I N I Z I O T O P I C |
darkbasic |
Posted - 18/07/2009 : 22:45:33 ...un parto! Innanzitutto una breve spiegazione sulle differenze fra il Nec MultiSync 3090WQXi e il più costoso Nec Spectraview 3090.
Per quanto riguarda i monitor venduti in america non ci sono differenze, sono esattamente identici. Le uniche differenze sono il costo e il fatto che la versione Spectraview viene venduta correlata di paraluce, colorimetro Nec (una versione dell'Eye-One Display 2 calibrata per monitor wide gamut) e software di calibrazione Nec Spectraview II (un software abbastanza penoso sviluppato dalla Nec che permette di fare calibrazione hardware e profilazione). Sia il software che il colorimetro sono comunque acquistabili separatamente in america.
In Europa invece per gli Spectraview vengono selezionati i pannelli con caratteristiche migliori. Inoltre gli Spectraview hanno a corredo -oltre che il colorimetro Nec- un software chiamato Spectraview Profiler (una versione rimarchiata Nec dell'ottimo basICColor, il quale permette anch'esso la calibrazione hardware). Il problema è che Spectraview Profiler/basICColor non danno la possibilità di fare una calibrazione hardware con il Nec MultiSync 3090WQXi, la relativa casella non è selezionabile. Ma come?! L'hardware dei due monitor è identico e la Nec si vanta della LUT 12 bit nella descrizione del MultiSync 3090WQXi!! Infatti con il software a corredo degli Spectraview 3090 venduti in america (lo Spectraview II di cui ho parlato prima) è possibile calibrare in hardware anche i monitor europei! Sembrerebbe che i dirigenti Nec vogliano che i possessori della versione MultiSync 3090WQXi si accontentino del mediocre Spectraview II, e invece la loro bastardaggine non finisce qui!! Infatti il software Spectraview II non viene venduto in Europa, bisogna essere residenti in america per poterlo acquistare.
Avendo speso un sacco di soldi per questo monitor, dopo aver scoperto di essere stato ******to ho maledetto la Nec e il software proprietario per svariate ore fino a quando, ragionando, mi sono convinto che in fondo con un po di astuzia avrei potuto evitare di ritrovarmi con un costoso soprammobile
Il colorimetro che posseggo è l'Eye-One Display 2 e basta avere un amico o un parente residente in america per accaparrarsi lo Spectraview II a 100$. Partendo dal presupposto che non ho speso tutti questi soldi per ottenere un risultato mediocre, utilizzare il mediocre Spectraview II per profilare il monitor è fuori discussione.
L'idea è quella di calibrare il monitor con Spectraview II (che sfrutta la LUT del monitor) per poi affinare la calibrazione intervenendo con Argyll sulla LUT della scheda video e infine profilare con Argyll. Non ho la più pallida idea se affinare la calibrazione hardware porterà miglioramenti o peggiorerà solo la situazione, ma ho intenzione di verificarlo (ad ogni modo è venuto fuori un altro impedimento di cui parlerò più avanti che ha pregiudicato la fattibilità della cosa).
Imposto Spectraview II per ottenere il massimo della qualità e procedo con calibrazione e profilazione (la profilazione è giusto per vedere come se la cava). Ottengo un profilo a matrice con DeltaE medio di 0.38 e massimo di 0.66, perlomeno secondo Spectraview II. Ho il sospetto che utilizzi le stesse patches previste per la creazione del profilo e quindi procedo alla creazione di una testchart personalizzata con Argyll: targen -v -w -d3 -e 1 -g 32 -f 320 -r check_monitor dispread -v -yl check_monitor profcheck -v -k -w check_monitor.ti3 LCD3090WQXi_88100898YB.icc >> profcheck_monitor_spectraview2.log
Profile check complete, errors(CIEDE2000): max. = 14.525016, avg. = 5.885476, RMS = 6.473750
Prendo per buona la calibrazione buttando però il profilo nel water con annessa tirata di sciacquone, dopodichè mi appresto a crearne uno a tabella degno di questo nome. Mi accontento di 500 patches perché ho in mente di fare molte prove e non posso utilizzare una testchart di 2000 patches ogni volta. targen -v -d3 -f500 monitor dispread -v -yl monitor colprof -v -qh -ni -no -np -al monitor targen -v -w -d3 -e 1 -g 32 -f 320 -r check_monitor dispread -v -yl check_monitor profcheck -v -k -w check_monitor.ti3 monitor.icm >> profcheck_monitor.log
Profile check complete, errors(CIEDE2000): max. = 3.362511, avg. = 0.470166, RMS = 0.633526
Mi aspettavo di meglio, ad ogni modo i risultati sono incoraggianti e mi convinco che utilizzando 2000 patches otterrei ottimi risultati.
