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I N I Z I O    T O P I C
glacort Posted - 19/11/2008 : 13:30:06
C'è qualcuno che ce l'ha e mi può dare suggerimenti ?

In particolare ho letto da qualche parte che bisogna registrare il prodotto per poterlo usare e che c'è un limite a quante istallazioni si possono fare.

Grazie


GLC
26   U L T I M E    R I S P O S T E    (Le più recenti in alto)
alma Posted - 24/11/2008 : 14:35:00
Salve,
vorrei aggiungere che ho acquistato il colormunki anch'io (uno degli esemplari fiera). I profili eseguiti sulla mia b9180 sono più che buoni, migliori degli originali forniti da HP, a patto però di ottimizzarli almeno un paio di volte con stampe magari che mettono a prova i mezzitoni o le ombre. Secondo me è un'idea furba l'ottimizzazione iterativa di un profilo. Permette infatti di individuare le possibili lacune da una stampa e di migliorare il profilo per quei toni di cui non si è soddisfatti. Ragionando così ho ottenuto degli ottimi profili. Posso capire che non è la strada assoluta e che strumenti ben più costosi come il Barbieri di Alberto sicuramente fanno meglio... ma funziona perchè è ad un costo contenuto e i risultati sono gradevoli. In fondo ciò che veramente conta in fotografia è IL RISULTATO FINALE... o forse no?
Per quanto riguarda le 3 installazioni permesse, basta eseguire una registrazione ad un qualsiasi fotoclub (chi non ne ha uno?) e le installazioni permesse diventano infinite!
Io voto quindi a favore colormunki... lo uso con ottimi risultati.
Al link www.northlight-images.co.uk/article_pages/bw_printing/bw_print_colormunki.html
si può trovare un tutorial su come utilizzare il colormunki per il bianconero.
Saluti a tutti
Enrico Posted - 24/11/2008 : 14:04:12
No,
non credo che tornerò a fare test del genere, e non perchè mi ritengo un "purista".

Cerco i risultati lavorando sull'accuratezza delle calibrazioni e dei profili. In fase di stampa è il COLOR MANAGEMENT che deve lavorare per me, non devo farlo io con la COLOR CORRECTION.
Se l'illuminante con il quale osserverò le stampe non è il D50, allora fornirò al profilatore la misura dell'emissione spettrale in modo da effettuare un corretto calcolo di adattamento cromatico.

Certamente, esistono altri adattamenti (es: adatt. locale) ai quali i profili ICC non forniscono risposte, ma sicuramente la soluzione non si trova con due/tre grossolane regolazioni all'interno di un driver....

Ciao
Enrico
glacort Posted - 24/11/2008 : 13:36:03
Ti ringrazio e sono assolutamente daccordo con te sul piano del rigore, l'avevo premesso. Lo so che Photoshop offre ben altre possibilità e che il mio sistema non vale col monitor, anche se ... qualche volta, la tentazione è grande ...

Però avere un'opzione in più può essere utile per un "quick fix".

Resta il fatto che le leggi della fisica (non sono un gran fotografo ma in fisica me la cavo) non consentono alla luce emessa dal monitor e a quella riflessa dalla carta di avere identiche caratteristiche, senza parlare della cisiddetta luce "naturale" : non l'hanno ancora fatta una lampada che abbia lo stesso identico spettro emesso dal sole (e poi: dal sole in cielo tutto sereno ?, con qualche nuvola ? quante ? etc). Ho da poco la Grafilite, meglio di prima, ma un filo freddina ... da vecchio di camera oscura la correggerei col filtrino più leggero di magenta e un cin cin di giallo ... ho finito col lasciare accesa anche quella ad incandescenza da ingranditore, così i puristi inorridiscono anche di più.

Ammetto di non essere assolutamente un esperto in color management e ci può essere in pratica, nella sovrapposizione del driver sul profilo, qualcosa che non va. Perciò: perchè non sprechi qualche foglio, provi e mi fai sapere ?


