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 NEC PA271W

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I N I Z I O    T O P I C
Gianluke Posted - 28/09/2010 : 01:21:11
Prime recensioni del nuovo pannello a 10 bit 27 pollici della serie PA professionale di NEC. Ovviamente giudizi lusinghieri.
Stupenda la possibilità di emulazione degli spazi colore, per esempio emulare i profili di stampa.

Sarà il mio prossimo acquisto.

http://diglloyd.com/articles/Recommended/displayNEC27.html

http://www.colorwiki.com/wiki/NEC_PA271W_Review#Color_gamut

Ciao
Gianluca

Mamiya 7 II - 43-80-150mm / Nikon Coolscan LS-9000ED / HP Photosmart B9180 / Epson Stylus Photo R1800
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Gianluke Posted - 12/11/2010 : 19:12:51
Si certo, tutto impostato tramite Spectraview II. L'OSD non l'ho mai toccato.

Gianluca

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darkbasic Posted - 12/11/2010 : 15:44:30
Hai fatto il test abilitandola e disabilitandola nelle impostazioni di Spectraview II? Perché altrimenti se ne frega dei valori che imposti nell'OSD :)

Darkbasic
Gianluke Posted - 12/11/2010 : 11:24:23
Darkbasic ho provato impostando Colorcomp al minimo, medio e massimo, ma i livelli del nero sono quasi identici (differenze dell'ordine di 0,01-0,02 cd), idem per gli errori di Delta sulle patches grigie. Quindi ipotizzo che il colorcomp funziona bene e non inficia negativamente la calibrazione anche se impostato al massimo. Per quanto riguarda l'altra funzione del drift della luminanza, anche lì abilitandola e disabilitandola non cambia nulla, ma penso per il fatto che non sia una funzione attiva sulla serie PA da quello che leggo nelle note.
Per i primari invece, impostando Factory measurement, si ha il volume di gamut più alto in assoluto, sfiora 1.400.000

Gianluca

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VitOne Posted - 11/11/2010 : 09:38:37
Per Gianluca: non ho ricevuto nulla (mi puoi contattare tramite email credo se ti serve è vittorio villani hotmail com) tutto attaccato con la chiocciola dove va.

Per darkbasic: usando Profiler e lo SV Reference 271 non si può scegliere come settare il valore di uniformità dell'illuminazione (da 1 a 5). Viene settato automaticamente su 5.
darkbasic Posted - 11/11/2010 : 02:33:19
Citazione:
Postato da AlbertoM

Quale problema?


Banding o artefatti di qualche genere.

Per quanto riguarda il monitor presumo che valgano le stesse cose che valgono per il mio (modello 3090): la funzione che diminuisce il drift della luminanza alza leggermente la luminosità del nero e fa perdere il precisione nelle patches scure. Anche la funzione che aumenta l'uniformità sortisce lo stesso effetto, quindi non andate oltre 3 (mi pare che il massimo sia 5).

Se avete lo Spectraview andate di Profiler e fine dei giochi, se avete la versione normale usate il software americano -lo Spectraview II- che è l'unico in grado di calibrarli in hardware. Lasciate stare la calibrazione hardware+software del profiler, di hardware non ha un bel niente... Se avete uno spettrofotometro o un colorimetro calibrato (quelli che vendono in bundle con gli spectraview americani per intenderci) fategli utilizzare le misure del sensore per determinare il gamut, altrimenti quelle di fabbrica.
Se avete bisogno di precisione assoluta dopo aver calibrato profilate con argyll, altrimenti tenetevi il profilo dello Spectraview II che va più che bene: se la calibrazione è buona le coordinate dei primari sono più che sufficienti per ottenere ottimi risultati.

Darkbasic
Gianluke Posted - 10/11/2010 : 15:23:51
Ho scritto a Simon di TFT Central che ha fatto la recensione dei due software. Lui dice che chi la versione non SV, dovrebbe sempre optare per il software americano, visto che fa una calibrazione totalmente nella LUT del monitor e quindi una completa calibrazione hardware. Per chi ha la versione SV invece, il software europeo è potenzialmente capace di dare risultati più precisi.