Poi è successo il fattaccio
Visto che la calibrazione l'ho effettuata tramite la LUT del monitor, nel comando per fare le letture non ho inserito -k calibrazione.cal. In questo modo argyll misura le patches senza considerare la curva di correzione caricata nella LUT della scheda grafica.
Ma utilizzando il Calibration (LUT) Tester della X-Rite ho scoperto che la curva della scheda grafica non è lineare
Intendiamoci, la calibrazione effettuata da Spectraview II è una calibrazione hardware a tutti gli effetti, ma per motivi ignoti ogni volta che creo il profilo mi fa delle piccole modifiche alla LUT della scheda video, sempre le stesse indipendentemente dai parametri di calibrazione. Posto i dati rilevati con il Calibration (LUT) Tester della X-Rite come prova di quello che dico: Monitor calibrato con D65, gamma 2.2: http://darkbasic.homelinux.com/varie/photo_editing_120.txt Monitor calibrato con 9300K, gamma 3: http://darkbasic.homelinux.com/varie/prove_lut.txt Reset della LUT della scheda video: http://darkbasic.homelinux.com/varie/reset.txt
Quindi le profilazioni e i check dei profili che ho fatto finora con argyll erano tutti sballati
Se riuscissi a trasformare il dump della LUT fatto con il Calibration (LUT) Tester in un formato comprensibile ad argyll che possa passargli tramite il parametro -k calibrazione.cal sarei a cavallo e otterrei risultati migliori di quelli trovati in precedenza Sapete dirmi che formato usa argyll per il file calibrazione.cal?
Ad ogni modo, anche ammesso che riuscissi a trasformare il dump della lut in un file appetibile da argyll, di affinare la calibrazione con argyll non se ne parla nemmeno visto che la calibrazione hardware viene fatta con le curve postate precedentemente e che la procedura di calibrazione di argyll ha come presupposto una lut lineare. Sbaglio?
Scusate se mi sono dilungato, ma ho cercato di rendere tutto il più chiaro e scientifico possibile.
Ciao e un sentito ringraziamento a chiunque vorrà aiutarmi
Darkbasic |
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darkbasic |
Posted - 20/07/2009 : 17:25:58 Ho caricato online anche i due profili: http://darkbasic.homelinux.com/images/sv2/LCD3090WQXi_88100898YB.icc (Spectraview II) http://darkbasic.homelinux.com/images/sv2/monitor.icm (Argyll)
Darkbasic |
darkbasic |
Posted - 20/07/2009 : 17:12:10 Ti ringrazio per l'aiuto, ma ho seri dubbi che sia possibile trasformare Spectraview II in qualcosa di buono... Ad ogni modo nel frattempo ho fatto molte altre prove, ho svelato l'arcano e sono giunto a una soluzione che finalmente mi soddisfa
Innanzitutto l'annosa questione della LUT della scheda video: in assenza di software di calibrazione, la LUT della scheda video ha la stessa curva lineare che ottengo con il reset di Calibration (LUT) Tester. E non solo sul mio computer (Ati Radeon 3870), ma anche su un altro PC con una scheda Nvidia. Allego immagine e dump:
http://darkbasic.homelinux.com/varie/reset.txt
La cosa stupefacente è che sia Spectraview II che Argyll considerano come curva lineare quella che sto per postare, ed entrambi utilizzano quella come base per la calibrazione. Questo sia sul mio pc che sull'altro pc con la Nvidia (a dire il vero sull'altro pc ho provato solo con Argyll dato che è collegato ad un altro monitor). Allego immagine e dump:
http://darkbasic.homelinux.com/varie/photo_editing_120.txt
Il perché di questa strana assunzione non mi è dato saperlo, spero che qualcuno possa illuminarmi in proposito. Il bello è che se la base di partenza è la stessa non c'è bisogno di fare strane alchimie per fare un processo di calibrazione/profilazione misto
Ecco come ho configurato Spectraview II per ottenere la massima qualità possibile:
Una precisazione va fatta sulla quinta immagine: la Nec considera l'Eye-One Display II inadatto per fare misure di gamut così ampi ed è per questo che nel rimarchiarlo lo hanno calibrato per essere più efficace con i display wide gamut. Io ho la versione originale, quindi penso che se la casella Automatic è selezionata vengano utilizzate le impostazioni di fabbrica per generare le informazioni sul gamut. Ad ogni modo ho fatto anche un confronto fra i gamut dei profili generati da Spectraview II e da Argyll, ne parlerò più avanti.
