I N I Z I O T O P I C |
mi8 |
Posted - 10/10/2008 : 12:01:07 Devo fare delle stampe 50x70 con un durst lambda 130.Le foto sono da d300 senza crop. Il tecnico del lab. mi ha dato queste indicazioni telefoniche:
Stampa a colori: 200ppi interpolati 50x70, convertire in Loro profilo colore lambda-pro e correggere eventuali dominanti o inalzamenti della luminosità, portare a 8bit e salvare in eps.
Stampa bianco e nero: come quella a colori ma, non convertire nel profilo lambda e quindi nessuna correzione dominanti o luminosità.
Per il colore mi sembra tutto ok, ma per il bianco e nero??? senza profilo?? E ancora, qualcuno ha esperienza di stampe lambda b/n, vengono bene?? Io volevo stamparle a 400 ppi, ma il tecnico mi ha detto che vengono peggio causa interpolazione.....bho, io le ho interpolate con cs3 bicubico morbido e mi sembrano molto buone a 400, mi è bastato mascherare con nik sharpner 3.0(che ho trovato ottimo). Chiedo consigli a chi ha esperienza in merito...prima che combini un disastro..sono 40 stampe!!!! Grazie |
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undavide |
Posted - 19/10/2008 : 23:24:15 Citazione: Postato da andrea_photo p.s. in Francia so che ci sono laboratori che stampano con un sistema analogo alla lambda... credo la macchina si chiami lightjet, su carta bianco e nero... ma non ho mai provato
LightJet è una macchina distribuita anche in Italia dalla Océ, la testa di stampa è laser ma il meccanismo di caricamento della carta è diverso (Lambda va a rullo, Océ carica la carta in una specie di vasca concava: il che si traduce nel fatto che con LightJet hai una limitazione sulla lunghezza massima di una stampa). Può essere che alcuni la usino con una carta BN, ma è indifferente rispetto al tipo di macchina. BTW a Milano ce n'è una banda 180, credo l'unica in Italia. Ciao,
Davide |
oraw |
Posted - 14/10/2008 : 21:00:11 Dopo aver rotto le scatole tante e tante volte al mio fotolab da un anno e mezzo a questa parte mi fanno dei bn accettabili (prima tendevano al magenta o al verdino bleah!!) devo anche dire che oltre alla loro esperienza e alle richieste del cliente forse ha inciso anche il cambio del supporto: ora stampano su fuji crystal archive anzichè su kodak endura. Per quel che riguarda la densità dpi penso abbiano ragione a dirti di non eccedere la densità di stampa massima supportata dalla stampante (di solito 300dpi) perchè la ricampionatura farebbe perdere qualità alle stampe. Inutile dire che se devo partecipare a concorsi importanti preferisco farmi stampare le foto da Alberto....è una garanzia!!
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andrea_photo |
Posted - 13/10/2008 : 15:03:47 ciao, io in passato mi sono fatto stampare più volte il bianco e nero dal laboratorio da cui mi servo abitualmente (1 dei più grandi del nord Italia) con risultati normalmente terribili, ho provato anche un prodotto che loro chiamano "fine art" e sebbene fosse finalmente bianco e nero, i grigi ed il contrasto risultavano completamente sballati ed inaccettabili; la stampa lambda è indubbiamente più economica rispetto a quella ai pigmenti, ma se hai bisogno, come immagino, di qualità, allora non vedo alternativa.
p.s. in Francia so che ci sono laboratori che stampano con un sistema analogo alla lambda... credo la macchina si chiami lightjet, su carta bianco e nero... ma non ho mai provato
andrea www.myspace.com/andrea_photo |
nikarlo |
Posted - 11/10/2008 : 23:15:29 Concordo con quanto detto da Maestrale, specialmente per l'ultima frase
Ciao, Carlo
www.carlonicolucci.com |
mi8 |
Posted - 10/10/2008 : 15:22:43 ...ti ringrazio, hai confermato diversi miei sospetti....credo proprio che per il b/n passeremo ai pigmenti...costi quello che costi 1000 grazie |
Maestrale |
Posted - 10/10/2008 : 14:39:13 Ho lavorato a lungo in un fotolaboratorio che stampava lambda e ne ho viste un po' di tutti i colori...
il miglior consiglio che mi sento di darti è quello di essere lì presente quando escono le prime prove di stampa, per coordinarti "in diretta" con gli operatori al monitor e alla macchina. Si tratta ovviamente di una bella spesa in più (soprattutto se abiti lontano) ma anche di una garanzia non da poco.
Il bianconero su carta colore è sempre critico: per un'importante fotoreporter dell'agenzia VII avevamo stampato delle prove di stampa ottime, approvate dal cliente, ma negli ingrandimenti veniva fuori il magenta: un incubo, mille calibrazioni del grigio e dopo un po' saltava fuori quella dominante... sviluppi freschi e tutto funzionante a dovere. Logicamente una volta che il cliente ha approvato i provini (stampe di piccolo formato/striscioline in piena risoluzione) le rogne deve vedersele il laboratorio, come facemmo noi buttando via metri di carta prima di risolvere...
Se non puoi andare lì di persona fatti spedire le prove di stampa piccole e annotaci sopra dettagliatamente le correzioni che vorresti, poi rimandagliele...
I 400 dpi possono fare la differenza quando la risoluzione "nativa" dei files al formato di stampa è effettivamente alta (vedi stitching o scansioni grosse da medio/grande formato), ma sinceramente non credo che troverai sostanziali differenze stampando a 200 dpi dei files comunque già "pompati", se non nel prezzo, sicuramente superiore (aumentano i tempi di rippaggio e stampa).
Per il bianconero, ti consiglio di elaborartelo da solo (channel mixer e compagnia bella) e consegnarlo comunque in RGB monocromatico, decideranno loro come mandare il file in stampa (RGB lambda o GrayScale).
Non prendere però le mie informazioni come oro colato, difficilmente un operatore oberato di lavoro ha il tempo per dominare totalmente tutte le variabili e combinazioni (che sono tante). Resta valido il consiglio di provinare tutto e scriverci sopra le correzioni.
Claudio |
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