Gianluca

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VitOne Posted - 10/11/2010 : 11:25:07
Se lascio il ColorMunki attaccato allo schermo per tutta la durata del processo di calibrazione/profilazione/verifica (e quindi ho la certezza che resti esattamente nello stesso punto dove avevo fatto calibrazione e profilazione) ottengo dei risultati diversi rispetto a quelli che ottengo togliendo lo strumento dallo schermo e verificando la calibrazione in un secondo momento (magari il giorno dopo) perché lo strumento non si trova nella stessa identica posizione di quando ho calibrato (e tra i vari punti del monitor ci sono delle differenze). Mettere il ColorMunki sempre nello stesso identico punto non è semplice, si mette in un area simile, ma il sensore è spostato di qualche mm o anche cm.

Per confrontare due profli li faccio caricare nella LUT del monitor. Apro per esempio Profiler, carico il suo profilo nella LUT, poi sempre con gli altri programmi aperti, apro SpectraView II e premo CTRL+O e apro la calibrazione precedentemente fatta. Aspetto qualche secondo e il profilo è caricato nella LUT, senza dover riavviare nulla.

Anche qui SpectraView II mi sembra fatto meglio come software: si "ricorda" i vari profili fatti e li fa caricare al volo, indipendentemente da quello che c'è nella LUT del monitor. Con Profiler4 si deve andare a "ripescare" il profilo ogni volta nella cartella Windows\System32\spool\drivers\color ricordasri qual'è il profilo esatto e caricarlo. Qualche secondo e anche qui il profilo viene caricato nella LUT.

Ora non so, entrambi i programmi agiscono nella LUT e le curve della scheda video vengono toccate allo stesso modo (non ho idea del motivo ma tutti i programmi che ho usato per calibrare di default toccano la LUT della scheda video nello stesso modo. Lo verifico usando CalibrationTester, tempo fa lessi una discussione sul forum dove si affermava la stessa cosa).
Gianluke Posted - 10/11/2010 : 11:08:49
Citazione:
Postato da VitOne

Nel fare la verifica sei riuscito a tenere in posizione o l'hai tolta e posizionata di nuovo? Se la lascio in posizione perfettamente identica a quella usata per la calibrazione ottengo dei valori di deltaE più bassi (media 0.2; massimo 0,6).



Ma parli della sonda per la validazione con Profiler?

Come fai a confrontare i due profili? Dovresti elimnare uno e impostare l'altro in pannello controllo e riavviare.

Gianluca

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VitOne Posted - 10/11/2010 : 10:32:43
Nel fare la verifica sei riuscito a tenere in posizione o l'hai tolta e posizionata di nuovo? Se la lascio in posizione perfettamente identica a quella usata per la calibrazione ottengo dei valori di deltaE più bassi (media 0.2; massimo 0,6).

Nel provare i profili mi sono messo a giocare con lo strumento sfumatura in Photoshop e con l'Eizo monitor test e ho notato delle differenze a favore del profilo fatto con Profiler 4. Fermo restando che, da quello che ho capito, i vantaggi più grandi in questo caso si avrebbero coni 10bit, ti volevo chiedere se anche tu hai fatto qualche prova visuale e se hai notato qualche differenza tra i profili.
Gianluke Posted - 10/11/2010 : 00:09:45
Allora il Basiccolor Display 4 ha per i monitor Nec una opzione di calibrazione mista hardware/software, che opera, come nella calibrazione hardware, un collegamento col monitor prima di iniziare la procedura e interviene direttamente sulla LUT del monitor per l'ottimizzazione del punto di bianco e della luminanza.
Chiederò per curiosità a Basiccolor la differenza tra la calibrazione hardware e quella hardware/software sui Nec.

Comunque sul mio monitor i migliori parametri li ho ottenuti impostando il nero al minimo neutrale. Solitamente imposto sempre la luminanza a 100 candele. Ecco il risultato



Una precisazione: il grafico del Delta E sullo Spectraview II si riferisce solo alla scala di grigi e non ai colori, ed escludendo i valori più prossimi al nero al di sotto di L=5 (deselezionando l'apposita casella) la media è più o meno simile a quella del Profiler sugli step grigi, che tra l'altro al di sotto di L= 5 include solo il nero assoluto nella validazione.