GLC
Enrico Posted - 24/11/2008 : 12:20:44
Due osservazioni:

1- si tratta di un metodo veramente poco ortodosso, che esula dalla logica del color management.
Pensa se tu adottassi lo stesso principio nel passaggio file/monitor...("queste foto sono un po'scure, allora alzo la luminosità del monitor!!)
Ovviamente vale il principio che ognuno ha la libertà di "interpretare" le regole un po' come vuole, specie quando di "lavori in proprio".

2- Volendo comuqnue utilizzare quel sistema, trovo MOLTO limitativo utilizzare i pochi controlli del driver al posto dei potenti comandi di Photoshop.

Ciao
Enrico
glacort Posted - 23/11/2008 : 23:06:07
Enrico:

"non mi piace" forse è troppo: monitor e stampante sono profilati ma voglio qualcosa (in genere poco) di diverso, senza dover rielaborare l'immagine.

In conclusione col secondo metodo ho più libertà d'azione, senza dover intervenire sull'immagine.

GLC
boscarol Posted - 23/11/2008 : 19:52:22
Citazione:
Postato da glacort
A questo punto prendo una foto e la stampo due volte: una col profilo ottenuto con la procedura "corretta" (niente regolazione colore nel driver) ed una col nuiovo profilo e regolazioni del driver come sopra: "regolazione colore", gamma 1,8 "standard Epson" e cursori a zero. Le due foto sono identiche.


Era da aspettarselo.

La conversione colore è per definizione l'operazione che mantiene i colori uguali all'originale.

Ciao.

Mauro


Enrico Posted - 23/11/2008 : 19:27:02
Citazione:
Postato da glacort

Eccomi ancora, sembra che l'argomento susciti interesse.
.....
Ora se mi gira, uso il secondo profilo col driver attivo e, se la stampa non mi piace, posso aggiungere quel pizzico di magenta o toglire un po' di contrasto, o aumentare la saturazione etc ...



Domanda:
perchè "la stampa non ti piace" ?

E' l'immagine che non va, oppure è la resa su carta che non ti piace?

Ciao
Enrico
glacort Posted - 23/11/2008 : 17:18:02
Eccomi ancora, sembra che l'argomento susciti interesse.

Il monitor emette luce propria e ha una gamma di luminosità, e quindi di contrasto, che non si può riscontrare su nessuna carta. La carta ifatti riflette la luce incidente che ci mandiamo noi (e spesso non è la luce ideale). Credo perciò che una vera assoluta corrispondenza monitor/carta non si possa mai ottenere.

Poi, come notato più volte negli interventi quì sopra, ci sono cambiamenti nel tempo, cartucce con resa appena diversa etc. Non solo, ma sarà capitato a tutti che una stampa, profilo o no, manchi (per il nostro gusto) di un pizzico di contrasto o sia un po' fredda o viceversa o altro.

Visto che mi piace sperimentare ho fatto quello che non si deve mai fare (e perchè poi ? in amore e in fotografia tutto è permesso): usare il driver della stampante "sopra" il profilo, creando prima un profilo "ad hoc".

Il Munki richiede la stampa e la misurazione di un primo target, si deve poi stampare e misurare un secondo target, dopo di che il Munki genera il profilo.

Io ho fatto così:

Stampo il primo target Munki usando il driver Epson con "regolazione colore", gamma 1,8, "standard Epson" e tutti i cursori a zero. Il target viene fuori (logico !) assai diverso da quello che si ottiene ceccando "nessuna regolazione colore" nel driver della stampante.

Misuro e stampo il secondo target sempre con le stesse impostazioni, viene fuori una palette di colori che all'occhiometro è già molto simile ai secondi target prodotti normalmente dal Munki. Dopo misurazione il Munki calcola il profilo che salvo con un nome ad hoc.

A questo punto prendo una foto e la stampo due volte: una col profilo ottenuto con la procedura "corretta" (niente regolazione colore nel driver) ed una col nuiovo profilo e regolazioni del driver come sopra: "regolazione colore", gamma 1,8 "standard Epson" e cursori a zero. Le due foto sono identiche.

