| I N I Z I O T O P I C |
| cecofuli |
Posted - 30/07/2006 : 02:46:22
Ciao a tutti,
come suggerito da molti, sto iniziano piano piano, e sto partendo dalla questione monitor e calibrazione. Da quello che ho capito, la calibrazione serve per portare il monitor ad uno stato noto e registrarne le caratteristiche in un profilo, ovvero sapere che gamma ha, il suo punto del bianco ecc... Ora, come sepre, alcune domande da farvi  :
1. Sa ho capito bene, lo scopo della calibrazione e della profilazione è quella di creare un file ICC, il quale contiene al suo interno tutte leinformazioni riguardanti lo "stato" attuale del monitor. Semplificando, posso dire che all'intenro dle file ho una tabella dove viene specificato per ogni coppia RGb il suo corrispettivo valore LAB,oltre a altre info, come punto del bianco, gamma ecc...
2. La seconda riguarda l gamma del monitor. Il mio di fabbrica ha gamma 2.5. In tutti gli articoli sulla calibrazione, da questi a Boscarol, viene sempre detto di impostare 2.2. Perchè 2.2 e non , per esempio 2 o 2.6?
3. Nell'articolo scritto da Alberto Maccaferri sulla calibrazion viene detto:
Vengono inviate al monitor due patchs con luminosità molto vicina (per esempio (254,254,254) e (255,255,255) ), lo strumento le legge e ci dice se effettivamente il monitor è in grado di risolverle. In caso negativo dobbiamo aumentare il contrasto con il comando hardware sul monitor. Quasi sempre va impostato al 100%.
con le parole "è in gradodi risolverle" cosa si intende?
4. Il mio problema più grande: calibrare, ma cosa significa esattamente!!!  Se devo calibrare un orologio, utilizzo come riferimento, l'orologio del televideo per regolare i parametri della sveglia. se volgio calibrare un binocolo, agisco sulle rotelle fino a che io non riesca a vedere a fuoco. In tutti questi casi, c'è sempre un secondo oggetto che fa da riferimento per la calibrazione, che sia l'orologio del televideo o il mio occhio.
Ma nella calibrazione del monito, che cosa uso come riferimento? Credo di aver capito che nel profilo i un monitor vengono inserite, come ho detto prima e come scitto anche nell'articolo:
Introduzione alla gestione digitale del colore
Un profilo ICC realizza una corrispondenza fra le coordinate relative e le coordinate assolute
quindi, lo strumemnto non dovrebbe fare altro che registrare le informazioni in cui il monitor è e basta, senza che si debba modificare nulla, ne luminosità, ne contrasto, come invece viene descritto nell'articolo
Profili del monitor.
che sial il profilo sRGb? Tipo che ne so, all'interno dello strumento vi è memorizzato il profilo sRGb e lo strumento calibra il monitor in modo tale che esso corrisponda a tale profilo. Mmm... mi sa che ho detto una stupidata...
Sono tristissimo, 4 settimane a studiare sta roba e non riesco a venirne fuori...  . Non c'è nessuna anima pia di Milano (o limitrofi) che può darmi una mano di persona a capire queste cose?
|
| 2 U L T I M E R I S P O S T E (Le più recenti in alto) |
| AlbertoM |
Posted - 02/08/2006 : 11:10:54
Allora:
2. Se usi i profili ICC per la gestione del colore (cioè se per esempio crei un profilo del monitor con uno strumento e guardi le immagini con PhotoShop che fa la compensazione a monitor, ovvero una conversione fra due profili ICC), non è necessario che tu modifichi il gamma del tuo monitor, perchè vedrai le immagini correttamente.
Se invece guardi le immagini da Internet Explorer da Windows, è meglio impostare un gamma di 2.2 solo perchè il 99% delle immagini su web è stato creato da utenti che hanno monitor calibrati su gamma 2.2, per cui se lasciassi il tuo monitor su gamma 2.6 le vedresti in modo diverso dal 99% degli altri utenti.
Nel software di creazione profili per monitor della Gretag c'è anche un opzione "Mantieni gamma nativo", che è l'opzione migliore da scegliere se si usa un monitor LCD che ha un gamma (simulato via hardware, tra l'altro) diverso da 2.2. Attivando quest'opzione si evita di caricare nella LUT curve strane, che adattino il gamma nativo del monitor a 2.2. Ripeto, questa scelta comporta che le immagini si vedano bene quando c'è compensazione a monitor, e male quando non c'è.
3. Volevo semplicemente dire che se due patches con valori RGB simili vengono visualizzate dal monitor come due colori uguali, allora il software ci dice di aumentare il contrasto, in modo da "separarle" meglio
4. Quando calibri, i riferimenti sono quelli che stabilisci all'inizio della calibrazione: colore del bianco, gamma e luminanza del bianco.
Forse chiedi come vanno scelti? non ci sono regole assolute, però una volta che li hai scelti diventano il tuo "orologio" di riferimento; cioè lo strumento legge i valori di luminanza corrispondenti ai valori RGB inviati al monitor, e poi modifica la relazione che rileva (fra RGB e luminanza) per renderla uguale a quella che hai scelto all'inizio (colore del bianco, gamma e luminanza massima del bianco)
5.
La compensazione a monitor è una conversione con intento relativo e compensazione del punto del nero. Significa che questa operazione non modifica il tipo di bianco del tuo monitor (colore e luminanza), se vuoi lo devi fare tu con la calibrazione:
un monitor può avere un bianco nativo di 400cd/mq (troppo forte, ti abbaglia) a 9000°K (troppo blu). Se prima di creare un profilo per il monitor non lo calibri, questi due valori te li ritrovi nel bianco delle immagini che guardi, anche con la compensazione a monitor di Photoshop (il gamma, se vuoi, puoi lasciarlo invariato)
6.
La frase che hai trovato non vuol dire nulla
AlbertoM |
| cecofuli |
Posted - 30/07/2006 : 03:04:46
ciao, leggendo qua e la ho trovato questa definizione:
La calibrazione serve ad allineare la singola periferica a come dovrebbe essere rappresentato un dato colore ad una data luminosità secondo un sistema di riferimento univoco ed universale (LAB).
E' corretta? Se lo è, mi potete spiegare cosa significa
|
|
|
