I N I Z I O T O P I C |
villanova |
Posted - 31/03/2006 : 12:33:10 Avendo la necessità di stampe BN piuttosto frequenti in quanto allievo di un corso di fotografia, (ho una reflex digitale quindi rispetto agli altri allievi devo trovare soluzioni alternative alla stampa chimica!), crecavo una soluzione "low-cost" x stampa max A4 in BW, stavo pensando all'accoppiata Epson R220 con le 6 cartucce MIS dedicate. Non vorrei per ora buttarmi su una più costosa A3 tipo Epson 2400, che certamente mi alletta ma il costo per ora è proibitivo per me.
Che ne pensate? Qualche suggerimento in merito?
Grazie |
15 U L T I M E R I S P O S T E (Le più recenti in alto) |
Benedetto |
Posted - 01/04/2006 : 13:29:09 Citazione: Postato da fabio maione
Tutto vero, peccato però che per comprarsi l'attrezzatura per farsi i profili..... Fabio
Dai Fabio, tirchione, non c'è bisogno di comprarsi (almeno per il BW) l'Eye-One, può bastare anche il ColorVision. Tornando all'ultimo post di Enrico, condivido al 100% quello che ha detto. La corrispondenza tra video e stampa semplifica il 90% del lavoro di CO digitale e il provino (che io faccio ancora) può anche servire ad archiviare in un book (come fa Fabio) per una rapida consultazione e ricerca già sulle stampe finite. Quanto al risparmio, sono convinto che alla fine dei conti il costo di analogico e digitale (specie adesso che il materiale analogico costa sempre di più e non è sempre di qualità) si equivalgano e che in un non lontano futuro la stampa digitale costerà la metà di quanto costa oggi. Tenete presente che c'è anche un aspetto psicologico. Se io non trovo le cartucce e devo comprare le bocce di inchiostro è chiaro che vado incontro a una spesa elevata, compensata però dal fatto per cui ho l'equivalente di 28 cartucce da 110ml al prezzo di 7,5 cartucce. Io penso che invece anche il fotografo non professionsita debba investire in tecnologia, video, spettrocolorimetri, stampanti, carta, inchiostri e soprattutto nell'apprendimento. Non sono molto convinto che il fai date tecnologico ( a differenza della CO tradizionale) possa portare a buoni risultati. Magari, casualmente, si scopre un workflow anche soddisfacente, ma non valido per tutte le situazioni, per cui,dopo avere dedivcato lungo tempo a perfezionare una tecnica personale, si scopre che questa o è superata o non è adeguata. Insomma, secondo me, è necessario, prima, imparare bene le regole e applicarle con rigore e previa acquisizione della strumentazione giusta, poi, come sempre, poichè le regole sono fatte apposta per essere violate, disattenderle e sperimentare nuovi percorsi. Un saluto a tutti. Benedetto
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Enrico |
Posted - 01/04/2006 : 13:25:02 Citazione: Postato da faber Le altre cartuccie continueranno il loro bel lavoro sulla attuale r200 che per il momento mi soddisfa pienamente nell'A4.
Ritengo la soluzione con due stampanti una delle migliori attualmente (anche da un punto di vista economico), inoltre le piccole epson sono ottime per fare un po' di sana sperimentazione. 
Ciao Enrico |
Enrico |
Posted - 01/04/2006 : 13:20:40 Citazione: Postato da fabio maione Tutto vero, peccato però che per comprarsi l'attrezzatura per farsi i profili..... Fabio
Vero, però se si restringe un po' il campo delle carte utilizzate, è possibile farseli realizzare da terzi. Un profilo stampante non è "per sempre" ma si può ritenere sufficientemente stabile per discreto periodo di tempo. E' anche una questione di approccio: conosco alcuni studi di stampa, dotati di attrezzature per decine di migliaia di euro, che però fanno resistenza all'acquisto di uno spettrofotometro da 1.000 euro....
Ciao Enrico |
faber |
Posted - 01/04/2006 : 12:55:39 Ragazzi... sto per andare a prendere la mia seconda r200 (che poi sarà una 220.. la 200 non la trovo più) nuova di zecca. Le cartuccie premontate non vedranno nemmeno la luce, infatti ci infilerò immediatamente le MIS che mi sono arrivate poche settimane fa. In questo modo dovrei ovviare il problema della pulizia delle testine, giusto?
Le altre cartuccie continueranno il loro bel lavoro sulla attuale r200 che per il momento mi soddisfa pienamente nell'A4.
Aberto e soprattutto Enrico, preparatevi a chili di email e messaggi.... :)
Ciao! |
fabio maione |
Posted - 01/04/2006 : 11:13:28 Dice Enrico: "Adesso tutto il nostro lavoro è concentrato nell'ottenere la NOSTRA immagine sul monitor (calibrato), cosicchè la stampa eseguita con i dovuti criteri (profilazione) diventa un processo meccanico con il quale si ottiene una corrispondenza tonale e colorimetrica semplicemente impensabile nell'era analogica.
Da questo punto di vista, il caro vecchio provino perde la sua funzione storica e con esso le famose stampe di prova: questo si traduce in un risparmio che secondo me pareggia il conto con i sistemi tradizionali, e in alcuni casi diventa addirittura più "economico"."
Tutto vero, peccato però che per comprarsi l'attrezzatura per farsi i profili..... Fabio
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Enrico |
Posted - 01/04/2006 : 10:42:42 I costi sono un problema, non vi è alcun dubbio. Gli ink originali valgono quanto pepite d'oro, e le carte non scherzano certamente! Le stampanti sono spesso vendute ampiamente sottocosto proprio perchè il business sta nei consumabili. Inoltre contesto in maniera forte lo spreco di risorse dovuto al sistema usa e getta delle cartucce, un vero scandalo: ci sono stampanti che hanno appena 8cc di ink e quando finisce butti via plastica, elettronica e addirittura la testina!