Ora se mi gira, uso il secondo profilo col driver attivo e, se la stampa non mi piace, posso aggiungere quel pizzico di magenta o toglire un po' di contrasto, o aumentare la saturazione etc ...

GLC
Enrico Posted - 23/11/2008 : 10:15:35
Citazione:
Postato da VitOne
Il mio parere è che si tratta del prodotto più economico (in particolare adesso che si trova a meno di 400 euro) per la calibrazione di tutto "l'ambiente di lavoro" ma non per questo si tratta di un prodotto scarso.



Lungi da me affibbiare etichette di "scarso", specie se il prodotto ha alle spalle una società come X-rite che nel settore non è certamente l'ultima arrivata.
Lungi da me anche sconsigliare in generale i prodotti che rendono possibile il color managemenmt di livello casalingo/piccolo studio.

Siamo d'accordo però nell'affermare che una scala di valori esiste e bisogna tenerne conto in funzione delle necessità.

ps:
fermo restando il problema del tempo che manca, è sempre un piacere scambiare idee su questi temi con i nostri amici del forum.
Con post come questi si contribuisce a creare qualità in questo settore dove ancora vige in tanti casi qualcosa di simile alla "stregoneria".
Grazie per il tuo prezioso contributo.

Ciao
Enrico
VitOne Posted - 23/11/2008 : 00:05:21
Citazione:

Certo che ha senso.
Proprio perchè le variabili in gioco sono tante e molto complesse, servirebbe una caratterizzazione molto accurata della stampante (misurare tantissime patches) con la quale un OTTIMO algoritmo di profilazione dovrebbe fornire una tabella dell'intento percettivo che fornisca risultati di un certo livello.
E credimi che i "problemini" che saltano fuori sono tanti, molti dei quali anche un po' "subdoli".

Se i passaggi file/video/stampa fossero banali, forse varrebbe il principio di poter risparmiare sulla creazione dei profili.

Comunque sia, l'importante è come dicevi tu trovare l'equilibrio per la propria attività.

ps: anche io ho un "misero" eye-one + software di corredo (oppure Argyll) che utilizzo per certi tipi di stampe, e posso dire che per me rappresenta il punto di equilibrio.
Però prima di consigliare questa soluzione cerco di capire le reali necessità (e possibilità) del cliente/amico/ecc., perchè non posso assolutamente copiare il MIO punto di equilibro su situazioni diverse...
... si va dal consiglio della stampa all'ipermercato fino a... non ci metto un limite!

Ciao
Enrico



Enrico prima di tutto ti ringrazio della disponibilità perché non è da tutti mettersi a parlare con calma e cortesia con persone che ne sanno palesemente di meno. Sono veramente molto contento di questo forum e delle persone come te che lo frequentano.

Sono assolutamente d'accordo con quello che hai detto e tengo a precisare solamente che anche io ovviamente prima di consigliare il ColorMunki ho valutato le esigenze della persona con cui interloquivo. Il mio parere è che si tratta del prodotto più economico (in particolare adesso che si trova a meno di 400 euro) per la calibrazione di tutto "l'ambiente di lavoro" ma non per questo si tratta di un prodotto scarso. Garantisce risultati adeguati a chi desidera avere una buona fedeltà cromatica tra schermo e stampante senza tuttavia avere una precisione elevata e senza avere tutta una serie di funzioni che per alcuni sono molto utili. Il software è infatti molto scarno ed essenziale, e questo non è necessariamente un male. Il software in dotazione segue la filosofia del prodotto: equilibrio tra costo e prestazioni con un occhio di rigurado alla semplicità e alla velocità.
Enrico Posted - 22/11/2008 : 19:01:22
Citazione:
Postato da VitOne
Altro punto: il profilo è perfetto ma il gamut della stampante è diverso da quello del monitor, quindi una corrispondeza assoluta è in ogni caso praticamente impossibile da raggiugere. Se ho un monitor da 5000€ allora va bene, mi prendo anche il calbiratore da 5000€, così come la stampante da 5000€. Ma se ho un monitor da 1000€ ha veramente senso una calbirazione tanto precisa?



