I N I Z I O T O P I C |
gipsi |
Posted - 26/12/2008 : 13:12:34 Era un pò che non venivo da queste parti, ma sapete com'è ..... Intanto auguro in anticipo a tutti Buon Anno, e mi associo per il Buon Natale..... Ho una domandina forse banale, ma mi crea qualche dubbio : scattando in RAW in presenza di luce molto calda (per intenderci lampadine classiche in interni che creano a volte quel bell'effetto giallastro, o caldo come dir si voglia),come mi devo comportare in post produzione con il WB ?? Vorrei mantenere quell'atmosfera calda propria appunto di questo tipo di illuminazione; se uso il contagocce del WB su una parete bianca ad esempio, la scena si "fredda" troppo.. Se uso il WB Automatico della macchina, mi risulta eccessivamente caldo; forse con poca luce la macchina non riesce a regolare perfettamente il bianco.. Dai "fotografoni", consigliatemi.... Gilberto.. |
8 U L T I M E R I S P O S T E (Le più recenti in alto) |
Enrico |
Posted - 02/01/2009 : 12:58:11 Grazie Mauro per la precisazione e per l'apprezzamento! In effetti pensando da fotografo spesso mi "dimentico" dell'intento assoluto.
E' pur vero che questo intento esclude completamente l'adattamento cromatico, percui è una situazione che in fase di ripresa difficilmente trova applicazione. Se invece si passa nel settore della "riproduzione", allora come sappiamo l'intento assoluto in alcuni casi può trovare applicazione.
Grazie anche ad Andrea per l'intervento, e auguroni per la febbre!
Ciao Enrico |
boscarol |
Posted - 30/12/2008 : 22:59:33 Citazione: Postato da Enrico
sappiamo che i profili ICC compensano per l'adattamento alla luminanza ed alla crominanza, e la condizione base è che l'osservatore sia sempre in condizioni di adattamento completo.
Ben detto Enrico, eccellente spiegazione.
Forse c'è un'unica cosa da aggiungere e cioè che, in realtà, le specifiche ICC prevedono anche che l'osservatore sia non adattato, e lo fanno mediante l'intento di rendering colorimetrico assoluto.
E' anche vero però che nessun Raw converter applica un intento colorimetrico assoluto, ma sempre un colorimetrico relativo, che porta il bianco indicato dall'utente in un bianco standard (e poi c'è la compensazione monitor anch'essa relativa).
Citazione: Se però l'intento "artistico" è quello di riprodurre almeno in parte la colorazione della sorgente luminosa (es il "caldo" di una lampadina) non possiamo fare altro che agire manualmente sul comando <temperatura>, in modo da "sporcare" anche l'asse del grigio. Questa operazione è da ritenersi appunto "artistica" senza più una stretta relazione colorimetrica.
Perfetto, non avrei saputo dirlo meglio.
Ciao, grazie.
Mauro
|
andre_ |
Posted - 30/12/2008 : 22:06:36 Citazione: Postato da Enrico
- scattiamo una foto mentre siamo in condizioni di non completo adattamento. In questo caso anche un profilo fotocamera ad hoc non può consentirci di riprodurre i colori della scena così come li avevamo percepiti.
Probabilmente questo caso è molto più frequente di quanto si immagini. Pensiamo ad ogni volta che guardiamo fuori dalla finestra di sera, quindi passando dalla luce delle lmpadine ad incandescenza di casa alla luce dei lampioni. Gialla (e lì c'è una dominante, non più solamente una differenza di temperatura). Oppure l'atmosfera che si vuole ricreare è data dalla presenza di due sorgenti a temperature molto differenti. In quel caso la percezione che abbiamo della scena è "viziata" da un qualcosa che nella foto non appare, ma nella realtà contribuisce molto intensamente a creare "l'immagine".
Non è altro che il motivo per cui non può esistere un "metodo standard" per ricreare l'atmosfera, ma deve necessariamente essere frutto di una scelta artistica e nient'altro.
La colorimetria in quel caso ci viene in aiuto non tanto per assegnare dei numeri (o delle correzioni), ma perchè ci permete di visualizzare il risultato esattamente come verrà riprodotto in stampa, e quindi è indispensabile per dosare l'effetto (artistico) cercato.
My two cent, e con 39 di febbre non risco a dare di più. Buon capodanno, voi che festeggerete! a_
www.andre-photo.org |
Enrico |
Posted - 30/12/2008 : 21:55:38 Beh, sappiamo che i profili ICC compensano per l'adattamento alla luminanza ed alla crominanza, e la condizione base è che l'osservatore sia sempre in condizioni di adattamento completo.
Allora i casi sono due:
- scattiamo una foto mentre siamo in condizioni di non completo adattamento. In questo caso anche un profilo fotocamera ad hoc non può consentirci di riprodurre i colori della scena così come li avevamo percepiti.
- abbiamo scattato una foto in condizioni di pieno adattamento. In questo caso possiamo certamente effettuare una corretta conversione. Il bianco sorgente (scena) viene portato sul bianco destinazione (monitor). Se però l'intento "artistico" è quello di riprodurre almeno in parte la colorazione della sorgente luminosa (es il "caldo" di una lampadina) non possiamo fare altro che agire manualmente sul comando <temperatura>, in modo da "sporcare" anche l'asse del grigio. Questa operazione è da ritenersi appunto "artistica" senza più una stretta relazione colorimetrica.
Ciao Enrico |
gipsi |
Posted - 30/12/2008 : 10:45:28 Mhhhhh.....Come pensavo, non esiste un metodo preciso.. Thanks a tutti... |
Enrico |
Posted - 27/12/2008 : 10:36:04 Se l'intento è quello di informare attraverso l'immagine anche sul tipo di illuminante che schiariva la scena, allora è preferibile non eseguire perfettamente il bilanciamento del bianco.
Per l'illuminante A ad esempio è possibile eseguire il classico bilanciamento su cartoncino grigio stabile, poi all'interno dl RAW converter incrementare manualmente la temperatura (scostamento giallo/blu) di 3/400 Kelvin (a seconda del gusto).
Ciao Enrico |
nikarlo |
Posted - 26/12/2008 : 22:51:27 io faccio "a mano" fermandomi dove mi piace di più. Però per certi illuminanti è meglio fare un profilo col la 21 tacche. Ho risolto con un profilo la resa più neutra delle foto scattate con le luci al sodio
Ciao, Carlo
www.carlonicolucci.com |
gialandra |
Posted - 26/12/2008 : 20:15:51 Io userei il contagocce e poi rifinirei a mano.
Marco |
|
|