Se il tipo di Delta E usato da Basiccolor è lo stesso di Spectraview II, allora i valori di Delta E con Basiccolor sono leggermente migliori sulla greyscale. Addirittura mi viene da pensare che Spectraview II adotti il Delta E CIE94 (leggendolo tra parentesi), che corrisponde alla seconda opzione del Basiccolor. Se è così, allora i valori di Delta E di Basiccolor sarebbero ancora migliori.

Gianluca

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Gianluke Posted - 09/11/2010 : 22:21:05
Vit allora con Spect II e Munki il gamut maggiore si ottiene selezionando cone fonte primari "Factory measurem" e io ottengo così un gamut pari se non superiore a quello tuo con Profiler.

Forse col Profiler si recupera un pelino sul nero diciamo uno 0,2 candele in meno, e ha dei delta E più bassi sulle tacche prossime al nero assoluto,

Questo sempre se i due valori di Delta seguono lo stesso standard (cosa non facile da capire).

Gianluca

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Gianluke Posted - 09/11/2010 : 16:41:16
Il problema è capire se i Delta E che usano sono basati sugli stessi parametri...sennò è inutile il confronto degli errori di Delta.

Stasera faccio una prova pure io usando il Profiler non in hardware però.

Gianluca

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VitOne Posted - 09/11/2010 : 16:26:20
Ok, lo rifaccio impostando Factory Measurement. Perché De94 in profiler? Con quello ho già fatto e postato in precedenza, vengono valori prossimi allo zero (che tu mi hai giustamente corretto).
Gianluke Posted - 09/11/2010 : 15:17:36
Per curiosità rifai la stessa cosa impostando "Factory measurement" come fonte dei primari e impostando De94 in Profiler.

Gianluca

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VitOne Posted - 09/11/2010 : 11:43:44
Ho fatto qualche confronto ma non ho purtroppo tantissimo tempo e non sono esperto, per cui prendete i risultati con le pinze.
Ho impostato entrambi i software per D65, 110 cd/mq, L*. In entrambi ho settato la qualità massima, in entrambi ho lasciato le impostazioni del nero come da default (quindi maximize contrast ratio per SpectraView II e luminanza nero minimo neutrale per Profiler).

In SpectraViewII ho lasciato su "Automatic" il parametro "Source of primary color chromaticities for ICC Profile". Leggendo la descrizione credo che in ogni caso il software vada ad impostare "Factory measuremets" dato che è quella indicata per i display wide gamut.

Questi i risultati del profilo fatto con il Profiler:



Questi i risultati del profilo fatto con SpectraView II:



Ho fatto diverse domande e ricevuto risposta dal supporto tecnico SpectraView (in inglese), che non sarebbe altro che BasICColor (bisogna scrivere direttamente a loro, se si scrive a Nec girano a loro l'email in ogni caso, sia per dubbi hardware che software).

Sostanzialmente mi hanno detto che:
1) Il profilo generato dal loro software rispetto allo SpectraView II è sempre più accurato nelle ombre e in genere da sempre un gamut maggiore (senza però entrare in dettagli, un po' quello che c'è scritto anche sulla review di TFT central).
2) La funzione di illuminazione uniforme è sempre attivata quando si calibra e profila tramite il loro software (cosa per me interessante, dato che non ne viene fatta menzione come nel Profiler II).

Alcuni grafici e informazioni di confronto tra questi due profili




Il profilo colorato è quello fatto con il Profiler. In rosso il profilo fatto con SpectraViewII. Se non ho capito male parte del gamut del profilo fatto con SpectraViewII è "farlocco" perché, come si vede dall'immagine 3D, si tratta di spazio ricavato dalle ombre dove in realtà non c'è colore. Questo fatto mi è stato più o meno confermato anche dall'assistenza di BasICColor da cui però sto aspettando una risposta più precisa. Sostanzialmente il profilo a matice si espande oltre le reali possibilità del monitor nelle zone più scure.

Andado ad aprire alcune immagini prima con un profilo e poi con l'altro (dando il tempo al monitor di caricare nella LUT il profilo selezionato) in effetti valutando con attenzione le foto si notano delle differenze, anche se è molto difficile spiegarle a parole.
AlbertoM Posted - 09/11/2010 : 00:27:20
Quale problema?