Certo che ha senso.
Proprio perchè le variabili in gioco sono tante e molto complesse, servirebbe una caratterizzazione molto accurata della stampante (misurare tantissime patches) con la quale un OTTIMO algoritmo di profilazione dovrebbe fornire una tabella dell'intento percettivo che fornisca risultati di un certo livello.
E credimi che i "problemini" che saltano fuori sono tanti, molti dei quali anche un po' "subdoli".

Se i passaggi file/video/stampa fossero banali, forse varrebbe il principio di poter risparmiare sulla creazione dei profili.

Comunque sia, l'importante è come dicevi tu trovare l'equilibrio per la propria attività.

ps: anche io ho un "misero" eye-one + software di corredo (oppure Argyll) che utilizzo per certi tipi di stampe, e posso dire che per me rappresenta il punto di equilibrio.
Però prima di consigliare questa soluzione cerco di capire le reali necessità (e possibilità) del cliente/amico/ecc., perchè non posso assolutamente copiare il MIO punto di equilibro su situazioni diverse...
... si va dal consiglio della stampa all'ipermercato fino a... non ci metto un limite!

Ciao
Enrico
Enrico Posted - 22/11/2008 : 18:41:23
Citazione:
Postato da VitOne
Spero di essere stato chiaro, io del ColorMunki sono contento e tutti quelli a cui l'ho consigliato e l'hanno preso sono rimasti colpiti per semplicità e bontà dei risultati.
Per adesso non sento il bisogno di nulla di più.



Eccome! Chiarissimo!
Ed è esattamente ciò che avevo scritto: "se sei felice dei risultati, va benissimo così".
Cosa potrebbe servire di più?

Ciao
Enrico
Enrico Posted - 22/11/2008 : 18:30:48
Citazione:
Postato da fabio maione

Enrico, la tua risposta significa che "l'appassionato non professionista.....



Certamente Fabio,
potrebbe essere una possibile lettura.

D'altronde nell'equazione di deve inserire il proprio interesse per la stampa in genrale e per quella "fine-art" in particolare. Per tutti questi motivi ognuno deve cercare il proprio equilibrio che poi deve fare i conti (eccome) con il lato economico (altra variabile, giusto?).

Ciao
Enrico
VitOne Posted - 22/11/2008 : 16:35:21
Citazione:
Postato da Enrico

Citazione:
Postato da VitOne

Io personalmente, dal basso della mia inesperienza, sono soddisfatto dell'acquisto e credo che i profili siano molto meglio di quelli forniti in dotazione con la stampante anche usando inchiostri e carte del produttore.



Non è esatto, si dovrebbe scindere il problema in due : "buon profilo" e "profilo ad hoc".

Con il ColorMunki si fanno sicuramente "profili ad hoc" ma non necessariamente "buoni profili" (fermo restando che comunque si può essere soddisfatti del prodotto, ovviamente!)

I profili canned (specie quelli per macchine pro) sono sicuramente "buoni profili" (Epson per i suoi canned utilizza sicuramente tecnologie e target molto evoluti !!) ma non "ad hoc" per la nostra specifica macchina da stampa.

I profili creati con un Barbieri (o comunque spettrofotemtri professionali) e target che permettono caratterizzazioni eccellenti sono sia "buoni profili" che "profili ad hoc", e dunque rappresentano la miglior soluzione per la stampante in uso.

Ciao
Enrico



Ciao Enrico. La mia esperienza resta valida, i profili forniti dal produttore, nel mio caso e per la mia macchina, sono sicuramente inferiori a quelli creati dal ColorMunki. Il motivo è che guardando la stampa e guardando il monitor mi sono accorto di una maggiore corrispondenza dei colori ed il nero mi è sembrato più pieno.

