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La verifica della corretta impostazione del punto nodale è necessaria per poter operare con precisione in fase di ripresa e realizzare scatti che possano essere efficacemente composti dai software di stitching, Sul web sono disponibili molte pagine che illustrano modalità efficienti nella ricerca del punto nodale, le note che seguono sono una elaborazione del metodo già proposto qui (http://www.johnhpanos.com/epcalib.htm) rielaborato e modificato per aumentarne la precisione. Sono proposti due modalità di verifica della impostazione del punto nodale, che possono anche essere considerate due fasi.
Il punto nodale si trova sull'asse ottico della fotocamera (A) e spostato anteriormente (in avanti) rispetto al piano del sensore o alla pellicola (B) per operare correttamente occorre dunque individuare 2 distanze: B) La seconda distanza deve essere impostata sul braccio della testa panoramica con cui si inclina l'asse della fotocamera per angoli verticali. Si tratta di ottenere una corretta distanza del piano del sensore rispetto al centro di rotazione del sistema, una posizione "avanti-dietro" lungo l'asse ottico del sistema. Il valore di ("B") dipende oltre che dalla fotocamera usata anche dalla focale scelta e dalla distanza del soggetto (meglio sarebbe dire dal piano di messa a fuoco). Le regolazioni possono essere effettuate mantenedo la fotocamera sul piano orizzontale e spostando verso destra e verso sinistra (di seguito diremo per angoli azimutali) l'inquadratura. Un vantaggio pratico in questa fase lo concede la modalità live view. Bisogna settare il valore in modo tale che ruotando la fotocamera non ci siano scostamenti (moti apparenti) fra sfondo e traguardo. Queste due foto attenute rispettivamente per altezza 0 e azimut 0 e con altezza 0 a azimut +30 (30 gradi in senso orario):
Di seguito i risultati ottenuti con una Nikon D90 montata su una NN3. L'ottica usata è un Tokina 12-18, focale 12mm, messa a fuoco infinito (per questo set i valori usati sono A = 48 mm B = 103 mm)
La seconda modalità permette una verifica più fine dei valori scelti che vengono testati in una situazione più delicata: - Si monta il sistema macchina fotografica - testa panoramica davanti ad una finestra con condizioni di illuminazione come nella foto che segue. Il traguardo è costituito da un reticolo (qui si sono scelte maglie da 2 cm) disegnato con un pennarello sul vetro.
Si scattano la stessa serie di fotografie viste in precedenza e si caricano i file in un software di stitching, in questo caso PTGUI. Le condizioni di illuminazione sono tali da lasciare al software di stitching solo l'esterno (a grande distanza) disponibile per la ricerca dei punti di controllo.
PTgui consente di salvare il prodotto delle deformazioni dello stitching sulle fotografie uscendo con un file.psd nel quale sono contenuti più Layers corrispondenti alle singole foto, così caricando il file in PS e mostrando selettivamente i livelli (alternativamente e combinandoli diversamente) si possono confrontare le variazioni della posizione del reticolo in primo piano rispetto all'immagine di sfondo nelle singole fotografie.
L'effetto è riprodotto nell'immagine di rollover sottostante. Si tratta di un ritaglio visualizzione "pixel reali" (100%), per passare da un layer all'altro entrare e uscire dell'immagine di rollover con il puntatore del mouse. in questo caso si nota lo spostamento nei due layer della parte quadrettata del vetro. Lo scostamento si riferisce al disegno sul vetro che è posto a circa 30cm dalla lente dell'obiettivo rispetto allo sfondo che si trova ad almeno 30m (il tetto dell'abitazione). Di seguito lo stitching finale con PTgui:
Tenuto conto che le situazioni di verifica proposte, in particolare la seconda, sono da considerarsi a tutti gli effetti "casi limite", il risultato ottenuto in termini di individuazione del punto nodale dell'ottica è da considerarsi estremamente soddisfacente. Il piccolo margine di errore residuo, che sarà facilmente occultato dal passaggio attraverso il blender di PtGui, si può imputare a vari fattori, tra cui: - impossibilità di regolazione micrometrica della testa panoramica - difficoltà di mantenere il sistema perfettamente regolato durante l'intera sessione di scatti. Questa difficoltà può essere dovuta alla insufficiente rigidità e stabilità del sistema cavalletto/testa pano/fotocamera. Lavorando in esterni si possono aggiungere la cedevolezza del suolo e l'effetto del vento. - funzione di distorsione dell'ottica molto complessa e/o non uniforme su tutto il campo inquadrato (specialmente su ottiche zoom grandangolari)
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