt -dpp -D A-E7900-FABaryta-2880dp name

Non conta il nome del file ti3 di partenza e il nome del file di output (il profilo) ma il valore che viene dopo -D. Si tratta di una "dritta" utile perché cosente appunto di lavorare con nomi in input e outup corti e facili da digitare.

Ovviamente puoi rinominare il file finale (il profilo) in modo da vederlo con lo stesso nome nella cartella dove sono tutti i profili colore e, nello stesso tempo, in Photoshop e similari.
goryc Posted - 26/12/2010 : 00:29:29
Citazione:
Postato da VitOne

1) Come è stato giustamente detto da Andrea..........



Innanzitutto Buon Natale!

Chiedo venia per l'ignoranza; ho capito il discorso stampante RGB.
Ho sperimentato 728 patch per foglio A4 per un totale di 2184 patch su 3 fogli. Ho provato l'opzione -r di chartread leggendo ogni striscia per 3 volte. Ho realizzato il profilo con l'opzione -qu.

Questo è il risultato:
Profile check complete, errors(CIEDE2000): max. = 37.918263, avg. = 0.529282, RMS = 1.793523

Come Vi sembra?
Ho comunque un problema che non so risolvere!
Ho effettuato tutti i passaggi utilizzando un nome genericoFile "Prova". Con la profilazione ho utilizzato l'opzione -O assegnando al profilo il nome "EPSR220". Perchè nell'elenco dei profili dei programmi non trovo quest'ultimo noma ma "prova"? Eppure nella directory dei profili il file col nome "EPSR220" esite (Win7/64). Come posso ovviare al problema? Grazie.
VitOne Posted - 24/12/2010 : 15:01:15
1) Come è stato giustamente detto da Andrea e come è scritto nel tutorial consideriramo la stampante come un dispositivo RGB (già dal titolo dell'articolo). Se usi i driver Epson la tua stampante viene "vista" dal computer come un dispositivo RGB. Il driver della stampante si occupa di "trasformare" i valori RGB che vengono dati in input nella corrispondente "quantità di inchiostro" per ogni canale. Nell'articolo viene trattata solamente questa possibilità, Argyll può essere usato anche per stampanti CYMK ma la procedura è diversa e forse più complessa e non vengono in ogni caso supportati più di 4 colori.

2) Non so come hai stampato i target ma ti posso dire che una corrispondeza assoulta tra monitor e stampante non l'avrai mai. Non so quale sia l'unità di misura che viene usata da ColorThink per calcolare il gamut ma posso dirti che un buon profilo per il mio monitor ha un volume di circa 1.300.000; un profilo per una carta widegamut con la 4880 ha un volume di circa 772.000, e un profilo della stessa carta con la 7900 ha un volume di circa 975.000. Alcuni colori che riproduce la stampante non verranno riprodotti dal monitor e alcuni colori che riproduce il monitor non verranno riprodotti dalla stampante. Assolutamente normale che parte del gamut del monitor sia oltre il gamut della stampante; ogni dispostivo, ogni diverso "gruppo" stampante/carta/inchiostro/impostazioni ha un gamut diverso, per risolvere questo problema esistono gli intenti di rendering, ti consiglio di leggere gli articoli che trovi sul sito relativi alla gestione del colore per farti un'idea di come i vari intenti vadano ad agire per "compensare" i diversi gamut.

3) La tecnica della "doppia assegnazione" in CS5 non ha dato problemi a nessuno per il momento, sicuro che sia necessario installare di nuovo CS3?

4) Ho proposto sulla mailing list di Argyll l'utilizzo di patch più piccole di quelle che si ottengono in modalità -h per il ColorMunki (grandi quanto quelle dell'Eye-One Pro, per avere un'idea basta usare printtarg -i i1) dato che ho avuto ottimi risultati leggendo quelle patch (c'è anche un video con la spiegazione su come fare qui: http://www.youtube.com/watch?v=9PebBQOpP3I basta un righello e un minimo di pratica, nella descrizione del video ho inserito la procedura). I risultati che ho ottenuto con la lettura di queste patch con il ColorMunki sono molto buoni e dalla validazione del prorfilo risulta un DetaE massimo sotto 1 e medio sotto 0,3).
La lettura tramite "strisciata" funziona leggendo un tot numero di dati al secondo, per cui di ogni patch vengono presi più campioni e poi viene fatta una media. L'autore del software non è sceso sotto i valori consigliati per ogni strumento, ma esistono varie testimonianze secondo le quali anche delle patch più corte funzionano bene. Basti pensare che le patch create da Bill Atkinoson diversi anni fa sono più piccole di quelle create da Argyll e nessuno si è mai lamentato (nella stessa lunghezza si passa da 21 patch con Argyll a 36 patch con la test chart A3+ da 1728 patch di Bill Atkinson, e sono delle patch che vengono usate e suggerite da 4/5 anni e forse di più).