Il grandissimo problema che ci si trova ad affrontare oggi è che ogni coppia carta/inchiostro richiede una calibrazione per rendere al meglio. Basta stampare la stessa foto prima e dopo la calibrazione per verificare, anche se molti produttori di carte danno qualche profilo spesso non si rivela adeguato agli inchiostri anche originali. Se poi parliamo di inchisotri compatibili la situazione si fa drammatica senza calibrazione.

Per una persona che usa sempre lo stesso dispositivo e calibra carta e cartuccie e usa sempre quelle allora una calibrazione professionale può bastare. Anche se pure qui si può discutere, per il problema dei depositi e non solo.

Per un utente come me che prova diverse carte e a volte cambia anche inchisotri pensare di far creare di volta in volta un profilo sarebbe una pazzia, economica e in termini di tempo.

Sono ben conscio dei limiti del ColorMunki e degli strumenti di calibrazione "amatoriale", però per quello che mi rigurada i risultati sono soddisfacenti. Mi perdo sicuramente qualcosa, ma ho sempre, con qualsiasi carta ed inchiostro, una corrispondeza tra video e stampa adeguata a quello che mi serve.

Biosogna certamente interrogarsi su quali siano le effettive esigenze: per me è importante, per esempio, che l'incarnato venga riprodotto in modo naturale. Quello che vedo a video e sulla carta, dopo l'acquisto del ColorMunki, finalmente corrisponde. Prima vedevo spesso dominanti blu o gialle, anche con ink e carta originale. Adesso finalmente sono contento di quello che vedo.

Un aspetto da non sottovalutare poi è che io cerco una qualità adeguata al resto della mia attrezzatura e della necessità del cliente. Ci siamo chiesti quanto è utile un profilo incredibilmente preciso se poi la stampa viene guardata (come succede praticamente per tutti i miei clienti) con una luce assolutamente non adatta? Altro punto: il profilo è perfetto ma il gamut della stampante è diverso da quello del monitor, quindi una corrispondeza assoluta è in ogni caso praticamente impossibile da raggiugere. Se ho un monitor da 5000€ allora va bene, mi prendo anche il calbiratore da 5000€, così come la stampante da 5000€. Ma se ho un monitor da 1000€ ha veramente senso una calbirazione tanto precisa? Io personalmente mi sono risposto che è il caso di trovare un equilibrio tra i vari punti della mia "catena dell'immagine", ovviamente in base a quanto posso spendere.

Spero di essere stato chiaro, io del ColorMunki sono contento e tutti quelli a cui l'ho consigliato e l'hanno preso sono rimasti colpiti per semplicità e bontà dei risultati. Per adesso non sento il bisogno di nulla di più.
fabio maione Posted - 22/11/2008 : 16:10:53
Enrico, la tua risposta, significa che "l'appassionato non professionista, magari alla presa con cartucce da 13 ml che occorre così spesso sostituire" non può fare altro che cercare di spremere al meglio le risorse della sua stampante A3+ avvalendosi, se volenteroso, di un Colormunki o di un Datacolor, tenendo presente i limiti del tutto; e, quindi, essere felice delle proprie stampe.
Ma significa anche che quell'appassionato potrebbe rinunciare a qualcosa d'altro (magari alla sostituzione della reflex o ad una settimana di vacanze) ed acquistare un ipf Canon, munito di palettoni mescola ink e dotato nativamente di una stabilità superiore ad Epson, stampando a 16 bit col suo plugin e con profilo Barbieri (da rinnovare 1 o 2 volte l'anno); e, quindi, essere felice delle proprie stampe.
Beh! Poi c'è sempre la possibilità di far stampare le proprie foto ad un professionista, ed essere felice delle stampe fatte da un altro (accadeva anche in era non digitale).
Ciao, Fabio.
Enrico Posted - 22/11/2008 : 13:32:08
La mia risposta è "siate felici delle vostre stampe" !!

Proprio così. E non potrebbe essere diversamente.

Il mio intervento voleva solo ribadire la chiara distinzione tra i due concetti. L'importante come sempre è conoscere i limiti degli strumenti che utilizziamo e decidere caso per caso qual'è il compromesso migliore.