Problema ecologico a parte, esiste un tornaconto per l'utente finale? Secondo me si, e consiste nel fatto che mai prima d'ora l'utente casalingo ha avuto il controllo totale sul processo di stampa, sia esso a colori che in B/N. Vi ricordate ad esempio le stampe delle nostre dia, fatte in CibaChrome? Beh, erano belle sature, belle contrastate, ma... cosa avevano in comune con l'originale? Ben poco....
Adesso tutto il nostro lavoro è concentrato nell'ottenere la NOSTRA immagine sul monitor (calibrato), cosicchè la stampa eseguita con i dovuti criteri (profilazione) diventa un processo meccanico con il quale si ottiene una corrispondenza tonale e colorimetrica semplicemente impensabile nell'era analogica.
Da questo punto di vista, il caro vecchio provino perde la sua funzione storica e con esso le famose stampe di prova: questo si traduce in un risparmio che secondo me pareggia il conto con i sistemi tradizionali, e in alcuni casi diventa addirittura più "economico".
Meditate gente, meditate..
Ciao Enrico |
villanova |
Posted - 01/04/2006 : 00:35:10 Citazione: No, non fanno carte matte di piccolo formato, solo le lucide (che non puoi utilizzare con la r220).
Sicuro?credo che con il Photo Black, anche la 220 può stampare sulle Glossy!
Citazione: Comunque vedrai che le stampe ti piaceranno e ti verrà la voglia di UNIRE gli A4, non di ritagliarli!
cetrto l'A4 se ben stampato...deve fare un certo effetto! sono proprio curioso di provare l'esperienza...ma mi dispiace un pò non avere la libertà di stamparmi dei "provini" senza sprecare la preziosa e costosa carta! a quando la tecnologia di stampa riuscirà a contenere i costi..e sarà finalmente paragonabile alla chimica??
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Enrico |
Posted - 31/03/2006 : 20:55:08 Eh si, i formati più piccoli si possono ottenere solo con il ritaglio dell'A4, meglio DOPO aver stampato tutte le immagini (per motivi di trascinamento carta). Comunque vedrai che le stampe ti piaceranno e ti verrà la voglia di UNIRE gli A4, non di ritagliarli!  Io ad esempio sto pensando ad una A2 al posto della A3 che pensavo di prendere......
Ciao Enrico |
nikarlo |
Posted - 31/03/2006 : 19:46:22 Per caso sono interessato anche io all'argomento e sempre per caso mi ritrovo davanti il catalogo delle carte Epson.... No, non fanno carte matte di piccolo formato, solo le lucide (che non puoi utilizzare con la r220). Ma nessuno ti vieta di stampare 4 10x15 su un foglio A4.... Carlo. |
villanova |
Posted - 31/03/2006 : 18:08:33 Last question: ho letto sul sito della MIS quali sono le carte consigliate per questa soluzione. Ma in commercio, ad es. le matte della Epson, si trovano anche fogli piu piccoli dell'A4, diciamo per le foto formato 13x18 o 10x15?? |
Enrico |
Posted - 31/03/2006 : 16:44:41 Io uso ricaricabili e ink in flacone, mi trovo benissimo. Se te la senti di "sporcarti le mani" e di mettere in conto qualche scocciatura iniziale, allora prendi direttamente questa strada.
Le cartucce usa e getta non sono probabilmente una soluzione definitiva, ma consentono di testare rapidamente la soluzione.
A te la scelta
PS: le spese di spedizioni incindono sicuramente, ma non sono così alte.
Ciao Enrico |
villanova |
Posted - 31/03/2006 : 15:53:09 e in particolare cosa mi consigli? comprare set di cartucce caricate con inchiostri oppure le ricaricabili e prendere le boccette di inchiostro? mi viene da pensare che seppure basse siano le spese di spedizione con le cartucce sarei costretto a ordinarne molte in modo da minimizzare le spese, ma in questo caso i flaconi sarebbero piu indicati. Tu come fai di solito? l'uso delle ricaricabili un pò mi spaventam, non per la procedura che immagino sia ben "collaudata" quanto a problemi di instasamenti, aria nelle cartucce, sporcamenti vari ecc. ecc |
Enrico |
Posted - 31/03/2006 : 14:41:48 Io ordino direttamente in USA, non credo esistano rivenditori in Italia. Comunque il servizio è generalmente molto valido.
Ciao Enrico |
villanova |
Posted - 31/03/2006 : 14:09:13 Grazie Enrico, è il genere di "conforto" che attendevo! Le cartucce MIS le devo ordinare oltreoceano oppure ci sono rivenditori Europei o Italiani? (oppure soluzioni di inchiostri simili, ma di altri produttori italiani) |
Enrico |
Posted - 31/03/2006 : 12:48:11 La ritengo una buona soluzione, la stampante va pilotata a 2880dpi (un po' lenta!) ma i risultati ti soddisferanno sicuramente. Prenditi inizialmente il set di cartucce MIS dedicato alla 220/320, poi eventualmente valuta l'acquisto di un set di cartucce spongeless e di boccette di ink da 4 once (circa 110cc). Unico neo, con le ricaricabili va messo in conto un "momento di sbandamento" dopo la ricarica, ma dopo uno spurgo e qualche ora di attesa il test degli ugelli torna positivo, tutto procede senza intoppi fino alla ricarica successiva.
Ciao Enrico |
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