A questo punto ho eseguito calibrazione (hardware) e profilazione con Spectraview II. I risultati non sono incoraggianti... Questo è il check del profilo creato da Spectraview II (che ricordo essere a matrice) con le 320 patches generate precedentemente: Profile check complete, errors(CIEDE2000): max. = 14.525016, avg. = 5.885476, RMS = 6.473750 -BOCCIATO- Dato che c'ero mi sono fatto anche un giretto di dispcal (argyll) per valutare la bontà della calibrazione: il punto del bianco era pessimo, con un DeltaE di circa 1.5 -BOCCIATO-
La calibrazione hardware fatta con Spectraview II è comunque meglio di niente, quindi la utilizzo come base di partenza e mi appresto ad affinarla con una calibrazione software fatta con Argyll. Premetto che la LUT della mia scheda video è a 10 bit, non male quindi. dispcal -v -yl -t6500 -g2.2 -b120 -qu calibrazione Nonostante la qualità ultra, la calibrazione è abbastanza veloce. Infatti Argyll riesce sempre a raggiungere il target di accuratezza prefissato in breve tempo, a parte nell'ultimo step in cui il target prefissato è un deltaE di 0.25 mentre l'errore massimo riscontrato è di 0.3.
Queste sono le curve caricate nella LUT della scheda video al termine della calibrazione:
http://darkbasic.homelinux.com/images/sv2/lut_argyll.txt
A questo punto creo il target a 3000 patches per la profilazione, ottimizzando il posizionamento delle patches grazie al profilo creato da Spectraview II, con un coefficiente di distribuzione adattativa di 0.5. targen -v -d3 -f3000 -A.5 -cLCD3090WQXi_88100898YB.icc monitor
La lattura delle patches impiega circa 50 minuti con l'Eye-One Display 2: dispread -v -yl -kcalibrazione.cal monitor
Infine creo il profilo a tabella, con qualità alta (624 KB). Su consiglio di AlbertoM ho scelto di non utilizzare le curve di ingresso e di uscita del profilo perchè i gradienti diventano più fluidi, a scapito di una minor accuratezza del profilo. colprof -v -qh -ni -no -np -al monitor
E' il momento della verità. Faccio presente che, purtroppo, dalla fine della creazione del profilo alla lettura del target per la verifica sono passate alcune ore. Quindi nel frattempo sono entrati in gioco fattori come la stabilità del monitor e il cambiamento delle condizioni di illuminazione che giocano a sfavore del deltaE. Da un lato è una cosa positiva perché mi permette di valutare la stabilità del monitor. Ricordo che le patches scelte per la verifica del profilo non sono quelle utilizzate per la profilazione che darebbero giocoforza risultati eccezionali, ma sono state create ex-novo, aggiungendo fra l'altro una scala di grigi con 33 patches per rendere la sfida più interessante. Le patches scelte sono le stesse utilizzate per la verifica del profilo creato con Spectraview II, quindi i risultati sono confrontabili. targen -v -w -d3 -e 1 -g 32 -f 320 -r check_monitor dispread -v -yl -kcalibrazione.cal check_monitor profcheck -v -k -w check_monitor.ti3 monitor.icm >> profcheck_monitor.log
Profile check complete, errors(CIEDE2000): max. = 2.327659, avg. = 0.318116, RMS = 0.447957 Un deltaE2000 medio di 0.3, finalmente si ragiona!
Ritorniamo al discorso gamut e scarsa accuratezza dell'EyeOne Display II nel calcolare quello di display wide gamut. Ho creato dei grafici 3D in cui metto a confronto il gamut del profilo creato da Spectraview II (che presumo lo abbia calcolato utilizzando le impostazioni di fabbrica, ma avendo lasciato la spunta su Automatic non posso esserne sicuro) e quello del profilo creato da Argyll. Inoltre ho confrontato entrambi con AdobeRGB.
Quello in BLU è il profilo di Argyll, quello in ROSSO è il profilo di Spectraview II, l'altro è AdobeRGB.
Argyll (BLU) vs Spectraview II (ROSSO)
Argyll (BLU) vs AdobeRGB
Spectraview II (ROSSO) vs AdobeRGB
A voi le conclusioni. Vi prego di farmi presente qualunque errore o imperfezione abbia commesso nel workflow di calibrazione/profilazione o nella comparativa. Inoltre spero di far luce sul perché i software di calibrazione considerino lineare una curva di calibrazione diversa da quella di default.
P.S. Ho intenzione di scrivere una recensione di questo monitor. Ho un'enorme considerazione di questo sito dove ho imparato gran parte di quello che so sulla gestione del colore e mi farebbe estremamente piacere pubblicarla nella saga "Ancora un monitor così... all'improvviso !". Se per voi va bene procedo ad effettuare anche i test di uniformità e tutto il resto.
Darkbasic |
Thomas Krueger |
Posted - 20/07/2009 : 09:23:44 Ho il Nec LCD2690WUXi e uso Spectraview II + Eye-One Display 2 per la calibrazione. Magari ti posso aiutare con il software Spectraview II.
http://www.ThomasKrueger.eu |
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