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fabio maione
Advanced Member
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Postato - 28/02/2010 : 11:41:27
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Mi lascia perplesso il dato del punto del bianco della carta in oggetto che è riportato nella scheda di presentazione dello Shop:
L = 96 a = 1,9 b =- 8,4
Io per "b" ho un valore molto più basso, che si aggira attorno a -3,6.
Tutto il resto, compresi i dati del punto del nero, sono in linea con la scheda. Ho effettuato le misure sia con Datacolor che con ColorMunki e con diverse partite di carta.
Sono errate le mie misure? Qualcuno ha esperienze in proposito? Fabio |
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AlbertoM
Moderatore
Italy
4742 Posts |
Postato -  28/02/2010 : 14:28:12
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Mi sa che sia Datacolor che Colormunki taglino gli UV, per cui non viene considerata la parte relativa agli sbiancanti
Cosa analoga capita con la Glacier, che con il colormunki restituisce un valore di b=0 circa.....
AlbertoM |
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fabio maione
Advanced Member
Italy
982 Posts |
Postato -  28/02/2010 : 17:53:49
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Ho ripescato le più recenti misure con la Glacier e mi sono accorto solo ora (parlando sempre del punto di bianco)che Datacolor misura b = -5,64. Mentre il mio Colormunki mi dà: b = -2,1. In effetti anche con la felix matte era datacolor a misurare b = -3,6, mentre Colomunki si attestava a b = - 2,8.
Se il problema è dato dal filtro UV che è inserito per tagliare le radiazioni ultraviolette allora il software dovrebbe essere tarato per questo (come avviene con Eye One, o anche col Barbieri, in versione UV Cut, che poi pare sia quella che va per la maggiore), anche se mi pare difficile che il software sappia in anticipo e con precisione in che misura intervenire. E difatti ci sono gli errori che ho rilevato e che sono percentualmente diversi a seconda delle carte. Comunque i miei profili per le due carte citate funzionano bene ugualmente e non vedo dominanti gialline che potrebbero nascere dalla mancata od inesatta considerazione delle radiazioni UV.
Fabio |
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fabio maione
Advanced Member
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982 Posts |
Postato -  28/02/2010 : 18:41:33
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Mi sono spiegato male: se nel colormunki è inserito il filtro UV è lui che arresta le radiazioni UV e quindi il software non c'entra niente.
Con Eye One "non Cut" invece per fare il profilo si devono compensare le radiazioni UV lette dallo strumento col software (spuntando l'apposita casella).
Se ne era già parlato e Alberto aveva detto che entrambi i metodi hanno i lori punti deboli e che per essere assolutamente precisi si dovrebbe fare due misure (una con e l'altra senza il fitro UV, coe consente lo Spectrolino).
Fabio |
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fabio maione
Advanced Member
Italy
982 Posts |
Postato -  28/02/2010 : 18:45:21
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ma cos'è questo linguaggio strano? un virus? Fabio |
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fabio maione
Advanced Member
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982 Posts |
Postato -  28/02/2010 : 18:53:35
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Boh? Provo a ripetere: Ho ripescato le più recenti Misure con la F.Sch: Glacier e mi sono accorto solo ora (sempre parlando del punto di bianco) che Datacolor misura per b = -5,64; mentre il mio ColorMunki misura: b = -2,1. In effetti anche con la Felix Matte Datacolor dava b = -3,6, mentre Colomunki si attestava a b = -2,8.
Se il problema è dato dal filtro UV che sarebbe inserito nei suddetti strumenti per tagliare le radiazioni ultraviolette queste sono fermate prima di essere lette dal software. Lo stesso aviene con Eye One Cut (che pare sia quello più venduto, ma meno apprezzato dai puristi). Con Eye One "non Cut" invece, per fare il profilo, si devono compensare le radiazioni UV lette dallo strumento con il software (spuntando l'apposita casella, ad es. in Profile Maker).
Se ne era già parlato e Alberto aveva detto che entrambi i sistemi (con e senza filtro UV) hanno i lori punti deboli e che per essere assolutamente precisi si dovrebbero fare due misurazioni (una con l'altra senza il fitro UV, così come consente lo Spectrolino di X-Rite).