Tra i limiti, purtroppo, c'è anche il problema del deposito dei pigmenti, che riguarda soprattutto le stampanti con cartucce fissate sullo chassis (non tutte!).
E' un problema del quale pochi parlano (tantomeno le case costruttrici!) ma che rendono la vita davvero dificile: se è vero che un buon profilo in queste condizioni perde facilmente validità, si può pensare che rifare tutte le volte il profilo sia una soluzione percorribile?
Mah...

Ciao
Enrico
fabio maione Posted - 22/11/2008 : 12:41:00
Giusto Enrico! e mi pare che in sostanza abbiamo detto le stsse cose.
Il problema, però, sta nelle priorità da perseguire.
Il cambio di qualche cartuccia o anche del lotto di carta (io ho verificato anche questo), o un periodo di inattività della stampante (vedi formazione di depositi), rendono i "buoni profili", quelli professionalmente realizzati, poco coerenti; il profilo "ad hoc", ottenuto con Colormunki o Datacolor, se costantemente aggiornato può porre rimedio, ma tuttavia non sarà mai un "buon profilo", almeno in termini di rigorosa corrispondenza.
Cosa deve fare, allora, un appassionato non professionista, magari alla presa con cartucce da 13 ml che occorre così spesso sostituire?
Mi piacerebbe conoscere la tua risposta.

Ciao, Fabio
Enrico Posted - 22/11/2008 : 09:33:44
Citazione:
Postato da VitOne

Io personalmente, dal basso della mia inesperienza, sono soddisfatto dell'acquisto e credo che i profili siano molto meglio di quelli forniti in dotazione con la stampante anche usando inchiostri e carte del produttore.



Non è esatto, si dovrebbe scindere il problema in due : "buon profilo" e "profilo ad hoc".

Con il ColorMunki si fanno sicuramente "profili ad hoc" ma non necessariamente "buoni profili" (fermo restando che comunque si può essere soddisfatti del prodotto, ovviamente!)

I profili canned (specie quelli per macchine pro) sono sicuramente "buoni profili" (Epson per i suoi canned utilizza sicuramente tecnologie e target molto evoluti !!) ma non "ad hoc" per la nostra specifica macchina da stampa.

I profili creati con un Barbieri (o comunque spettrofotemtri professionali) e target che permettono caratterizzazioni eccellenti sono sia "buoni profili" che "profili ad hoc", e dunque rappresentano la miglior soluzione per la stampante in uso.

Ciao
Enrico
Massimo Posted - 22/11/2008 : 01:20:38
Ho scoperto che il limite dei 3 computer e' finto, infatti non il software non rompe le scatole di essere collegato a internet per fare la verifica di quante macchine si sono calibrate. Per la cronaca ci ho gia' calibrato il monitor di 5 computer.......

ciao
Massimo
glacort Posted - 21/11/2008 : 18:42:55
Son qua dopo aver fatte molte prove e consumato tanta, ma tanta, buona carta A4.

Ho comprato il Munki proprio per sperimentare, e poi uso molte stampanti e molti tipi di carta. (da Aproma ne hanno ancora qualcuno scontato a circa 380 euro IVA compresa, dicono di rientro da fiere: il mio era imballato perfetto).

Confermo che i profili di Alberto vanno meglio, soprattutto per i toni più scuri come il marrone, il rosso mattone, il viola scuro e lì d'intorno, ma bisogna mettersi d'impegno per vedere la differenza. Pensavo anche, come nota Fabio, che col tempo, l'uso della stampante e il cambio di cartucce si deve aggiornare il profilo ...

Difficile da giudicare la calibrazione del monitor rispetto a quella dello Spyder2Express, ma l'occhiometro è contento.

