| I N I Z I O T O P I C |
| _marco |
Posted - 01/05/2009 : 17:23:26
Apro un altro post per un argomento meno "Tecnico"...credo...
Più di un "vecchio fotografo" mi dice spesso che la stampa digitale (in particolare quella a getto d'inchiostro) gli sembra piatta..."somiglia molto a quella tipografica"..."manca di profondità".
Vi trovate d'accordo con queste affermazioni? Io per primo mi rendo conto che il sistema di stampa tradizionale e quello a getto d'inchiostro sono molto diversi...ma lo sono proprio così tanto in termini di resa?
E quanto conta il supporto (la carta)? il post produzione? gli inchiostri?
Spesso parliamo di perfetta resa tra monitor e stampa, annullamento di dominanti, circoscrivere il bronzing, utilizzare il gamut più ampio possibile ecc...ma quali sono le vere accortezze per una stampa fotografica di qualità...fotografica?
Aspetto commenti da chi stampa in digitale da molto più tempo di me.
Buon weekend a tutti
_marco
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| andre_ |
Posted - 04/05/2009 : 09:09:16
Aggiungere un'altra cosa:
Non è che chi si lamenta delle "stampe troppo piatte"... molto semplicemente ha da stampare solamente delle fotografie piatte?
Perchè se eliminiamo la scarsa conoscenza del soggetto (come dice Enrico) e la scarsa perizia di quello che dovrebbe essere l'operatore professionale che stampa in maniera tradizionale (come dice Andrea)... non rimane che la scarsa capacità tecnico/artistica di chi scatta l'immagine e la sviluppa.
Non ho volutamente inserito nella stessa frase il materiale con cui è scattata, perchè se è vero che la foto la fa il fotografo e non la macchina fotografica (e non va mai dimenticato), è anche vero che determinati mezzi "minimi" sono necessari per fare determinate fotografie (non posso avere un bello sfocato con una compattina, è otticamente impossibile).
Per cui, se dovessi ribattere ad affermazioni come quelle che citi, per prima cosa mi assicurreei che il "vecchio fotografo" sia un "vecchio e bravo fotografo".
Perchè altrimenti è come se io imputassi ai colori ad olio o alla qualità della tela la mia incapacità totale nella pittura.
a_
www.andre-photo.org |
| andrea_photo |
Posted - 04/05/2009 : 08:45:00
Ciao Marco,
io ho visto molte, moltissime stampe all' argento pietose, con pessimi e fastidiosi grigi, scarsa escursione tonale, etc, ne ho viste altrettante a colori, piatte, con i colori impastati, poco fedeli... scadenti, insomma; eppure si trattava di stampe professionali, la cui differenza rispetto a quelle standard, oltre che nel costo, sta in una maggior cura (teorica) da parte di chi le realizza.... ho visto e vedo ottime stampe a getto d' inchiostro, in particolare mi interessa il bianco nero e posso affermare, data la mia lunga esperienza di camera oscura, che non c' è paragone.... ovviamente bisogna scegliere una carta di qualità, adeguata per la stampa, non si può certo stampare su cartaccia e pretendere molto  e bisogna fare esperienza con questi "nuovi" materiali, ma lo stesso vale per la fotografia chimica.
Per quanto riguarda i metri di profondità, bè si possono sempre fare dei confronti tra diverse stampe del medesimo originale (diretta da negativo e a getto d' inchiostro dal file derivato dalla scansione) con un densitometro ... io non ce l' ho, quindi uso, come molti, l' occhiometro.
andrea
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| Enrico |
Posted - 03/05/2009 : 21:56:08
Citazione:
Postato da _marco
Spesso parliamo di perfetta resa tra monitor e stampa, annullamento di dominanti, circoscrivere il bronzing, utilizzare il gamut più ampio possibile ecc...ma quali sono le vere accortezze per una stampa fotografica di qualità...fotografica?
Consiglio sempre la conoscenza del tema. Questa è l'unica vera accortezza.
Leggere articoli, partecipare a workshop, sperimentare in proprio...
Poi quando qualcuno ti parlerà di "mancanza di profondità", sorriderai e gli chiederai di specificare quanti metri mancano.... 
Ciao
Enrico |
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