AlbertoM
darkbasic Posted - 08/11/2010 : 21:23:40
Citazione:
Volevo precisare che fare un profilo a matrice per un monitor non è la cosa migliore


Sarà... io non mi sono mai trovato bene con la compensazione a monitor di photoshop e il profilo del monitor di tipo LUT, nonostante la calibrazione hardware e il profilo fatto con argyll con il colormunki e 3000 patches. Con cinepaint invece mai nessun problema.

Darkbasic
AlbertoM Posted - 08/11/2010 : 21:02:08
Volevo precisare che fare un profilo a matrice per un monitor non è la cosa migliore

E' la cosa più facile perchè il profilatore deve scrivere dentro al profilo solo il gamma e le coordinate XYZ dei tre primari
Invece per fare un profilo a tabella, dalla caratterizzazione (la misura delle patches) il profilatore deve ricavare dei valori da scrivere nella tabella, tali da interpolare al meglio tutti i valori letti

E' un operazione sicuramente più complicata, ma alla fine più precisa

Un profilo a matrice fallisce nel punto del nero e nelle zone vicine

Cioè per un profilo a matrice il punto RGB=0,0,0 corrisponde a XYZ=0,0,0

Questo implica che le ombre vengano un po' schiarite da un profilo a matrice rispetto un profilo a tabella

Lo spectraviewII nella validazione, "spegne" di default la visualizzazione dell'errore relativo alla patches nera, proprio perchè è sicuro che sia sbagliata

Tempo fa nel forum avevo scritto quali comandi dare per fare una validazione con Argyll, usando un target di patches casuali; lo si può trovare anche nell'articolo di Andrea Olivotto


Ciao

AlbertoM
Gianluke Posted - 08/11/2010 : 15:04:24
Fatto qualche altro confronto tra i due software? Sulla opzione della fonte dei primari, imposti Auto, Factory measurement o Sensor measurement?

Gianluca

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VitOne Posted - 03/11/2010 : 13:48:07
Grazie per la precisazione Gianuluca!
Gianluke Posted - 03/11/2010 : 12:47:38
Sulla questione spectraview /multisync ne abbiamo già parlato...ognuno la pensa come vuole, anche in base alle reali esigenze e budget.
Per il confronto Delta E trai due software occhio che non adottano lo stesso tipo di delta E, quello di default del profiler è un Delta E94 che è ormai in disuso da tempo.

Gianluca

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VitOne Posted - 02/11/2010 : 20:29:14
Mi è arrivato da qualche giorno il monitor in versione SpectraView preso da Alberto, forse più avanti apro una discussione con una mini review, per adesso mi limito a qualche parere iniziale, più che altro nel tentativo di capire questa versione SpectraView con il suo software come si comporta.

Mi sono quindi dotato sia di SpectraView II in versione americana che della versione più aggiornata del software SpectraView Profiler 4 (in Italiano) anche per capire le differenze tra i vari software e ho anche ColorThink Pro 3.0 con cui ho iniziato a fare alcuni confronti. Ho usato il ColorMunki e una scheda video senza 10bit.

Settnado i due software per la calibrazione nel modo più simile possibile ottengo questo risultato:



Il software SpectraView Profiler europeo è più corretto, riesco ad ottenere dei valori, in fase di verifica, veramente impressionati come precisione, si parla di errore massimo 0.3 e media 0.1 (in termini di deltaE) mentre con il software americano il delta si allarga (si arriva a circa 1 di massimo). Il software inoltre ha più opzioni di calibrazione, il processo sembra un po' più lento.

Il software Americano è fatto meglio come interfaccia (per esempio quando devi mettere il ColorMunki te lo disegna a schermo) e ha qualche funzionalità interessante come la capacità di far vedere qualche grafico. Inoltre da software si può cambiare il colore del led del monitor, e soprattutto si può regolare la funzione ColorComp (non si sa che fine faccia con lo SpectraView europeo, presumo e spero che venga attivata al massimo livello). Inoltre il software americano scrive nella LUT del monitor anche il nome nella modalità (SpectraView II) mentre quello europeo non lo fa e lascia quella precendete. Inoltre il software americano mi ha cambiato il nome del monitor da SpectraView 271 a PA271W nel menu del monitor la prima volta che l'ho usato. Il software europeo funziona lo stesso perfettamente (continua ad agire sulla LUT).
NOTA: il nome è tornato SV271W dopo aver usato di nuovo il software Europeo.