Fabio
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fabio maione
Advanced Member
Italy
982 Posts |
Postato -  28/02/2010 : 18:56:01
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C'è qualcosa che non funziona. Pazienza. Fabio |
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AlbertoM
Moderatore
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4742 Posts |
Postato -  01/03/2010 : 10:04:34
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Ciao Fabio, non vedo nulla di strano nel linguaggio
Sia il Datacolor che il Colormunki usano dei LED per le misure in riflessione, e i LED non emettono luce nella banda UV, per questo è come se fosse presente un filtro UV
Se fai una lettura senza raggi UV il valore di b sarà più basso rispetto ad una lettura in cui ci sia il contributo anche degli UV
Però, se attivi la compensazione sbiancanti ottici del software che crea il profilo, non viene usata la misura "con sbiancanti" (io nell'ultima misura col Barbieri della Felix Matte ho ottenuto b=-8.2), ma un valore inferiore, che però potrebbe non essere il valore che leggi tu senza UV
Ciao
AlbertoM |
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fabio maione
Advanced Member
Italy
982 Posts |
Postato -  01/03/2010 : 10:36:09
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Grazie della risposta. Quanto ai problemi di lettura ora vedo tutto corretto. Il problema era mio (credo che la pagina veniva tradotta dal traduttore automatico di google come se fosse stata originariamente in inglese sicché leggevo caratteri e frasi senza molto costrutto). Ciao, Fabio
PS - Ha ragione Benedetto a volersi accattare il tuo barbieri, quando (prima o poi) lo venderai
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Michele Volpicella
Advanced Member
1451 Posts |
Postato -  25/05/2010 : 13:21:33
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Avendo ricevuto un pacco della Felix Matte Duo come discusso nell'altro mio post, ne ho subito misurato il punto di bianco coll'Eye-One Pro (normale , non UV cut): i risultati sono praticamente identici a quelli ottenuti da Alberto: 96, 1.5, -8.4
La carta è in diretta concorrenza con la Epson Matte Archival, la quale però ha un bianco meno freddo (96.5,0.8, -3.3) che io preferisco e una superficie leggerissimamente ruvida, anche questo un vantaggio. Il peso però è inferiore, 192gsm contro i 230gsm della Felix. Inoltre non credo che la Epson sia disponibile in rotoli. Adesso la profilo sul nuovo Canon IPF8300 e così uso anche il nuovo Media Configuration Tool e poi vi racconto.
Rio de Janeiro-Venezia |
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AlbertoM
Moderatore
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4742 Posts |
Postato -  25/05/2010 : 14:00:45
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Ciao
La Epson Archival matte ha anche un grande difetto, che nelle zone scure uniformi, si presentano come delle chiazze
Cosa che non succede con la Felix Matte, per via del coating migliore
Ciao
AlbertoM |
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Michele Volpicella
Advanced Member
1451 Posts |
Postato -  28/05/2010 : 10:19:35
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Ho profilato la carta (vedi anche topic sul media Configuration Tool sul Forum). I risultati sono ottimi! Per una carta relativamente leggera e così economica i risultati sono addirittura sorprendenti. Ha ragione Alberto quando dice che la qualità del coating è ottima...superba. Non c'è confronto con la epson Archival Matte, che realmente lascia chiazze nelle zone scure. Qui le zone scure sono "morbide" e uniformi. Il volume del gamut è buono e i neri sulla IPF8300 raggiungono L=16, quindi un ottimo valore che è uguale a quello indicato da Alberto coi Piezo (mi sembra).
Se solo fosse meno fredda e avesse un pochino di goffratura sarebbe La Carta matte da usare sempre o quasi.
Alberto, visto che sei in contatto con la Felix, perchè non gli suggerisci questi due cambiamenti come provenienti dalla loro "Customer Base", penso che ne venderebbero a palate. A meno che non vogliano evitare la concorrenza coi Marchi che forniscono come outside suppliers.
Rio de Janeiro-Venezia |
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Benedetto
Advanced Member
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433 Posts |
Postato -  28/05/2010 : 18:39:43
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Citazione: Postato da Michele Volpicella
Ho profilato la carta (vedi anche topic sul media Configuration Tool sul Forum). ........
Se solo fosse meno fredda e avesse un pochino di goffratura sarebbe La Carta matte da usare sempre o quasi.
Rio de Janeiro-Venezia
Puoi introdurre una punta di giallo con Photoshop (curve) o usando il plugin del Canon Puoi anche, sempre usando il Plugin del Canon, scaldare un pò il tono Un saluto a tutti Benedetto http://benedettomacca.zenfolio.com/
http://benedettomacca.zenfolio.com/f540325604 |
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Michele Volpicella
Advanced Member
1451 Posts |
Postato -  06/06/2010 : 16:15:24
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Ho provato i metodi suggeriti con risultati variabili. Alla fine il risultato migliore è venuto creando un profilo speciale con MonacoProfiler impostato su Neutralize Gray Axis (impostadolo su circa il 90%). In questo modo ho ottenuto delle ottime foto anche a colori, soprattutto sugli incarnati, dove la dominante blu della carta li rendeva viola e l'occhio non riusciva a compensare il punto di bianco.
