I N I Z I O T O P I C |
Robirat |
Posted - 23/07/2008 : 15:52:39 Ogni volta che vado ad un corso di gestione del colore mi tornano sempre mille dubbi sugli intenti. Vedo che il buon Boscarol ci segue, magari potrà chiarirmi anche lui le idee. ieri sera in vena di buttare via inchiostro e carta, ho fatto delle prove. stessa fotografia a colori stessa carta la prima stampa con intento percettivo e senza compensazione del punto di nero. profilo icc della carta per la mia stampante, foto migliore, no alta velocità. La seconda prova con colorimetrico relativo e compensazione del punto del nero, stessa carta e caratteristiche Le foto sono identiche, quanto meno ad occhio nudo con attenta analisi. La mia domanda ora è questa. dipende dal gamut colore che avevo nella foto ? Pardon mi sono espressa male, per gamut non intendo lo spazio colore associato alla mia foto , che è AdobeRGB, ma bensì le coordinate dei colori presenti nel mio scatto. Questo perchè lo dico? Perchè se i due intenti non hanno subito necessarie modifiche del gamut, forse i colori presenti nel mio scatto erano all'interno del gamut riproducibile dalla stampante e quindi non ha comportanto necessariamente modifiche in output ? Parlo ad esempio di arancioni o rossi particolari che invece potrebbero subire delle contrazioni in stampa... Grazie Robi |
2 U L T I M E R I S P O S T E (Le più recenti in alto) |
bert |
Posted - 24/07/2008 : 09:16:35 Robi, da "antico" stampatore empirico credo di condividere le tue impressioni. Quanto ai colori difficili da riprodurre, non è solo questione di profili e/o di intenti; il limite è la quadricrommia stessa. Mescolando il giallo ed il magenta, anche a mano, è impossibile ottenere, per fare un esempio, il rosso papavero; come mescolando il magenta ed il ciano non si riesce a fareil blu oltremare, o i colori del glicine o dell'iris. Nell'un caso e nell'altro però ci si può andare assai vicino, e di questo ci si deve accontantare cercando di ottenere in una stampa fotografica la coerenza dei colori più che la loro precisione spettrale. Per quel che riguarda il problema degli "intenti", ti suggerirei di ripetere le prove che hai fatto con il "target" che puoi scaricare dallo shop di questo sito. Se tu nè altri riuscite a vedere differenze tra le stampe, vuol dire che il problema non è molto rilevante. Mi pare che spesso ci si stia ad affannare su sottili differenze che poi non si percepiscono o a spiegare con dovizia di argomenti logici fenomeni che non esistono. Come in filosofia o in teologia. Ripeto, i miei pensieri sono quelli di uno stampatore empirico, che in questo forum si inserisce come un coniglio tra le volpi o un gatto (tonto) nella voliera. Scusate l'intrusione. Umberto |
jbrembat |
Posted - 23/07/2008 : 21:48:53 Ciao robi,
1 - non sempre nel profilo sono presenti tutti gli intenti
2 - la compesazione del punto di nero dovrebbe agire solo sul relativo. Nel percettivo dovrebbe essere già presente, ma talvolta può accadere che non lo sia. Questo spiega perchè è sempre bene impostarla.
Per le tue prove....è difficile dire se i risultati sono gli stessi perchè l'intento è lo stesso, oppure se i risultati, pur leggermente diversi, sono "apparentemente" uguali.
Jacopo |
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