Diciamo che la mia idea è: software americano più ricco in termini di funzioni "generali", software europeo più preciso nella creazione dei profili.

Però c'è un appunto che mi sento di fare: la qualità del pannello è ottima, ma non riesco a capire bene fino in fondo che senso abbia adottare il software europeo. Mi spiego: sicuramente sfrutterò al massimo il pannello, ma, per esempio usando il ColorMunki, quanto può essere affidabile un errore del 0.2 se poi lo sturmento ha un margine d'errore più ampio? Ammettiamo di avere uno strumento di lettura perfetto. Il pannello in ogni caso non lo è. Questo monitor per quanto ottimo ha in ogni caso una differenza nei vari punti, che arriva a deltaE circa di 2.5. Valori ottimi e sicuramente accetabili, però mi fanno pensare, perché avere la massima precisione nel punto di calbirazione quando in realtà il resto del pannello non è uguale al punto che vado a calibrare?

La prova visiva non mi ha fatto percepire nessuna differenza sostanziale tra il profilo creato con lo SpectraView europeo e quello americano, e, a posteriori, sapendo delle differenze tra i software e considerando la comunque ottima qualità di profilazione e calibrazione che si ottiene con il software americano, consiglierò sicuramente la versione MutliSync a chi ha esigenze simili alle mie.

Non voglio scatenare inutili polemiche, però mi permetto di dire, dopo aver speso i soldi e confrontato i prodotti, che mi sarei aspettato di più dal software europeo (piccole cose già citate, tipo salvataggio della lut anche del nome del profilo, ColorComp, qualche grafico comparativo). Ribadisco: è vero che il software è più accurato, ma questa accuratezza aggiuntiva secondo le mie personalissime esigenze di fotografo con la passione della fedeltà cromatica è mal spesa. Sarebbe utile se il pannello fosse "ideale", ma purtroppo non è così.

Il punto chiave è: cosa offre in più la versione SpectraView? Il certificato? Ma la stessa Nec ha affermato in modo più o meno diretto che quasi tutti i MutliSync rientrano nelle specifiche. Una cosa fondamentale: in Italia esiste il diritto di recesso per cui posso comprare il MultiSync, fare le mie misure, e spedirlo in dietro se proprio dovessi essere così sfortunato da avere un prodotto difettoso tra le mani (se acquisto come privato s'intende).
La garanzia zero bad pixell per sei mesi? Si può richiedere il controllo bad pixell anche sul monitor MutliSync e da quello che si legge se il monitor non ha problemi all'inzio è molto difficile che li abbia dopo.
La possibilità di calbirare in hardware? Basta il software americano.

Una nota sul supproto tecnico: ho dovuto scrivere in inglese e spedire l'email in germania, il numero di telefono degli SpectraView per l'assistenza è un fisso tedesco (parlano italiano, ma la telefonata costa). Mi hanno parzialmente risposto quelli del software, ma non quelli dell'hardware (sono due email separate).

Tutto questo non toglie che io sia più che soddisfatto dell'acquisto e che il monitor è sicuramente il migliore che io abbia avuto modo di usare.
Gianluke Posted - 15/10/2010 : 19:12:09
Ho appena sperimentato i 10 bit, in quanto ho sostituito la scheda video.

Bhe sulle immagini test per verificare se sia attivo la differenza è notevole, una immagine test con una dissolvenza di grigio che a 8 bit si vede scalettata con banding, a 10 bit scompare ogni artefatto.

Sulle fotografie..onestamente ne ho aperte 2-3 e non riesco a vedere differenza. Forse anche qui, in casi che possono generare scaletture o banding, la migliore progressione dei gradienti e delle sfumature dei 10 bit potrebbe far vedere una differenza.