Rio de Janeiro-Venezia |
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Benedetto
Advanced Member
Italy
433 Posts |
Postato -  07/06/2010 : 13:14:54
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Citazione: Postato da Michele Volpicella
Ho provato i metodi suggeriti con risultati variabili. Alla fine il risultato migliore è venuto creando un profilo speciale con MonacoProfiler impostato su Neutralize Gray Axis (impostadolo su circa il 90%). In questo modo ho ottenuto delle ottime foto anche a colori, soprattutto sugli incarnati, dove la dominante blu della carta li rendeva viola e l'occhio non riusciva a compensare il punto di bianco.
Rio de Janeiro-Venezia
Le correzioni suggerite sono per il BW, per il colore (che io non faccio) è tutto un altro discorso. Benedetto
http://benedettomacca.zenfolio.com/f540325604 |
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Michele Volpicella
Advanced Member
1451 Posts |
Postato -  07/06/2010 : 22:33:01
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La correzione ottenuta tramite l'impostazione del software di creazione del profilo consiste nel neutralizzare l'asse del grigio. E' quindi valida tanto per il colore come per il BN. Il limite sta nelle luminanze più alte dove l'ink non riesce a coprire la carta il cui colore diventa apparente.
Rio de Janeiro-Venezia |
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Benedetto
Advanced Member
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433 Posts |
Postato -  08/06/2010 : 00:26:52
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Citazione: Postato da Michele Volpicella
La correzione ottenuta tramite l'impostazione del software di creazione del profilo consiste nel neutralizzare l'asse del grigio. E' quindi valida tanto per il colore come per il BN. Il limite sta nelle luminanze più alte dove l'ink non riesce a coprire la carta il cui colore diventa apparente.
Rio de Janeiro-Venezia
Lo so,lo so, infatti, io uso Argyll (che è gratis) per ottenere un profilo perfettamente neutralizzato sull'asse del grigio. A volte, però, può essere utile fare qualche piccola correzione con le curve, ma piccola eh, molto piccola. Bye Benedetto
Ps Puoi sempre provare a sporcare un pò i bianchi....con una curva di PS
http://benedettomacca.zenfolio.com/f540325604 |
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fabio maione
Advanced Member
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982 Posts |
Postato -  08/06/2010 : 09:46:34
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Se non si gradisce il punto del bianco di una carta (nel nostro caso la Felix Schoeller Dual Matte) mi sembra conveniente rivolgersi ad altri prodotti, piuttosto che sporcare il bianco con dosi, sia pure minime di inks. In quest'ultimo modo, infatti, si finisce per pregiudicare il contrasto (nel senso che si abbassa un fattore che di per sè già non è esaltante, trattandosi di una carta matte).
Per completare il discorso su questa carta, voglio aggiungere che come avviene di solito con le carte opache i coloranti ad acqua danno tinte più vivide e contrasti più elevati (il nero in particolare fornisce una Dmax ben maggiore del pur ottimo Black Ebony di Mis). Proprio per questo nella stampa in BW (con R285) ho sostituito alla cartuccia del canale Y (glop col kit P.A.) un'altra col Black Dye (di Refill) mentre sugli altri 5 canali uso i 5 grigi del kit di P.A.. La tecnica che uso consiste nel mescolare in QTR la curva linearizzata per i 5 grigi e quella B.O. che ho linearizzato pel l'ink Black Dye. Nell'utilizzo del blend tra le due curve faccio intervenire la curva B.O. nella misura del 35% sulla sola zona delle ombre e del 9% nella zona dei grigi medi (questi dati li ho ricavati tramite diverse misure dei 21 steps). La Dmax è così salita a 1,96 e la stampa in BW è decisamente più "viva" e contrastata. Ovviamente resta la apparenza "fredda" dei toni chiari, che però è coerente con quelli dei toni scuri (il Black Dye introduce tonalità più fredde anche sulle ombre). Se avessi un settimo canale potrei tentare di scaldare il tono generale (bianchi esclusi) con un toner. In pratica questa tecnica costituisce un'alternativa (nel campo della stampa in BW) rispetto a quella, già descritta in questo forum con riguardo alla stampa a colori, di aggiungere direttamente nella cartuccia una dose di ink dye a quello a pigmenti. Ciao, Fabio
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Benedetto
Advanced Member
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433 Posts |
Postato -  08/06/2010 : 18:20:36
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Citazione: Postato da fabio maione
Se non si gradisce il punto del bianco di una carta (nel nostro caso la Felix Schoeller Dual Matte) mi sembra conveniente rivolgersi ad altri prodotti, piuttosto che sporcare il bianco con dosi, sia pure minime di inks. In quest'ultimo modo, infatti, si finisce per pregiudicare il contrasto (nel senso che si abbassa un fattore che di per sè già non è esaltante, trattandosi di una carta matte).
Ihhh.....Fabio, non uso mica il moccio del naso per sporcare i bianchi E poi è un metodo che ho sempre usato solo sulle carte semilucide Bye B.
http://benedettomacca.zenfolio.com/f540325604 |
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