I dati relativi al ColorMunki e all'EyeOne Pro sono questi:
i1Pro: Illumination spot: 3.5mm Aperture: 4.5mm, Physical aperture: 4.55mm
Munki: Illumination spot: 8.0mm Aperture: 6.0mm, Physical aperture: 7.63mm

Personalmente consiglio di dare un'occhiata al video e di provare a leggere le patch standard dell'Eye-One Pro così da risparmiare carta.

Sto preparando un altro articolo in cui verranno descritte alcune tecniche aggiuntive e ci sarà uno spazio dedicato alla rilettura (parametro -r di chartread) delle patch con DeltaE più alto (ricavate dall'analisi del file log generato con profcheck) in modo da poter creare un file .ti3 di partenza del profilo il più accurato possibile (con DeltaE2000 massimo sotto 1).
Aaron80 Posted - 24/12/2010 : 03:43:01
1. Utilizza l'impostazione 2 in quanto il driver della tua stampante lavora in RGB.
4. Se si è precisi nel leggere le patch credo proprio che il limite sia rappresentato dalla dimensione della "finestrella" dello spettrofotometro e dalla praticità che offre per le letture.

Ciao,
Andrea

http://www.andreagiorgi.net
goryc Posted - 24/12/2010 : 01:21:03
Ho ancora qualche dubbio che vorrei chiarito:

1.Targen ha una opzione -d che indica, credo, il tipo di stampante che verrà utilizzata. Io ho una Epson StylusPhoto R220 che utilizza 5 colori CMY+LightC+LightM + neroK; io penso che sia giusto utilizzare il valore 6 (combinazione colori) per questa opzione; mi date conferma o sbaglio qualcosa?
2. Ho avuto il dubbio che nell'ultima profilazione della mia stampante
io abbia stampato in maniera errata i patch target. Pur avendo avuto restituito dalla validazione del profilo dei valori buoni, i colori in stampa non mi sembravano per niente fedeli ed il gamut del monitor non veniva rappresentato al 100% dalla stampante, lasciando parecchie aree all'approssimazione.
3. Ho reinstallato così PS CS3 e riproverò la profilazione.
4. Il limite delle dimensioni delle patch è legato solo allo strumento (Colormunki Photo) o esiste qualche altro motivo per cui è meglio non scendere sotto una certa soglia? (Io sono riuscito a stampare 420 patch su un foglio A4 e, col metodo della riga, riesco a leggerle piuttosto agevolmente.
Grazie
Michele Volpicella Posted - 22/12/2010 : 09:40:53
Il processo di simulazione con le due trasformazioni non viene eseguito con PM5, ma con Corthink o Colorlab. Viene USATO il profilo in questione, ma non ha nessuna importanza se tale profilo sia stato creato con PM5, Munky, Argyll o altri sw.

Rio de Janeiro-Venezia
felapor Posted - 21/12/2010 : 23:47:51
perdonami ma non capisco cosa intendi quando dici "In realtà questa corrispondenza esiste già tra i target stampati senza profili e i valori interpolati dal profilo" anche se immagino che trovi un senso nel seguito del tuo discorso.
Ho avuto in passato brevi e sporadiche esperienze con profile maker ed un dtp 41 prestatomi da un amico che ha un laboratorio di stampa, ma la mia conoscenza del sistema è rimasta estremamente superficiale.
con l'acquisto del color munki che non è supportato da nessuno dei due software ai quali ti riferisci nel tuo articolo non ho mai più avuto occasione ne motivo di usare PM e quindi mi trovo (manco a dirlo) ignorante in materia.
Avevo già scorso il tuo articolo ma non usando i mezzi che tu hai adoperato e sopratutto non avendo le necessarie conoscenze per farlo non ho approfondito. Tuttavia il metodo mi pare assolutamente interessante ed anche con Argyll credo si possa fare qualcosa di simile.
In realtà al momento sono più interessato - principalmente allo scopo di apprendere ma non solo- alla possibilità di creare file di calibrazione da inserire nei profili che Argyll ofre.
Come già detto, il mio scopo non è diventare un teorico della gestione del colore ma ottenere buone e magari ottime stampe in breve tempo lasaciando l'eccellenza come futuro impegno.
Per questo chiedevo se l'approccio che perseguo ha un valore reale o in mancanza di esperienze dirette se è valido come principio, immaginando di si se tale modalità è prevista.
ciao
Michele Volpicella Posted - 21/12/2010 : 22:35:40
Citazione:
Postato da felapor