Preciso che per attivare i 10 bit bisogna andare nel pannello di controllo dei driver video e spuntare la casella apposita, dopodichè il sistema richiede i riavvio ogni volta che si attiva/disattiva la funzione in quanto non compatibile con la palette di colori Windows. Per uso normale del pc meglio tenerla disattivata in quanto può creare refresh anomali o incompatibilità con alcuni software. La si può attivare in ogni sessione di Photoshop, in cui i 10 bit sono gestiti senza problemi

Gianluca

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VitOne Posted - 15/10/2010 : 13:49:12
Scusami Alberto, intendevo dire che i valori per cui un monitor è considerato "SpectraView" mi sembrano avere un valore di tolleranza abbastanza alto da far rientrare tutti i monitor anche non SpectraView, e questo anche per ammissione indiretta della stessa Nec che mi ha detto che un monitor PA271W ha un deltaE ab medio "difficilmente superiore a 3.0" (da dialogo di ieri telefonico). Il fatto è che appunto non si capisce cosa voglia dire "difficilmente".
AlbertoM Posted - 15/10/2010 : 13:13:45
Citazione:
Postato da VitOne
appunto se viene garantito un DeltaE ab medio sotto 4,8 ma un monitor "random" fa 2.05 viene spontaneo chiedersi se esiste un monitor che possa non essere SpectraView



Questo non è un monitor random, è un monitor che ha passato il test

Se il monitor non passa il test, il certificato non viene nemmeno generato

Quindi sanno solo loro quanti monitor passano e quanti no......

AlbertoM
Gianluke Posted - 15/10/2010 : 13:06:42
Bhe ipoteticamente basiccolor è un software migliore, ma i report Anche dei test sul software americano sono molto buoni, e fa una calibrazione totalmente in hardware.

Gianluca

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VitOne Posted - 15/10/2010 : 12:42:04
Da quello che so, prendendo come fonte proprio la famosa review di tft central, "The Euro software can create a hardware based table profile which is superior in accuracy." La versione Europea del software, non compatibile con la versione MuliSync del monitor, è l'unica a creare profili a tabella. Inoltre la versione Europea del software è considerarta più efficente nel creare profili di qualità.
C'è sempre il solito discorso: quando cambia? Difficile quantificarlo.
Gianluke Posted - 15/10/2010 : 12:05:39
Vit ma anche sul PA agisci in maniera completa sulla LUT del monitor, in tutto e per tutto, ma solo col software Spectraview II e non col Basiccolor. Che succede che le parole accentate non me le scrive..

Gianluca

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VitOne Posted - 15/10/2010 : 11:57:45
Sicuramente viene fatta una selezione. Sicuramente i pannelli SpectraView hanno delle caratteristiche note, però queste caratteristiche "note" in realtà sono piuttosto elastiche: appunto se viene garantito un DeltaE ab medio sotto 4,8 ma un monitor "random" fa 2.05 viene spontaneo chiedersi se esiste un monitor che possa non essere SpectraView.
Personalmente credo che mi muoverò verso lo SpectraView per il software e la possibilità di andare ad agire sulla LUT del monitor in modo "completo", però sono ancora fortemente indeciso.
AlbertoM Posted - 15/10/2010 : 11:44:49
Beh, non credo che diranno mai quale percentuale di monitor passa queste specifiche, perhè se fossero pochi pannelli, allora vorrebbe dire che mediamente i Multisync sono scarsi, e se fossero molti, allora il test avrebbe poco senso....

Comunque, con questo test uno sta tranquillo

E poi, come dicevi tu, la versione Spectraview ti offre anche altre cose, non solo questo certificato di qualità

Ma non credere che in generale questa certificazione sia poca roba, perchè ci sono alcuni utenti che non possono (o non vogliono) transigere sulla perfetta uniformità del pannello, e non vogliono rischiare di trovarsi un monitor (per loro) inutilizzabile, il che sarebbe molto più antieconomico della scelta dello Spectraview

Infatti in generale vendo più Spectraview che Multisync

Sicuramente hanno un SW ad-hoc per fare questa certificazione: fanno tutta la gamma di SW BasICColor, per cui fare un SW che semplicemente fa delle misure e le confronta è un giochetto per loro....

Le misure le fanno con il setting nativo, sia perchè come dicevi tu è un termine di riferimento assoluto, ma anche perchè è il caso peggiore

Cioè, se ottieni un DeltaE ab medio di 1.27 quando il monitor è impostato alla massima luminanza (per es. 400 cd/mq), poi quando lo calibri sulle 110-120 cd/mq l'errore scende ancora, e non poco....


AlbertoM

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