Per la Stampa, detto quanto sopra, sono soddisfatto, ma per avere i migliori risultati non bastano le due stampe e relative misure iniziali: una volta ottenuto il profilo bisogna "ottimizzarlo" caricando una foto, stampare le strisce fatte dal Munki con i colori della foto etc... Io l'ho fatto due volte per ogni combinazione carta-stampante: una foto ritratto (per i toni della pelle) e un panorama al sole (per il verde degli alberi e il marrone dei tronchi etc).

Bisogna avere pazienza e lasciare asciugare bene i target di prova, con i Dye meglio una mezz'ora che i dieci minuti indicati dal Munki, ma anche con i pigmenti è meglio non aver fretta.

Mi disturba il limite di 3 PC: io ho un portatile, un fisso a casa e uno in ufficio ... già fanno 3.

Per il momento non mi serve, ma spero che Xrite consenta altre istallazioni su richiesta, i computer non sono eterni, i sistemi operativi si aggiornano, ogni tanto si deve riformattare etc...

GLC
VitOne Posted - 21/11/2008 : 11:02:55
ColorMunki non credo abbia la pretesa di competere con uno strumento che costa 10 volte di più . Io personalmente, dal basso della mia inesperienza, sono soddisfatto dell'acquisto e credo che i profili siano molto meglio di quelli forniti in dotazione con la stampante anche usando inchiostri e carte del produttore.

Il ColorMunki ha un interfaccia che contiene pochissime informazioni e sembra gestire male alcuni tipi di carta trattate con determinate sbiancanti che non riesce a vedere, ma francamente non ho mai notato dominanti nelle stampe per questo motivo, anzi, paragonando una carta "molto" gialla ad una "molto" blu (entrambe fotografiche economiche senza pretese) la stampa mi sembra indentica.
fabio maione Posted - 21/11/2008 : 10:42:42
Per forza che vanno meglio i profili di Alberto; col prezzo del suo Barbieri ci compri un bel po' di colormunki. E poi lui usa un target parecchio più complesso.
D'altra parte anche i profili per stampanti hanno una durata limitata nel tempo. Ad es. dopo aver cambiato ormai diverse cartucce della mia stampante il profilo Barbieri che usavo per la Schoeller Glacier non va più bene come all'inizio.
Con Colormunki (che non ho mai usato) penso e spero che comunque tu abbia risultati dignitosi e migliori che con i profili canned.
Facci sapere.
Ciao, Fabio
glacort Posted - 20/11/2008 : 20:20:57
Con CS3 i profili del Munki funzionano, ma quelli di Alberto vanno meglio.

GLC
glacort Posted - 20/11/2008 : 14:44:14
Fatto:

la calibrazione del monitor: ok, era già calibrato con sSpyder Express 2 ma ad occhio quella del Munki è migliore: maggiori sfumature, migliori i mezzi toni

stampa: prima stampa, misura, seconda stampa, rimisura, creazione profilo, tutto sembra OK ma, stampando on Picture Windows Pro 4 (per fatto personale con CS) mi viene un bel A4 tutto nero uniforme e profondo, bellissimo, mai visto un nero così, ma la foto non c'è.

Sono sicuro di aver fatto tutto giusto, con altri profili PWP mi funziona, noto solo una cosa: i profili stampa del Munki sono di circa 2300 KB, gli altri non superano i 1020. Adesso reinstallo una vecchia copia (roba regolare comprata !) di CS3 e torno sull'argomento.

Chio nel frattempo ne sa qualcosa ....

GLC
glacort Posted - 19/11/2008 : 20:53:23
Grazie, provo.

GLC
ebormax Posted - 19/11/2008 : 18:57:05
Salve, hai fatto, secondo me un ottimo acquisto. Il colormunki ha un numero di serie che va registrato e può essere usato su tre diversi pc. Il dischetto di istallazione non installa il software ma si collega al sito da dove scarica ed istalla l'ultima versione, da poco disponibile. A mio avviso funziona bene ad un costo ragionevole, il software è semplice da usare e ti guida passo per passo.La registrazione confermata via email ti consente di scaricarti delle librerie pantone per il colorpicker con il quale puoi identificare punti colore e creare delle tue palette.

ebormax

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