Salve, infine sono riuscito ad ottenere un buon profilo con un errore alquanto basso ma sopratutto con una resa visiva soddisfacente.
Archiviati gli errori precedenti poiché ormai non saprei risalire a quello determinante il fallimento dei precedenti tentativi, mi riprometto di verificare anche strumentalmente la corrispondenza della stampa al file che la genera, stampando un target e misurandone quindi i valori numerici in color picker;





Questo è più o meno il tipo di test che mi ha spinto a sviluppare il metodo che trovi nel mio articolo qui su PA. Per effettuare il confronto tra il file che mandi in stampa e la stampa (ovviamente Lab con Lab) devi stampare con l'intento Assoluto e assicurarti che le patch che stampi siano dentro al tuo gamut. Probabilmente otterrai dei risultati buoni ma non "perfettissimi"...e quindi potrai applicare il metodo suddetto.

Usando un programma come Colorthink o Colorlab potresti semplicemente applicare una doppia conversione a una colorlist di patch espresse in Lab. Questo ti fornisce in teoria la deviazione che avresti stampando...ma senza stampare. In realtà ci sono vari fattori da considerare, uno è che il modello del profilo AtoB (cioè RGB>Lab) non è perfetto, e l'altro è che purtroppo alcuni sw non invertono la trasformazione AtoB nella BtoA in modo corretto (dicasi PM5), quindi anche se il modello espresso nella AtoB fosse perfetto ti trovi degli errori che non dovresti avere. Per fortuna mi sembra che sia Monaco che Argyll non abbiano problemi nell'inversione della trasformazione AtoB.
Comunque niente di meglio della prova effettiva. Ti consiglio di prendere come target il Colorcheck (su Babelcolor trovi un miliardo di info sulle varie versioni, valori RGB in tutti gli spazi e Lab teorici e misurati da un gruppo di utenti). Anche Argyll ha un ref ma non so a quale versione del Colorcheck si riferisca (ma non è importante).

Rio de Janeiro-Venezia
felapor Posted - 21/12/2010 : 21:58:07
Salve, infine sono riuscito ad ottenere un buon profilo con un errore alquanto basso ma sopratutto con una resa visiva soddisfacente.
Archiviati gli errori precedenti poiché ormai non saprei risalire a quello determinante il fallimento dei precedenti tentativi, mi riprometto di verificare anche strumentalmente la corrispondenza della stampa al file che la genera, stampando un target e misurandone quindi i valori numerici in color picker;
Ora che sto prendendo gusto allo smanettamento con argyll- che è davvero ganzo-, nonostante la scarsità del mio inglese ritardi considerevolmente l'apprendimento del sistema, vorrei chiedere a Vittorio ed anche a chiunque altro voglia interloquire, se avete provato a creare un file di calibrazione e ad inserirlo nel profilo e, chiaramente, se questo ha portato dei vantaggi; o se comunque pensate che questo possa tornare utile o meno al risultato della stampa.
Saluti
felice
goryc Posted - 21/12/2010 : 01:04:52
Citazione:
Postato da VitOne

Argyll ha un'ottima mailing list di supporto, io stesso la intaso con richieste di aiuto e spiegazioni. Se ti fa piacere puoi documentarti direttamente lì.



Lo farò senz'altro! Grazie.
VitOne Posted - 20/12/2010 : 12:32:17
Argyll ha un'ottima mailing list di supporto, io stesso la intaso con richieste di aiuto e spiegazioni. Se ti fa piacere puoi documentarti direttamente lì.

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